Titolo internazionale | Couple Therapy for Cheaters |
Anno | 2017 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 97 minuti |
Regia di | Alessio Maria Federici |
Attori | Ambra Angiolini, Pietro Sermonti, Sergio Rubini, Franco Branciaroli, Anna Ferzetti Fulvio Falzarano, Anita Kravos, Eugenia Costantini, Filippo Gili, Antonio Pennarella, Rocco Fasano, Giacomo Nasta, Alessandro Carbonara, Daiana Lou, Alan Sorrenti, Alessia Alciati, Giulia Anchisi, Alberto Gavini, Anna Terio. |
Uscita | giovedì 26 ottobre 2017 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,38 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 30 ottobre 2017
Dall'omonimo romanzo di Diego De Silva, un film su una passione incontrollabile e un amore coriaceo, particolarmente resistente alle intemperie. In Italia al Box Office Terapia di coppia per amanti ha incassato 2 milioni di euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Viviana e Modesto sono amanti, entrambi sposati e con un figlio a testa. Il loro rapporto è talmente tormentato che decidono di sottoporsi ad una terapia di coppia: o meglio, Modesto si adegua alle richieste di Viviana, ma mantiene un laconico distacco nei confronti del terapista, il professor Malavolta (star di una trasmissione televisiva che si chiama, ahimé, Jung-le Fever), soprattutto quando scopre che il terapista ha a sua volta problemi di relazione. Riusciranno Viviana e Modesto a vivere la loro storia d'amore senza soffocare nella conflittualità?
Basato sull'omonimo romanzo di Diego De Silva, Terapia di coppia per amanti parte da un assunto assai poco credibile: che due amanti restino insieme pur giudicando pesante e insopportabile il loro rapporto.
Risulta anche improbabile che i due, con figli grandi e rapporti coniugali inesistenti, non scelgano semplicemente di separarsi dai rispettivi coniugi non tanto per vivere liberamente la loro passione, quanto per porre fine a una farsa quotidiana, e invece dedichino il loro tempo libero a inscenare fra di loro le più trite dinamiche coniugali.
Il problema di Terapia di coppia per amanti, diretto da Alessio Maria Federici e sceneggiato dallo stesso Federici insieme a De Silva, è proprio nel crescendo di situazioni via via più implausibili, a fronte invece di dialoghi spesso divertenti e in qualche misura riconoscibili, per chiunque si sia trovato in uno dei ruoli rappresentati - amante, amico, coniuge, genitore o figlio.
Le linee narrative sono così tante e così affastellate, le relazioni così inutilmente complicate (invece che umanamente complesse), che il film diventa un'accozzaglia confusa e ripetitiva, con una soluzione catartica "buttata via" in due mezze scene senza dialogo, a riprova che la sceneggiatura non aveva una storia centrale forte da raccontare. Anche l'uso delle musiche è scomposto e ridondante: perché mettere in scena ripetutamente le performance dei Daiana Lou e di Alan Sorrenti, dato che non hanno peso nella storia? Viceversa il film perde l'occasione di mostrare l'importanza che ha la musica per Modesto e Ferdinando, relegandola a "rumore di fondo" invece che a mezzo espressivo per uomini dalla comunicazione impedita.
C'è un altro problema narrativo, ed è quello dell'"asse di genere". La trama di Terapia di coppia per amanti si sforza di dare spazio ai personaggi femminili, ma è profondamente impostata sul maschile, il che sarebbe assolutamente legittimo, se si avesse il coraggio di sviluppare l'aspetto fragile e contraddittorio che emerge chiaro nelle conversazioni fra Modesto e suo padre, Modesto e suo figlio, Modesto e il professor Malavolta: sono quelle conversazioni fra uomini gli unici momenti in cui il film decolla, è lì la linfa vitale della storia, mentre i dialoghi uomo-donna, e perfino quelli fra Viviana e la sua amica Nelide appaiono forzati e innaturali.
Parimenti la recitazione migliore è quella degli interpreti maschili: Pietro Sermonti fa intuire come, con una sceneggiatura più a fuoco e un regista meno impreciso, sarebbe efficacissimo nel ruolo del cazzone di buon cuore ma di pessime abitudini, e Sergio Rubini usa al meglio la sua fisicità malinconica e "pulcinellesca" per dare al suo psicologo quella sponda comica di cui la commedia ha bisogno. Quanto a recitazione però la palma va a due grandi attori, non a caso cresciuti sui palcoscenici teatrali: Franco Branciaroli nei panni di Ferdinando, il padre di Modesto, e Fulvio Falzarano in quelli di Augusto, lo psicologo che ha insegnato il mestiere al professor Malavolta.
TERAPIA DI COPPIA PER AMANTI disponibile in DVD o BluRay |
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Già dal titolo, "Terapia di Coppia per Amanti", si evince chiaramente che i protagonisti principali della storia rappresentata in questo film sono una coppia di amanti in crisi che, nella speranza di superarla, decidono (in realtà, più per il volere di lei che di lui) di sottoporsi ad una serie di sedute di analisi.
Dice benissimo (e tutto) la recensione di Paola Casella da " Le linee innovative..." a "peso nella storia". Poi la stessa redattrice diventa più politicamente corretta. Il film parte da un' idea molto buona che sarebbe stata difficiissima da trattare anche per Woody Allen . La realizzazione è un affastellamento di banalità e "battute" che vorrebbero [...] Vai alla recensione »
Una noia mortale. Assolutamente penoso è poi ridicola sponsorizzazione, voluta oppure no, fatta ad apple. Tutti i protagonisti hanno lo stesso telefono che per di più viene anche menzionato in maniera esplicita. Già solo per questo meriterebbe di essere ridicolizzato, un film comunque penoso.
Il titolo della canzone nell finale dell film è: Get down on it - Kool& The Gang ( si chiama la band)
Il titolo dice tutto. Fuori campo il marito di lei e la moglie di lui (esclusione pesante), fuoco sui due amanti (Angiolini e Sermonti), così coppia fissa, così in crisi, che ricorrono al terapista (Rubini), adultero fisso non immune dalla galleria di luoghi comuni psico affettivi, spesso veritieri, sul destino delle lunghe relazioni extra matrimoniali.
Dal libro di Diego De Silva, co-sceneggiatore, al film di Alessio Maria Federici, Ambra Angiolini e Pietro Sermonti si comportano per quello che non sono: coppia di diritto anziché clandestina, marito e moglie anziché amanti. Ma è proprio così? Finiranno davanti a un terapeuta, Sergio Rubini, che anziché consigliare soffre per amore in prima persona singolare: il triangolo, sì.
Le lamentele sulla caduta della cinecommedia italiana (a dispetto della quantità imponente) è diventato un tormentone così ripetitivo che verrebbe la tentazione di lasciar perdere tanto è noioso, appunto, ripetere sempre la stessa cosa. Ma tant'è. Quello che si lascia notare con interesse, e Terapia di coppia per amanti lo conferma, è lo spostamento dell'attenzione dall'universo che alimentava la commedia [...] Vai alla recensione »