Titolo originale | Eraserhead |
Anno | 1977 |
Genere | Horror, |
Produzione | USA |
Durata | 90 minuti |
Regia di | David Lynch |
Attori | Jack Nance, Charlotte Stewart, Jean Lange, Judith Roberts, Jeanne Bates, Allen Joseph Laurel Near. |
Uscita | lunedì 4 settembre 2017 |
Tag | Da vedere 1977 |
Distribuzione | Cineteca di Bologna |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,81 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 31 agosto 2017
David Lynch al suo esordio firma questo horror sperimentale, girato in uno splendido bianco e nero, che descrive le allucinazioni, gli incubi e le vicende surreali e grottesche di un uomo pressoché minorato e della sua mostruosa progenie. In Italia al Box Office Eraserhead - La mente che cancella ha incassato 70,8 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Harry Spencer, strano ometto dall'acconciatura del tutto particolare, è un tipografo solitario piuttosto strambo che abita in un desolato appartamento nei sobborghi di una grande città che sembra essere chissà come sopravvissuta a qualche disastro o a qualche sfavorevole congiuntura economica o più probabilmente a una vera e propria apocalisse. Harry si vede costretto a sposare la fidanzata Mary, rimasta incinta. Quando il figlio nasce, è in sostanza un mostro e le cose, già complicate, si complicano ancora di più. La trama, difficilmente riassumibile e talvolta anche indecifrabile nella sua apparente linearità, è probabilmente l'ultima cosa che conta in questo film, brillante contenitore di suggestioni, macabre inquietudini e acute riflessioni socio-psicologiche che si rincorrono tra loro ogni volta sorprendendo e turbando.
Girato nel corso di alcuni tribolati anni tra difficoltà varie e con un budget ridottissimo - a riprova che non sempre la mancanza di soldi è un limite alla creatività - è un film tuttora emozionante e spiazzante, un horror del tutto sui generis che si risolve in un lungo, unico, lugubre e al tempo stesso anche ironico, incubo a occhi aperti che riflette un'immagine deformata della nostra società post-industriale, tra detriti e palazzi fatiscenti. Un'introduzione migliore non poteva esserci al mondo bizzarro, poetico e suggestivo di David Lynch.
Questo, il suo primo lungometraggio, rappresenta l'alba di un nuovo autore che entra con la prepotenza e la spavalderia del naturale innovatore nella scena cinematografica e la percorrerà poi lasciandovi un segno indelebile, film dopo film, raramente (o forse mai) sbagliando un colpo anche quando, apparentemente, si piega alle ragioni della produzione.
Se c'è qualcuno cui può legittimamente attribuirsi l'abusato e francamente ormai un po' vuoto termine di "visionario", questi è sicuramente Lynch foss'anche solo (e così non è) per questo film, che Lynch riempie di immagini indimenticabili, di visioni straordinarie e che resta sfuggente e inafferrabile, sempre nuovo visione dopo visione. Si percepisce una sotterranea logica interna che rende ferrei e consequenziali i bizzarri sviluppi narrativi, ma come spesso capita alle opere d'arte, il film stimola interpretazioni sempre diverse e, senza dubbio in questo caso, sempre inquietanti.
Surreale come pochi altri film, Eraserhead è, sopra ogni altra cosa, una pellicola visuale: la stessa scelta di un bianco e nero contrastato e spettacolare pone il film su un piano di alterità ed eleganza stilistica di rara efficacia. Ma tutto nel film è singolare e appartenente a qualcosa che non si era mai visto prima, compresi gli spettrali intermezzi canori, di rara e per nulla confortante bellezza. Non mancano immagini che qualcuno potrà trovare sgradevoli, ottenute con effetti speciali di strana e rudimentale efficacia, ma anche questo fa parte del fascino di un'opera che cerca di stimolare, non di essere piacevole o amabile.
In un cast volenteroso, Jack Nance, destinato nella vita, suo malgrado, a una fine prematura e violenta, brilla in modo insostituibile nel ruolo del protagonista dando fisicità a un personaggio etereo e sublime.
Uno dei cult movies per eccellenza e difatti il critico Danny Peary lo include sin da subito - in un momento in cui il film, lungi dall'essere celebrato come un capolavoro, divide ancora critica e pubblico - nel suo epocale volume Cult Movies (1981), specificando che "meno sapete di questo film prima di vederlo, maggiori possibilità avrete di godervelo". Il suggerimento è saggio, ma in ogni caso il film, anche dopo averlo visto, resta misterioso, impermeabile ai tentativi di spiegazione razionale del suo significato. Un film che è semplicemente da guardare per restarne inevitabilmente rapiti.
Di fronte a un lavoro di Lynch generalmente tendono a sprecarsi analisi e commenti in senso non-interpretativo, come se la lettura mediata dell'opera dovesse necessariamente prevaricare e sovrapporsi a quella immediata risultando in una sostanziale indicibilità dell'opera stessa. La tentazione - non v'è dubbio - viene quasi spontanea, trattasi in fondo di opera di confine, un frullato di affreschi [...] Vai alla recensione »
Si dice che Eraserhead abbia avuto una lavorazione travagliata (le riprese si sono susseguite con diverse interruzioni nell'arco di 4 anni), ma come poteva essere altrimenti per un film nel quale nessuna delle regole della “commerciabilità” è rispettata? Piuttosto, stupisce il fatto che il film sia stato infine concluso. Che cos'è Eraserhead? A prima vista, e considerati alcuni dei suoi elementi, potrebbe [...] Vai alla recensione »
ERASERHEAD è qualcosa di inspiegabile...qualcosa di cui si può comprendere la portata orrorifica fin dall'inizio...già dall'uso del sonoro e del modo in cui viene sfruttato dall'inizio alla fine...non esiste una spiegazione razionale per un film del genere...esistono solamente delle immagini che sono quelle concepite e mostrate da David Lynch e che si susseguono [...] Vai alla recensione »
Il film è incentrato sui meccanismi e le paure della maternità sin dalle prime sequenze della pellicola mostrano un tizio che aziona le leve che danno vita ad una sorta di inseminazione con "lo spermatozoo che viene gettato nell' ovulo" A cena Il pollo quando viene colpito dal coltello inizia a muovere le gambe mimando un coito e inizia a sanguinare (una sverginazione) anche quando mary prende la [...] Vai alla recensione »
Originale, onirico, simbolico, inquitante, enigmatico, impenetrabile... A questo film potremmo associare moltissimi aggettivi, però personalmente non riuscirei a definirlo capolavoro, in quanto per esser tale dovrebbe avere un consenso ampio sia tra il pubblico sia tra la critica e questo film sembra soddisfare soltanto questi ultimi. Ma partiamo dall'inizio quando nel 1977 esce questo primo film del [...] Vai alla recensione »
Il film effettivamente non ha trama e a breve, vi spiegherò il perchè(o cercherò!). Ma è forse la vera Arte un qualcosa che necessita di logicità? Vedi le Demoiselles de Avignon! Vedi il cinema di Bunuel! E questo Film non fa che trasmettere sensazioni FONDAMENTALI per il concetto che contribuiscono a delineare. Un fastidioso rumore di macchinari accompagna le immagini di uno strampalato operaio che [...] Vai alla recensione »
La mente e' uno strumento interessante e concettualmente imposibile da definire per via dei misteri che ancora circondano l'agire celebrale che pone mutevoli dubbi a riguardo.Il film in questione affronta piu' o meno il problema della concezione mentale ormai superata dal principio ontologico ma conducibile solo al mistero che la avvolge e che la tormenta.
Un incubo la vita per gli uomini che come larve, simili a spermatozoi giganteschi, sono ridotti, alla stregua degli schiavi di Metropolis, a vivere nelle tenebre in un futuro post apocalittico che si deduce ambientato dopo la catastrofe atomica dal quadretto raffigurante il fungo della esplosione posto sopra il comodino del protagonista. Nel visionario primo film del giovane Linch uno dei pochi sopravvissu [...] Vai alla recensione »
Salve a tutti, la mia personale interpretazione del film è: il film rappresenta il rifiuto psicologico dell'uomo e della donna verso un figlio -le prime scene del film rappresentano il rapporto sessuale fra il protagonista e la compagna, il pianeta è l'utero della donna -il figlio deforme, è un figlio normalissimo ma che è rappresentato deforme perchè [...] Vai alla recensione »
Un cupo bianco e nero, una città invasa dalle industrie, interni stretti e soffocanti, mostriciattoli assortiti e un rumore che sovrasta tutto quanto. Questi sono gli elementi che David Lynch sceglie per girare il suo esordio ufficiale in campo cinematografico. Eraserhead è un film che (probabilmente) parla di responsabilità genitoriale e della fatica di accettarla, del rifuto del diverso e delle [...] Vai alla recensione »
Diciamolo chiaramente:questo film riesce solo grazie al regista:solo lui poteva prendere una sceneggiatura come questa e renderla così possente,in mano a chiunque altro difficilmente avrebbe avuto questa potenza.Un film a cui si deve anche il capolavoro che è Shining,perchè Kubrick fece vedere ai suoi attori questo film per donare atmosfera.
Si respira angoscia per tutta la durata del film; sarebbe un capolavoro se non si fosse puntato sulla deformità e le schifezze al limite dello splatter. L'atmosfera creata è davvero surreale ed inquietante; prometteva veramente bene. Il film perde di spessore da quando il protagonista si accinge a tagliare il pollo in tavola e questo comincia a sanguinare e a muovere le zampe.
Certo si rimane spiazzati nel vedere una tale pellicola. Disorientato, perchè? Forse perchè molti si abituano nel vedere film come Commando o Cobra, per prenderne due a caso, neanche tanto a caso, film considerati di intrattenimento e allora che differenza c'è tra l'intrattenimento che offrono tali film e l'intrattenimento che offre Eraserhead? Impossibile rispondere, [...] Vai alla recensione »
Il giovane Harry (Nance), un minorato mentale e la sua compagnia epilettica (Stewart) danno alla luce un figlio dalle mostruose sembianze. Harry decide comunque di allevare il figlio anche se la compagna torna a vivere dai propri genitori; il ruolo di padre non sarà facile. Quello di Harry è un viaggio onirico tempestato di teatrini e orribili spermatozoi fluttuanti, viaggio [...] Vai alla recensione »
David Linch, a mio avviso, in questo film ha deciso di fare un inno al non senso, una visione Wittgensteiniana della parola e dell'immagine, l'impossibilità di dare un senso logico alle esistenze, con la sola possibilità di cancellare ciò che, invece, sembrerebbe avere un senso. Già, perché quando sembra di comprendere un filo logico nella narrazione e nello splendido bianco e nero, ci si perde di [...] Vai alla recensione »
Pur essendo un grande fan del Maestro non sono riuscito ad apprezzare fino in fondo "Eraserhead", che concettualmente e visivamente rappresenta la somma dei cortometraggi precedentemente girati dal regista. La storia è quella di Henry, stralunato personaggio vittima/protagonista di un mondo orrorifico e post-industriale con cui Lynch rappresenta l'inquietante società moderna.
La narrazione postfreudiana della natura primordiale anfipatica dell'uomo come antintesi karmatica dell'Es teriore nonché il risultato. Avendo l'autore dato per acquisito il concetto antropologico dettato dal pianto dell'angelo caduto in questo mondo di ladri cucucuruccucu paloma
Eraserhead è stato il film che ha segnato il mio amore per le atmosfere oniriche e surreali, è diventato il tema principale della mia tesina e probabilmente lo utilizzerò anche per una performance artistica all'Accademia di Belle Arti. Devo ringraziare David Lynch per aver creato questo c a p o l a v o r o di immagini e incubi simbolistici!
Bizzarro e sorprendente come nello stile di Lynch è,a mio parere,un film che rispecchia come realmente un uomo vede l'orrore di uno stereotipo di vita felice. Ottima l'interpretazione dell'attore protagonista,interessante il personaggio principale,fantastici i personaggi secondari(in particolare il padre di Mary e l'attrice del teatro immaginario). A rendere tutto più interessante e particolare è [...] Vai alla recensione »
E' inutile elogiare questo film perchè il primo di Lynch.. E' una schifezza. Nulla toglie che Lynch sia un grande regista e che abbia fatto dei capolavori, ma questo film è onestamente pessimo. Se non l'avesse fatto lui sarebbe stato definito tale. E' un esperimento, ha delle simbologie e delle idee particolari, ma cade negli eccessi, cade in quello che era il clickbait [...] Vai alla recensione »
Lynch è riuscito a trasporre il subconscio su celluloide... tutto è quasi perfetto: fotografia, interpretazione, sceneggiatura, regia... da brivido! E poi la scena nel teatro è terrificante, vista a luci spente con uno schermo abbastanza grande. Da vedere assolutamente
Ammetto di fare fatica a comprendere i film di David Lynch, e già nel suo primo lungometraggio che è appunto "Eraserhead" salgono subito in cattedra le caratteristiche del regista, l'orrore verso l'anormalità, il disgusto, il subconscio con i suoi numerosi ed interrogativi strati di misteri; tante scene appaiono incomprensibili in quanto incomprensibile è [...] Vai alla recensione »
A me ha fatto ridere, e non poco. E' l'effetto che mi fa David Lyinch, molte volte, ho riso molto anche per Mullholland Drive.
Primo, inquietante e complesso lungometraggio di David Lynch, senza dubbio uno dei migliori registi della storia del cinema. Più che un film, Eraserhead è da considerarsi un mirabolante esperimento di surrealismo cinematografico realizzato grazie a una colonna sonora e un'atmosfera tanto strane quanto affascinanti. Pochi dialoghi per un racconto a metà tra l'horror psicologico e il grottesco che [...] Vai alla recensione »
Eraserhead è forse il film più inquietante che io abbia mai visto. Un incubo visionario come solo Lynch sapeva fare.
Usando termini fantozziani: "Eraserhead è una cagata pazzesca!" Ciò non vuol togliere nulla al talento di David Linch, ma siamo sinceri: nel suo film d'esordio non c'è nulla di superlativo, anzi, ci stanno notevoli limiti di regia. Un sogno è un sogno, va bene, ma per quanto possa essere confuso e ricco di simboli e immagini sconcertanti pescate dall'inconsc [...] Vai alla recensione »