TROVASTREAMING Tutti i film disponibili del 2022 prodotti in Italia
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Un flusso ragionato di materiali che offre un'indescrivibile varietà di soluzioni come tutto il lavoro del "riautore". Sperimentale, Italia2022. Durata 196 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Frammenti di personaggi, luoghi e situazioni in un'opera che rappresenta a pieno lo spirito di enrico ghezzi. Espandi ▽
Il panorama delle vicende umane incontra l'uomo con la macchina da presa. Il suo campo da gioco non ha confini, la sua curiosità non ha misura. Personaggi, situazioni e luoghi si accampano nel vissuto di un'umanità che è al contempo colei che vede e la cosa vista. Ma cosa sono gli ultimi giorni di questa umanità? Recensione ❯
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Una storia di passioni e vendette che ha il coraggio (anche estetico) di rimanere estrema. Drammatico, Italia2022. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tratto dall'omonimo libro inchiesta di Carlo Bonini e Giuliano Foschini, un gangster movie e una grande, tragica storia d'amore. Espandi ▽
Promontorio del Gargano. I Malatesta e i Camporeale sono in guerra da sempre, e Michele Malatesta ha vendicato l'eccidio di tutta la sua famiglia avvenuto nel 1960. Più di quarant'anni dopo, le due famiglie sembrano aver instaurato una tregua, favorita da una terza famiglia, i Montanari. Ma Andrea Malatesta, il figlio prediletto di Michele, perde la testa per Marilena, la bellissima moglie di Santo Camporeale, ed è di nuovo guerra senza esclusone di colpi, destinata a protrarsi nel tempo e a travolgere persone e cose. Nessuno saprà più di chi potersi fidare, così come nessuno potrà evitare di entrare in qualche misura nella spirale della violenza. Recensione ❯
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Un ritratto d'osservazione quotidiana che conferma la sensibile ricerca cinematografica del suo autore. Documentario, Italia2022. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Gigi è un vigile di campagna dove sembra non succedere mai niente. Un giorno, però, una ragazza si suicida sotto un treno. Non è la prima volta. Comincia un'indagine su questa inspiegabile serie di suicidi. Espandi ▽
Alessandro Comodin prosegue nel suo lavoro di ricerca cinematografica sensibile e percettiva, ai confini tra il documentario, la finzione e la semplice realtà. Erano i tratti dei fortunati film precedenti e tornano oggi nel curioso Gigi la legge, un ritratto d'osservazione quotidiana attorno alla figura di un poliziotto di provincia. Comodin eccelle nel diluire il singolo momento fino a farlo divenire straniante. Qui gli bastano le poche suggestioni fuori dall'ordinario del rapporto del protagonista con la natura per infondere un'atmosfera surreale nel resto della sua esistenza, e in qualche modo far maturare uno sviluppo che arriverà soltanto alla fine, con un ultimo viaggio nell'auto di pattuglia e una sorprendente quanto sommessa conversazione su una panchina. Recensione ❯
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Un ritratto dalla fantasia brutale e virtuosa. Che suscita emozioni violente, fa paura, rivolta ed esalta. Drammatico, Germania, Italia, Paesi Bassi2022. Durata 140 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Fatih Akin scrive e dirige con tutta l'energia del giovane rapper, mescola generi, stili e suggestioni, attraversa due continenti, colora, smorza, rallenta, accelera. Espandi ▽
Il primo ricordo di Giwar Hajabi è quello di una prigione. In cella ci tornerà più volte e a ogni età. Tra una dose di cocaina e un pugno sferrato, Giwar coltiva il sogno di fare la sua musica. Il padre, celebre compositore curdo, gli ha insegnato a suonare il pianoforte, la madre, combattente resiliente, gli ha pagato per anni le lezioni private. Giwar sogna l'oro del Reno e trova la redenzione nelle rime musicali.
Fatih Akin dirige un film che suscita emozioni violente, provoca scariche di adrenalina, fa paura, rivolta ed esalta. Questa fantasia brutale e virtuosa si appoggia su una costante attenzione alla realtà e ai suoi dettagli: dal décor al vocabolario, dalle posture ai costumi, dai suoni ai nomi dei personaggi.
A fare la singolarità di Rheingold è l'audacia della storia, la tensione permanente, il rigore febbrile della messa in scena e un cast di attori portati all'incandescenza. Fatih Akin conferma ancora una volta che il ritratto, in senso fotografico, è il cuore del suo lavoro. Recensione ❯
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Una scuola superiore di periferia, strutture, studenti e corpo docente sono lo specchio esemplare di una depressione sociale ed economica che sembra irreversibile. Espandi ▽
Bari. Gabriele, un giovane professore bosniaco di 42 anni è stato appena trasferito in una scuola di periferia nel quartiere Libertà. Il suo obiettivo è far recuperare delle ore di lezione a sei ragazzi che sono stati sospesi per motivi disciplinari e farli ammettere agli esami di diploma. L'inizio non poteva essere peggiore. Lui però non si dà per vinto e, malgrado la rassegnazione del Preside e degli altri colleghi, riesce a motivare gli altri ragazzi - Talib, Maisa, Petra, Vasile e Arianna, ed entrarci umanamente in sintonia. Ma proprio quando mancano pochi giorni alla fine del corso, Nicolas provoca gli scontri contro i migranti del campo profughi.
La materia è incandescente solo nella scrittura ma nel film non esplode se non nelle urla, negli scatti di rabbia e in una scena di seduzione, tristezza e abbandono con equivoco sessuale accennata e poi liquidata troppo sbrigativamente.
Solo Fabrizio Ferracane, nei panni del Preside, riesce ad essere il personaggio più sfuggente. Non è intrappolato, ma spesso resta ai margini. Così l'idea di raccontare la scuola e un gruppo di studenti che diventano rappresentativi di tutte le classi italiane, resta solo un bel progetto che poi si è impantanato in un film che si è fatto soffocare dalla sua stessa mania di controllo. Recensione ❯
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Un film di genere fluido nel racconto, con un'estetica chiara e una notevole chimica fra i protagonisti. Drammatico, Italia2022. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'avventura lunga una notte tra le pieghe della quotidianità, della percezione e delle vite personali. Espandi ▽
Tarek si sta recando ad una festa e procura (controvoglia) quel po’ di erba che gli amici gli hanno chiesto di comprare. Ma un poliziotto in borghese intercetta il momento dell’acquisto e costringe Tarek a salire in macchina con lui. Alla sua terza regia di lungometraggio dopo Guarda in alto e Il colpo del cane, Fulvio Risuleo si cimenta con una sorta di road movie allucinato e straniante che riesce a raccontare molte cose contemporaneamente, senza fare proclami e innalzare manifesti ideologici: l’immigrazione, la desolazione urbana, la perdita di direzione e di senso di figure maschili in qualche modo sotto scacco, e la definizione stessa di virilità contemporanea. Notte fantasma è un film di genere con un’estetica chiara e una fluidità di racconto che aggiungono un tassello interessante nel percorso artistico di Risuleo e nel panorama del giovane cinema italiano contemporaneo. Recensione ❯
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Un film intenso con un grande merito: riportare alla memoria la condizione femminile in tempi di guerra. Drammatico, Italia2022. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Ester è nel campo di concentramento di Fossoli. Una ragazza ebrea di 40 anni, di nazionalità italiana, rimasta sola dopo il rastrellamento del ghetto romano nel quale è stata arrestata tutta la sua famiglia. Espandi ▽
Ester è un'ebrea italiana che, in seguito ad un rastrellamento, viene condotta nel campo di transito di Fossoli. Qui stringe amicizia con un'altra prigioniera ma la permanenza sarà breve perché la sua prossima destinazione sarà il campo di concentramento femminile di Ravensbrück. Lì sperimenta il senso di solidarietà con altre donne ma anche il timore della delazione. Fuori dalla baracca, oltre al duro lavoro, spesso si assiste a soprusi ed uccisioni. Se poi nel ventre di Ester sembra si stia sviluppando una nuova vita la situazione si fa ancor più pericolosa.
Un film che racconta la Shoah vissuta dalle donne mettendo in luce come per loro la resistenza al tentativo di annullarne la personalità fosse una battaglia da combattere con determinazione ogni giorno.
Bocche inutili si apre con livelli di recitazione differenti resi ancor più evidenti da battute che sembrano più scritte che non pensate per essere pronunciate da donne in una situazione di costrizione e sofferenza. Progressivamente però questa sensazione sfuma per lasciare il posto ad un crescendo drammatico che fa della verosimiglianza il proprio punto di forza. Recensione ❯
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Un film da far vedere nelle scuole per la dolcezza e la precisione con cui si racconta l'Italia di coloro che vennero definiti come gli ultimi. Animazione, Francia, Italia, Belgio, Svizzera, Portogallo2022. Durata 70 Minuti.
L'emigrazione italiana in Francia in un film in stop motion poetico e personale. Premio della giuria ad
Annecy. Espandi ▽
Quella che con un tono altisonante potrebbe definirsi la ‘saga’ degli Ughetto viene narrata con profonda dolcezza e partecipazione da un discendente. Grazie all’utilizzo della stop motion e di pupazzi in plastilina alti 23 centimetri il regista ha raccontato con dolcezza, ma anche con precisione storica, l’Italia di coloro che vennero definiti come gli ultimi. Di quelli cioè di cui lo Stato si ricordava quando doveva mandarli a morire nelle tante guerre che hanno costellato la prima metà del secolo scorso. Salvo poi non offrire loro altro che la strada dell’emigrazione. Un film come questo, grazie alla tecnica adottata e ai toni utilizzati, dovrebbe essere mostrato nella scuola dell’obbligo per ricordare a tutti, sin dalla più giovane età, che il passato del nostro Paese va conosciuto e non dimenticato. Anche e soprattutto quando si pronuncia con disprezzo la parola ‘migranti’. Recensione ❯
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Una storia d'amore e identità, una sinfonia mediterranea che è riscoperta del proprio posto nel mondo. Drammatico, Italia2022. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo quarant'anni di lontananza Felice torna lì dov'è nato, il rione Sanità, nel ventre di Napoli. Espandi ▽
Dopo molto tempo trascorso fra il Libano e l'Egitto Felice, diventato imprenditore benestante, torna a Napoli, la città dove ha vissuto fino ai 15 anni. Sua madre Teresa, "la sarta migliore del Rione Sanità", abita in un basso, e accoglie a braccia aperte quel figlio che credeva perduto per sempre. A poco a poco Felice riprende contatto con un mondo che aveva messo forzatamente da parte e incontra Don Luigi, un prete che combatte la camorra cercando di dare un futuro ai giovani del rione. Ma Felice ha anche bisogno di ricongiungersi con Oreste, amico fraterno e compagno di scorribande adolescenziali, che della camorra è diventato un piccolo boss. E a nulla valgono i consigli ad andarsene da Napoli e dimenticare quell'amicizia pericolosa: come se fosse possibile, lasciarsi alle spalle una città che ti è entrata per sempre nel cuore. Recensione ❯
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Una fiaba carceraria dal tono sognante e surreale, metafora di un'umanità spaventata dalla propria stessa natura. Commedia, Italia, Ucraina2022. Durata 88 Minuti.
Il cielo in una cella: tra coming of age surreale e fiaba carceraria, l'opera seconda di Andrea Magnani. Espandi ▽
Giacinto è nato in carcere dalla madre e dal padre entrambi condannati. Cresciuto al riparo dal mondo, protetto dalle mura della prigione e dalle cure di Jack, il burbero ma affettuoso capo delle guardie, è diventato un ragazzo innocente e sensibile. Abbandonato dai genitori, da adolescente è costretto a trasferirsi in una casa d'accoglienza per orfani, ma incapace di adattarsi al mondo di fuori farà di tutto per tornare in carcere: prima provando a farsi arrestare non appena diventa maggiorenne, poi diventando anche lui una guardia carceraria. L'amicizia con l'ergastolana Rocky mette a rischio il suo rapporto con Jack: ma proprio un inatteso regalo di quest'ultima permetterà a Giacinto di trovare finalmente il modo di uscire dalla sua prigione, sia fisica, sia mentale...
L'opera seconda di Magnini ritrova un personaggio simile al malinconico disadattato protagonista del precedente Easy, questa volta non più chiamato a trovare se stesso nel corso di un classico road movie, ma al contrario in un film fondato sull'idea di chiusura e protezione.
Il ritratto del povero Giacinto, sognatore disadattato che non sa trovare un posto nel mondo e finisce per ottenere grazie alla corsa una liberazione che in realtà non vorrebbe, funziona come immagine di un'umanità spaventata dalla propria stessa natura. Recensione ❯
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Piove, un'opera seconda solidissima che segue schemi tutti suoi e ha il coraggio di dirci le cose come stanno. Drammatico, Belgio, Italia2022. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film gioca coi codici del genere thriller/horror applicati a un dramma familiare, per raccontare una società contemporanea sempre più rancorosa e sotto pressione. Espandi ▽
Roma è sommersa dalla pioggia. Le fogne tracimano, i tombini saltano. Incappucciati e zuppi vagano per la città Thomas e la sua famiglia. La loro vita si sta rompendo. Come si stanno rompendo le vite degli altri, amici, vicini, sconosciuti. Dalle fogne e dagli scarichi viene fuori una nebbia che ti entra in corpo e ti fa uscire fuori tutto il male che hai accumulato dentro. Il male che tutti hanno. Piove è il secondo titolo nella carriera di Paolo Strippoli, un altro punto a suo favore nella scalata al sistema-cinema italiano. Il regista-sceneggiatore, già segnalato l’anno scorso per il successo mondiale su piattaforma di A Classic Horror Story (co-firma Roberto De Feo, lancia Netflix), continua a lavorare sugli schemi dell’horror in un modo tutto suo, molto più personale e riconoscibile di quanto la confezione faccia intravedere. Recensione ❯
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Un uomo riceve una sconvolgente notizia sulla figlia. Parte così in cerca di verità. Espandi ▽
Artemio è un anziano contadino che coltiva il grano in un angolo sperduto e montuoso del Messico. Solitario e silenzioso, riceve un giorno una comunicazione dal villaggio che riguarda sua figlia, con la quale da tempo non ha più rapporti. La notizia che l'uomo riceve è abbastanza grave da fargli racimolare dei soldi come può e partire alla volta di Città del Messico, meditando sul passato e sulle colpe. Recensione ❯
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La parola ai bambini, nell'esercizio di dialogo di una classe elementare romana. Prove di socialità di un cinema 'della verità'. Documentario, Italia2022. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Alcuni bambini ridono, discutono su delle domande universali, formando di volta in volta un cerchio dove insieme si relazionano, si ascoltano e scoprono qualcosa di nuovo, anche su loro stessi. In poche parole: crescono. Espandi ▽
Roma, 2015, quartiere Esquilino, scuola Daniele Manin. I genitori accompagnano i bambini al primo giorno di scuola elementare. Per i più piccoli della prima inizia un ciclo di apprendimento, ma oltre alle canoniche lezioni frontali previste dal programma, per loro è previsto un momento extra didattico, parimenti, se non più formativo: seduti a terra, in cerchio, in mezzo ai banchi, in presenza dell'insegnante, accettano di essere ripresi dalla regista Sophie Chiarello mentre ragionano su tante questioni, ponendosi domande molto diverse tra loro.
Cinema documentario e scuola stanno in un rapporto estremamente fecondo, potenzialmente infinito, estremamente ricco di spunti narrativi e di occasioni di liberazione emotiva.
Chi guarda è catapultato, ma senza ricatti o facili strizzate d'occhio, nella condizione forse mai completamente abbandonata di avere dieci anni, come nella canzone di Alain Souchon. Un'esperienza di scoperte affascinanti. Recensione ❯
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Una commedia on the road con sfumature noir che permette di esplorare relazioni umane inattese. Espandi ▽
Con chi viaggi è il remake italiano di una commedia spagnola, Con Quien Viajas, scritta e diretta da Martin Cuervo. A dirigere la versione nostrana sono gli Younuts!, il duo formato da Niccolò Celaia e Antonio Usbergo, registi di video musicali e di due lungometraggi prima di questo: Sotto il sole di Riccione e Altrimenti ci arrabbiamo. Con chi viaggi è figlio della convinzione che basti un’idea per costruirle intorno un film: ma se lo sviluppo è poco credibile e formulaico l’ispirazione di partenza, che era anche interessante, non è sufficiente. Il film è figlio della generazione che vive sui cellulari e su Youtube e confonde un gioco di ruolo con una storia per il cinema: una generazione che questa stessa storia critica, ma dai cui codici narrativi ed estetici sembra non riuscire a smarcarsi. Recensione ❯
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Un romanzo sentimentale imbevuto di musica e cultura in cui si avverte il tono della grande produzione europea. Drammatico, Repubblica ceca, Italia, Slovacchia2022. Durata 140 Minuti.
Il film ricostruisce le avventure del grande compositore settecentesco Josef Myslivecek, al tempo più ricercato di Mozart da corti e teatri d'Italia. Espandi ▽
Vita, arte e amori di Josef Myslivecek, «il boemo», musicista del XVIII secolo, che da Praga, dove era nato da una famiglia di mugnai, arriva a Venezia nel 1763 e da lì, muovendosi abilmente nel mondo dell’aristocrazia italiana, tra l’amore di una giovane dama e il piacere offerto da una potente marchesa, si afferma come uno dei principali musicisti dell’epoca.Il film del boemo Petr Václav (selezionato per aprire il Trieste Film Festival), interpretato da un cast di attrici e attori italiani, tra cui Barbara Ronchi, Elena Radonicich, Lana Vladi, Lino Musella e Diego Pagotto, si sofferma sulle composizioni del protagonista e sulle esibizioni delle sue opere, mostra il lavoro di imprenditori, promotori delle arti e critici musicali del Settecento, provando a far comprendere la «lirica seria» allo spettatore non specializzato. Le fonti sulla personalità di Myslivecek, a differenza di quelle sulla produzione musicale, sono in realtà poche, ricavate da frammenti di lettere sopravvissute all’oblio. Per questo il regista e sceneggiatore sceglie di costruire il biopic su basi sostanzialmente apocrife, immaginando i passaggi perduti della vita del protagonista e dedicando buona parte del racconto alle sue avventure sentimentali ed erotiche. Recensione ❯
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