Dai palazzoni fatiscenti e "sgarrupati" di Napoli ai colli selvaggi e mitici di quella che sarà la primigenia Roma. Due luoghi che sono come due anime e che convivono pacificamente in una sola carriera cinematografica: quella di Alessio Lapice. Lui, napoletanissimo, non ha una velo di cadenza partenopea nella voce, perchè gli anni di studio di dizione a Roma lo hanno ripulito di ogni possibilie inflessione dialettale. "Da piccolo", dice "non avevo idea che sarei diventato un attore, ero uno scugnizzo incostante e impulsivo. Nella mia famiglia nessuno fa parte del mondo del cinema".
E invece eccolo muovere i suoi primi passi nel cast della seconda stagione di Gomorra - La serie, in mezzo ai quartieri più difficili e disagiati di una problematica Napoli, andando incontro alle stesse problematiche sociali anche nel film di Bruno Oliviero Nato a Casal di Principe. Nel film, Lapice porta sul grande schermo una storia vera, quella di Amedeo Letizia, un aspirante attore degli Anni Ottanta, che ritorna nella sua città natale perchè il fratello minore è misteriosamente scomparso. "Ogni lavoro su un nuovo ruolo accende nuove sfumature e offre l'occasione di provare sensazioni in crescendo. [...] Nel caso di Nato a Casal di Principe è come se una famiglia ti affidasse le chiavi di casa sua. Sono stato attentissimo ai dettagli e al rispetto verso questa vicenda importante. Volevo realizzare qualcosa di solido, rendere giustizia ai fatti. Affrontare una storia vera fa paura, ma è anche uno stimolo in più". Tanta meticolosità è comunque ripagata dal Nastro d'Argento della Legalità. Una soddisfazione enorme per un attore che è agli inizi e ancora di più lo sarà essere scelto come co-protagonista, accanto ad Alessandro Borghi, per Il primo re di Matteo Rovere, dove Lapice è disposto ad abbandonare il realismo dei suoi ruoli per abbracciare personaggi da peplum, come quello di Romolo. "È stato il primo provino della mia vita in proto-latino! Un linguaggio ancora più arcaico del latino che si impara al liceo!", confesserà. Ma una dieta ferrea e tanta applicazione gli hanno fatto superare anche questa sfida, fino a farlo arrivare a registri più comici come quello di Mauro, protagonista di Tafanos, una horror comedy in lingua inglese, diretta da Riccardo Paoletti e prodotta da Sky Cinema. "L'approccio a un registro diverso è stato divertente, ma continuo a preferire il dramma, che si tratti di cinema o di fiction".
Ma qual è il segreto di tanta versatilità? Lo rivela lui stesso."Di fronte alla macchina da presa, quando parte l'azione, pensa solo a vivere la scena".
Studi
Nato nella provincia napoletana, comincia ad avvicinarsi alla recitazione quando un gruppo di amici lo invita ad assistere alle prove di un loro spettacolo. Ne rimane talmente impressionato che chiede di farne parte e ottiene un piccolissimo ruolo. È come un risveglio. Decide di trasferirsi a Roma, subito dopo il diploma, per entrare nel Duse, il Centro Internazionale di Cinema e Teatro fondato da Francesca De Sapio e Giuseppe Perruccio. Sente di voler approfondire e frequenta i corsi di recitazione di Ivana Chubbuck e i seminari di Michael Margotta. Ma non si lascia sfuggire i laboratori creativi organizzati dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
I primi passi in tv
Nel 2015 appare nella fiction Sotto copertura e nella miniserie Don Matteo, entrambe trasmesse su Rai 1, passando poi al russo Vechnyy otpusk di Valentina Vlasova. Si aggiungono Fuoco amico TF45 - Eroe per amore con Raoul Bova e l'attrice spagnola Megan Montaner, dove veste i panni del caporal maggiore e paramedico Francesco De Lucia in missione speciale in Afghanistan, e Gomorra - La serie, dove è invece Alfredo Natale, fratello di Tommaso, braccio destro del boss Avitabile.
I film
L'esordio cinematografico è segnato dal film Il padre d'Italia (2017), accanto a Luca Marinelli e Isabella Ragonese. Seguiranno poi due film di cui è protagonista, i già citati Nato a Casal di Principe, presentato alla 74° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nella sezione "Cinema nel Giardino", e Tafanos. Il primo è una trasposizione dell'omonimo romanzo scritto dal produttore Amedeo Letizia e dalla giornalista Paola Zanuttini che tratta del misterioso rapimento di Paolo Letizia, fratello di Amedeo, nel 1989. Nel 2019, Gomorra incontra Suburra. Lui, piccolo volto della catodica gangster story napoletana lavora fianco a fianco con il grande volto di un'altra gangster story televisiva, Alessandro Borghi, in Il primo re. I due diventano i sanguinosi fratelli Romolo e Remo.
Tra le sue interpretazioni più recenti troviamo Diabolik - Ginko all'attacco, Peripheric Love ed Eravamo bambini.
Dai palazzoni fatiscenti e "sgarrupati" di Napoli ai colli selvaggi e mitici di quella che sarà la primigenia Roma. Due luoghi che sono come due anime e che convivono pacificamente in una sola carriera cinematografica: quella di Alessio Lapice. Lui, napoletanissimo, non ha una velo di cadenza partenopea nella voce, perchè gli anni di studio di dizione a Roma lo hanno ripulito di ogni possibilie inflessione dialettale