Anno | 2009 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Germania, USA, Israele |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Paul Schrader |
Attori | Willem Dafoe, Ayelet Zurer, Juliane Köhler, Yoram Toledano, Mickey Leon Moritz Bleibtreu, Ehud Bleiberg, Cristina Anghel, Mihaela Denisa Mallat, Hanelore Bauer, Amina Abu Shanab, Ana Geoanna, Berivan Laura Haj Abdo, Ana Benea, Benjamin Jagendorf, Shmuel Edelman, Tudor Rapiteanu, Jeff Goldblum, Cristian Motiu, Coca Bloos, Gabriel Spahiu, Dror Keren, Idan Alterman, Veronica Ferres, Evgenia Dodina, Hana Laslo, Derek Jacobi, Luana Stoica, Theodor Danetti, Joachim Król. |
Uscita | giovedì 27 gennaio 2011 |
Tag | Da vedere 2009 |
Distribuzione | One Movie |
MYmonetro | 3,28 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 31 gennaio 2011
Adam, ebreo sopravvissuto all'Olocausto, trasforma il dolore accumulato durante la guerra nella ferma volontà di aiutare un bambino a superare un violento trauma.
CONSIGLIATO SÌ
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Adam Stein nella Germania degli Anni Venti era stato una star del Cabaret. Mago, clown e abile entertainer conduceva una vita agiata con la moglie e due figlie. Aveva però un problema: era ebreo. Oggi, Anni Sessanta, Adam è un sopravvissuto all'Olocausto che viene temporaneamente accolto presso una struttura sanitaria collocata nel bel mezzo di un deserto israeliano. Vi si curano (o si tenta di curare) pazienti che hanno subito gravi traumi. Come lo stesso Adam che era stato costretto dal comandante Klein a comportarsi come un cane e che ora si ritrova a tentare di aiutare un bambino che cammina a quattro zampe e abbaia.
Paul Schrader non ha mai abbandonato la scelta della visionarietà, sia come sceneggiatore che come regista, nelle sue opere. Affronta ora il tema della Shoah tratteggiando (sostenuto da Jeff Goldblum al massimo del suo positivo istrionismo) la figura di un uomo che fa della rappresentazione il suo punto di forza proprio perché nel passato lo ha precipitato nell'abisso. Adam ha dovuto suonare il violino mentre la moglie e una delle figlie venivano condotte nella camera a gas. Adam ha dovuto camminare a quattro zampe e abbaiare per il sadico e raziocinante piacere del Gauleiter del campo di sterminio. Oggi Adam può trasformare in positività quel dolore per aiutare un essere in formazione a uscire dalla propria gabbia. Tutto questo tra dottoresse compiacenti, pazienti che suonano la tromba da ferroviere e roventi ardenti nel deserto da cui emergono gli incubi del passato. Schrader, abbandona temporaneamente le ossessioni indotte da un cattolicesimo vissuto in maniera oppressiva per rivolgere lo sguardo altrove in una continua ricerca di un'umanità che sia in grado di prevalere sulle forze che pervadono i meandri della psiche.
ADAM RESURRECTED disponibile in DVD o BluRay |
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I distributori italiani non hanno preso in considerazione questo film, troppo ostico e indigeribile per il pubblico lobotomizzato che affolla le nostre multisale. La insopportabilmente cupa storia di Adam Stein, ebreo tedesco, si articola in tre tempi: nel primo - anni ’30 - Adam è un irresistibile intrattenitore di cabaret, mago, prestidigitatore, cantante e ballerino che raccoglie enorme successo [...] Vai alla recensione »
Il tema marca il ruolo dei due protagonisti principali: Adam e il bambino-cane. Tale rapporto è così determinante che non appena Adam tenta per la prima volta di togliere il collare al fanciullo, lasciando appena intravvedere uno spiraglio di emancipazione, egli stesso smette apparentemente di vivere. La stessa dinamica si ripete, al contrario, verso la fine del film quando Adam torna a fare il cane [...] Vai alla recensione »
Ho sempre pensato che ne sapessero di più alcuni pazienti di tutti i medici specializzati in malattie mentali, solitamente impegnati a distribuire farmaci e buoni consigli, anziché sguardi amorevoli. Ho focalizzato la mia attenzione su quest’aspetto del film incoraggiata dalla frase finale di Adam, il geniale protagonista, che della sua dolorosa esperienza ricorda, soprattutto, [...] Vai alla recensione »
Cosa non mi è piaciuto di questo film? una scena, quella della festività ebraica all'interno della casa di cura; l'ho messo subito in chiaro perché per il resto ritengo di aver visto il miglior Shrader e un grandioso Goldblum nel ruolo che più di ogni altro esalta le sue naturali virtù: cascamorto, folle, istrione.
Il senso di colpa dei sopravvissuti all’olocausto nazista è utilizzato da Paul Schrader come metafora del dramma esistenziale dell’Uomo, nato per privilegio e, sempre, vivo a scapito di qualcun altro. Jeff Goldblum, il prestigiatore circense, è l’uomo nato dal caos cosmico e scagliato da un Dio oscuro e terribile ma privo di fantasia in un mondo governato da uomini [...] Vai alla recensione »
Le prime scene non sono certo incoraggianti, ma Goldblum al massino e l'ottima regia fanno un film assolutamente interessante. La vicenda é ben narrata e non facile da reggere. Assolutamente da vedere...
Un film sull'Olocausto, sulla follia, sull'arte, sulla dominanza , sulla sottomissione, sull'emancipazione, su Dio, sull'amore, sulla voglia di vivere, sulla normalità. Un film che prende tutto e lo miscela perfettamente, vediamo perchè. La macro scatola è quella della storia, un ebreo artista di circo finisce nei campi di concentramento e un nazista che fu preso [...] Vai alla recensione »
Un film che sembra richiamare " qualcuno volò sul nido del cuculo", con atmosfere surreali e drammatiche insieme. Un bravissimo Goldblum, diventato grande dal famoso " la mosca", unisce comicità - pazzia - e umanità, rievocando l'olocausto in maniera diversa. Un film intenso, si sorride e ci si rattrista in momenti alterni, evocando una follia in un [...] Vai alla recensione »
il film sicuramente non è di facile interpretazione anche se mette in evidenza tutti i disastri sia fisici che mentali portati dall'olocausto.La seconda parte del film è sicuramente più coinvolgente che la prima. comunque tutto sommato è un buon film proprio per l'argomento messo in risalto
La regia sicura consente di apprezzarlo bene. C'è non poca confusione dovuta certamente alla terribilità del tema che è la massima degradazione umana ad opera nazista. Un Goldblum abbastanza sicuro di sè e un Dafoe luciferino (anche troppo) si mettono seriamente al servizio della crudeltà e della sofferenza (a parti invertite): la seconda non riesce ad essere [...] Vai alla recensione »
C'è una scena in cui Jeff Goldblum mangia la terra di un cimitero. Terra vera. Come ha fatto il regista a convincerlo? L'ha mangiata anche lui davanti all'attonita star americana. Questo è Paul Schrader. Tornato in forma smagliante dopo l'ultimo traumatico Esorcista, il cantore del maschio solo contro tutti (Taxi Driver, Toro scatenato; da sceneggiatore) ci regala un altro gioiello dopo l'inedito Walker [...] Vai alla recensione »
With his dark whirlpool eyes and sensual clown's mouth, Jeff Goldblum has always suggested an actor poised to reveal a thousand faces, many of them nightmarish apparitions. In “The Fly” we saw a few of them; more emerge in the Holocaust survivor drama “Adam Resurrected.” The movie's unsettling opening image is a close-up of his character, Adam Stein, in clown makeup, rolling his left eye while keeping [...] Vai alla recensione »
In a less competitive year, Jeff Goldblum would have had a shot at an Oscar nod for his performance in "Adam Resurrected," in which he plays Adam Stein, a mental patient irrevocably haunted by his Holocaust survival. This original drama is less glum than it might sound, thanks to Goldblum's spirited, go-for-broke portrayal and director Paul Schrader's distinctive translation of Noah Stollman's script [...] Vai alla recensione »