Titolo originale | Playing for Keeps |
Anno | 2013 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Gabriele Muccino |
Attori | Gerard Butler, Jessica Biel, Dennis Quaid, Catherine Zeta-Jones, Uma Thurman Judy Greer, James Tupper, Noah Lomax, Joe Chrest, Grant Goodman, Ritchie Montgomery, Joshua Rush, Jon Mack, Gisella Marengo, Aisha Kabia, Nicky Buggs, Adam Kulbersh, Aidan Potter, Iqbal Theba, Sean O'Bryan. |
Uscita | giovedì 10 gennaio 2013 |
Distribuzione | Medusa |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,06 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 31 gennaio 2013
In Italia al Box Office Quello che so sull'amore ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 4,4 milioni di euro e 1,9 milioni di euro nel primo weekend.
Passaggio in TV
il film è stato trasmesso lunedì 9 settembre 2024 ore 17,15 su TV8
CONSIGLIATO NÌ
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George Dryer è un ex calciatore costretto da un infortunio a lasciare prematuramente il campo e la carriera. Dopo aver confezionato donne e trofei, dopo un figlio e il naufragio del proprio matrimonio, George prova a inventarsi una nuova vita, proponendosi alle televisioni come cronista sportivo. Tra un tentativo e l'altro, si trasferisce a pochi metri dalla casa di Lewis, il figlio di pochi anni che vive con la madre e il suo nuovo compagno. Deciso a rigare dritto e a riguadagnare la fiducia e l'affetto del suo bambino, George accetta di allenare la squadra di Lewis. Scapolo e aitante, il nuovo mister non passa inosservato, cadendo molto presto e troppo spesso vittima delle avances insistite e insistenti di mamme divorziate o in odore di divorzio. Partita dopo partita George recupera il cuore del figlio, provando a segnare il gol più importante della vita: riconquistare la stima e l'amore della sua ex moglie.
Il sottotesto nei film di Gabriele Muccino è quasi sempre una storia produttiva, dove un attore o un produttore propongono al regista nazionale un progetto internazionale. Dopo Will Smith, accanito ammiratore del regista, con cui ha trovato la felicità e salvato sette anime, è la volta del produttore imporre plot, cast e happy end. Guardando Quello che so sull'amore la sensazione è l'accettazione del sistema. Gabriele Muccino ha ceduto arte e armi. Si è garantito il futuro e si mantiene stretto il presente hollywoodiano ma a quale prezzo? Non è facile imporsi e imporre la propria autorialità in un contesto fortemente standardizzato, sia narrativamente che formalmente, ma creare un po' di disagio, erodere qualche certezza spettatoriale, concepire trabocchetti e inattesi snodi diegetici forse è possibile.
Il rammarico espresso nelle dichiarazioni del regista romano lascia pensare a ragione che il sogno di cinema di Muccino non coincida con quello hollywoodiano e allora perché limitare la rappresentazione dell'inquietudine a vantaggio di una normalizzazione rassicurante? Perché ricomporre la conflittualità del protagonista dentro un giardino e un finale lieto? Perché accontentare i committenti e scontentare le proprie inclinazioni? In attesa di una filmografia che risponda in un senso o nell'altro a questi interrogativi, è più utile concentrarsi sul prodotto fatto e finito.
Commedia straniera, Quello che so sull'amore è una centrifuga di situazioni smaltate, una semplificazione estrema della formula romantica che si regge grandemente sull'interpretazione e il physique du rôle di Gerard Butler, padre in affanno e indeciso se dare un calcio alla vita o al pallone. Precipitato in una narrativa senza asperità, gli fa corona una trionfante esposizione divistica che sfrutta l'appeal ritoccato di Uma Thurman e Catherine Zeta-Jones, risolvendo i rispettivi personaggi in un paio di rapidi passaggi. Ma non c'è performance attoriale o misura scenografica che possa sopraffare o solo ridurre la centralità di Butler, abbigliato e acconciato come un Muccino 'minore'. E la prossimità somatica dell'attore scozzese con Silvio Muccino è la traccia in cui si rintraccia l'anima e la pancia di tutti i personaggi 'farfuglianti' del regista, portatori di un nomadismo sentimentale e di un sistema instabile di relazioni affettive.
Racconta in fondo la stessa storia Gabriele Muccino, quella di un uomo posto di fronte a una scelta e incapace di decidere tra quello che aveva e quello che ha. E poi, dopo aver oscillato per un'ora e quaranta, minuto più minuto meno, tra fuga e ritorno, il protagonista ritrova l'equilibrio e recupera la relazione in crisi o si stabilisce in un nuovo rapporto. Meccanismo vecchio e collaudato che, neanche a dirlo, fonda la commedia hollywoodiana classica. Che in questa occasione preferisce la ricongiunzione, preservando la coppia e il percorso distributivo del film.
QUELLO CHE SO SULL'AMORE disponibile in DVD o BluRay |
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Sono appena tornato dal cinema. Avevo pessime aspettative riguardo questo film, proprio grazie alla "demolizione" che la maggior parte della critica ha messo in atto nei confronti di questa pellicola. Ma siccome la mia fidanzata voleva vederlo: "ok, perchè no!". Ora a caldo, la mia impressione è che molti cosiddetti "critici di film" non riescono a vedere [...] Vai alla recensione »
Seppur non sono un fan di Muccino, sono andato a vedere questo film in quanto incuriosito sul come un regista italiano avesse diretto attori holliwoodiani di grande fama. Ho deciso quindi di vedere il film senza pregiudizi e cercando di non lasciarmi condizionare dalle critiche negative che lo stesso ha ricevuto soprattutto negli USA. Il risultato è stato sorprendente! La storia, pur si una commedia, [...] Vai alla recensione »
Questo film ci parla di genitori separati e figli, ma siamo molto lontano dalla realtà descritta ne "gli equilibristi": siamo negli Stati Uniti a casa di un ex giocatore di calcio che ha sperperato un patrimonio ed è rimasto "in mutande". Muccino c'è lo descrive come un buono, come un uomo redento, che però distrugge un matrimonio sicuro della ex [...] Vai alla recensione »
Nonostante Muccino, in veste di regista "made in USA", abbia portato nelle sale mondiali due pellicole di assoluto valore come "La ricerca della felicità" e "Sette anime", questo film risulta estremamente diverso dalle due precedenti esperienze statunitensi. Innanzitutto il genere: commedia semplice, senza picchi né eclatanti colpi di scena, dal finale abbastanza [...] Vai alla recensione »
Impossibile scorgere il regista de “La ricerca della felicità” in questo film malriuscito. La storia è piatta e non ha neppure il sapore della commediola sentimentale trita e ritrita, alla quale, a quanto sembra, voleva conformarsi. Non cattura l’interesse dello spettatore in nessun punto, per la maggior parte si alternano la noia e il nervosismo per il biglietto sprecato, [...] Vai alla recensione »
Una profonda delusione, unita ad un senso di già visto, accompagnano la visione dell’ultimo prodotto di Mr. Muccino. Un film dallo spiccato taglio Hollywoodiano, molto più evidente del lato autoriale che sarebbe stato lecito aspettarsi da un regista che vorrebbe abbandonare la terra dei mestieranti per ascendere all’olimpo degli Autori. Il canovaccio di base è più che mai classico (per non dire trito [...] Vai alla recensione »
A volte a rimuginare un po' troppo sui contesti produttivi di un film di intonazione italiana piegato alle regole della “Macchina dei sogni” di Hollywood, rischia di farci vedere la foresta e perdere di vista l'albero: il film. Che è di una linearità non scontata. Raccontare già una storia d'amore senza scadere nel moccismo (da Moccia) ossia sapere [...] Vai alla recensione »
Sceneggiatura standardizzata dai consueti canoni che pretende la commedia all'americana classica dove il lieto fine e l'amore trionfa su tutto. Che s'ha dà fà pè campà caro Muccino, impelagato tra copioni a stelle e strisce mutando il proprio istinto naturale, le proprie caratteristiche. Tutto sommato la commedia rimane piacevole, il cast è di [...] Vai alla recensione »
Retorica sentimentale affidata ad una sceneggiatura vista già troppe volte, con protagonisti stereotipati ed emozioni talmente flebili da non arrivare mai allo stomaco. Gerard Butler è George Dryer, ex campione di calcio europeo che dopo aver lasciato la carriera per un infortunio ha difficoltà economiche - va in giro con un Duetto ma non sa come pagare l'affitto - e [...] Vai alla recensione »
Un film che scorre come una nuvola: la vedi ma non lascia nessuna traccia. La trama: ex star del calcio, si trasferisce negli USA per stare vicino al figlio, cercare un lavoro e rifarsi una vita, mentre la sua ex moglie è in procinto di sposarsi. La vicinanza con la sua vecchia famiglia lo convincerà che è quella che realmente vuole.
Film di una banalità sconcertante con una sceneggiatura debole e ripetitiva. Nemmeno la bellezza di Jessica Biel riesce a dare un senso a questo lavoro veramente mediocre e direi quasi imbarazzante di Muccino. Bradley Cooper si conferma attore di secondo piano mentre è meglio soprassedere sulla presenza della Zeta Jones e di Uma Thurman ( che ho rivisto in questi giorni in Pulp fiction [...] Vai alla recensione »
Ma l'avete mai sentito parlare Muccino? L'altro giorno c'era una sua intervista alla tv e parlava come un ominide di quelli non particolarmente svegli. E poi per forza che fa dei film che fanno schifo. Certo che il paragone fra i registi italiani nel trentennio '55-'85 e quelli degli ultimi vent'anni è veramente deprimente.
emozionarsi e' una cosa soggettiva, forse per questo il film e' stato distrutto dai critici. Ma quando nella vita hai tutto e cio' che ti e' mancato erano le braccia di un genitore a stringerti l'anima allora ti rendi conto di quanto questo film descriva in un modo così delicato e profondo emozioni da altri bistrattate e/o ridicolizzate. Complimenti soprattutto al cast
Tremendo. Non ho parole per descriverlo, solo un consiglio: evitatelo.
Film molto carino non capisco perchè sia sconsigliato! Io metterei un SI pieno :)
Mi è piaciuto molto questo film. La trama è un pò scontata ma è una storia molto bella, semplice e di grandi emozioni date anche dall'ottima interpretazioni degli attori di fama mondiale. Non capisco il perchè ci sia tutto questo accanimento negativo nei confronti di questo film; è un film si molto semplice, ma la semplicità vince sempre rispetto ai tanti film stupidi che escono in questo periodo. Vai alla recensione »
Io sinceramente non capisco come si possa in onestà dire che questo film non sia da vedere quando in proiezione spesso ci sono dei film demenziali e senza il minimo senso che vengono spesso attribuiti di più stelle!!! Certo questo ultimo film di Muccino non è ai livelli dei precedenti che comunque trattavano tematiche molto toccanti e quindi da una parte risultava più facile fare audience.
In risposta agli eventi di questo film da voi inizialmente presentato come CONSIGLIATO ASSOLUTAMENTE NO per poi passare a CONSIGLIATO NO per poi a CONSIGLIATO NI. Primo negli incassi e quindi di pubblico. Quindi cosa vogliamo dedurne che gli spettatori sono tutti beceri ? Non amo lapidare il lavoro di nessuno, mi limito a recensirlo come opera di cui non ho trovato interesse, anzi W IL CINEMA [...] Vai alla recensione »
Buon film italiano;commedia interessante ed intelligente che fa riflettere e allo stesso tempo divertire senza annoiare. Lo consiglio per chi vuole vivere bene o a chi ama il cinema. Lo stesso finale non è scontato. Splendido il discorso del rapporto fra padre,allenatore e figlio
Piu' leggo le recensioni e più sono consapevole di come da parte dei "Critici" con la C maiuscola spesso e volentieri traspaiono giudizi che spesso assomigliano a dei pregiudizi. E' vero!!!....non è un film di quelli che lasciano il segno ma neppure rifilare due stellette a un film che a suo modo ha voluto raccontare onestamente una storia reale forse a tratti farcita di luoghi comuni e molto americana [...] Vai alla recensione »
Onestamente è vero che la trama non ha nulla di nuovo, ma la capacità di Muccino di disegnare i tratti psicologici dei suoi protagonisti è unica. Il personaggio di Butler è rappresentato in modo magistrale a mio avviso, poi vabbè tutto il resto è fuffa. Ma ne vale la pena. smettiamola di stare ad ascoltare i critici, GRAZIE!
Mogli ricche, annoiate e sessualemnte fameliche che si muovo su giganteschi suv alla caccia uomini dall'occhio ceruleo e dall'addominale scolpito. Questa è l'idea che ha Muccino dell'America? Che sia la sua vendetta personale nei confronti di un certo cinema americano ambientato in Italia? Una sceneggiatura piena di buchi su un soggetto banale.
è una bella commedia romantica e a tratti divertente che mantiene il pubblico spensierato e non annoiato per tutto il tempo .. Io un film a 2 stelle lo considero o un po' noioso , oppure di scarsa qualità di inquadrature e regia , oppure con attori che recitano male ... Qua il cast di attori è di alto livello , buone inquadrature che rendono il film gradevole , e buona commedia .
A me è piaciuto e trovo che a guardarlo bene si possano trovare molti spunti di riflessione. E se non si vuole riflettere basta rilassarsi e godersi un film leggero ma non sciocco. Io lo consiglio!
gli ho dato 5 stelle solo per fargli alzare la media da critiche ingiuste, piene di pregiudizi. Forse gli italiani fanno tutto a l'erba un fascio, stiamo parlando di MUCCINO, quello bravo! non del fratello incapace e raccomandato. Parlando del film, questa è la classica storia del calciatore che a causa del sucesso perde tutti i valori e in questa storia ci sono tutte le sfaccettature che [...] Vai alla recensione »
Come al solito Muccino realizza un film gradevole che ha tutti gli elementi per continuare a sfondare negli incassi in Italia..Purtroppo su questo regista ci sono troppi pregiudizi e molti non riescono ad essere lucidi nei commenti.A fine film la sala piena di spettatori ha applaudito convintamente e credo che questo sia come al solito il migliore metro di giudizio per capire se un film funziona.. Vai alla recensione »
Un pastone di commedia americana che però vuole rimanere fedele all'italinità di Muccino, il risultato decisamente mediocre.Il tentativo va apprezzato, ma comprensibile la critica... In questo film non si ride, non si piange, non si riflette,non si sogna...e poi fa tutto Butler. A tratti molto incoerente. Secondo me ora come ora Muccino è un po' confuso, forse dovrebbe schiarirsi un po' le idee.
Trovo ingiustificate tutte queste critiche negative, si tratta di un buon film sentimentale (non una "commedia romantica" come è stato scritto), ben recitato e diretto con una certa attenzione per i particolari. Non vuole strappare la risata, non propone volgarità e situazioni grottesche, ma spesso riesce a trovare momenti di grazia e di pacata riflessione.
Sicuramente il film non è quell'obbrobrio che la critica americana aveva descritto, ma nemmeno un film veramente degno di nota...spesso infatti la verità sta nel mezzo ed è così anche in questo frangente. Dryer (Butler) è un ex calciatore di successo, che ha sperperato tutte le sue fortune garantendosi tutti gli eccessi possibili nonstamte avesse già un [...] Vai alla recensione »
Diciamo che Muccino si destreggia bene come si destreggia bene anche il cast, importantissimo, nonostante il film sia una commediola romantica molto ma molto leggera. Scorre via senza grosse pecche o falle nella sceneggiatura e si lascia guardare volentieri forse più per la curiosità del cast che per la storia in se. Voto: 6
quello mi è piaciuto. . leggero e commovente.
Ho guardato questo film sia per il protagonista che per la regia. Buona commedia , un tantino scontata , ma piacevole. Buoni sentimenti di un padre ed ex marito che fa di tutto pur di ritornare con la propria famiglia. Bravo Butler. certamente come film di Muccino non però ai livelli delle due pellicole straordinarie che sono state " SETTE ANIME " E "LA RICERCA DELLA FELICITA'"
Piacevole, divertente e pieno di buoni sentimenti, senza essere melenso, non sarà un capolavoro immortale ma a volte (spesso!) ci vogliono i film così e mi dispiace che a differenza, del molto meno riuscito "Sette anime" lo si sia denigrato così tanto. Un merito a parte è da riconoscere in Gererd Butler che con un'ottima interpretazione e phisique du role [...] Vai alla recensione »
Quello che so sull'amore... Non c'entra nulla con "Playing for keeps", il titolo originale! Ogni tanto sarebbe il caso che le traduzioni non venissero fatte da analfabeti che, per altro, non hanno nemmeno visto che, infatti, parla d'altro. Sputata questa sentenza, la pellicola é simpatica, una commedia romantica con lieto fine, con un sottofondo calcistico che non dispiace al pubblico europeo.
Appunto, un filmetto banale e scioccherello, con attori ed attrici impegnati in ruoli banali, soprattutto la Turman. Finale di un romanticismo scontato e prevedibile. 100 minuti di tempo perso!
...brutto, scontato, prevedibile, insensato! E quel cast di attoroni che interpretava solo gente stupida! A Muccì, ripigliate!!
Trama banale, tanta noia, si ride poco e le lacrime sono strappate in modo indegno; tanti bravi attori sprecati dalla Zeta Jones e Thurman a Dennis Quaid (una parte incomprensibile ed insulsa la sua) grandi nomi per aumentare gli incassi e basta. Non vale il prezzo del biglietto!
Film ricco di emozioni. film privo di volgarita' di qualsiasi genere. Fatti comuni, poche illusioni; si arriva alla fine del film, senza riuscire a dare un finale proprio se non lo si guarda tutto. Mr. Muccino, non e' uno " sfigato" come vorrebbero far apparire, ma un uomo, un regista, che racconta l'amore come pochi lo conoscono.
sembra impossibile che il regista di questa insulsa storia sia lo stesso de " l'ultimo bacio", "alla ricerca della felicita'" e "sette anime! non sono riuscita a riconoscerlo in nessun componente del film, girato in una maniera molto "americana" che lo fa assomigliare a uno spot pubblicitario, in cui il cast anche se stellare non ha senso (prima su tutte uma [...] Vai alla recensione »
Ottimo film , illustra come i valori della famiglia siano più importanti Oltre il lavoro e vita personale
Trama banale, tanta noia, si ride poco e le lacrime sono strappate in modo indegno; tanti bravi attori sprecati dalla Zeta Jones e Thurman a Dennis Quaid (una parte incomprensibile ed insulsa la sua) grandi nomi per aumentare gli incassi e basta. Non vale il prezzo del biglietto!
Muccino tenta la carta della commedia leggera americana. Apprezziamo l'impegno ma tutto è scontato e senza le ricerche tecniche e interpretative delle opere precedenti. Comunque piacevole.
E' deprimente che un padre per riconquistare un figlio appaia a bordo di una Ferrari fiammante per giunta non sua e addirittura che lo metta alla guida!!!
Film in cui si narra di un ex giocatore e campione di calcio che si trasferisce negli Stati Uniti al fine di ricongiungersi col proprio figlioletto. Qui il protagonista accetterà di allenare la squadra di piccoli calciatori di cui fa parte anche il figliolo e cercherà, tra il compiacere una mamma di un allievo e l'altra, di riconquistare nel frattempo anche l'ex moglie ormai [...] Vai alla recensione »
storia banale , finale scontato , interpretazioni mediocri.
Dopotutto ci ha regalato in passato qualcosa di abbastanza buono, tipo Come te non c'è nessuno, L'ultimo bacio, Ricordati di me..forse La ricerca della felicità....Diciamo che si salvano le partite di calcio, anche quelle un po' già viste ma comunque ben costruite. La scena in cui la rissa tra George e il marito di una delle spasimanti viene trasformata dai bambini in un'ammucchiata per festeggiare [...] Vai alla recensione »
Un film scontato dalla prima all'ultima inquadratura. La storia è piena di retorica smelensa, che subito s'indovina dove andrà a parare! Un film sicuramente costato un'esagerazione, che qualche "dilettante" di casa nostra poteva costruire con un budget assai ridotto e con risultati un tantino migliori. Molte scene sono esasperatamente identiche o quasi per traghettarlo nella zona "lungometraggio". Vai alla recensione »
Che cosa è quella scia di dolore, quella piega amara che percorre il nuovo film di Gabriele Muccino Quello che so sull'amore? In vistoso contrasto con l'anonima convenzionalità del suo impianto? È ciò che, malgrado il risultato mediocre, lo salva; e che a dispetto del diluvio di critiche negative americane, ci fa ripetere che questo nostro regista merita rispetto.
Prima di arenarsi in Virgina, George Dryer (Gerard Butler) era un campione di calcio. Costretto al ritiro per un infortunio, vive in affitto insieme agli orpelli della sua gloria passata: un'Alfa Romeo decapottabile, scatole di trofei, maglie e scarpini e un'aria di atleta sicuro di sé, soprattutto in materia sessuale. Gerard Butler, apparentemente - o per contratto - sembra essere irresistibile per [...] Vai alla recensione »
Gerard Butler è scozzese e grande fan del Celtic Glasgow. Ha anche giocato una partita benefica con la sua squadra del cuore contro il Manchester United. Una scelta opportuna quindi per interpretare George ex calciatore di altissimo livello, roba da Champions e Premiere League. Anni prima aveva sposato una ragazza americana e ci aveva fatto un figlio, abbandonati perché lui aveva un catalogo che neppure [...] Vai alla recensione »
Terzo film americano per Gabriele Muccino. E con un argomento, lo sport, più che mai in linea con gli schemi holylvwoodiani. Il protagonista, infatti, George, è un ex campione di calcio finito ai margini della carriera e della sua stessa famiglia per delle continue infedeltà che gli hanno non solo alienato l'amore della moglie, con conseguente divorzio, ma anche la stima di un figlioletto di sei anni. Ecco [...] Vai alla recensione »
E bravo Gabriele Muccino, campione d'incassi. Pazienza se la sua commedia è una banalissima zuppetta sentimentale. Dove l'antico asso del calcio Gerard Butler, per amore dell'ex moglie Jessica Biel e del figlio dodicenne, diventa allenatore di una squadra minorile. Capace di colpire una bottiglietta sulla traversa con una sola pallonata. Altro che Messi.
Impenitente e piacente, George Dryer (Gerard Butler) è una ex star del calcio in disgrazia: disoccupazione, perdita della moglie (Jessica Biel) e del figlio. Prova a riconquistare entrambi, ma il bambino è diffidente e l'ex moglie progetta di risposarsi: George riparte dal campo, allena la squadra del figlio e cerca di stoppare le avances di varie casalinghe disperate (Catherine Zeta- Jones, Uma Thurman [...] Vai alla recensione »
Terrificante commedia rosa (pallido) made in Usa dal recidivo Gabriele Muccino. È la melensa storiella dell'ex asso del pallone Gerard Butler, ancora cotto della moglie separata Jessica Biel. Diventerà l'allenatore della squadra del loro bambino. Sportivamente c'è davvero da scompisciarsi: il sottotitolo giusto sarebbe «...e non so sul calcio». Da Il Giornale, 10 gennaio 2013
Campione di calcio in disarmo ed eterno Peter Pan, Gerard Butler approda in Virginia nella speranza di recuperare il rapporto con il figlioletto che vive con l'ex moglie Jessica Biel e magari trovare un lavoro. Riuscirà a diventare un adulto responsabile riconquistando il cuore del bimbo (e non solo il suo)? Lo spunto non è dei più originali, d'accordo, ma il vero problema è che la storiellina è sviluppata [...] Vai alla recensione »
Sono passati cinque anni esatti da quando uscì in Italia il primo film americano di Gabriele Muccino, La ricerca della felicità. Il successo faceva sperare in una Carriera oltreoceano tutta in salita. Invece dopo quella prima prova, molto professionale ma (inevitabilmente?) meno personale dei lavori italiani, Muccino ha fatto un altro film con Will Smith, Sette anime, avventurandosi in un sottogenere [...] Vai alla recensione »