Anno | 2002 |
Genere | Azione |
Produzione | USA |
Durata | 137 minuti |
Regia di | Ang Lee |
Attori | Eric Bana, Jennifer Connelly, Sam Elliott, Josh Lucas, Nick Nolte, Daniel Dae Kim Celia Weston, Kevin Rankin. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,70 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 22 giugno 2012
Durante un esperimento, lo scienziato Bruce Banner viene colpito da raggi gamma. Dopo l'incidente, lo scienziato comincia a manifestare inquietanti effetti collaterali. Al Box Office Usa Hulk ha incassato 132 milioni di dollari .
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David Banner è uno scienziato che lavora per l'esercito ad un progetto per la rigenerazione dei tessuti. Ostacolato nelle sue ricerche, è costretto a farsi da cavia, iniettandosi un siero che lo modifica geneticamente. Gli effetti rimangono latenti in lui ma si trasferiscono nel corredo genetico di suo figlio Bruce. Allontanato dal padre in tenera età, Bruce diviene a sua volta un eminente biologo. In seguito ad un incidente in laboratorio, a causa di una sovraesposizione ai raggi gamma, la "diversità" di Bruce esplode in tutta la sua ferocia, trasformandolo in una creatura verde dotata di una forza incredibile che cresce esponenzialmente col crescere della sua rabbia. Il generale Ross schiera un esercito contro di lui, ma solo sua figlia Betty, collega e fidanzata di Bruce, è capace di fermarlo: la dolcezza è l'unico modo di calmare il mostro e farlo ritornare uomo.
Una nuova "età dell'oro" per la Marvel, che grazie all'evoluzione delle tecnologie applicate agli effetti speciali, ha ripreso con successo negli ultimi anni a trasportare i propri personaggi di carta sul grande schermo. Per dirigere Hulk è stato chiamato Ang Lee, già alle prese con gli effetti digitali in La tigre e il dragone, che purtroppo in questo caso sembra tenere solo in parte il controllo della situazione. Il risultato è un film spaccato in due parti che si fatica a tenere insieme: per metà classico, con scienziati che sfuggono a militari e multinazionali della morte che ne vogliono rubare i segreti, e per metà videogame in stile "search&destroy", in cui Hulk sgretola catene montuose e accartoccia come velina i carrarmati nemici. A complicare ulteriormente i 140 minuti di visione, un montaggio che sembra cercare l'originalità ad ogni costo, finendo per essere poco funzionale alla trama. Bravo Nick Nolte, unico attore di carne a spiccare tra quelli fatti di 0 e di 1. Pervade una certa nostalgia per i buoni vecchi pupazzoni di una volta...
Ancora Marvel. Sempre, forte, fortissimamente Marvel. Dopo la bilogia (per ora) di X-Men, il primo degli episodi di Spiderman ed il meno conosciuto Daredevil, a celebrare l'inizio dell'estate americana e la fine di quella italiana arriva il personaggio più atipico di quel mondo a fumetti, Hulk.
Hulk non è infatti solo un "supereroe con superproblemi" ma un personaggio ben più complesso: rappresenta l'ultima frontiera della scissione della personalità: due individui che devono vivere assieme, essendo legati da un punto di vista genetico ma che hanno come obiettivo la distruzione reciproca.
Ad affrontare un film così dichiaratamente ostico e con l'handicap del successo sensazionale ottenuto recentemente dagli altri film del genere, è stato chiamato Ang Lee, animale strano nel mondo di Hollywood (d'importazione ovviamente), capace negli anni di passare senza soluzione di continuità dal dramma familiare (Il banchetto di nozze e Mangiare, bere, uomo, donna) al film in costume (Ragione e sentimento), dal western atipico (Cavalcando col diavolo) al wuxiapian (La tigre ed il dragone). Un progetto rischioso che, incassi buoni ma non eccezionali a parte, si può dire riuscito.
The Hulk è un bel film.
Lee utilizza in maniera efficace gli strumenti a sua disposizione per divertire, affascinare e stupire. La prima nota di merito è nella scelta depalmiana di utilizzare in maniera massiva la tecnica dello schermo condiviso: invece di una pellicola che scorre, lo spettatore ha l'impressione di trovarsi davvero dentro la striscia di un fumetto ed il montaggio serrato e, in certi casi, convulso, imprime una marcia in più ad un film che ha pochi, ma necessari, momenti morti.
Lo sviluppo dei personaggi è particolarmente minuzioso e questo pesa un po' nella parte iniziale della pellicola, della durata di 138 minuti (un po' troppi), in cui si racconta l'inizio della incredibile storia e del inspiegabile segreto di Bruce Banner.
Lee dirige con piglio sicuro un team di attori di ottima caratura tra i quali spicca la grandissima performance di Nick Nolte, nella parte dell'ambiguo padre del protagonista. Eric Bana, semiesordiente, è invece l'eroe in questione e la sua espressione, cangiante dal dimesso al satanico, lo rende molto efficace nel sostenere un ruolo non semplice. Tutti gli altri, Connelly (splendida) e Sam Elliot in testa firmano il compito senza infamia e senza lode.
In questo tipo di film, gli effetti speciali rappresentano una sorta di personaggio aggiunto e sono spesso la ragione per cui si paga il prezzo del biglietto: The Hulk non delude sotto questo aspetto anche se, da parte della Industrial Light and Magic è evidente la voglia di strafare: il personaggio è credibilissimo, sia per espressività del viso che per solidità di struttura: sfiora, tocca, spinge, scansa: dopo Gollum è sicuramente la creatura computerizzata più credibile mai vista al cinema. Quando è a terra. Purtroppo però, nelle numerose scene in cui Hulk, saltellando, svolazza tra una cima all'altra del Grand Canyon, dove è ambientata una sezione importante e lunga della storia, beh, sembra appiccicato al fondale con un effetto che potrebbe deludere (leggermente) gli spettatori più attenti e critici.
Anonima, e spiace, la colonna sonora di Danny Elfman: dal figlioccio di Burton ci si poteva aspettare qualcosa di più.
Chiaramente un film del genere non può che porsi il problema di piacere agli appassionati della serie a fumetti e, in parte di quella televisiva: in questo senso l'omaggio più gradito, è il duplice cameo di Lou Ferrigno (complimenti per i muscoli a quell'età!) e di Stan Lee. Molte sono le chicche ricercabili da parte degli appassionati, a partire dai colori fondamentali della strip: il verde e il viola che hanno una funzione particolare nella storia .
The Hulk, come La tigre e il dragone, è una strana combinazione di cultura pop e di dramma realistico: a suo modo ha un che di shakespeirano, è un nuovo capitolo della infinita storia del Dottor Jekill e di Mr.Hyde e se il fumetto risentiva in maniera palese del clima da guerra fredda, la vicenda attuale tratta temi scottanti come la genetica e la manipolazione molecolare. Un ibrido ben riuscito che il pubblico americano ha applaudito solo parzialmente. Buon segno?
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Il fatto che questo film non sia piaciuto è chiaro: l'azione, fondamentale nei cinecomics anche se oggi eccessivamente abusata, passa in secondo piano per dare spazio alla psicologia di Bruce Banner e di suo padre David. Tecnicamente il film è molto ben fatto: gli effetti speciali variano da grandi a eccezionali. Il personaggio di Hulk visto oggi fa ancora un grande effetto, a differenza [...] Vai alla recensione »
A mio giudizio, molto meglio del seguito del 2008 con Edward Norton. Più psicologico e meno fracassone, incentrato sui sentimenti dei protagonisti e non solo sui muscoli di Hulk. Regia originale (forse fin troppo) e buon cast, soprattutto la bellissima (e bravissima) Jennifer Connelly. Buona prova anche per Eric Bana, poco carismatica ma per questo adatta al personaggio.
Dopo la famosa serie TV degli anni '70 dedicata a Hulk con Bill Bixby e Lou Ferrigno, il celeberrimo personaggio della Marvel Comics compie un ingresso nelle sale cinematografiche nel 2003 grazie alla regia di Ang Lee. Il Dr. Robert "Bruce" Banner (Eric Bana) è uno scienziato nel campo delle raggi gamma che subisce un incidente nel suo laboratorio a causa, appunto, di tali radiazioni. [...] Vai alla recensione »
Rivista a molti anni di distanza questa prima fatica cinematografica del mostro color verde, e prima dell’avvento di Mark Ruffalo nei panni dello scienziato Bruce Banner, pare uscita letteralmente da un’altra era geologica della ‘fabbrica delle meraviglie’, prima di tutto generata al termine di lunghe riscritture di sceneggiatura e dissapori in seno alla produzione ma anche figlia di una visione che [...] Vai alla recensione »
Fra i tanti personaggi di casa Marvel, l'incredibile Hulk è sicuramente uno dei più brutali, eppure quella che Ang Lee confeziona non è affatto l'ennesima produzione commerciale forte dei migliori effetti speciali del momento, bensì un dramma squisitamente psicologico da gustare e comprendere coi sensi e l'anima.
Un film magistrale. Ang Lee, pur distaccandosi dal fumetto, riesce a realizzare un opera strepitosa. Ci fa viaggiare nella mente di Hulk, nei suoi pensieri più oscuri, una cosa essenziale che dovrebbe essere presente in qualsiasi cinecomic. Un cast stella re per un film stellare: cioè, Eric Bana è nato per interpretrare il dott.
Reduce da quel pasticcio insipido che è La tigre e il dragone, il regista Ang Lee, pensando che le premere il pedale al massimo su effetti speciali che sono una vera e propria schifezza gli basti a sbancare ad Hollywood, decide di realizzare la sua personale versione di Hulk. Il risultato è un film inguardabile, uno di quei film che si vedono fino alla fine spinti dalla speranza [...] Vai alla recensione »
La prima volta che lo vidi mi sorpresi veramente tanto. Non avrei pesato che potesse venir fuori anche un film così psicologico e con delle belle tematiche. Quando andai a vederlo pensai "Io sui cartoni sono sempre abituato a vederlo che distrugge tutto e che massacra i suoi nemicie quindi ci sarà veramente tanta, ma tanta azione" e invece era anche psicologico.
Un film magistrale. Ang Lee, pur distaccandosi dal fumetto, riesce a realizzare un opera strepitosa. Ci fa viaggiare nella mente di Hulk, nei suoi pensieri più oscuri, una cosa essenziale che dovrebbe essere presente in qualsiasi cinecomic. Un cast stella re per un film stellare: cioè, Eric Bana è nato per interpretrare il dott.
Credo che a volte sia necessario analizzare le cose con calma e con occhio razionale. Ci troviamo davanti ad un acclamato regista di film di contenuto alle prese con un soggetto bifronte, come qualsiasi prodotto della Marvel. L'incredibile Hulk. Come per ogni produzione letteraria (mi ritengo un appassionato di fumetto, che considero, nei suoi migliori esemplari, letteratura) l'adattamento [...] Vai alla recensione »
Buca clamorosa! A cominciare dal monoespressivo Eric Bana che interpreta un Bruce Banner confuso, poco incisivo, e per nulla convincente, malinconico e nostalgico e una Jennifer Connelly moscia come e anzi peggio del suo solito. E soprattutto molte colpe vanno alla regia, e stupisce come un regista capace sforni un'opera tanto scarna e vuota che non dice nulla e che non piace nemmeno per gli [...] Vai alla recensione »
Quarant'anni e non li dimostra, il personaggio dei fumetti creato da Stan Lee & Jack Kirby nel 62 che nemmeno un esercito intero riesce a distruggere, le gesta di Hulk portate al grande schermo da Ange Lee rappresentate con minuzioso e incomprensibile iter scientifico che finisce per stancare e allungare il film, la scelta troppo seriosa dell'atteggiamento delle autorità nei confronti [...] Vai alla recensione »
Sono del tutto d'accordo con il commento di Maggiordomo. A me questo film è piaciuto tantissimo. Hulk è sempre stato uno dei miei personaggi marvel preferiti (e a chi non piace hulk?) e secondo me Ang Lee è riuscito a dare al mostro verde uno spessore, una profondità che sulla carta non aveva, almeno non nelle prime serie di fumetti.
Ang lee quì ha toppato assolutamente, con tutti i personaggi rendendoli ridicoli all'inverosimile, ed anche la trama ridicola all massimo col padre che trasforma il figlio in hulk quando invece non è così, cosa c'è da dire bocciato.
Sono abbastanza comprensibili le critiche negative vista la campagna di marketing che, ai tempi, vendeva il film come un classico cinefumetto tutto azione e esplosioni. Questo è un film in cui le componenti citate poc'anzi sono sì presenti ma quanto basta o non abbastanza per chi si aspettava di vedere soprattutto quelle. Al centro di tutto c'è una profonda introspezione [...] Vai alla recensione »
bisogna dire che io di ang lee non ho visto nessun film tranne questo . conosco ang lee perchè ho letto di lui ma appunto non ho mai visto nessun suo film. stanotte su italia uno ho visto hulk. che noia. si capisce perfettamente che il regista si sente troppo un figo per dirigere un film di fumetti e perciò appesantisce il tutto con dialoghi psicanaliticì [...] Vai alla recensione »
poteva venire meglio il film di questo bel supereroe appartenente all'industria fumettistica Marvel Comics creato da Stan Lee nel 1962,le storie originali sono belle . Di lui mi piace soprattutto perchè è legato ai problemi politici come ad es le forze dell'ordine dello Stato l'esercito,quando si arrabbia però le interpretazioni di Edward Norton ed Eric Bana sono state [...] Vai alla recensione »
La pellicola di Ang Lee è bellissima..., l'Hulk è terrificante, comunicazone visiva della possenza espressa tramite lo spettacolo, in tutte le scene nella fase terminale prende il soppravvento e s'alimenta esclusivamente della sua forza e fantasia visiva, e questa è una cosa che va appuntata, perchè certe pellicole vanno morendo lentamente... [...] Vai alla recensione »
Questo non è assolutamente un bel film, nè tantomeno un film che parla di Hulk, eroe Marvel di cui sono grandissima fan: questo film è un'accozzaglia di eventi che non c'entrano un bel niente con la sua storia. Si poteva fare molto di meglio. Preferisco di gran lunga il film diretto del 2008.
Io e ang lee non siamo mai andati d'accordo,men che meno quì.Il prottagonista,bruce banner,e caratterizzato in maniera confusionaria,la trama è del tutto assente,come le emozioni.Nonostante il gran cast e gli effetti speciali incredibili il film non ha mai vette emotive,un filmettino d'azione banale e fallito,il peggior film di ang lee e della marvel tutto ciò con una colonna sonora strazziante è una [...] Vai alla recensione »
uno dei peggiori film mai usciti da hollywood! d'altronde se si affidano tali licenze a degli incapaci come Ang Lee....! Nettamente meglio la versione 2008 che non è un capalovaro ma almeno si lascia guardare.
L’incredibile Hulk nacque come fumetto, ideato da Stan Lee e Jack Kirby per la Marvel, oltre quarant'anni fa: nel 1962 era di color grigio-mastice, aveva una faccia tonta ma non cattiva, pareva grande e grosso poco più di Schwarzenegger. Adesso, in Hulk di Ang Lee, è alto due metri e mezzo, è di colore verde-giada con occhi verdi e sangue verde, ha un'aria feroce: un Gigante dall'immensa forza che [...] Vai alla recensione »
Un blockbuster imponente e divertente che manda a casa col cervello massaggiato. Il titolo è onomatopeico: Hulk! Se lo fate arrabbiare si gonfiano i muscoli, si dilata il cranio, si spaccano i vestiti, le gambe si allungano, il collo esplode, e la pelle rosata di un giovanotto gentile diventa una verdastra cute impenetrabile. Diretto da Ang Lee, il sino-americano di Ragione e sentimento e La tigre [...] Vai alla recensione »
“Dottor Ang e Mister Lee”, oppure “L’incredibile Ang”: così viene chiamato il regista Ang Lee. Al lle definizioni non si scappa e siccome l’orientale diventato divo negli Stati Uniti dopo l’Oscar per La tigre e il dragone firma Hulk, il film dei film (in uscita in Italia il 29 agosto), i riflettori sono accesi su di lui e aneddoti e malignità si sprecano.
Una pupilla bluastra che è l'oblò su un oceano di angoscia ma anche di rabbia e paura. Un concentrato di ansia e dolore che palleggia senza tregua su un pianeta che sembra inventato da una fantasia esagerata e malefica. Se le 2 ore e 18 conferiscono all'intera pellicola una stazza smisurata come quella del protagonista, non per questo Ang Lee non è riuscito a stilizzare questo popcorn-movie dotandolo [...] Vai alla recensione »
"Mi sto arrabbiando... e non ti piacerà vedermi arrabbiato!". I fan della serie a fumetti creata da Stan Lee nel 1962 (e dei telefilm anni '70) sanno già quel che si profila all'orizzonte: pochi istanti, e lo scienziato Bruce Banner diventerà verde, farà a pezzi l'ennesima camicia e si trasformerà nel gigantesco Hulk, icona kitsch al confine tra il mostro di Frankenstein, Jeckyll & Hyde, King Kong [...] Vai alla recensione »
Distrugge con rabbia tutto quello che gli capita a tiro, corre a più di 150 chilometri all’ora, spicca salti lunghi 6 chilometri e scaglia lontano carri armati e aerei come se fossero moscerini L’esercito e l’aviazione degli Stati Uniti gli danno la caccia, ma quel mostro verde che terrorizza il Pentagono e i suoi generali è veramente così pericoloso? Ecco Hulk, film diretto dal regista di Taiwan Aug [...] Vai alla recensione »
Il cinema, estinta (momentaneamente?) La vena degli eroi, si appresta a prosciugare quella dei supereroi allevati dal mondo dei fumetti. La Marvel e altre case editrici sono la nuova cassapanca della nonna dalla quale ripescare i vecchi album, le inverosimili storie di creature disumane e sovrumane, spesso con una doppia personalità. Trasportare l'ingombrante e arrabbiatissimo Hulk, l'incredibile gigante [...] Vai alla recensione »