Tutti i film disponibili in streaming e download del 2024 sulle maggiori piattaforme digitali al miglior prezzo: su Netflix, Amazon Prime Video, Disney+, iTunes, Google Play, Rakuten TV, Rai Play, TIMVISION, Infinity e NOW TV. Sono disponibili 489 film del 2024 pronti subito per il noleggio e acquisto.
Un tripudio visivo che sviluppa con grande convinzione le premesse del primo capitolo. Animazione, Avventura, Commedia - USA, Canada2024. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
In viaggio con Vaiana, Maui e un nuovo gruppo di improbabili navigatori. Espandi ▽
Oceania 2 riunisce Vaiana e Maui per un nuovo grande viaggio insieme a un gruppo di improbabili navigatori. Dopo aver ricevuto un inaspettato richiamo dai suoi antenati, Vaiana deve viaggiare verso i lontani mari dell’Oceania, in acque pericolose e dimenticate, per un’avventura diversa da qualsiasi cosa abbia mai fatto. Il sequel del fortunato film d’animazione del 2016, ci riporta nel fantastico e divertente mondo dell’eroina Vaiana (Moana nell’originale) che, ormai maggiorenne, ha su di sé ancora una volta il peso del mondo da salvare. Oceania 2 sviluppa con grande convinzione le premesse del primo capitolo con una sceneggiatura scritta a sei mani, da Jared Bush (l’unico dei tre che ha anche scritto il primo), Dana Ledoux Miller e Bek Smith, che immagina un ulteriore e periglioso viaggio della protagonista che così conclude il suo coming-of-age, forse e nonostante la sequenza da guardare sui titoli di coda. Forse la parte musicale è meno riuscita di quella del primo capitolo mentre invece l’animazione è un ulteriore tripudio visivo con la sua incredibile fusione, spesso anche molto repentina e quindi più difficile da gestire visivamente, tra i diversi quattro elementi che caratterizzano l’immaginario collettivo di quella civiltà (e non solo), acqua-terra-fuoco-aria. Recensione ❯
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Una storia curiosamente slegata che sembra fuori fuoco rispetto allo stile del regista. Drammatico, Italia2024. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La vita di un'influente famiglia vicentina viene sconvolta da un evento imprevedibile. Espandi ▽
Vicenza, 1980. Maria scopre di essere incinta e annuncia con gioia la sua gravidanza al marito Osvaldo. Ma quando la neonata Rebecca viene al mondo ha una vistosa macchia rossa sul viso e Maria la rifiuta, individuando in quella “voglia” l’oscuro segno di un peccato nascosto. Nell’adolescenza la ragazza comincia a reagire all’indifferenza ostile della madre e a porsi le prime domande sulla sua origine. Col tempo Rebecca arriverà ad intuire che le dinamiche famigliari custodiscono quel segreto che ha reso la sua infanzia e adolescenza tanto disfunzionali e infelici.
La vita accanto è basato sul romanzo omonimo di Mariapia Veladiano e vanta una sceneggiatura scritta a sei mani da Marco Tullio Giordana, che del film è il regista, Gloria Malatesta e Marco Bellocchio. Le difficoltà nella realizzazione nascono forse proprio dal fatto che la presenza di Bellocchio si avverte in modo dominante rispetto alla narrazione, ma resta secondaria rispetto alla regia.
È una storia insolitamente fuori fuoco per un autore di solito centrato come Marco Tullio Giordana, che in passato ha saputo fotografare perfettamente i suoi temi e personaggi. Restano invece efficaci e degne di nota le scenografie austere di Luca Gobbi e le musiche perturbanti di Dario Marianelli. Recensione ❯
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Una sfrenata escalation di violenza con una sana dose di implicita autoironia. Per i fan il divertimento è garantito. Azione, Thriller - 2024. Durata 105 Minuti.
La brutale campagna di vendetta di un uomo assume una valenza nazionale dopo che si scopre che è un ex agente di una potente organizzazione clandestina conosciuta come "Beekeepers". Espandi ▽
Adam Clay è, o almeno sembra, un apicultore. In realtà è un ex Beekeeper, ossia il protettore di un altro genere di "alveare": è un agente dei servizi segreti dalle doti fisiche straordinarie, con il compito di intervenire quando gli equilibri del sistema democratico sono in pericolo. La sua vicina di casa, Eloise, subisce una truffa informatica che la priva in un istante di ogni risparmio e di un fondo di beneficenza da lei gestito. Sopraffatta dalla disperazione per quanto avvenuto, la donna si suicida: Clay decide di vendicare lei e le altre vittime di questa ingiustizia, distruggendo tutto ciò che lo separa dalla cima della piramide criminosa.
Dimenticando l'analisi da critico intransigente e lasciandosi andare al flow delle gesta di Statham, è innegabile che il film di Ayer intrattenga e diverta fino alla fine.
Il merito è di una buona direzione delle scene action e di una sana dose di autoironia, non conclamata e guascona, bensì implicita e sottopelle, figlia del parossismo di alcune scelte stilistiche e narrative. In alcuni casi si lambiscono i confini del cinecomic, come quando conosciamo la nuova Beekeeper, una maniaca delle armi da fuoco vestita con il look di una cantante pop anni '80, inviata per fermare Clay. Recensione ❯
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Un racconto crepuscolare e straziante indebolito da un'organizzazione poco comprensibile della narrazione filmica. Drammatico, USA2024. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un disertore della guerra in Vietnam decide di raccontare tutti i suoi segreti. Espandi ▽
Leonard Fife è stato un documentarista di successo, specializzato in argomenti spinosi come l’utilizzo dell’agente arancio in Vietnam, la caccia di frodo delle foche o la pedofilia nella Chiesa; ma ora è anziano, malato terminale, e profondamente deluso da se stesso. Due suoi ex alunni, già vincitori di un Oscar per il documentario, arrivano nella casa che Leonard condivide da trent’anni con la moglie Emma per girare un film su di lui, e l’uomo si predispone a ciò che diventerà un testamento e una confessione. In passato infatti Leonard ha fatto cose delle quali non è affatto orgoglioso, sia nei confronti delle donne e dei figli che si è lascito alle spalle, che del gesto per cui è stato spesso lodato: sottrarsi all’arruolamento della guerra nel Vietnam emigrando dagli Stati Uniti al Canada. Basandosi sul romanzo omonimo (in originale “Foregone”) di Russel Banks, autore di cui Paul Schrader aveva già portato sullo schermo Affliction (in italiano “Tormenta”), è per molti versi la quintessenza del cinema dello sceneggiatore-regista: racconta infatti un uomo che deve confrontarsi con se stesso e i suoi peccati dopo un lungo diniego, tormentato da sensi di colpa e desiderio di redenzione. Recensione ❯
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Una commedia politica che racconta di un G7 molto particolare. Espandi ▽
Ci sono volute sei mani per firmare la regia di una commedia che sceglie di mischiare la satira politica con la farsa, il mystery movie con l'horror e il genere catastrofico. Una commistione curiosa, con cui Guy Maddin, Evan e Galen Johnson portano sullo schermo un G7 mai così divertente, con Cate Blanchett nei panni di una cancelliera tedesca più sentimentale del previsto, e Rolando Ravello in quelli di un buffo primo ministro italiano simpatizzante con il fascismo. Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Italia, Germania, Canada e Giappone vengono messi a confronto attraverso i loro premier assolutamente antieroici, difettosi, vulnerabili, pieni di problemi emotivi, ma anche evidentemente impreparati, improvvisati, irresistibili. Una dark comedy che prova a graffiare in più occasioni, ma non va mai fino in fondo e sceglie escamotage narrativi talvolta superficiali, finendo per attestarsi al livello del puro intrattenimento. Resta una farsa ricca di allegorie divertenti, e talora demenziali. Resta un film reso godibile da un cast ben assortito. Recensione ❯
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Un esordio ambizioso ma che scivola su troppa conciliazione e poca tensione. Fantasy, Horror - USA2024. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Mina, un'artista di 28 anni, rimane bloccata in una foresta estesa e immacolata nell'Irlanda occidentale. Espandi ▽
Un uomo corre in una foresta, inseguito da minacciose presenze. Disperato, cerca di uscire dal bosco prima del calare del sole, ma perde tragicamente l'orientamento... Tempo dopo, Mina, una donna che lavora in un negozio di animali, riceve l'incarico di consegnare un pappagallo in una cittadina dell'Irlanda occidentale. Mina entrerà nel bosco, e sarà guidata da un'anziana, di nome Madeline, fino a un rifugio. Insieme a Madeline, e ad altre due persone, Mina si ritroverà intrappolata in una struttura in cemento, con una Tv e una parete di vetro. Attraverso questa parete le misteriose presenze del bosco osservano i quattro prigionieri e ne assumono a volte la forma.
Vorrebbe essere un horror teorico l'esordio alla regia di Ishana Shyamalan, un film sul tema del doppio e sulla fascinazione dello sguardo, ma le ambizioni non riscattano la poca tensione e un finale troppo conciliante.
Per quanto Dakota Fanning e soprattutto l'irlandese Olwen Fouéré, nei panni della anziana Madeline, sorreggano il film con le loro interpretazioni, anche il colpo di scena che rilancia la vicenda nel terzo atto si rivela prevedibile e così il momento migliore del film rimane la disperata fuga iniziale. Recensione ❯
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Un horror ecclesiastico non sempre convincente, ma con un'ottima Sydney Sweeney. Horror, Italia, USA2024. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un horror ambientato tra le mura di un convento, dove la vittima è una giovane suora devota. Espandi ▽
La giovane Cecilia, novizia americana, arriva a Roma da Detroit per prendere i voti e diventare suora. Viene accolta molto cordialmente nel convento cui è destinata, adibito principalmente alla cura di suore anziane e malate. Cecilia si trova subito bene e fa amicizia con l'altrettanto giovane Guendalina. Trova serenità anche nelle parole confortanti di padre Tedeschi: è lui che l'ha voluta lì, per il suo bene. Tutto sembra quindi svolgersi per il meglio, ma, dopo aver preso i voti ed essersi acclimatata alla vita del convento, Cecilia comincia ad avvertire malesseri. Sydney Sweeney, già molto brava in ambito horror in Notturno (ma non va dimenticato anche il suo significativo ruolo nel tarantiniano C'era una volta... a Hollywood), aderisce con convinzione e notevole efficacia al suo ruolo dando di Cecilia un ritratto sensibile e credibile: è soprattutto il suo personaggio a dare al film quel che di buono può vantare Recensione ❯
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Con leggerezza e partecipazione, un'occasione per riflettere sull'importanza della salute mentale e dell'inclusività. Documentario, Italia2024. Durata 79 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il teatro Patologico di Dario D'Ambrosi coinvolge un gruppo di grandi attori italiani per riflettere sulla
malattia mentale. Espandi ▽
Nel Teatro Patologico di Roma il regista e attore Dario D'Ambrosi guida un gruppo di ragazze e ragazzi con disabilità psichiche nel percorso della teatro-terapia. Questa compagnia teatrale, da lui diretta, mette in scena assieme ad attori e attrici di primo piano (Claudio Santamaria, Raoul Bova, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Vinicio Marchioni, Marco Bocci, Stefania Rocca, Stefano Fresi) alcuni dei disturbi mentali più diffusi in Italia, in una sorta di docufiction che ha lo scopo di sensibilizzare sul tema.
Con leggerezza e partecipazione, il rovesciamento di ruoli tra ragazzi con disturbi psichici e un cast di attori famosi ci ricorda che il tema delle malattie mentali ci riguarda tutti.
Il rischio di scivolare talvolta nella banalizzazione o nella caricatura è dietro l'angolo, ma l'operazione nel complesso regge grazie alla sentita partecipazione del cast e in virtù del nobile messaggio. Un intento reso perlopiù esplicito dalle didascalie che accompagnano gli episodi del film, dalla modalità di uscita in sala, come evento nella settimana della Giornata Mondiale della Salute Mentale (10 ottobre), e dalla beneficenza correlata. Recensione ❯
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Una donna intraprende una relazione con il suo giovane assistente mettendo a repentaglio la sua vita professionale. Espandi ▽
Con l’intento dichiarato di aggiornare il genere del thriller erotico secondo una prospettiva contemporanea la regista olandese Halina Reijn continua in realtà un lavoro iniziato già nel 2019 con il suo primo film Instinct, di cui Babygirl riprende anche una dinamica di gioco di potere intrecciato, per il quale parte dell’appeal sensuale nasce dal pericolo reciproco per i due amanti.
Ciò ha portato alla scrittura del personaggio di Romy, a cui Kidman dà vita con entusiasmo e trasporto, e che conferma la ricerca attoriale non banale della diva, sempre aperta a sfide rischiose.
Franca e fresca, la sceneggiatura ci mostra tutte le incertezze e il livello di negoziazione richiesto da un esperimento del genere, che non arriva sullo schermo già irrealisticamente formato ma deve passare attraverso l'imbarazzo, il ridicolo e le tantissime variabili della situazione. Insomma, il thriller erotico che si risveglia agli anni venti è un po’ meno thriller di come lo ricordavamo, e più buffo e autoironico. Recensione ❯
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Commedia al femminile diretta da Michela Andreozzi, sulla volontà di mettersi in gioco, in tutti i sensi. Espandi ▽
Maddalena è una trentenne single che lavora in una casa editrice come assistente e ghost writer, scrivendo libri per conto di influencer. Innamorata del direttore editoriale, non si sente però alla sua altezza. Non le piace il proprio corpo, vorrebbe essere più bella e magra, e avverte il peso delle pressioni sociali e familiari: la madre, vedova e fervente cattolica, vorrebbe che lei si sistemasse, come sua sorella che ha un figlio e aspetta già il secondo. Dopo aver mangiato una space cake, per effetto della marijuana Maddalena ha un'allucinazione e si vede apparire la pornostar Valentina Nappi che l'aiuterà ad aumentare l'autostima, con risvolti positivi sia per la carriera sia per la vita sentimentale.
Diana Del Bufalo interpreta una sorta di Bridget Jones dei nostri tempi; Valentina Nappi nei panni di sé stessa e di amica immaginaria è a suo agio nel dispensare battute e pillole di saggezza.
A volte lo sviluppo narrativo e il messaggio rischiano di risultare un po' banali, ma il personaggio di Valentina Nappi garantisce una buona dose di irriverenza. Da un film il cui titolo è la parodia dello slogan di Chiara Ferragni "Pensati libera", forse ci si poteva attendere un pizzico di sfrontatezza in più. Recensione ❯
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Un contrappasso esilarante che mette in fila una serie di gag intrattenendoci con leggerezza. Commedia, Italia2024. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il sequel di Mollo tutto e apro un chiringuito, con protagonista ancora l'iconico "Signor Imbruttito". Espandi ▽
Nella speranza di ottenere il posto di nuovo CEO, che sarà assegnato dal milionario Brusini e dal figlio - il Nano - più "imbruttito" di lui, Imbruttito prova a cambiare volto e incarnare gli ideali di inclusività e attenzione all'ambiente. Ma non ci crede fino in fondo e deride con battute razziste un rider in ritardo, Martin, finendo per perdere il posto. Anche la moglie lo lascia, e così Imbruttito si trova a dover ripartire da zero, trovando ospitalità proprio nella casa di periferia di Martin, che nel frattempo ha soccorso dopo un incidente.
Storia di un contrappasso esilarante, che mette in fila una serie di gag, in cui il Milanese Imbruttito si trova a dover svolgere goffamente i lavori più umili e constatare come si stia dall'"altra parte".
Il film, scritto e diretto dal gruppo comico Il Terzo Segreto di Satira, insiste sui consueti punti forti - la milanesità deteriore, il suo razzismo strisciante, la degenerazione di una società priva di valori - e li cavalca con tenue spirito critico e un pizzico di ambigua complicità. Recensione ❯
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Una fotografia di atmosfera e un montaggio aderente alla storia per un crime noir dagli spunti intriganti. Drammatico, Italia2024. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia di amicizia; ma anche una storia di vite spezzate, di sangue e di un feroce e doloroso countdown durato vent'anni in attesa di una vendetta che appare inevitabile. Espandi ▽
Gianluca è un poliziotto con tanta rabbia dentro e una gran voglia di menare le mani. Margherita è una giornalista che si concede a chiunque in incontri sessuali frettolosi e senza futuro, e suo fratello minore Andrea è un tossico pronto a tutto pur di procurarsi una dose. Walter è una star del rock con il nome d'arte Inferno, e ha una figlia che vede di rado dopo il divorzio dalla moglie. Infine Antonio fa il postino nel paese di San Severino dove tutti lo ritengono "un po' strano". Un giorno Gianluca manda un sms a Margherita, Walter e Antonio che dice: "Domani torno in Calabria. Lo voglio fare. Chi c'è c'è", invitando quelli che erano i suoi amici più cari quando erano ancora dodicenni a riesumare un passato che tutti loro hanno cercato di dimenticare, ma che ha condizionato pesantemente le vite di ognuno.
Il problema principale del film nasce nel fatto che tutto ciò che è successo fra l'evento traumatico e il presente non viene mai raccontato, nemmeno per sommi capi, creando un buco drammaturgico davvero difficile da comprendere.
Peccato perché la regia offre spunti interessanti, la fotografia di Valerio Azzali è di atmosfera e il montaggio di Luciana Pandolfelli aderisce alla storia. Il cast è di per sé valido, ma la direzione spinge un po' troppo sulla artificiosità della messinscena. Recensione ❯
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Un film che mescola commedia, azione, storia di amicizia e fiaba natalizia. Azione, Avventura, Commedia - USA2024. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La missione per salvare il Natale è iniziata. Espandi ▽
Babbo Natale - nome in codice: Uno Rosso - viene rapito da un commando nel suo mondo nascosto sotto una cupola al Polo Nord. La sua guardia del corpo e capo della sicurezza, per liberarlo e per salvare il Natale ormai alle porte, si dovrà alleare con un super hacker che potrebbe conoscere l'identità di chi ha organizzato il rapimento e quindi del luogo in cui si trova Babbo Natale.
Commedia, film d'azione, storia di amicizia, fiaba natalizia, Uno Rosso, diretto dal figlio d'arte Jake Kasdan, mette un po' da parte la figura di Babbo Natale per raccontare una storia di amicizia e di riconciliazione familiare.
La ricercata magia del Natale difficilmente si può respirare in un film ipertecnologico dove il mondo fantastico è relegato pressoché solo alle renne che, peraltro, sono quasi le uniche femmine – vengono apostrofate come «ragazze» – di uno dei film più maschili degli ultimi tempi se escludiamo la marginalità della moglie di Babbo Natale (Bonnie Hunt) e i personaggi interpretati da Lucy Liu che non sfugge al suo stereotipo delle arti marziali e da una sottoutilizzata Kiernan Shipka. Recensione ❯
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Michela Giraud esordisce alla regia con un film urgente, dall'anima gentile e dal cuore pieno di tenerezza. Commedia, Italia2024. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia che affronta temi importanti e delicati senza rinunciare a far ridere. Espandi ▽
Flaminia De Angelis fa parte di una famiglia di arricchiti a Roma Nord, è ricercatrice in diritto civile, ha tre amiche che vivono fra il parrucchiere e il centro estetico, e un fidanzato che sta per sposarla per bieco interesse (ma lei ancora non lo sa). Quando mancano un paio di settimane al matrimonio che Flaminia, e soprattutto sua madre, vorrebbero perfetto, in casa piomba Ludovica, figlia di primo letto del padre, cacciata dalla comunità terapeutica in cui viveva per aver dato fuoco al proprio letto.
Flaminia segna il debutto alla regia dell'attrice comica Michela Giraud e fa leva sulla sua esperienza personale, compresa quella di non avere una taglia 38 che, fra le altre cose, rende la coppia di sorellastre una sorta di esplorazione del doppio.
La storia non aveva bisogno di forzare la mano sulle caratterizzazioni farsesche, perché sono le parti non esageratamente comiche a funzionare bene, e si avverte in loro un'urgenza autentica e commovente. Flaminia ha dentro un'anima gentile e un cuore pieno di tenerezza, e Giraud merita una seconda occasione di far brillare quelle caratteristiche senza più nasconderle dietro una comicità caricata e a tratti caricaturale. Recensione ❯
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Commedia, gangster movie, parodia e heist movie. Ma senza affondo decisivo e vibrante. Commedia, Thriller - USA2024. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un comedy-thriller poliziesco che ha per protagonista un insolito trio: la gallerista Patrice Capullo, il sicario Reggie Pitt e il capo di Reggie, Gordon Davis. Espandi ▽
La gallerista Patrice ha deciso di mollare il suo artista di punta e ritorna così nell'anonimato del mercato indipendente. È alle strette, Patrice, tra pusher creditori e collezionisti scannati. Così quando un malavitoso del New Jersey, l'afroamericano che parla yiddish Gordon, si presenta da lei con l'idea di riciclare denaro sporco vendendo dei quadri, la wasp e bourgeoisie Patrice non può tirarsi indietro. Tocca solo fabbricare l'artista, inventarsi il concetto e creare la performance. Forse lo scagnozzo Reggie può dare una mano, forse è appena nata la nuova stella dell'arte, The Bagman.
Tra commedia, gangster movie, parodia e heist movie, il film non trova mai l'affondo decisivo e vibrante (né quando accenna al sistema patriarcale o ai "lord of war" o alla finanziarizzazione speculativa, perché, appunto, accenna soltanto).
Un po' tutto sembra essere fuori fuoco, appannato, piatto, a partire dal mondo dell'arte contemporanea che non è stato messo in gioco come invece avvenuto con quello della moda in Zoolander. Recensione ❯
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