Adam Resurrected |
|||||||||||||
Un film di Paul Schrader.
Con Willem Dafoe, Ayelet Zurer, Juliane Köhler, Yoram Toledano, Mickey Leon.
continua»
Drammatico,
durata 106 min.
- Germania, USA, Israele 2009.
- One Movie
uscita giovedì 27 gennaio 2011.
MYMONETRO
Adam Resurrected
valutazione media:
3,48
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
|||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La fatica di sopravviveredi Omero SalaFeedback: 2202 | altri commenti e recensioni di Omero Sala |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
lunedì 9 gennaio 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
I distributori italiani non hanno preso in considerazione questo film, troppo ostico e indigeribile per il pubblico lobotomizzato che affolla le nostre multisale. La insopportabilmente cupa storia di Adam Stein, ebreo tedesco, si articola in tre tempi: nel primo - anni ’30 - Adam è un irresistibile intrattenitore di cabaret, mago, prestidigitatore, cantante e ballerino che raccoglie enorme successo di pubblico (anche presso i nazisti che stanno conquistando il potere); nel secondo tempo viene internato, insieme alla moglie e alle due figlie, in un campo di sterminio e salva la pelle facendo letteralmente il cane per il comandante nazista (suo ammiratore in tempo di pace) e suonando il violino per accompagnare nelle camere a gas i deportati (fra cui i suoi cari); nel terzo tempo infine - anni ’60 - si ritrova ospite forzato in un struttura sanitaria isolata nel deserto dove, con altri sopravvissuti persi nei loro disagi psichici, tenta di raggiungere un difficile compromesso con la fatica di sopravvivere e di trovare una normalità tanto desiderata quanto temuta e insostenibile. Qui, nella desolazione assoluta di un ospedale-lager asettico dalle architetture essenziali inserito in uno scenario riarso e arido, Adam entra in contatto con un “enfant sauvage” che come lui ha subito maltrattamenti e come lui - sia pure in circostanze diverse - è stato costretto ad assumere i comportamenti di un cane, inselvatichendosi al punto di subire una sorta di mutazione e diventare cane, ferocemente diffidente, rabbioso ed inavvicinabile. Fra loro scatta, tra mille incertezze e angosce riesumate, la “sin-patia”: le due vittime della sadica bestialità umana si fiutano, si riconoscono, trovano inspiegabilmente la voglia istintiva di scampare dalla negatività, dal disfacimento e dall’inevitabile desiderio di autodistruzione, arrancano nel buio dell’incertezza per salvarsi reciprocamente, si sorreggono a vicenda per scrollarsi di dosso la insopportabile colpa di esistere. (Noi siamo i sopravvissuti. Non è un delitto ...) Il film, estremamente duro e disturbante, si snoda sui tre livelli temporali in un continuo intrecciarsi di flashback volutamente disorganici e inquietanti, organizzato sul filo illogico degli incubi che riemergono e delle angosce rievocate. La regia è asciutta, essenziale; evita gli scivolamenti nel melodramma e nello psicodramma e non si lascia tentare da facili allusioni alla storia o alla politica. Cupo il bianco e nero dei ricordi, abbacinanti i nitidi colori del presente, allucinati i cromatismi dei deliri. Il protagonista, lo straordinario Jeff Goldblum, sa alternare con convincente efficacia momenti di istrionismo dissacrante e crisi di panico e smarrimento, passando da scene di surreale comicità a situazioni di devastante disperazione. Cinico e pietoso nello stesso tempo, impudente e fragile, egotista e compassionevole, lucido nell’ironia, spento e annichilito nell’angoscia.
[+] lascia un commento a omero sala »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di Omero Sala:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti | Articoli & News | Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | omero sala 2° | manusha 3° | molenga 4° | flory brown 5° | carloalberto |