La luce si spegne, parte la musica ossessiva, nell'ombra si materializza una sagoma, c'è una scala, c'è una porta, e schizza il sangue. È un rituale misterioso. Espandi ▽
La luce si spegne, parte la musica ossessiva, nell'ombra si materializza una sagoma, c'è una scala, c'è una porta, e schizza il sangue. È il rituale, eterno, di Dario Argento, rituale furbo e funzionale che qui si ripete una quindicina di volte. Si parte da tre amici adolescenti, siamo a Torino nel 1983. I ragazzi sono appassionati di filastrocche sugli animali. È lo spunto per il primo omicidio (della madre di uno dei tre) e di tutti gli altri che avvengono nel 2000. Recensione ❯
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Dal romanzo di Carlo Lucarelli. Almost Blue è un brano di Jazz che eseguiva Chet Baker. Simone, ragazzo cieco e isolato, ne fa una sorta di re... Espandi ▽
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Dal romanzo omonimo di Meneghello. Il giovane partigiano Gigi chiede di poter assumere il nome di battaglia "bandiera". Ma gli viene negato perché con... Espandi ▽
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Un remake girato e interpretato con grande mestiere, ma non all'altezza dell'originale. Commedia, Italia2021. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'inedita coppia Diego Abatantuono e Frank Matano protagonista del film di Guido Chiesa. Espandi ▽
Un altro remake per la Colorado Film e anche per Guido Chiesa. Dopo Belli di papà e Ti presento Sofia, il regista gira il rifacimento di Chiamate un dottore!, una commedia francese dove Diego Abatantuono e Frank Matano riprendono i personaggi interpretati da Michel Blanc e Hakim Jemili rispettivamente nei ruoli del dottore e del rider. Anche se rispetto all'originale Una notte da dottore non è ambientato durante la vigilia di Natale, c'è ancora la notte e la città vuota. Inoltre il film è così fedele al film francese da apparire in certi momenti come una fotocopia, dove alcune scene sono rifatte quasi in modo identico. È un cinema che va con il pilota automatico, che si affida ai divertenti duetti verbali tra Diego Abatantuono e Frank Matano e ripropone anche dei malintesi che appaiono un po' tirati via ("Ha problemi con il gas? - chiede Mario a un paziente - bollette non pagate...?"). Alcune scene, rispetto a Chiamate un dottore! funzionano meglio come la vendetta nei confronti del cliente benestante e arrogante che gli fa portare via la mondezza, mentre tutta la parte finale non è all'altezza dell'originale. Recensione ❯
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Orlando è un poveraccio che fa una rapina in banca, prende trecento milioni e Abatantuono come ostaggio, il quale approfitta della situazione e diventa complice del rapinatore. Espandi ▽
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Sandro è un regista di film porno a cui piomba tra capo e collo la figlia diciassettenne Luce, che non è al corrente del suo lavoro. Espandi ▽
Ibiza. Sandro è un regista di film porno a cui piomba tra capo e collo la figlia diciassettenne Luce. Lui se ne è sempre occupato poco ma, soprattutto, lei non sa qual è il lavoro paterno. Angelino gestisce un piccolo bar sulla spiaggia, smercia un po' d'erba e sogna una casa e un figlio. Quando si trova tra le mani una valigetta con quattro chili di cocaina crede di poter cambiare vita. Il commissario dell'isola ha invece un figlio in costante rotta di collisione con lui dopo la morte della madre. Le vicende dei tre uomini si intrecciano. Recensione ❯
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Ispirato a un fatto accaduto nel 1976 il film, ambientato a Torino, racconta di un poliziotto incaricato di sorvegliare un pericoloso criminale che ri... Espandi ▽
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La poliziotta Anna segue le tracce di un serial killer. Le trova agli Uffizi, dove, di fronte a certe opere d'arte, perde i sensi (la famosa sindrome di Stendhal, che svenne davanti alla Sibille del Volterrano nella cappella Nardini di Firenze). Espandi ▽
La poliziotta Anna segue le tracce di un serial killer. Le trova agli Uffizi, dove, di fronte a certe opere d'arte, perde i sensi (la famosa sindrome di Stendhal, che svenne davanti alla Sibille del Volterrano nella cappella Nardini di Firenze). È l'assassino a trovare Anna, la tiene prigioniera in una grotta e la tortura. La ragazza si libera e uccide il mostro, o crede di averlo ucciso. Continuano le morti violente. Alla fine Anna, completamente posseduta dalla personalità del killer, in una sorta di identificazione alla Norman Bates di Psyco, è diventata a sua volta assassina. Argento ha rimaneggiato un libro di Graziella Magherini per un risultato lontano dai bei tempi. Recensione ❯
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Ottavio Camaldoli subisce un trapianto di cuore senza sapere che l'organo proviene da un delinquente, morto ucciso, il quale ha espresso il desiderio di essere vendicato da colui che riceverà in dono il suo cuore. Espandi ▽
Ottavio Camaldoli è una brava persona, ed è convinto che "si può essere napoletano ed essere serio e normale". Insegna latino e greco in un liceo classico e vive in relativa tranquillità con il figlio Gennaro, dopo che la moglie è morta e che la donna con cui aveva ritrovato la serenità se ne è andata. Ma il destino è in agguato: il boss del quartiere, Antonio Carannante detto il barbiere perché "prima ammazza, poi fa barba e capelli" ai suoi nemici, viene ucciso, e sua madre Carmela decide che il cuore del figlio verrà trapiantato nel petto dell'uomo che lo vendicherà. Peccato che, a causa di un equivoco, il candidato al trapianto sia proprio il mite Ottavio, ben poco incline a trasformarsi in un killer.
Vincenzo Salemme dirige e firma la sceneggiatura (con Gianluca Bomprezzi, Gianluca Ansanelli e Antonio Guerriero) della commedia teatrale da lui scritta e portata in scena, interpretando anche il ruolo del protagonista sia in teatro che al cinema.
L'idea di fondo è eccellente, perché pone una domanda fondamentale non solo per Napoli per tutta l'Italia: "Come si può creare la coscienza di un popolo quando non esiste la coscienza individuale di quello che siamo?". E Salemme declina ulteriormente il tema sottolineando la differenza fra quello che siamo e quello che facciamo: in questa storia ad esempio c'è un personaggio (Giovanni, ottimamente interpretato da Guerriero) che fa l'infermiere ma non lo è perché non ha mai studiato per guadagnarsi quel titolo; ma c'è anche chi, come Ottavio, vuole che ciò che fa e ciò che è coincidano, in uno sforzo di coerenza etica e sociale. Recensione ❯
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Un padre in fin di vita chiede al figlio di ritrovare il soldato americano che, durante la seconda guerra mondiale, gli salvò la vita. L'uomo viene ri... Espandi ▽
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Sicilia primi anni Cinquanta. Joe Morelli, col suo furgone, batte i paesi. Monta la sua macchina da presa e fa provini (a pagamento) alla gente. Espandi ▽
Per la Sicilia del '53 con un autocarro, un tendone e una cinepresa Joe Morelli (Castellitto), sedicente inviato di una casa cinematografica romana, va in giro a fare provini (falsi) a pagamento, promettere fama e denaro, spacciare illusioni, alimentare speranze. Verrà duramente castigato. Recensione ❯
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Due neonati scambiati in culla si ritrovano da grandi scoprendo di aver vissuto l'uno la vita dell'altro. Drammi, scenate, litigi, crisi sentimentali, pasticci a volontà! Espandi ▽
È il 1975 a Palermo. Nel reparto maternità di un ospedale i neonati delle culle numero 7 e numero 8 vengono scambiati. Tommaso e Daniele sono ormai due uomini adulti che vivono la loro vita serenamente all'insaputa l'uno dell'altro: il primo è un mezzo delinquentello, taroccatore e ladruncolo, il secondo è invece un borghese in piena regola, con tanto di fidanzata e soggiorno prolungato all'università di giurisprudenza. Quando i due s'incontrano, scoprendo la verità sulla loro nascita, la loro vita non sarà più come prima. Recensione ❯
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