Mostra del Cinema di Venezia programma di venerdì 10 settembre
78. Mostra del Cinema di Venezia, il programma dei 18 film di venerdì 10 settembre. Venezia - 1/11 settembre 2021. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
StelleUscitaRankTitolo
Brizé sa evocare il reale con la potenza del cinema e fa provare fisicamente il calvario di chi cerca di combattere il sistema. Drammatico, Francia2021. Durata 96 Minuti.
Un uomo a capo di un'industria comincia a mettere in discussione il suo lavoro e la sua intera vita. Espandi ▽
Philippe Lemesle dirige nella provincia francese un’azienda di elettrodomestici appartenente a un gruppo internazionale. Per far fronte alla concorrenza, all’ennesima crisi e alle esigenze dei suoi superiori, che vorrebbero sul tavolo un piano di licenziamento impossibile da attuare, manda a rotoli la sua vita. La moglie, trascurata, vuole il divorzio, il figlio, ossessivo compulsivo, ha bisogno di cure psichiatriche. Tirato da ogni parte, Philippe non sa più come soddisfare gli affetti e assolvere i doveri. Tra incudine e martello, dovrà decidere se eseguire il piano di mobilità o trovare una maniera di aggirare l’obbligo. Dovrà decidere se adeguarsi o fare la differenza. Di nuovo in guerra, di nuovo al fianco di Vincent Lindon, questa volta accomodato alla scrivania e dall’altra parte della barricata, Stéphane Brizé evoca il reale con la potenza drammaturgica del cinema. Il film non ha l’aria di un dibattito ma di una guerra. Piantato in una terra di nessuno senza più parole e senso dell’altro, il personaggio di Vincent Lindon incarna una crisi intima e mette in evidenza le ferite che provoca la logica del capitalismo, le cicatrici che lascia, anche sull’avversario. Fa provare fisicamente quel calvario, prendendo le misure dell’indifferente crudeltà del sistema e di una società che si accomoda su quella tragedia. E di quella tragedia, il regista ascolta le parti in causa, gli uomini e le donne, le vittime e i carnefici, i pro e i contro. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Grande
venerdì 10 settembre 2021 ore 19:00
Teatro Piccolo Arsenale
venerdì 10 settembre 2021 ore 19:00
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Uno spaccato sulla corruzione dilangante dei mezzi di informazione nelle Filippine. Espandi ▽
A La Paz, nelle Filippine, il sindaco Pedring Eusebio governa con il piglio di chi sente alla testa di una dinastia e si vanta di aver ripulito la città. Il quotidiano LPN è in prima linea alla ricerca della verità e per questo è tartassato dal potere cittadino. L’uso di detenuti come sicari occasionali per eliminare i personaggi scomodi è ormai documentato, e la sparizione di alcuni giornalisti di LPN rivela ben presto una cospirazione che coinvolge gli alti livelli della società filippina.
Il film sente stretti i confini del thriller politico convenzionale e si espande a coprire un minutaggio da miniserie televisiva. Con meno azione di quanto si potrebbe pensare, il film è una lunga indagine minuziosa. Erik Matti riesce a rendere fruibile e coerente un’opera dai molti rischi strutturali, e a dare un esempio di cinema filippino dai tratti autentici e spendibile sul mercato internazionale. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Grande
venerdì 10 settembre 2021 ore 14:45
Sala Darsena
sabato 11 settembre 2021 ore 14:00
Vota da 1 a 5 stelle
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Tra aneddotica e archivio cinematografico, uno svelamento seducente che non si vorrebbe finisse mai. Documentario, Italia, Belgio, Cina, Giappone2021. Durata 150 Minuti.
Un documentario sul leggendario compositore Ennio Morricone. Espandi ▽
Giuseppe Tornatore ha collaborato col Maestro - definizione per una volta appropriata - in un arco temporale che va da Nuovo Cinema Paradiso (1988) a La corrispondenza (2016), frequentandolo per circa trent'anni. Nel 2018 ha scritto "Ennio. Un maestro" (Harper Collins), intervista fluviale e conversazione franca, a trecentosessanta gradi: in Ennio ne riprende argomenti, andamento cronologico e tono disteso, modesto, autocritico con cui Morricone si era concesso alle sue domande. Attorno a lui, nel film, una schiera di musicisti, registi, colleghi ed esperti portano testimonianze rilevanti e inerenti una carriera straordinaria, che supera il concetto di prolifico: centinaia le opere firmate, da Il federale (1961) all'unico Oscar vinto per una colonna sonora, The Hateful Eight nel 2016, a 87 anni. Morricone - che, come tutti i classici, non morirà mai e di cui è quindi legittimo parlare al presente - vive perennemente con la musica in testa e va a tempo anche quando fa esercizio fisico sul tappeto di casa. Miniera di osservazioni stilistiche e curiosità legate alla storia del cinema (tra tutte, la collaborazione mancata con Stanley Kubrick per Arancia meccanica), non scevro di momenti di pura commozione, Ennio è racconto fluido, documento ricercato, filologico, che si mette a disposizione di curiosi, cinefili e studiosi, anche per eventuali indagini integrative. Un esempio di economia di narrazione, di contrappunto studiato e sudato che traccia la differenza tra mera compilazione d'intrattenimento e pura opera di (ri)creazione. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
PalaBiennale
venerdì 10 settembre 2021 ore 18:00
Astra Multisala
sabato 11 settembre 2021 ore 13:45
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Un film sull'impotenza della ragione e sulla necessità della giustizia, attuale ma non pretestuoso. Drammatico, Francia2021. Durata 138 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un caso di stupro, un'accusa e una difesa, un processo che distrugge due vite, una verità giudiziaria da trovare. Espandi ▽
Le choses humaines è il titolo originale fin troppo esplicativo del film di Yann Attal: il più generico L'accusa, che traduce la versione internazionale The Accusation, sposta sul piano legale una vicenda che ha sì un risvolto giudiziario, ma riguarda prima di tutto la natura dei rapporti fra uomo e donna; gli impulsi, i pensieri, le azioni proprie degli umani che la legge è chiamata a regolare. Assolvere o accusare qualcuno di violenza sessuale, in casi in cui le versioni delle parti discordano non è una questione di morale: la giustizia deve andare oltre la morale, giudicare in base alla legge superando paradossalmente l'individualità dell'uomo e della donna. L'accusa è un'operazione figlia dei tempi che viviamo, attenta a dare profondità alle situazioni per evitare di essere accusata di superficialità. Non ha è pretestuosa e per quanto sia chiaramente - e giustamente - dalla parte delle vittime è soprattutto un film sull'impotenza della ragione e sulla necessità della giustizia. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Grande
giovedì 09 settembre 2021 ore 21:45
Sala Giardino
venerdì 10 settembre 2021 ore 18:30
Astra Multisala
venerdì 10 settembre 2021 ore 17:00 - 17:15
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Il ritorno di David Gordon Green sulla saga di Halloween è un horror violentissimo che trasforma Michael Myers in un messaggero del male. Horror, USA2021. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La notte di Halloween che ha segnato il ritorno di Michael Myers non è ancora finita. Espandi ▽
Il secondo incontro del regista David Gordon Green con i personaggi creati da John Carpenter e Debra Hill è un horror violentissimo che trasforma Michael Myers in un messaggero del male. La nuova saga di Halloween, dopo i due prequel firmati da Rob Zombie, iniziata nel 2018 con il film omonimo e l'aggiornamento dei personaggi 40 anni dopo (a cominciare dalla Laurie di Jamie Lee Curtis, attrice premiata a Venezia con il Leone alla carriera), prosegue nel solco del modello insuperabile di John Carpenter, Halloween - La notte delle streghe. Visivamente, con la ripresa del lettering dei titoli di testa e della fotografia notturna, e stilisticamente, con la scelta della pellicola che dà alle immagini una tonalità ombrosa, profonda e sporca come il sangue che sgorga a fiotti dalle ferite delle vittime del mostro Michael Myers. La vera novità del film è la moltiplicazione, non solo delle vittime di Myers, ma anche e soprattutto dei suoi cacciatori, una folla di cittadini che nel tumulto della massa scivola nella follia e si abbandona a un istinto violento primordiale. Nonostante i possibili agganci alle derive del popolo trumpiano, per una volta il discorso non si fa mai politico, ma va più a fondo nelle pulsioni al male di ciascun individuo. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Grande
mercoledì 08 settembre 2021 ore 22:00
Teatro Piccolo Arsenale
mercoledì 08 settembre 2021 ore 22:00
Arena Lido
mercoledì 08 settembre 2021 ore 23:00
Astra Multisala
venerdì 10 settembre 2021 ore 16:30 - 16:45
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Il grande cantautore viene indagato dallo sguardo del figlio Cristiano che ne eredita parole e musica. Espandi ▽
Jacques Lacan, psicanalista e filosofo francese, riteneva che le contestazioni giovanili del '68 avessero demolito l'autorità simbolica del padre nella vita della famiglia e in quella della società. La sua previsione era che il vuoto lasciato dal padre venisse colmato dal carattere feticistico delle merci, dall'oggetto di consumo. La previsione era corretta ma in quel Maggio, Fabrizio De André resiste come un'anomalia, come l'eccezione che fu: un padre-testimone che irriga oggi nuovi narrazioni. De André#De André. Storia di un impiegato è una di quelle narrazioni. È la storia di un disco che si fa spettacolo teatrale e poi cinema. È la storia di un figlio che interroga il padre e il suo patrimonio rintracciando la loro intimità, i loro fantasmi, i loro ricordi. Recensione ❯
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Un godibile omaggio a Corbucci e ai suoi film più famosi, con Tarantino a fare gli onori di casa. Documentario, Italia2021. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La grande carriera di Sergio Corbucci diventa una lezione di cinema grazie alla narrazione di Quentin Tarantino. Espandi ▽
Uno sguardo alla carriera e alla personalità di Sergio Corbucci, storico regista e uno dei più grandi esponenti del genere spaghetti western. Tra filmati d’epoca e spezzoni di film, il mondo di Corbucci viene esplorato attraverso la lente contemporanea di Quentin Tarantino, che ne è sempre stato un ammiratore e gli ha reso omaggio in C’era una volta a Hollywood. Il sentito documentario di Luca Rea e Steve Della Casa tocca diversi aspetti della mitologia che circonda il regista di Django e Il grande silenzio, evidenziandone le inclinazioni personali e le differenze nel gusto che hanno reso i suoi spaghetti western così radicali, cupi e alternativi.Un tributo popolare e doveroso per colui che certamente non è soltanto “il secondo più grande regista di spaghetti western”, ma anche un artigiano del genere in senso lato che dei western si stufò e che realizzò poi diverse commedie. Recensione ❯
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Un'opera affascinante e originalissima dove il cinema di Bellocchio diventa chiave di interpretazione della storia. Documentario, Italia, Francia2021. Durata 142 Minuti.
Una riflessione sull'Italia di ieri e di oggi che parte dai film di Marco Bellocchio. Espandi ▽
Meditazione per immagini e parole che tenta di indagare i movimenti storici, politici e culturali dell’Italia della seconda parte del ventesimo secolo. Segmenti di animazione e immagini di repertorio si uniscono a interviste originali per tracciare un parallelo tra il “crepuscolo” storico del paese e il cinema di Marco Bellocchio. Da I pugni in tasca fino a Buongiorno, notte, le opere del regista sono analizzate da storici, giornalisti e critici, e diventano chiave di interpretazione degli eventi più importanti e dolorosi degli anni sessanta e settanta. Il risultato è un’opera affascinante eppure nebulosa, ricca di interventi e analisi incisivi ma che rimane irrisolta, intrappolata proprio nelle pieghe di quel torbido che sceglie di indagare. Più si va avanti e più il puzzle di un’identità nazionale ancora incompleta inizia a gravare sul film, il cui doppio discorso tra cinema e storia non trova mai un vero punto d’incontro. Che una cronaca espressionista di un fallimento morale sia condannata a fallire anch’essa è forse il punto d’arrivo più coerente che potessimo augurarci. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Astra Multisala
venerdì 10 settembre 2021 ore 14:15 - 14:30
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Sono cresciuti nelle terre della dittatura e della sorveglianza, in cui le immagini sono censurate, le foto vengono bruciate, i pensieri sono cauti e le bocche tacciono. Nel corso degli anni hanno fatto film, documentato la vita, la loro vita, almeno per quanto possibile. La notte hanno furtivamente catturato suoni per consentire ai sensi di completare l'immagine. Quelli che apparentemente sembrano essere racconti e immagini disorganici, fanno in realtà emergere una coerente sensibilità emotiva, dalla quale si sviluppa una singolare prospettiva storica insieme al tentativo di dire quanto è rimasto taciuto e immerso nel silenzio. Un racconto in prima persona che oscilla tra una prospettiva senza tempo, personale e intima, e una all'esatto opposto: vasta, contemporanea e politica. È il viaggio di una regista e della sua compagna, dei suoi amici e delle loro famiglie, a volte come rivoluzionari in patria, a volte come esuli nell'Europa odierna, a volte come attivisti, registi, amanti e persone in ascolto. Un viaggio contemplativo che passa dal silenzio alla voce, dalla cecità alla vista e che parla del modo in cui il cinema ha reso tutto questo possibile e ha salvato le loro vite. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Giardino
martedì 07 settembre 2021 ore 13:45
Sala Giardino
venerdì 10 settembre 2021 ore 21:30
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Rhino, ex bandito, ripercorre la sua vita osservandosi dall'esterno e riflettendo su quale mostro egli sia diventato. Espandi ▽
Ucraina, anni'90. Rhino è un giovane delinquente che da ladruncolo si trasforma progressivamente in boss della malavita. Tutto ciò che sa mettere in atto è prevaricazione, crudeltà ed omicidio. Ma ciò che accade in conseguenza delle sue azioni lo costringe a cercare almeno di riflettere sulle sue scelte di vita. Un film fortemente voluto che descrive un percorso privo di concessioni alla spettacolarità ma incentrato su una violenza che le istituzioni sembrano non ostacolare più di tanto. Sentsov si mantiene nei limiti di un genere che Martin Scorsese, in tutt'altro contesto culturale, ha codificato, con le bande che si oppongono e con almeno un atto di crudeltà efferata ma apre il suo film con un interessante carosello in cui, senza apparente soluzione di continuità visiva, si passa da una situazione all'altra compiendo ellissi azzardate ma efficaci. Recensione ❯
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Thailandia, anni 60: Mam è divisa dall'amore per due uomini: un capitano ambizioso e un ragazzo dal cuore nobile ma codardo. Quando il capitano le chiede di partire con lui, Mam dovrà fare la sua scelta. Espandi ▽
Nella Thailandia degli anni sessanta, Maem è una giovane ragazza che vive con il padre orologiaio, facendosi impartire lezioni di filosofia. Il cuore di Maem sembra diviso tra la possibilità di due corteggiatori, il primo un umile conducente di risciò, l’altro un ufficiale dell’esercito molto sicuro di sé. Dalla giovinezza alla vecchiaia, Maem finirà per accudire il marito che ha scelto mentre entrambi si trovano al crepuscolo delle rispettive vite, appesantiti dalla storia personale ma anche da quella del paese che a essa si intreccia. Dramma essenziale e di poche parole, il film inizia come una ricostruzione storica ma finisce per rallentare progressivamente fino a raggiungere una stasi in cui si riconoscono soltanto il rimorso e la memoria. A volte delicato e a volte brutale, Anatomy of Time regala una ricerca formale degna della ricca tradizione del cinema thailandese contemporaneo, con un’ambiziosa per quanto criptica riflessione sul tempo a dargli significato. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
PalaBiennale
venerdì 10 settembre 2021 ore 13:00
Sala Darsena
venerdì 10 settembre 2021 ore 14:00
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Un raro documento di storia di cinema e riflessione sul senso e l'uso delle immagini
. Documentario, Italia2021. Durata 76 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di un operatore cinematografico rimasto in Albania dopo la guerra. Espandi ▽
Dopo l’occupazione italiana dell’Albania, il 7 aprile 1939, molti coloni italiani si trasferiscono a lavorare nel Paese. Quando la Germania prende il controllo del Paese i militari fuggono in montagna e gli italiani sono costretti a lavorare per i tedeschi. Infine, con la liberazione il regime comunista trattiene alcuni connazionali, tra cui un operatore cinematografico per l’Istituto Luce: Alfredo C. Dopo questi dati, sinteticamente riassunti dalle didascalie iniziali, Sejko rimette in scena quell’operatore e lo fa muovere all’interno di un deposito di pellicole. Qui ripristina una vecchia moviola, riassembla un proiettore e riporta letteralmente alla luce le preziose immagini raccolte tra il ’39 e il ’43.
Testimone di fatti storici e di svariati eventi di propaganda politica legati sia al regime fascista che a quello successivo, comunista, la voce extra diegetica di Alfredo C. diventa il passe-partout per riflettere sul senso e l’uso delle immagini, la responsabilità di chi filma e di chi le legge. “Ridare movimento al fotogramma” per riscoprirne i significati è l’intenzione che muove il film, che è al tempo stesso anche raro documento di storia del cinema pre digitale. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
PalaBiennale
venerdì 10 settembre 2021 ore 21:00
Sala Giardino
sabato 11 settembre 2021 ore 09:00
Teatro Piccolo Arsenale
sabato 11 settembre 2021 ore 17:30
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Russia. Tonya rifiuta di credere alla notizia della morte del figlio in guerra e inizia a indagare. Un giorno un giovane si presenta alla sua porta dicendo di essere proprio lui, suo figlio. Espandi ▽
Tonya è un'autista d'autobus in una cittadina della ex repubblica sovietica Cabardino-Balcanica. È in attesa del ritorno del figlio che si è arruolato come contractor in Siria. Quando le viene comunicata la notizia della sua morte e della mancanza di resti, lei, grazie ad un dettaglio, si rifiuta di credervi ed inizia una propria battaglia con chi cerca, secondo il suo avviso, di ingannarla. Vladimir Bitokov affronta il tema delle menzogne di Stato in una Russia non più comunista (anche se sul muro di un edificio riemerge un ritratto di Stalin) ma ancora perfettamente addestrata a mentire pur di nascondere realtà spiacevoli. L'idea di aprire il film (e di ritornare sull'argomento in più occasioni) con un edificio storico in totale degrado, per il quale si attende l'autorizzazione per procedere con la ristrutturazione, assume valore metaforico descrivendo un degrado valoriale che affonda le radici in un passato a cui non si può ridare solo una novità di facciata. Sarebbe necessario un intervento radicale. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
PalaBiennale
giovedì 09 settembre 2021 ore 21:00
Teatro Piccolo Arsenale
venerdì 10 settembre 2021 ore 16:45
Sala Giardino
venerdì 10 settembre 2021 ore 11:30
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In un piccolo villaggio gli abitanti si convincono che un demone abiti con loro. Espandi ▽
1978, gli abitanti di un piccolo villaggio chiamato Zalava sono convinti che un demone sia tra loro. Un giovane sergente che indaga sul caso decide di arrestare l'esorcista che tenta di scacciare il demone dal villaggio. Ma improvvisamente si ritroverà bloccato in una casa maledetta con la sua amante e gli abitanti del villaggio, credendoli entrambi posseduti, cercheranno di dare fuoco alla casa. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Astra Multisala
venerdì 10 settembre 2021 ore 19:15 - 19:30
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Un film che merita attenzione perché, pur non assumendo i toni della denuncia, invita a riflettere. Drammatico, Brasile2021. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo solitario si innamora di una donna conosciuta su Internet. Un giorno lei scompare e non si fa più viva. Lui decide di cercarla a Bahia. Espandi ▽
Daniel è un poliziotto che è stato sospeso dal servizio per un'aggressione violenta ad una recluta. Nello stesso periodo ha intrecciato una relazione con Sara, una giovane donna che vive a Bahia quindi molto distante dalla sua città. Un giorno decide di partire per incontrarla dopo un lungo silenzio da parte di lei. Scoprirà che si tratta di un ragazzo che vuole cambiare sesso. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Astra Multisala
venerdì 10 settembre 2021 ore 22:00 - 22:15
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Un film chirurgico, tutto di testa, che punta ad essere contemporaneamente cinema narrativo e sperimentale. Drammatico, Polonia2021. Durata 112 Minuti.
Una giovane donna che, mentre assiste il padre morente, intraprende un viaggio nella memoria della propria vita, in uno scambio continuo tra passato e presente Espandi ▽
Mika rivede il padre dopo molti anni. L’uomo infatti è ricoverato in ospedale per una grave disfunzione cerebrale che gli ha causato la perdita della memoria; confonde infatti i giorni della settimana e crede che la figlia sia ancora adolescente. Per lei l’incontro rimette in moto un viaggio nella memoria dove il passato della sua famiglia ma anche quello della sua vita inizia a essere più nitido e compaiono anche gli uomini che sono stati più importanti. Intanto le condizioni del padre peggiorano. Suddiviso in cinque capitoli (cuore, sangue, spina dorsale, stomaco, morte), è una riflessione sul rapporto tra lo spazio e la memoria. La regista combina diversi formati: 35 mm, VHS, digitale, infrarossi e documenti d’archivio e costruisce un contatto continuo tra presente e passato con le immagini delle manifestazioni in piazza e i video che risalgono al 1991 che servono a recuperare soprattutto i frammenti della vita vissuta dalla protagonista interpretata da Karolina Kominek. Pensato più come una meditazione visiva, nel si avverte il peso di un cinema tutto di testa, evidente nei lunghi silenzi, nei piani fissi, nel rapporto tra i dettagli e la protagonista. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Astra Multisala
venerdì 10 settembre 2021 ore 20:00 - 20:15
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Una sound designer viene colpita da una misteriosa malattia neuro-acustica ed e costretta a riconsiderare tutta la sua vita Espandi ▽
C. è una sound designer di talento, appassionata al suo lavoro. Quando però consegna un paio di
lavorazioni sul mix del suono con evidenti difetti di sincronizzazione, i suoi colleghi ipotizzano che stia
attraversando una fase di instabilità psicologica e smettono di affidarle nuovi progetti. C. si rende conto
che, come in un film dalla colonna sonora fuori sync, la sua mente ha iniziato a processare i suoni in ritardo
rispetto alle immagini. Giorno dopo giorno l'intervallo di tempo tra immagini e suono aumenta e C. è
costretta a lasciare il lavoro e a riconsiderare tutta la sua vita. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Astra Multisala
venerdì 10 settembre 2021 ore 22:15 - 22:30
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