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Francesco Russo

Francesco Russo è un attore, regista

Una "spaventosa" bravura

A cura di Veronica Ranocchi

Un diploma all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico e una poliedricità che lo vede spaziare tra teatro, televisione, cinema e non solo, hanno portato il giovane Francesco Russo a diventare un volto ricorrente nel mondo dello spettacolo italiano.

Gli inizi e gli studi
Francesco Russo nasce a Caserta nel 1993 e, dopo un laboratorio di recitazione diretto da Tony Laudadio ed Enrico Ianniellosi frequento nel 2007, si laurea all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico" studiando con insegnanti del calibro di Michele Monetta, Anna Marchesini e Viktor Bodo. Tanti i suoi interessi e i suoi ruoli, tra cinema e teatro.

Teatro e non solo
Fin da piccolissimo si avvicina al palcoscenico tanto da continuare a coltivare questa passione anche negli anni successivi, in parallelo al cinema e alla televisione.
Tra i vari spettacoli ai quali ha preso parte si citano "Spettacolo in occasione della centodiciannovesima edizione del Carnevale di Capua", scritto e diretto da Jury Monaco nel 2005, "Il mondo salvato dai ragazzini" di Elsa Morante per la regia di Antonello Cossia nel 2007, "Sono uno scrittore di verità" di John Fante per la regia e drammaturgia di Antonio Marfella nel 2008.
Dal 2009 al 2022 è impegnato ogni anno almeno in un progetto diverso. Di seguito l'elenco, in ordine cronologico: "Una giornata lunga quarant'anni" di Marina Baumgartner e Gian Carlo Nicotra per la regia di Gian Carlo Nicotra, "Sarà chiammato o' rre" di Salvatore Macri per la regia di Paolo Todisco, Oreste" di Euripide per la regia di Sergio Iorio, "Gli innamorati" di Carlo Goldoni per la regia di Sergio Iorio, "Madness Spettacolo sulla follia" per la regia di Lorenzo Salveti, "Après nous le deluge, o ma Leda!" studio su "I giganti della montagna" di Luigi Pirandello per la regia di Fabio Condemi, "Antigone" di Sofocle per la regia di Fabio Condemi, "Il circo umano" regia di Anna Marchesini, "L'anniversario" di Anton Cechov per la regia di Lorenzo Salveti, "L'illusion comique" di Pierre Corneille per la regia di Fabio Condemi, "Altamente volatile" di Armando Pirozzi per la regia di Massimiliano Civica, "Il borghese gentiluomo" di Molière per la regia di Fabio Condemi, "È tutta una farsa - Petito's play" scritto e diretto da Gianfranco Gallo, "The Aliens" per la regia di Silvio Peroni, "Le rane" e "Pierpaolo!" entrambi per la regia di Giorgio Barberio Corsetti, "Lo zio del medico dei pazzi" scritto e diretto da Gianfranco Gallo, "Cechovianamente" per la regia di Agostino Pannone, "Ubu roi" per la regia di Fabio Cherstich, "Pene d'amor perdute" per la regia di Danilo Capezzani e "Sogno di una notte di mezza estate" per la regia di Valerio Binasco.
Ma quando si parla di teatro per Francesco Russo vanno citati anche gli impegni in qualità di mimo in due opere, entrambe del 2016, "Figaro! Operacamion" da Gioacchino Rossini per la regia di Fabio Cherstich e "La pasion selon Sade" di Sylvano Bussotti per la regia di Luca Bargagna.

Oltre il piccolo e grande schermo
Dopo un debutto, prima sul piccolo e poi sul grande schermo, Francesco Russo vanta nella sua carriera anche la partecipazione a una web serie e a diversi cortometraggi. La web serie in questione è Storie di ordinaria vendetta di Stefano Pedretti nella quale appare nella puntata numero 3.
Tra i cortometraggi, quattro in totale e che si concentrano nel biennio 2018-2019, si possono citare La premiata compagnia Mastrosimone di Giovanni Origo, La dolce morte di Luca di Molfetta, L'amore degli altri di Davide M. Quarracino e, infine, Walter Treppiedi di Elena Bouryka.
Il debutto in televisione e la carriera sul piccolo schermo
Un debutto per Francesco Russo che avviene nel 2014 con Colpo di scena di Fabio Masi, programma dedicato a otto grandi del Teatro italiano che si raccontano e ripercorrono i momenti più significativi della loro vita artistica e personale. Nello stesso anno partecipa alla sitcom di Sydney Sibilia e Daniele Grassetti Zio Gianni che riprende l'anno successivo per la seconda stagione. Nel 2017 è diretto da Davide Marengo per Sirene.
Ma è dal 2020 che diventa un volto ricorrente del piccolo schermo. Prima con la seconda stagione de L'amica geniale di Saverio Costanzo, poi con la seconda stagione di Ritoccati - la serie di Alessandro Guida. Ne L'amica geniale presta il volto a Bruno Soccavo, proprietario della fabbrica di salumi e insaccati dove lavora Lila, un uomo meschino e viscido, famigerato per molestare costantemente le operaie nell'essiccatoio. Ruolo che riprende anche nel 2021 nella terza stagione della serie, stavolta diretta da Daniele Luchetti.
Nel 2022 partecipa invece a due prodotti: Call my agent di Luca Ribuoli (che riprende per la seconda stagione nel 2023) e Filumena Marturano di Francesco Amato. Ruoli che gli permettono di ottenere una parte per M - Il figlio del secolo di Joe Wright.

Il grande schermo
Anche nel cinema sono diversi i ruoli ai quali presta volto e sembianze. Se il primo esordio davanti alla macchina da presa è avvenuto con la televisione, il cinema arriva subito dopo, nel 2015 con il ruolo di Guglielmo in Pecore in erba di Alberto Caviglia. Si tratta di un mockumentary (falso documentario) surreale che ribalta il tema dell'antisemitismo, per riflettere sulla follia di molti atteggiamenti comuni, sull'ipocrisia che genera pregiudizio, e sul modo distorto in cui la realtà può venire presentata dai mezzi di comunicazione.
L'anno successivo è in L'amore rubato di Irish Braschi, tratto dall'omonima raccolta di racconti di Dacia Maraini, e in Classe Z di Guido Chiesa, su alcuni studenti di un liceo romano, spostati in una classe costituita dai peggiori elementi, la cui unica figura in grado di dare loro fiducia è il giovane professore Marco Andreoli che, per farlo, si ispira al film "L'attimo fuggente".
Dopo alcuni anni Francesco Russo torna sul grande schermo nel 2019 con Tuttapposto di Gianni Costantino, che, sempre nell'ambito della scuola, racconta la storia di Roberto, studente in un ateneo in cui i docenti vendono esami, assumono solo amici e parenti e sono dediti alla raccomandazione.
Ma è il 2021 l'anno della consacrazione al cinema con ben sei titoli ai quali partecipa. Il primo è Dodici repliche di Gianfranco Gallo, ambientato nel 2016, ai tempi dell'approvazione della Legge Cirinnà, che s'incentra sulla figura di Andrea Michelini alias Gianfranco Gallo; il secondo, presentato alla Festa del cinema di Roma, è War - La guerra desiderata di Gianni Zanasi, che racconta le vite di Tom, laureato in lingue romanze e allevatore di vongole, e di Lea, terapeuta e figlia del viceministro alla Difesa.
A questi seguono Piove di Paolo Strippoli, un horror ambientato a Roma che si trasforma proprio quando il meteo non è troppo favorevole; Una notte da dottore di Guido Chiesa, con un anziano dottore che lavora come guardia medica notturna che ha un incidente con un rider trentenne e che, per non perdere il lavoro, ha in mente una soluzione decisamente originale.
E poi ancora Freaks Out di Gabriele Mainetti, presentato alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ambientato nella Roma del 1943 con protagonisti quattro "circensi" e A classic horror story di Roberto De Feo e Paolo Strippoli, che si è aggiudicato il premio alla miglior regia alla 67ª edizione del Taormina Film Fest, ottenendo anche una candidatura ai premi David di Donatello nella categoria migliori effetti visivi vfx.
Altra partecipazione a Roma nella sezione Alice nella città per Francesco Russo anche nel 2023 con il film Eravamo bambini di Marco Martani, ambientato in un paese della costa calabrese che inizia con un pacifico trentenne arrestato per aver minacciato con un coltello un carabiniere. Durante il suo interrogatorio si intrecciano le storie di altri quattro suoi coetanei, amici d'infanzia, tutti traumatizzati da un fatto a cui hanno assistito da bambini.
E, infine, nel 2023 L'apparato umano di Paolo Sorrentino, per "rivivere" (forse) il mondo di Jep Gambardella.

Ultimi film

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I film più famosi

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