Straordinario figlio di Vasco Rossi che ha abbracciato il cinema, con la forza in apparenza offuscata dalla presenza dell'ombra e dal profumo paterno. Davide Rossi delinea con amarezza i suoi personaggi, a tratti un po' grotteschi ma impetuosi, e si spoglia del suo cognome burbero, abbandonandosi alla settima arte e facendo sì che, almeno i suoi Io sulla celluloide, emergano con paura e con la voglia di essere amati, contornati da temi tremendamente attuali.

Al cinema contro la volontà di papà
Dopo essere stato il protagonista de cortometraggio Il sogno di Dean (2000) di Abiel Mingarelli, decide di intraprendere la carriera di attore, andando leggermente contro i desideri del padre che sognava per lui la carriera di avvocato o di giornalista. Nel 2003, debutta nel film di Riccardo Milano Il posto dell'anima, apparendo accanto a Silvio Orlando, Michele Placido, Claudio Santamaria, Paola Cortellesi e Flavio Pistilli, poi seguito dalla pellicola Caterina va in città (2003). Ma si impone all'attenzione della critica nella drammatica pellicola Sopra e sotto il ponte(2006) di Alberto Bassetti con Isabel Russinova. Appare poi in televisione ne Lo zio d'America 2 (2006) e Provaci ancora prof! (2007) e, sul grande schermo, in Scusa ma ti chiamo amore (2008), Albakiara (2008) e RCL - Ridotte Capacità Lavorative (2010).