L'uomo delle stelle

Passa il tempo ma non la qualità delle opere di Tornatore.
Non siamo ai livelli di "Nuovo Cinema Paradiso" ma questa è un'altra pellicola che rimane impressa nella memoria.
L'ambientazione è semplicemente stupenda,l'interpretazione di Castellitto è da Oscar ed i personaggi descritti meravigliosi nella loro semplicità.
Di fronte ad una macchina da presa cercano fama e successo ogni genere di persone:donne bellissime,omosessuali,contadini,carabinieri e persino mafiosi.
Perché si sa,i sogni appartengono proprio a tutti.
Purtroppo in molti casi bisogna affrontare invece la dura realtà fatta di delusioni e rappresentata dal nostro buon Joe che cerca affannosamente di sbarcare il lunario. [+]

Passa il tempo ma non la qualità delle opere di Tornatore.
Non siamo ai livelli di "Nuovo Cinema Paradiso" ma questa è un'altra pellicola che rimane impressa nella memoria.
L'ambientazione è semplicemente stupenda,l'interpretazione di Castellitto è da Oscar ed i personaggi descritti meravigliosi nella loro semplicità.
Di fronte ad una macchina da presa cercano fama e successo ogni genere di persone:donne bellissime,omosessuali,contadini,carabinieri e persino mafiosi.
Perché si sa,i sogni appartengono proprio a tutti.
Purtroppo in molti casi bisogna affrontare invece la dura realtà fatta di delusioni e rappresentata dal nostro buon Joe che cerca affannosamente di sbarcare il lunario.
Alla fine tutto torna,anche se personalmente avrei gradito un finale meno amaro e tragico.
Chi ancora non l'ha visto dovrebbe porvi rimedio.  [-]

In Sicilia è arrivato col suo furgoncino il grande scopritore di talenti Joe Morelli, è lui l'uomo delle stelle, colui che regala un sogno, invitando le persone a fare un provino per entrare nel mondo del cinema, il tutto alla modica cifra di 1.500 lire. Ma chi è realmente costui? un farabutto, che guadagna sui sogni della gente comune. Tornatore ripercorre la strada del cinema nel cinema, ma i paragoni con "Nuovo Cinema Paradiso" è meglio non farli, altrimenti "L'uomo delle stelle" ne uscirebbe abbastanza ridimensionato.

Come inquadrare in 115 minuti di pellicola una commedia nera ma all'italiana in un dramma neorealista. Uno spaccato di uno scenario di miseria e desolazione, dove il degrado umano supera quello sociale. La storia di un uomo, la storia della sopravvivenza di uno squalo in un mondo di pesci rossi, in un Mezzogiorno abbandonato da Dio e dallo Stato, dilaniato dalla guerra, dove le uniche cose rimaste sono solo i sogni. Il sogno di una vita migliore, il sogno della vita del cinema, del successo, della gloria. Sogni che diventano le prede di Joe Morelli, un uomo cinico, nichilista, amorale accecato dalla sua stessa avidità, che lucra sulla miseria degli abitanti di piccoli villaggi e paesi della Sicilia senza minimo scrupolo. [+]

Come inquadrare in 115 minuti di pellicola una commedia nera ma all'italiana in un dramma neorealista. Uno spaccato di uno scenario di miseria e desolazione, dove il degrado umano supera quello sociale. La storia di un uomo, la storia della sopravvivenza di uno squalo in un mondo di pesci rossi, in un Mezzogiorno abbandonato da Dio e dallo Stato, dilaniato dalla guerra, dove le uniche cose rimaste sono solo i sogni. Il sogno di una vita migliore, il sogno della vita del cinema, del successo, della gloria. Sogni che diventano le prede di Joe Morelli, un uomo cinico, nichilista, amorale accecato dalla sua stessa avidità, che lucra sulla miseria degli abitanti di piccoli villaggi e paesi della Sicilia senza minimo scrupolo. Da un lato un impeccabile affresco sulla miseria sociale, dall'altro uno spaccato illustrativo della miseria umana. Il solito capolavoro di Tornatore, non ho altro modo per definirlo. Un film che ti tiene incollato alla poltrona per due ore, un film che ti fa ridere e sorridere, ma allo stesso tempo commuovere e riflettere. Un premio Oscar più che meritato. [-]

Tornatore racconta la storia siciliana alla fine della guerra,la vicenda non è mai raccontata in modo menzoniero ed questa era il mezzogiorno all'ennesima potenza. Bravissimo Castellito come la Lodato-bellezza siciliana superlativa. Nomination all'oscar ed musiche di Morricone

Nella Sicilia del dopoguerra un abile imbroglione vende finti provini per il cinema. Non è una persona del campo, ma trova sempre una risposta a tutto. Il cinema rappresenta l'unico sogno italiano per delle persone che non hanno speranza di migliorare le proprie condizioni economiche. Grandissima e sottovalutata la recitazione di Castellito che per la prima mezzora inganna anche lo spettatore con i suoi falsi provini. Attori non professionisti riescono ad entusiasmare e ad essere credibili.

Nella Sicilia del secondo dopoguerra un giovane truffatore gira l'isola con la promessa di trasformare le persone in divi del cinema italiano e americano. Il provino è a pagamento e entro un mese viene promessa la risposta. L'uomo si imbatterà in tutta una vasta gamma di personaggi.
Amaro film di Tornatore con un bravissimo Sergio Castellitto nella parte del protagonista-truffatore. Un protagonista che altri non è se non un disperato che cerca di rubare ad altri disperati che però, forse ingenuamente, si affidano a lui per cullare il sogno di diventare divi del cinema. Ed è così che davanti alla macchina uomini e donne oltre che recitare il copione preso da Via col Vento si lasciano andare a riflessioni sulla propria vita. [+]

Nella Sicilia del secondo dopoguerra un giovane truffatore gira l'isola con la promessa di trasformare le persone in divi del cinema italiano e americano. Il provino è a pagamento e entro un mese viene promessa la risposta. L'uomo si imbatterà in tutta una vasta gamma di personaggi.
Amaro film di Tornatore con un bravissimo Sergio Castellitto nella parte del protagonista-truffatore. Un protagonista che altri non è se non un disperato che cerca di rubare ad altri disperati che però, forse ingenuamente, si affidano a lui per cullare il sogno di diventare divi del cinema. Ed è così che davanti alla macchina uomini e donne oltre che recitare il copione preso da Via col Vento si lasciano andare a riflessioni sulla propria vita. Ed è così che facciano la conoscenza di varie storie più o meno toccanti: il pastore che parla con le stelle (come il pastore leopardiano), l'omosessuale emarginato, l'ultracentenario ex garibaldino, il compagno comunista alla ricerca di nuovi adepti o il ricco democristiano così come il brigadiere amante del cinema e della letteratura. E poi ci sono le donne con tutto iul loro carico di sofferenze e incomprensioni: una donna che pur di far partire la figlia non esita a concedersi a Castellitto, la truffatrice, la donna di casa e infine la "figlia delle monache". Insomma un ritratto per certi versi duro e per altri simpatico della Sicilia e degli uomini e delle donne che la popolavano con i loeo pregi e difetti. [-]

Dopo la guerra cosa ci vuole ??
Pensateci !!!
Vogliamo sognare  e finalmente essere protagonisti.
Casa c’è di meglio di una promessa di un successo nel mondo del cinema ?
Questa è la promessa di Joe Morelli.,un romano che cerca fortuna in Sicilia , un mondo “che ancora fuma di distruzione”.
Chi è Joe Morelli ?Un venditore di sogni, un truffatore  infondo “che  cerca solo di vivere “.
Tornatore  ,che sente sempre il profumo della sua Sicilia, in questo film ci propone uno spaccato della sua cultura , forte ,diversa da quella del continente ; ce la descrive  mettendola  in contrapposizione con la  cultura della romanità “ di Joe Morelli, “un arrangione” in fuga ,
Infondo anche l"'arrangione" affascina   ed apre il cuore di chi vive da sempre "coperto"dal silenzio. [+]

Dopo la guerra cosa ci vuole ??
Pensateci !!!
Vogliamo sognare  e finalmente essere protagonisti.
Casa c’è di meglio di una promessa di un successo nel mondo del cinema ?
Questa è la promessa di Joe Morelli.,un romano che cerca fortuna in Sicilia , un mondo “che ancora fuma di distruzione”.
Chi è Joe Morelli ?Un venditore di sogni, un truffatore  infondo “che  cerca solo di vivere “.
Tornatore  ,che sente sempre il profumo della sua Sicilia, in questo film ci propone uno spaccato della sua cultura , forte ,diversa da quella del continente ; ce la descrive  mettendola  in contrapposizione con la  cultura della romanità “ di Joe Morelli, “un arrangione” in fuga ,
Infondo anche l"'arrangione" affascina   ed apre il cuore di chi vive da sempre "coperto"dal silenzio.
Splendido Castellitto che, insieme a Tornatore , mettono in scena il fascino di una  speranza di successo , il bisogno  di  dimeticare ,magari solo per un attimo , il terrificante tuono del cannone e tutta la cultura di guerra e contrapposizione .
L’incantatore  fa sognare veramente  tutti coloro che non hanno altro ; sognare è già qualcosa.
"Parola di Joe Morelli ti facci diventare una grande attrice".
Tanti piccoli affreschi di storie, di volti  fieri ,che hanno, quasi per caso ,”scavallato” la grande tribolazione della guerra.
 
Weach illuminati [-]

Vorrei suggerire a Tornatore (che ritengo un regista con doti extra..) una storia e un titolo per un film..ho anche in mente il tema musicale che ho composto ,pur essendo un dilettante...non so come contattare il regista

L'ho visto ieri sera in tv: devo dire che - complessivamente - mi é piaciuto. Non é intenso come "Nuovo cinema paradiso", ma la mano del regista é la stessa, e si vede! La Sicilia - ma potremmo dire l'Italia all'ennesima potenza - dell'immediato dopoguerra c'é tutta: le macerie (non solo materiali) della guerra; il provicialismo soffocante che approfitta di ogni pretesto per cercare di "evadere"; l'ipocrisia perbenista della gente (l'episodio della ragazza che nessuno vuole "perché é stata con gli americani" e la stupenda storia della "figlia della Madonna", rifiutata - alla fine - anche dalle stesse suore, che la invitano - svergognata! - ad andare a "fare il cinema"), anche di quella che meno ti aspetti; l'eterna mafia, che é connaturata con la società siciliana e viene "usata" (allora, adesso essa stessa si "espone" in prima persona) anche dalla politica ai fini del consenso ed in combutta anche con le forse dell'"ordine" (quale? quello dello Stato o quello di chi comanda?). [+]

L'ho visto ieri sera in tv: devo dire che - complessivamente - mi é piaciuto. Non é intenso come "Nuovo cinema paradiso", ma la mano del regista é la stessa, e si vede! La Sicilia - ma potremmo dire l'Italia all'ennesima potenza - dell'immediato dopoguerra c'é tutta: le macerie (non solo materiali) della guerra; il provicialismo soffocante che approfitta di ogni pretesto per cercare di "evadere"; l'ipocrisia perbenista della gente (l'episodio della ragazza che nessuno vuole "perché é stata con gli americani" e la stupenda storia della "figlia della Madonna", rifiutata - alla fine - anche dalle stesse suore, che la invitano - svergognata! - ad andare a "fare il cinema"), anche di quella che meno ti aspetti; l'eterna mafia, che é connaturata con la società siciliana e viene "usata" (allora, adesso essa stessa si "espone" in prima persona) anche dalla politica ai fini del consenso ed in combutta anche con le forse dell'"ordine" (quale? quello dello Stato o quello di chi comanda?). Insomma, alla fine, un bel film, dove Castellitto interpreta a meraviglia un povero diavolo cialtrone, che tira a campare imbrogliando il prossimo ma che - in fin dei conti - gli dà anche la possibilità di sognare una vita diversa, nonché lo spunto a tentare una nuova vita (che a volte funziona o può funzionare - vedi il personaggio di Leo Gullotta - a volte ha conseguenze tragiche, come per la povera Beata, che - per il dispiacere - esce di senno). Lo stesso Joe, alla fine, sembra pentito di quel che ha fatto ma la ferocia dei tempi, a volte, ci costringe ad esserlo altrettanto, per non soccombere: occorre più forza e coraggio ad essere se stessi fino in fondo, che non lasciarsi guidare dalla corrente. Bravo Peppuccio: aspettiamo con trepidazione "Baharia", per tornare - forse - ancora a sognare, per sentirci diversi da come siamo diventat e vincere la paura di guardarci allo specchio......... [-]

è un regista calligrafico, un virtuosista della cinepresa... ma per dire cosa? Qui c'è solo una successione di macchiette che annoia senza tregua e un discorso un po' banale sul cinema come macchina dei sogni...