flyanto
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lunedì 30 ottobre 2017
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come salvarsi dalla crisi a due
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Già dal titolo, "Terapia di Coppia per Amanti", si evince chiaramente che i protagonisti principali della storia rappresentata in questo film sono una coppia di amanti in crisi che, nella speranza di superarla, decidono (in realtà, più per il volere di lei che di lui) di sottoporsi ad una serie di sedute di analisi. Nel corso dei vari appuntamenti con l'analista, essi piano piano riusciranno a superare la propria crisi che, invece, colpirà l'analista stesso nel rapporto con la sua giovane amante.
Una trama molto leggera, per non dire del tutto inconsistente e pure parecchio confusa, atta a raccontare le svariate crisi che colpiscono tutte le coppie, di sposati o semplicemente di amanti, in quanto le problematiche e le paure che le investono, sono più o meno comuni a tutti, anche a coloro, quali, appunto, l'analista stesso, che sono o dovrebbero essere al di sopra degli altri e in ogni caso capaci di risolvere i malesseri ed i disaccordi altrui.
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Già dal titolo, "Terapia di Coppia per Amanti", si evince chiaramente che i protagonisti principali della storia rappresentata in questo film sono una coppia di amanti in crisi che, nella speranza di superarla, decidono (in realtà, più per il volere di lei che di lui) di sottoporsi ad una serie di sedute di analisi. Nel corso dei vari appuntamenti con l'analista, essi piano piano riusciranno a superare la propria crisi che, invece, colpirà l'analista stesso nel rapporto con la sua giovane amante.
Una trama molto leggera, per non dire del tutto inconsistente e pure parecchio confusa, atta a raccontare le svariate crisi che colpiscono tutte le coppie, di sposati o semplicemente di amanti, in quanto le problematiche e le paure che le investono, sono più o meno comuni a tutti, anche a coloro, quali, appunto, l'analista stesso, che sono o dovrebbero essere al di sopra degli altri e in ogni caso capaci di risolvere i malesseri ed i disaccordi altrui. Lo spunto di questa vicenda avrebbe potuto rivelarsi divertente ed in un certo qual senso abbastanza attinente alla realtà, sebbene affrontato in maniera del tutto ironica, invece la rappresentazione generale degli avvenimenti, compresi i dialoghi stessi, risultano esposti in maniera superficiale, banale, per non dire "tirati", ed addirittura anche poco credibili. E non basta a sollevare un poco il valore di quest'opera cinamatografica la presenza di attori comici già ampiamente collaudati in questo genere di films quali, Sergio Rubini che qui appare come una vera e propria macchietta e nulla di più, Ambra Angiolini che, come donna isterica e piena di fobie, ha dato miglior prova di sè in altre precedenti sue performances e Pietro Sermonti il cui personaggio appare assai sbiadito.
Un vero peccato perchè così rappresentato il film langue, per non dire annoia.
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rmilone
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lunedì 30 ottobre 2017
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imbarazzo...per gli autori
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Dice benissimo (e tutto) la recensione di Paola Casella da " Le linee innovative..." a "peso nella storia". Poi la stessa redattrice diventa più politicamente corretta.
Il film parte da un' idea molto buona che sarebbe stata difficiissima da trattare anche per Woody Allen .
La realizzazione è un affastellamento di banalità e "battute" che vorrebbero rendere leggero e "simpatico" il tutto. Sceneggiatura esagerata,, intuizioni da studente di psicologia del primo giorno di Università, situazioni "geniali" banalmente inverosimili ( es: può un padre essere cosi complice con il figlio e non sapere se studia Legge o Lettere?).
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Dice benissimo (e tutto) la recensione di Paola Casella da " Le linee innovative..." a "peso nella storia". Poi la stessa redattrice diventa più politicamente corretta.
Il film parte da un' idea molto buona che sarebbe stata difficiissima da trattare anche per Woody Allen .
La realizzazione è un affastellamento di banalità e "battute" che vorrebbero rendere leggero e "simpatico" il tutto. Sceneggiatura esagerata,, intuizioni da studente di psicologia del primo giorno di Università, situazioni "geniali" banalmente inverosimili ( es: può un padre essere cosi complice con il figlio e non sapere se studia Legge o Lettere?).
Recitazione sopra le righe e irritante. In realtà gli attori sono tutti bravi: è soltanto ridicolo il modo gli è stato chiesto di recitare situazioni inverosimili, illogiche, forzate,
Aggiungo il fastidio di scoprire che il film è stato finanziato con soldi pubblici e nel constatare l' eccessivo ricorso al "piazzamento di prodotti commerciali" elencati nei titoli di coda (comunque complimenti a chi è riuscito a farsi pagare dalle ditte interessate)...che neanche si vedono nel film!
Taccio l' aggettivo con cui definirei il film.
Mi limito a definirlo imbarazzante per che ha speso tempo, lavoro, intelligenza per farlo. A meno che non si tratti di liceali alla prima prova cinematografica, per un lavoro ben girato, ben montato e ben recitato da mostrare in aula magna per le feste di fine anno.
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