Eraserhead - La mente che cancella

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Un film di David Lynch. Con Jack Nance, Charlotte Stewart, Jean Lange, Judith Roberts, Jeanne Bates.
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Titolo originale Eraserhead. Horror, Ratings: Kids+13, b/n durata 90 min. - USA 1977. - Cineteca di Bologna uscita lunedì 4 settembre 2017. MYMONETRO Eraserhead - La mente che cancella * * * 1/2 - valutazione media: 3,99 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   

L'incubo Valutazione 5 stelle su cinque

di Pietro


Feedback: 0
sabato 7 ottobre 2006

Il film ha come tema portante la paura della paternità (e anche della maternità). L'incapacità di accettare un figlio deforme, di dare affetto a chi ti è vicino, fosse anch'esso non deforme. Henry è un uomo malato, il suo figliolo è la incarnazione fisica della sua malattia psichica, egli non potrà far altro che eliminare tale manifestazione, con la speranza di riscattare la propria vita. La bestia avrà la meglio, ed egli non potrà fare altro che rifugiarsi nelle sue fantasie, nel non vivere. Gli ambienti sono quelli post industriali tanto cari a lynch , completamente disumanizzati, deserti. Lo stesso vale per i personaggi, le situazioni e le relazioni. Una denuncia al vivere moderno, ai luoghi in cui oggi abitiamo, al modo di relazionarci con gli altri.Tutto ciò è naturalmente amplificato fino alla distorsione, ma invita a riflettere. Il protagonista conserva gli stessi atteggiamenti ed espressioni lungo tutto il film. Superficialmente sembrerebbe asettico, assente a ciò che gli accade intorno. Più profondamente, la sua smorfia è un sommarsi di emozioni che impediscono ad ognuna di essa l'esprimersi. Il prototipo dell'uomo moderno quindi, asettico e distante in apparenza, invaso da turbamenti interni che il film renderà materiali. L'essenza dell'uomo diventa di gomma, da utilizzare e gettare dopo l'uso. Quindi una mente non che ricorda, come normalmente dovrebbe essere, ma che cancella le emozioni, la razionalità, i rapporti per diventare utile solamente alla macchina. Tutto è dominato dalla macchina: l'incessante suo rumore spezza i dialoghi, il suo estendersi è uniforme in tutti i luoghi (fin dentro le case). E' un mondo lunare, alieno, non + terrestre, con crateri e forme di vita aberranti, la cui essenza è un essere sofferente che maneggia misteriosi meccanismi. La sua collocazione nn è chiara: può essere al centro del pianeta, oppure nella testa del protagonista. Credo che le due cose coincidano, nel senso che il mondo descritto non è nient'altro che il mondo interno, l'incubo, del protagonista. I personaggi sono pochi, stereotipati e molti di questi mostruosi, irrazionali, assurdi, come i personaggi di qualsiasi incubo. Il luogo di evasione di Henry da tale incubo è grottescamente il suo radiatore, dove vive una ragazza deforme. La sua deformità indica l'incapacità di Henry di concepire un mondo completamente libero dalle brutture della sua mente e di ciò che lo circonda. Un personaggio positivo, in quanto calpesta le paure di Henry ( rappresentate da filiformi esseri), ed è da lei che Henry troverà la pace, dopo essere stato sopraffato dal mostro rormatosi dai resti del piccolo.

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pietro martedì 10 ottobre 2006
eheh
83%
No
17%

Oh scusate per la recensione così seriosa... pensavo non andasse nel forum! mi ha chiesto di scrivere una recensione e ci ho provato. se qualcuno ha voglia di commentare ciò che ho detto a me sta bene, beh che sia un dibattito costruttivo...

[+] d'accordo con pietro, e... (di massimofinelli)
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dodo sabato 24 febbraio 2007
mah...la tua analisi non mi convince.
32%
No
68%

Il bello di questi film è che si possono dare molteplici interpretazioni: la tua è la classica interpretazione "passatista" e disfattista. Sinceramente, anche alla luce di altre opere di Lynch, questa recensione non mi sembra molto indicativa...

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pietro sabato 3 marzo 2007
re: dodo
44%
No
56%

Infatti la mia è una interpretazione puramente personale. Io credo che alle sue produzioni successive, senz'altro Lynch non abbia voluto dare un significato "ufficiale" o facilmente individuabile. Quest'opera, secondo me, fa eccezione.

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pietro sabato 3 marzo 2007
re: dodo
93%
No
7%

Comunque sono sinceramente curioso di sentire una tua analisi.

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fede lunedì 3 dicembre 2007
criptico
50%
No
50%

è impossibile dare una spiegazione univoca alla pellicola!la tua analisi pero' mi sembra condivisibile...personalmente ho visto il film poco tempo fa, senza avere capito molto... dubito si tratti solo di un' estensione dell arte pittorica cui il regista era dedito! domani mi recherò alla mostra di lynch in triennale, sperando di cavarne qlcs...

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laurapalmer lunedì 15 marzo 2010
sono d'accordo
90%
No
10%

Io sono completamente d'accordo con la tua analisi; fra l'altro non credo assolutamente che Lynch sia un regista che si presta a tante interpretazioni come si vuol credere. Penso sia un autore dal rigore estremo, dalla immensa capacità di sviluppare trame (che però occulta allo spettatore, della cui intelligenza ha stima e rispetto). Nella fattispecie, penso tu abbia trovato il bandolo della matassa.

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davidalcor mercoledì 9 ottobre 2013
mah
0%
No
100%

in 2 parole: Lynch è un regista sopravvalutato, e qui è nel suo punto più basso. Si possono ricamare film come questo con un'infinità di significati simbolici e metaforici, dire che il regista rappresenta i suoi incubi, e magari lo fa anche bene, ma alla fine, sinceramente, non so come questo film possa veramente piacere a un normale spettatore! :)

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andreaargento98 sabato 22 agosto 2015
re: davidalcor
0%
No
0%

Hai centrato il tema: Eraserhead (così come Lynch in generale) può non piacere ad uno spettatore "normale" proprio perché non si tratta di un prodotto cinematografico qualunque, Lynch è ricco di vera e propria filosofia.

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