Il Maestro Giardiniere

Film 2022 | Thriller, +13 107 min.

Titolo originaleMaster Gardener
Anno2022
GenereThriller,
ProduzioneUSA
Durata107 minuti
Al cinema1 sala cinematografica
Regia diPaul Schrader
AttoriJoel Edgerton, Sigourney Weaver, Quintessa Swindell, Esai Morales, Eduardo Losan Rick Cosnett, Victoria Hill, Amy Le, Jared Bankens, Matt Mercurio.
Uscitagiovedì 14 dicembre 2023
TagDa vedere 2022
DistribuzioneMovies Inspired
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,56 su 27 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Paul Schrader. Un film Da vedere 2022 con Joel Edgerton, Sigourney Weaver, Quintessa Swindell, Esai Morales, Eduardo Losan. Cast completo Titolo originale: Master Gardener. Genere Thriller, - USA, 2022, durata 107 minuti. Uscita cinema giovedì 14 dicembre 2023 distribuito da Movies Inspired. Oggi tra i film al cinema in 1 sala cinematografica Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,56 su 27 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 12 dicembre 2023

Un orticoltore assume una ribelle apprendista che porterà il caos nella sua vita. In Italia al Box Office Il Maestro Giardiniere ha incassato 77,4 mila euro .

Consigliato sì!
3,56/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,52
PUBBLICO 3,15
CONSIGLIATO SÌ
Schrader conclude un'ideale trilogia della redenzione con un film dalla semplicità e dalla coerenza miracolosa.
Recensione di Emanuele Sacchi
sabato 3 settembre 2022
Recensione di Emanuele Sacchi
sabato 3 settembre 2022

Narvel Roth si prende cura del giardino della tenuta di Gracewood in maniera meticolosa e appassionata. Un uomo riservato, di poche parole, dal passato misterioso. La proprietaria di Gracewood, Norma Haverhill, si fida ciecamente di lui e decide di affidargli la tutela della pronipote Maya, orfana di madre e ficcatasi in brutti guai di droga. Narvel, benché riluttante, accetta, pur sapendo che il suo passato oscuro potrebbe tornare a tormentarlo.

Secondo alcune fonti il significato del nome Narvel rimanda al "cavaliere dall'armatura luccicante", dove nello slang sta ad indicare un individuo dallo stile di vita dimesso e poco appariscente.

Paul Schrader probabilmente gioca su entrambi i sensi per il personaggio interpretato da Joel Edgerton, visto come ambedue si adattano al taciturno eroe, che reca incisi sul proprio corpo i segni di un passato impensabile e non cancellabile. Norma dà fiducia a Narvel e si serve di lui come un automa, instaurando un rapporto di dipendenza biunivoca, dai legami invisibili ma indistruttibili. Un quieto equilibrio che giova a tutti ma mette in ibernazione i sentimenti, almeno finché non subentra Maya, elemento imprevedibile destinato a generare un effetto domino.

Dopo First Reformed e Il collezionista di carte, straordinari esempi della vitalità inesauribile del cinema di Paul Schrader, Master Gardener conclude un'ideale trilogia "bressoniana", concepita dal regista e sceneggiatore attorno alle figure di uomini soli e tormentati, in cerca di una redenzione apparentemente impossibile.

Come per i titoli precedenti, l'incipit mette subito in chiaro il legame invisibile tra le opere, presentandoci il protagonista seduto a uno scrittoio, mentre verga memorie sul proprio diario. L'inquietudine del suo passato è percepibile, così come l'esilio volontario che caratterizza il suo presente. Proprio come il pastore interpretato da Ethan Hawke o l'ex marine di Oscar Isaac - ma si potrebbe risalire nella memoria allo spacciatore di Willem Dafoe o al tassista di Robert De Niro - anche Narvel è insonne e preda di incubi, geloso di una quieta solitudine che possa permettere di dimenticare gli errori del passato. Come in buona parte della filmografia di Schrader, il percorso di colpa e redenzione senza scorciatoie rimanda alla forte impronta calvinista con cui l'autore è cresciuto e che ha saputo sviluppare nella carriera di sceneggiatore prima e di regista poi, ispirata da Robert Bresson.

I simboli sono particolarmente evidenti in Master Gardener, a partire dal mestiere del protagonista, che cura un giardino di nome Gracewood: il richiamo alla Grazia aiuta ulteriormente a comprendere l'allegoria di un luogo che rimanda al Giardino per eccellenza, quell'Eden da cui Dio cacciò il Primo Uomo. Qui il padrone del giardino è una "evil goddess", secondo le parole dello stesso Schrader, una ricca possidente che sembra lottare contro il tempo per preservare lo splendore della tenuta e della casa patronale al suo interno.

Benché non sia citata esplicitamente, è chiara l'origine di Gracewood - siamo in Louisiana - e il ruolo che questa può aver giocato durante lo schiavismo. Dove oggi è fiorito il giardino di una nuova speranza, ieri quindi si consumava un'altra tragedia del passato, quello di una nazione dalle innumerevoli ferite morali, non meno gravi di quelle dei suoi figli.

Come Schrader riesca a tradurre rimandi così complessi in una forma semplice ed efficace, combattendo con i problemi di budget e preservando una coerenza esemplare, che non diviene mai stanca ripetizione, è forse frutto dell'intervento misterioso di quella Grazia così sovente evocata nelle sue opere.

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IL MAESTRO GIARDINIERE disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 6 gennaio 2024
Gianni Quilici

       Anche se diverso per stile e altro, ho pensato, vedendo “Il maestro giardiniere” di Paul Schrader, a Greenaway. Esattamente al suo primo grande successo di critica e di pubblico “I misteri del giardino di Compton House”. Per  due ragioni. 1. Il giardino non è soltanto un paesaggio scenografico e neppure uno strumento per riscattare [...] Vai alla recensione »

sabato 30 marzo 2024
LUCIANO SIBIO

 Vabbè ! scavare nel passato aggiunge mistero e profondità ai personaggi perchè non sai mai cosa possa emergere da oguno di loro.Peccato che poi è sempre il presente a farla da padrone e a disegnare gli aspetti salienti della storia e in questi casi la storia che emerge in questo film è veramente povera di contenuti: è infatti la consumazione dell'ennesima [...] Vai alla recensione »

domenica 10 marzo 2024
pirosan

Poche idee già viste. Banale anche nei dialoghi.

mercoledì 20 dicembre 2023
MartinaT22

Davvero ben fatto!

martedì 19 dicembre 2023
no_data

Sembra impossibile che Paul Schrader riesca sempre a sfornare gemme ben scritte, precisamente dirette, dove le sue tematiche preferite (l'oscuro passato, la redenzione) rifulgono in macchinari registici asciutti, densi di significato quando parchi di estetismi compiaciuti, inutili fregolismi interpretativi, come sarebbe piaciuto anche all'amato Bresson.

lunedì 18 dicembre 2023
no_data

Sembra impossibile che Paul Schrader riesca sempre a sfornare gemme ben scritte, precisamente dirette, dove le sue tematiche preferite (l'oscuro passato, la redenzione) rifulgono in macchinari registici asciutti, densi di significato quando parchi di estetismi compiaciuti, inutili fregolismi interpretativi, come sarebbe piaciuto anche all'amato Bresson.

domenica 4 settembre 2022
Peer Gynt

Metti un suprematista bianco che ha sparso odio e morte a piene mani fino al giorno del pentimento, quando ha denunciato i suoi sodali ottenendo in cambio una nuova identità e una nuova vita e piazzalo in un giardino dei più rigogliosi d'America a coltivare, con grande perizia, piante e fiori per una ricca e altezzosa proprietaria. Come fargli ricordare la sua colpa e fargli scontare l'amaro ricordo [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 12 gennaio 2024
Enrico Danesi
Giornale di Brescia

Forse più noto per i copioni che non per le regie, Paul Schrader è una figura seminale della New Hollywood che, a partire dalla seconda metà degli anni 60, ha rivoluzionato immaginario, estetica e linguaggio cinematografico americani. Per constatarlo, basta cercare tra il molto che egli ha scritto (tra gli altri: «Taxi Driver», «Toro scatenato», «L'ultima tentazione di Cristo») e il parecchio che ha [...] Vai alla recensione »

lunedì 8 gennaio 2024
Giona A. Nazzaro
Rumore

Paul Schrader. come tutti i grandi registi ossessivi. fa sempre lo stesso film. Un uomo alle prese con un conflitto che oppone la sua interiorità al mondo esterno. Un uomo che - per gestire questo conflitto -s'inabissa tutto nel gesto del suo lavoro, identificandosi in esso. Per dirla con Cesare Pavese, un uomo è tutto nel gesto che fa. Il Maestro Giardiniere è forse la parabola schraderiana più limpida [...] Vai alla recensione »

venerdì 5 gennaio 2024
Lou Thomas
Empire

Il maestro giardiniere segna la conclusione della trilogia di Paul Schrader su uomini in cerca di redenzione nell'America moderna. Dopo il pastore di First reformed e il torturatore di Il collezionista di carte, stavolta abbiamo a che fare con Narvel (Joel Edgerton), un orticoltore solitario e rigoroso che si prende cura dei giardini di una splendida tenuta di New Orleans di proprietà di Norma Haverhill [...] Vai alla recensione »

giovedì 21 dicembre 2023
Fabio Canessa
Il Tirreno

Parabola noir dell'ottimo Paul Schrader, che concerta una sinfonia da camera in forma di thriller per evocare un'etica biblica sulla colpa e sulla grazia. Proprio Gracewood si chiama infatti il giardino da cui saranno cacciati un altro Adamo e un'altra Eva, macchiati dal peccato originale di essere stato lui un suprematista bianco filonazista e lei una prostituta tossicodipendente.

lunedì 18 dicembre 2023
Domenico Spinosa
Close-up

Presentato nel 2022 Fuori concorso alla Mostra del cinema di Venezia, questo ultimo lavoro del regista e critico Paul Schrader (autore, non dimentichiamo questo dato, di uno importante studio storico-critico sul Trascendente nell'opera di Ozu, Bresson e Dreyer) sin dalle prime sequenze dei titoli d'apertura ci rimanda a Goethe, soprattutto alla sua Metamorfosi delle piante (e non solo).

sabato 16 dicembre 2023
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Paul Schrader è in grandissima forma, come se non fossero passati 40 anni da "American Gigolò" (Richard Gere nel frattempo si è fatto buddista, con i capelli bianchi e una passione per le giuste cause). E ne sono passati anche di più dalla sceneggiatura di "Taxi Driver". Chi ha visto nel 2021 "Il collezionista di carte" con Oscar Isaac sa cosa intendiamo.

sabato 16 dicembre 2023
Claudio Fraccari
La Voce di Mantova

È il capo giardiniere della sontuosa tenuta di Gracewood Gardens; come cura le piante e i fiori, Narvel Roth si cura della proprietaria, la matura e aristocratica Norma Haverhill, nel cui letto periodicamente si infila. Ora però lei gli chiede un favore speciale: educare al giardinaggio la sua pronipote Maya, ventenne e meticcia, rimasta orfana. Il difficile presente di costei (ha problemi di droga) [...] Vai alla recensione »

venerdì 15 dicembre 2023
Fabio Ferzetti
L'Espresso

Si potrebbe dare conto del "Maestro giardiniere" parlando solo di fiori. Quelli che sbocciano come per incanto negli ipnotici titoli di testa. Oppure quelli che il protagonista Narvel (Joel Edgerton) cura con infinita dedizione e senso quasi filosofico del mestiere nella fastosa tenuta di Norma (sublime Sigourney Weaver), sfiorita "southern belle", erede e regina di quella proprietà («Fare il giardiniere [...] Vai alla recensione »

giovedì 14 dicembre 2023
Stefano Giani
Il Giornale

Narvel Roth è un oscuro giardiniere al servizio di un'altrettanto ambigua prozia che proprio a lui affida il compito di allevare la pronipote, anch'essa con un dubbio pregresso. Tre strade nebbiose si incontrano quindi in una trama che sveglia una certa su- spense psicologica ma si rivela più scontata del solito. Un buon thriller in cui Sigourney Weaver mostra la sua consueta spigolosità facendo il [...] Vai alla recensione »

giovedì 14 dicembre 2023
Letizia Cilea
Sentieri del Cinema

Dopo il bel thriller Il collezionista di carte, Paul Schrader torna dietro la macchina da presa con un dramma atipico dal titolo Il maestro giardiniere. Come spesso capita con le opere del regista americano, il fulcro del racconto ruota intorno a un personaggio maschile dalla vita apparentemente banale, ma che nasconde un passato da cui, inevitabilmente, dovrà redimersi.

giovedì 14 dicembre 2023
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Da un impareggiabile sceneggiatore (Taxi driver, Toro scatenato) e regista (da American Gigolo a Il collezionista di carte): isolato a fare penitenza con se stesso sotto falso nome ebreo (fu un nazi) nella dimora di una signora, di cui è diventato l'amante a ore (Weaver famelica dominatrice), un maestro giardiniere dissotterra abilità guerriere per difendere la nipotina di madame, di cui s'innamora. [...] Vai alla recensione »

giovedì 14 dicembre 2023
Giulia D'Agnolo Vallan
Il Manifesto

L'immagine di un uomo solo, seduto al tavolo, che scrive, torna spesso nel cinema di Paul Schrader; ed è l'immagine emblematica della trilogia che si conclude con Master Gardner, in Italia Il Maestro Giardiniere. Dopo il pastore di una chiesa di campagna (First Reformed, 2017) e un mago dei tornei di carte di provincia (The Card Counter, 2021), in Master Gardner, l'uomo solo, emotivamente inaccessibile, [...] Vai alla recensione »

giovedì 14 dicembre 2023
Alberto Crespi
La Repubblica

Nel cinema di Paul Schrader tutti hanno un passato ingombrante, come il Vietnam per Travis Bickle ( Taxi Driver , da lui scritto per Martin Scorsese) o i misteri che si annidano nella vita di Narvel Roth, protagonista di Il maestro giardiniere . Roth ha un lavoro molto "specializzato": si occupa in modo meticoloso dei giardini della ricchissima signora Haverhill, e tutto sembra andar bene finché la [...] Vai alla recensione »

giovedì 14 dicembre 2023
Michele Gottardi
Il Mattino di Padova

Nel crepuscolare film di Hal Ashby "Oltre il giardino" il giardiniere Chance, il grande Peter Sellers, vive tutta la vita nel suo giardino e alla morte del padrone prova a uscire, scontrandosi con un mondo in cui Chance è un elemento surreale. Nel "Maestro giardiniere", il film di Paul Schrader, presentato a Venezia79 (2022) per rendere omaggio al leone d'oro alla carriera dato al suo regista, il rapporto [...] Vai alla recensione »

martedì 12 dicembre 2023
Mauro Gervasini
Film TV

Nel questionario della visita di leva si chiedeva al futuro giovane soldato se gli piacessero i fiori. In caso di risposta affermativa si accendeva un campanello d'allarme, perché amare i fiori poteva essere sintomo di scarsa virilità. Prendiamo invece un modello culturale non corrotto e meno idiota, tipo il Giappone. Nell'Hagakure, il codice dei samurai (a proposito: Giunti ne ha appena pubblicata [...] Vai alla recensione »

giovedì 7 dicembre 2023
Alessio Cappuccio
Asbury Movies

È nuovamente "a man in a room", un uomo in una stanza, come lo definisce lo stesso sceneggiatore e regista, al centro dell'ultima pellicola di Paul Schrader. Non è infatti difficile rintracciare nel personaggio Joel Edgerton le stigmate tipiche dei personaggi schraderiani, a partire da un incipit che lo vede seduto a scrivere un diario - gesto di squisita marca bressoniana, autore molto amato dal cineasta: [...] Vai alla recensione »

martedì 27 giugno 2023
Pietro Lafiandra
Gli Spietati

Introduzione, sviluppo e conclusione di un gesto. Tre finali differenti per tre film che si fanno eco l'un l'altro, una trilogia, così la definita Schrader stesso, che lascia dialogare e respirare all'unisono immagini che si completano tra di loro aggiungendo un tassello di volta in volta ("fa sempre lo stesso film" gli dicono come se, poi, fosse una colpa fare sempre lo stesso grande film).

martedì 13 settembre 2022
Mariuccia Ciotta
Film TV

Il pastore della First Reformed Church, ex "terrorista"; il giocatore di carte, ex torturatore di Abu Ghraib; il master gardener, ex suprematista bianco, scrivono un diario. Memorie ordinate secondo i filari di cespugli di Gracewood, la tenuta della ricca e tirannica signora sudista Norma Haverhill (Sigourney Weaver). Narvel Roth (Joel Edgerton) pianta gli alberi e scava la terra dall'eco schiavista. [...] Vai alla recensione »

giovedì 8 settembre 2022
Grazia Paganelli
Duels.it

Un uomo sta seduto alla scrivania stendendo, a penna, appunti sull'arte dei giardini e su diversi tipi di piante. L'ordine prima di tutto. Il catalogo accurato, che dà pace e sicurezza. Master Gardener, presentato fuori concorso a Venezia in occasione del Leone d'oro alla carriera consegnato al regista, riporta Paul Schrader in quel cinema gelido, fatto di geometrie inquietanti, vuoti, silenzi, armonie, [...] Vai alla recensione »

lunedì 5 settembre 2022
Daria Pomponio
Quinlan

Uno dei piaceri più comuni nella fruizione del cinema, e dell'audiovisivo in generale (pensiamo alla serialità), è la riconoscibilità di un canovaccio noto, di uno schema narrativo, che lo spettatore ama ritrovare, sempre rinnovato, in ogni sua nuova visione. Questo tipo di appagamento si può facilmente rinvenire nel cinema di Paul Schrader, appassionato cinefilo, abile sceneggiatore, arguto autore [...] Vai alla recensione »

domenica 4 settembre 2022
Pietro Masciullo
Sentieri Selvaggi

Ci sono giardini "formali", "informali" e "selvaggi". I primi sottomettono la natura a uno schema fisso inseguendo una perfetta simmetria; i secondi ridiscutono tale prospettiva integrandola romanticamente con i processi naturali; i terzi tendono invece ad azzerare ogni alterazione artificiale liberando definitivamente lo sguardo. In quest'articolata riflessione teorica che il giardiniere Narvel Roth [...] Vai alla recensione »

domenica 4 settembre 2022
Cristina Piccino
Il Manifesto

Narvel Roth è un maestro giardiniere, la sua vita è scandita da regole e abitudini come quella dei fiori e delle piante che cura. Ogni sera nel silenzio della sua piccola casa l'uomo annota considerazioni sulle diverse specie, di cosa hanno bisogno per crescere, il loro tempo, la fragilità, il loro potere di rigenerazione. Il sontuoso giardino dove l'uomo lavora e che è divenuto un rifugio e la sua [...] Vai alla recensione »

domenica 4 settembre 2022
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Infine Fuori Concorso ecco l'ultima opera del Leone alla carriera Paul Schrader. "Master gardener" chiude una trilogia recente, dopo "First reformed" e Il collezionista di carte", ritornando ancora sui temi della colpa e della redenzione, qui incarnati da un maestro giardiniere (Joel Edgerton), dall'oscuro passato, svelato dai suoi tatuaggi, che deve insegnare il mestiere alla giovane Maya (Quintessa [...] Vai alla recensione »

sabato 3 settembre 2022
Michele Anselmi
Cinemonitor.it

L'anno scorso era qui in concorso con "Il collezionista di carte", ora è tornato per ricevere il Leone d'oro alla carriera e presentare, fuori competizione, il nuovo "Master Gardener". A 76 anni Paul Schrader sembra vivere in una bolla di libertà creativa, Hollywood lo snobba, ma lui riesce comunque a trovare i soldi per le sue storie sempre in bilico tra espiazione, senso di colpa e redenzione.

sabato 3 settembre 2022
Alvise Mainardi
NonSoloCinema

Nessuno sa con esattezza come e quando Paul Schrader abbia smesso di essere una delle voci più interessanti della New Hollywood e sia diventato lo zio burbero che perde la brocca a tavola durante le feste comandate, ma pare che questa involuzione non sia iniziata di recente. È parecchio che ormai Schrader viene menzionato per via del sarcasmo di cui fa sfoggio sui social e non a causa delle creazioni [...] Vai alla recensione »

sabato 3 settembre 2022
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

Un mondo a parte. Il regista Paul Schrader costruisce microcosmi, percorsi di redenzione che nascono da luoghi circoscritti. Pensiamo al paese del pastore di First Reformed - La creazione a rischio, e adesso al giardino di Master Gardener, presentato fuori concorso alla Mostra di Venezia. La natura è ancora una volta la via per riscoprirsi. Il protagonista ha un diario, dove annota i particolari relativi [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
mercoledì 29 novembre 2023
 

Il riaffiorare di sordidi segreti sepolti in un violento passato tornano per minacciare il presente. Da giovedì 14 dicembre al cinema. Guarda il trailer »

MOSTRA DI VENEZIA
sabato 3 settembre 2022
Emanuele Sacchi

Un orticoltore assume una ribelle apprendista che porterà il caos nella sua vita. Dal 14 dicembre 2023 al cinema. Vai all'articolo »

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