Eravamo bambini

Film 2024 | Drammatico, +13 101 min.

Regia di Marco Martani. Un film con Lorenzo Richelmy, Alessio Lapice, Lucrezia Guidone, Giancarlo Commare, Francesco Russo. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2024, durata 101 minuti. Uscita cinema giovedì 21 marzo 2024 distribuito da Europictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,44 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 19 marzo 2024

Una storia di amicizia; ma anche una storia di vite spezzate, di sangue e di un feroce e doloroso countdown durato vent'anni in attesa di una vendetta che appare inevitabile. In Italia al Box Office Eravamo bambini ha incassato 11,5 mila euro .

Consigliato nì!
2,44/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,38
PUBBLICO
CONSIGLIATO NÌ
Una fotografia di atmosfera e un montaggio aderente alla storia per un crime noir dagli spunti intriganti.
Recensione di Paola Casella
lunedì 18 marzo 2024
Recensione di Paola Casella
lunedì 18 marzo 2024

Gianluca è un poliziotto con tanta rabbia dentro e una gran voglia di menare le mani. Margherita è una giornalista che si concede a chiunque in incontri sessuali frettolosi e senza futuro, e suo fratello minore Andrea è un tossico pronto a tutto pur di procurarsi una dose. Walter è una star del rock con il nome d'arte Inferno, e ha una figlia che vede di rado dopo il divorzio dalla moglie. Infine Antonio fa il postino nel paese di San Severino dove tutti lo ritengono "un po' strano". Un giorno Gianluca manda un sms a Margherita, Walter e Antonio che dice: "Domani torno in Calabria. Lo voglio fare. Chi c'è c'è", invitando quelli che erano i suoi amici più cari quando erano ancora dodicenni a riesumare un passato che tutti loro hanno cercato di dimenticare, ma che ha condizionato pesantemente le vite di ognuno.

Eravamo bambini è diretto da Marco Martani, già autore di fiducia di Fausto Brizzi fin dai tempi di Notte prima degli esami ma anche di tanti "film di Natale" di Neri Parenti, e scritto insieme a Massimiliano Bruno sulla base del monologo teatrale "Zero" firmato da quest'ultimo.

La trama del film ricorda quella di Sleepers, ovvero la riunione a scopo vendicativo di un gruppo di ex bambini con un passato traumatico ineludibile che, diventati adulti, scelgono la strada della vendetta. E lo sforzo è quello di intersecare le tre linee narrative temporali e svelare a poco a poco i pezzi di un puzzle che lo spettatore è chiamato a ricomporre per capire che cosa sia effettivamente successo in una tragica notte del passato di questi amici che, dopo l'accaduto, non si sono più incontrati.

Il problema principale nasce proprio qui: nel fatto che tutto ciò che è successo fra l'evento traumatico e il presente non viene mai raccontato, nemmeno per sommi capi, creando un buco drammaturgico davvero difficile da comprendere, all'interno di una struttura narrativa che invece avrebbe l'ambizione (legittima) di creare un meccanismo crime a tenuta stagna. Se l'incipit è intrigante, con Antonio colto dalla polizia durante un appostamento notturno armato di un lungo coltello, la presentazione successiva degli altri personaggi diventa poco convincente, con caratterizzazioni estreme e una recitazione uniformemente forzata non per colpa di un cast di per sé valido, ma una direzione che spinge sulla artificiosità della messinscena, senza però poi supportarla con una solidità narrativa di genere completamente credibile.

Ad esempio, come può passare inosservato l'arrivo del gruppetto degli amici a San Severino, un paesino in cui tutti sanno tutto di tutti e tutti si domandano subito "a chi appartieni?", e dove la sorveglianza della criminalità locale sui nuovi arrivati è capillare - soprattutto se questi "forestieri" si segnalano fin da subito come "corpi non del tutto estranei"?

Altri elementi si aggiungono a rendere difficile la sospensione di credibilità: dalla moltitudine di accenti dei personaggi teoricamente cresciuti almeno fino ai 12 anni in Calabria alle linee temporali che si intersecano in modo eccessivamente complicato alla caratterizzazione contraddittoria del personaggio di Peppino, il quinto amico del gruppetto originario di amici di San Severino (che aveva Andrea, più piccolo, come sesta "mascotte"). Un paio di svolte narrative sono interessanti, soprattutto verso il finale, ma l'improbabilità dell'insieme mina la riuscita della storia (e la rappresentazione uniformemente negativa dei calabresi rischia di suscitare polemiche).

Peccato perché la regia offre spunti interessanti, la fotografia di Valerio Azzali è di atmosfera e il montaggio di Luciana Pandolfelli aderisce alla storia; ma un crime noir non può permettersi di avere un'ossatura mancante di un pezzo centrale essenziale per rispondere alla domanda, nemmeno marginalmente affrontata: come sono approdati i dodicenni calabresi protagonisti dell'evento traumatico dai primi anni Duemila al presente? E perché nessuno sembra accorgersi della loro presenza quella notte?

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 20 marzo 2024
Ray

Grazie a una sceneggiatura ben strutturata, Marco Martani e Massimiliano Bruno, riescono a mettere in scena un film corale che, nonostante la partenza lenta, riesce a convincere ed emozionare sul finale. Questo grazie all'ottima interpretazione degli attori, supportata da un crescendo dinamico che rende il film piacevole e commovente. È bello che ogni tanto ci siano queste produzioni.

domenica 21 gennaio 2024
mario.guareschi

Come noi Italiani riusciamo a rappresentare con estremo amore uno degli avvenimenti più dolorosi della recente storia europea. Per la seconda volta i bambini vincono dove l'uomo ha sempre perso, cosa ci impedisce di imparare da loro? Con pochi minuti che passano come secondi veniamo riportati in uno dei momenti più duri della nostra patria, il finale si riempie di lacrime enormai [...] Vai alla recensione »

FOCUS
FOCUS
mercoledì 20 marzo 2024
Simone Emiliani

Si tinge nuovamente di nero il cinema di Marco Martani. A sedici anni da Cemento armato contamina ancora giallo e thriller tratto dal testo teatrale Zero di Massimiliano Bruno che del film ha scritto la sceneggiatura assieme allo stesso regista. Nel suo monologo sul palcoscenico Bruno ha interpretato tutti i protagonisti di una storia di amicizia e vendetta, tutti segnati da un evento tragico che ha cambiato per sempre le loro vite durante un’estate a San Severino, in Calabria.

Gianluca è un poliziotto perennemente in conflitto con i suoi superiori. Walter è una rockstar conosciuta col nome d’arte Inferno che sta anche lui lottando con i suoi demoni. Margherita è una giornalista che si deve occupare del fratello tossico Andrea. Antonio, soprannominato “Cacasotto” è il postino del paese. Nel corso degli anni le loro vite hanno preso strade diverse ma quando erano bambini sono stati molto uniti e sembravano inseparabili. Quasi tutti si portano dietro una rabbia per il dramma che ha segnato per sempre le loro vite. Un messaggio sul telefono (“Domani torno in Calabria. Lo voglio fare. Chi c’è c’è”) riunisce nuovamente i loro destini per una definitiva resa dei conti.

Martani, al terzo lungometraggio – oltre Cemento armato ha diretto anche la commedia sentimentale La donna per me del 2022 – si inserisce già nel genere filmando all’inizio e alla fine ‘notti oscure’, come quella in cui Antonio viene fermato dai carabinieri vicino alla villa dell’onorevole Rizzo e nel finale con le tre auto che sembrano perdersi nelle tenebre dell’oscurità che richiama le atmosfere dell’ottimo Anime nere di Francesco Munzi, tra i più riusciti esempi nel recente cinema italiano di un noir familiare dove in ogni volto c’è già segnata la propria storia.

Ed è proprio il lavoro che Martani fa con i primi piani dei suoi protagonisti interpretati da Lorenzo Richelmy, Alessio Lapice, Lucrezia Guidone, Giancarlo Commare e Francesco Russo. Nei loro occhi non sembrano soltanto scorrere le immagini del passato ma quasi anticipano quello che succederà.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 22 marzo 2024
Pedro Armocida
Il Giornale

Marco Martani, con una sceneggiatura ben scritta con Massimiliano Bruno tratta dal suo testo teatrale Zero, torna al cinema con una storia di amicizie interrotte, tra presente e passato. Con quattro coetanei che da adulti tornano nel loro luogo di vacanza, sulla costa calabrese, abbandonato in modo traumatico vent'anni prima. Allo spettatore toccherà mettere insieme il puzzle e ai protagonisti fare [...] Vai alla recensione »

martedì 19 marzo 2024
Rocco Moccagatta
Film TV

E tre! Già un altro monologo teatrale di Massimiliano Bruno era stato adattato al cinema, cioè Gli ultimi saranno ultimi, nell'omonimo film con regia sua e Paola Cortellesi protagonista, senza dimenticare Tutti contro tutti, con Rolando Ravello regista e attore, co-autore con Bruno del testo d'origine Agostino. Mancava solo Zero, dove era Bruno a recitare tutti i ruoli (come Cortellesi e Ravello negli [...] Vai alla recensione »

domenica 29 ottobre 2023
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

La nostalgia dell'adolescenza e il crime-movie. Si fondono queste due traiettorie in Eravamo bambini, terzo lungometraggio diretto da Marco Martani dopo Cemento armato e La donna per me. Ci sono gli echi da teen-movie anni '80 alla Rob Reiner ma rispetto a Stand by Me la storia è molto più nera. In un paese calabrese, una pattuglia de carabinieri scopre che fuori dalla villa dell'onorevole Rizzo c'è [...] Vai alla recensione »

sabato 21 ottobre 2023
Giulia Lucchini
La Rivista del Cinematografo

Difficilissimo non spoilerare questo film. Ma ci proviamo. Siamo in un paese della costa calabrese, un pacifico trentenne viene arrestato per aver minacciato con un coltello un carabiniere. Durante il suo interrogatorio si intrecciano le storie di altri quattro suoi coetanei, amici d'infanzia, tutti traumatizzati da un fatto di sangue a cui hanno assistito da bambini.

NEWS
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lunedì 11 marzo 2024
 

Una storia di amicizia; ma anche una storia di vite spezzate, di sangue e di un feroce e doloroso countdown durato vent'anni in attesa di una vendetta che appare inevitabile. Vai all'articolo »

TRAILER
mercoledì 21 febbraio 2024
 

Una storia di amicizia e di vite spezzate, di sangue e di un feroce e doloroso countdown in attesa di una vendetta inevitabile. Dal 21 marzo al cinema. Guarda il trailer e il poster »

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