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Paul Schrader

Paul Schrader è un attore statunitense, regista, produttore esecutivo, scrittore, sceneggiatore, è nato il 22 luglio 1946 a Grand Rapids, Michigan (USA). Al cinema il 9 gennaio 2025 con il film I Tradimenti.
Nel 2019 ha ricevuto il premio come miglior sceneggiatura originale al Critics Choice Award per il film First Reformed - La creazione a rischio. Paul Schrader ha oggi 78 anni ed è del segno zodiacale Cancro.

L'ultimo moralista del cinema americano

A cura di Annalice Furfari

Sceneggiatore e regista americano esponente della New Hollywood, Paul Schrader è rimasto ai margini di un sistema che ha fatto brillare i suoi più celebri colleghi: Brian De Palma, Robert Altman, Steven Spielberg, George Lucas, Francis Ford Coppola e quel Martin Scorsese con cui lo Schrader sceneggiatore ha suggellato il suo capolavoro, Taxi Driver. Lo Schrader regista non ha ottenuto la stessa gloria, pur firmando una filmografia dal taglio tematico e stilistico fortemente personale, dirigendo drammi cupi, attraversati dal senso di colpa di ascendenza religiosa e da una forte tensione morale, improntata alla condanna di una società materialista, cinica e consumistica. È in questo ambiente sociale che si muovono gli oscuri e solitari protagonisti di percorsi autodistruttivi, segnati da un destino carico di violenza e sacrificio. Ma la violenza per Schrader ha un valore catartico: può condurre alla redenzione, da cui emerge tutta la tensione filosofica e teologica dell'ultimo moralista del cinema americano.

La critica cinematografica e le sceneggiature
Paul Schrader nasce a Grand Rapids, nel Michigan, il 22 luglio 1946, in una famiglia di stretta osservanza calvinista. Viene, quindi, educato in maniera molto rigida, tanto che non gli viene permesso di vedere film fino a 18 anni, quando decide di andare via di casa, dopo gli studi al Calvin College della sua città. Si iscrive alla Film School dell'Università della California di Los Angeles (UCLA) e si appassiona al lavoro dei registi inclini alla speculazione filosofica e teologica, come testimonia la sua tesi di laurea, pubblicata nel 1972 con il titolo "Il trascendente nel cinema: Ozu, Bresson, Dreyer". Il suo approccio alla settima arte è molto più intellettuale che emozionale. Ad apprezzare il suo acume interpretativo è la celebre critica cinematografica Pauline Kael, che lo aiuta a pubblicare le sue recensioni su diversi periodici, come il quotidiano "Los Angeles Free Press" e la rivista "Cinema", di cui diventa direttore. Nel frattempo si specializza all'American Film Institute e inizia a scrivere sceneggiature. La prima, realizzata in collaborazione con il fratello Leonard, è quella di Yakuza (1975), un film ambientato nel mondo della malavita giapponese. Questa sceneggiatura, diventata oggetto di un'autentica guerra di offerte, viene venduta alla cifra record di 325 mila dollari e la regia viene affidata a Sydney Pollack. Nonostante il fallimento del film al botteghino, il nome di Schrader comincia a circolare tra i giovani registi della New Hollywood. Tra loro c'è Brian De Palma, che lo sceglie per la sceneggiatura di Complesso di colpa (1975), magistrale variazione sul tema affrontato da Alfred Hitchcock ne La donna che visse due volte. Ma la svolta arriva nel 1976, quando Schrader vende la sceneggiatura di Taxi Driver, scritta nei primi anni Settanta, durante un periodo di depressione dovuto alla solitudine e all'alcolismo. A dirigere la storia del veterano del Vietnam che inizia a lavorare come tassista è Martin Scorsese e a interpretare il protagonista è chiamato Robert De Niro. Scorsese filtra Schrader e la sua riflessione sul tema della solitudine e su un percorso di redenzione destinato alla sconfitta: il risultato è un vivido ritratto della decadenza americana post-Vietnam, un inossidabile monumento della storia del cinema. Il successo del film ha permesso a Schrader di avviare la propria carriera di regista, pur continuando a scrivere sceneggiature dirette da altri, in primis da Scorsese, che lo sceglie per il suo capolavoro Toro scatenato (1980) - ispirato all'autobiografia del pugile Jake LaMotta e scritto in collaborazione con Mardik Martin - e lo richiama per il controverso L'ultima tentazione di Cristo (1988) e per Al di là della vita (2000) con Nicolas Cage, che aggiorna le atmosfere di Taxi Driver ma non raggiunge quella vetta cinematografica. Schrader si cimenta anche con la sceneggiatura di Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977), ma la produzione e il regista Steven Spielberg non apprezzano la sua lettura religiosa e carica di senso di colpa e optano per un taglio più leggero. Riscuote, invece, successo la sceneggiatura di Mosquito Coast (1986) di Peter Weir, film di avventura in cui Harrison Ford interpreta un personaggio agli antipodi di Indiana Jones, quello di un uomo di buona volontà che l'ideologia spinta al fanatismo trasforma in despota e carnefice.

La regia
Il debutto di Schrader dietro la macchina da presa avviene con Tuta blu (1978), cupa storia di alienazione e sfruttamento, sceneggiata con il fratello Leonard, in cui si analizza la vita in fabbrica di tre operai di Detroit che scoprono di essere stati traditi dal sindacato. Nel suo secondo film, Hardcore (1978), il regista scandaglia le ambiguità della morale americana, mettendo in scena l'identificazione del cinema con la pornografia, attraverso la vicenda di un uomo, rigidamente calvinista, sconvolto dalla scoperta che la figlia è coinvolta in un giro di prostituzione e film hard. Successivamente Schrader dirige il suo film più conosciuto e di maggior successo: American gigolò (1980), racconto morale sul potere distruttivo del denaro e sulla forza salvifica dell'amore, thriller sofisticato con Richard Gere - nuovo sex symbol del cinema americano - nei panni di un raffinato narcisista dedito al piacere femminile. Il regista, affidandosi per la prima volta a una sceneggiatura altrui, gira poi un remake del film di Jacques Tourneur, Il bacio della pantera (1982), sottovalutato horror che impasta sensualità e sangue. Nel 1985 Schrader porta a compimento, superando numerose difficoltà, quello che è considerato il suo film più riuscito e originale, incompreso all'epoca, tanto dal pubblico quanto dalla critica. Mishima rievoca la vita del celebre scrittore giapponese Yukio Mishima, così come alcuni episodi dei suoi romanzi. Il film vince un meritato premio per il miglior contributo artistico al Festival di Cannes.
Costretto a operare ai margini di Hollywood, il regista firma La luce del giorno (1987), storia di due fratelli appassionati di musica rock, che dedicano il loro tempo libero a suonare in un locale e a scontrarsi con la madre che crede nei valori tradizionali. In Patty - La vera storia di Patty Hearst (1988) Schrader racconta la vicenda reale della nipote di un magnate della stampa che fu sequestrata nel 1974 da un gruppo terrorista e poi si unì ai suoi rapitori, partecipando a una rapina in banca. Cortesie per gli ospiti (1991) è un thriller psicologico, di rarefatta eleganza e allarmante erotismo, che analizza lo spaesamento del viaggio. Lo spacciatore (1992), descritto dal regista come il suo film più personale, è lo studio simpatetico di un trafficante di droga che prova a lottare per una vita normale. Subito dopo arrivano il film tv Witch Hunt - Caccia alle streghe (1994), surreale noir dalle atmosfere mortuarie, e il cinematografico Touch, incentrato su un giovane ex monaco che ha il dono di guarire i malati toccandoli con le mani, anima innocente circondata da un composito circo di sfruttatori. Questi lavori, spesso considerati come esiti di una crisi artistica protratta, mettono in luce una maturazione stilistica di Schrader, evidente nel cupo dramma psico-familiare di Affliction (1997), ancora un'indagine, stavolta apprezzata dalla critica, sulla natura dell'individuo, in questo caso un poliziotto (Nick Nolte) in lotta con il proprio destino e con un padre alcolizzato e violento (James Coburn, premiato con l'Oscar come miglior attore non protagonista). Le due verità (2001), contaminazione estrema di noir e melodramma, è un thriller incentrato su un triangolo amoroso e sulla sete di vendetta.
In Auto Focus (2002) il regista torna sul tema dell'ossessione pornografica, questa volta attraverso la vicenda reale di Bob Crane, star televisiva degli anni Sessanta, marito e padre devoto, diventato schiavo del sesso e delle esperienze più devianti. Nel 2005 Schrader viene chiamato a dirigere il prequel del celebre L'esorcista di William Friedkin, intitolato Dominion: Prequel to the Exorcist. Ma, terminate le riprese, i dirigenti della casa di produzione rifiutano il film, ritenendolo poco commerciale. Viene, quindi, chiamato Renny Harlin, al quale viene chiesto di rigirare l'horror. La versione di Schrader è stata proiettata in alcuni festival ed è uscita in dvd. Con The Walker (2007) il regista propone una versione quasi speculare del suo più grande successo, American gigolò, con Woody Harrelson coinvolto in un caso di omicidio, nei panni di un uomo che di mestiere fa l'accompagnatore di ricche e annoiate signore dell'alta borghesia di Washington e di notte gira nei circoli omosessuali della città. In Adam Resurrected (2009) Schrader si misura con la tragedia dell'Olocausto, narrando la storia di un sopravvissuto che prova ad aiutare un bambino traumatizzato. Nel 2013 il regista riesce a far uscire, dopo numerose traversie produttive, The Canyons, thriller drammatico, scritto da Bret Easton Ellis, che racconta la storia di un gruppo di giovani pronti a tutto per sfondare a Hollywood e dediti al giro dei porno online. Interpretato dalla star del porno americano James Deen, alla sua prima prova nel cinema non hard, e dalla turbolenta attrice Lindsay Lohan, che ha dato diversi problemi al regista sul set, The Canyons è stato stroncato dalla critica. L'anno successivo dirige Nicolas Cage e Anton Yelchin in Il nemico invisibile e nel 2016 porta al Festival di Cannes Dog Eat Dog con Nicolas Cage e Willem Dafoe.
Dopo First Reformed (2017), dirige Il collezionista di carte (2021) con Willem Dafoe e Oscar Isaac. Nel 2022 riceve il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia e l'anno successivo dirige Il maestro giardiniere. Nel 2024 presenta invece al Festival di Cannes Oh, Canada, in cui dirige Richard Gere, Uma Thurman e Jacob Elordi.

Prossimi film

Drammatico, (USA - 2024), 91 min.

Ultimi film

Thriller, (USA - 2022), 107 min.
Documentario, (USA - 2015), 79 min.
Thriller, (USA - 2013), 99 min.

Focus

CELEBRITIES
venerdì 27 agosto 2021
 

Torna al cinema uno dei veterani del cinema, Paul Schrader, questa volta dietro alla macchina da presa per dirigere Willem Dafoe e Oscar Isaac ne Il collezionista di carte, film in concorso alla 78. Mostra del Cinema di Venezia e al cinema dal 3 settembre. Sceneggiatore e regista americano esponente della New Hollywood, Paul Schrader è rimasto ai margini di un sistema che ha fatto brillare i suoi più celebri colleghi: Brian De Palma, Robert Altman, Steven Spielberg, George Lucas, Francis Ford Coppola e quel Martin Scorsese con cui lo Schrader sceneggiatore ha suggellato il suo capolavoro, Taxi Driver

FOCUS
sabato 15 luglio 2017
Roy Menarini

Quella di Paul Schrader è a dir poco una carriera diseguale. Sceneggiatore di fiducia di Martin Scorsese per molti anni, ma già precedentemente critico e raffinato studioso di cinema, protagonista della New Hollywood, l'autore statunitense va considerato una delle più rare figure di veri intellettuali americani dentro l'industria contemporanea. Certo, se American Gigolo ha modificato forse per sempre un certo trattamento dell'immagine nel cinema americano - patinata, per qualcuno, in verità ispirata ai maestri del cinema europeo e mescolata col pop a stelle e strisce - lo stesso forse non si può dire di altri film della sua carriera

News

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