Titolo internazionale | Private Desert |
Anno | 2021 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Brasile |
Durata | 120 minuti |
Regia di | Aly Muritiba |
Attori | Antonio Saboia, Pedro Fasanaro, Thomas Aquino, Laila Garin, Zezita Matos Sandro Guerra (II), Luthero Almeida, Otavio Linhares, Cynthia Senek, Flavio Bauraqui, Leo Miranda, Jandir Santin, Mazé Portugal, Michelle Pucci, Mauro Zanatta (II), Barbara Borgga, Francisco Fernandes, Hertz Félix, Deija, Kátia Gonçalves, Narcival Rubens, Ana Paula, Carlos André, Edie Santos. |
Uscita | giovedì 11 gennaio 2024 |
Tag | Da vedere 2021 |
Distribuzione | Cineclub Internazionale |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,11 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 8 gennaio 2024
Un uomo solitario si innamora di una donna conosciuta su Internet. Un giorno lei scompare e non si fa più viva. Lui decide di cercarla a Bahia. In Italia al Box Office Deserto Particular ha incassato 10,9 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Daniel è un poliziotto che è stato sospeso dal servizio per un'aggressione violenta ad una recluta. Nello stesso periodo ha intrecciato una relazione con Sara, una giovane donna che vive a Bahia quindi molto distante dalla sua città. Un giorno decide di partire per incontrarla dopo un lungo silenzio da parte di lei.
Non dev'essere stato facile realizzare questo film nel Brasile attuale dominato dal maschilismo del negazionista Bolsonaro e anche solo per questo il film di Aly Muritiba meriterebbe attenzione.
La sceneggiatura non si concentra solo sulla dinamica amorosa del protagonista ma descrive, con ampiezza di particolari, il contesto sociale sia suo sia, più avanti nel film, di Sara. La vita con il padre ex poliziotto ora bisognoso di assistenza, la perdita del lavoro, la pulsione violenta che lo ha dominato nei confronti del sottoposto sono tutti elementi che definiscono la personalità di Daniel. Così come accade per Sara, maschio di giorno e femmina di notte, anche lui convivente con un'anziana, la nonna che secondo il padre avrebbe dovuto raddrizzarlo. Muritiba li segue entrambi con i loro cedimenti, con i loro timori e anche, soprattutto per Daniel, con la necessità di confrontarsi con una scelta fondamentale. La camera lo accompagna nelle variazioni dei sentimenti senza mai indulgere in preziosismi fini a se stessi e senza (ed è un pregio) mai sovrapporsi ai personaggi. Ai quali viene lasciata per intero un'umanità anche contraddittoria ma proprio per questo veritiera e possibile. Il deserto privato di un titolo che compare molto avanti nel film è quello di una società in cui il presidente si fa fotografare armato ma che comunque non rinuncia all'ipocrisia del perbenismo in una molteplicità di campi. Senza assumere i toni della denuncia il film invita a riflettere in modo non superficiale.
A Curitiba, Sud del Brasile, il poliziotto Daniel è sospeso e in attesa di processo per aver aggredito una giovane recluta ferendola gravemente. Inchiodato dai video del pestaggio e alle prese nel frattempo col vecchio padre muto e non più autosufficiente, l'uomo si rifugia nella relazione a distanza con Sara, conosciuta online. Ma quando, improvvisamente e senza spiega- zione, l'interlocutrice smette [...] Vai alla recensione »
"Ho dedicato gli ultimi anni della mia carriera da regista a riflettere sulla mascolinità e le sue gabbie, su cosa significhi essere un uomo e amare nella società brasiliana di oggi, profondamente conservatrice e patriarcale. Le domande che mi sono posto e tuttora mi pongo sono: come amiamo noi uomini? Come possiamo esprimere le nostre emozioni senza ferire il prossimo? Come aprirci alle nostre fragilità [...] Vai alla recensione »
C'è, in verità, nel terzo lungometraggio del regista brasiliano una moltitudine di temi, di incroci narrativi e spunti per un realismo adattato ad una narrazione intensa carica di quei caratteri del melodramma esaltato da un eccellente lavoro sulla fotografia, che cattura l'attenzione e incolla lo sguard o allo schermo. Il film è il racconto di un doppio percorso, quello fisico del protagonista, secondo [...] Vai alla recensione »
Nato in un quartiere popolare di Bahia ed ex guardia carceraria (mestiere di cui ha parlato nei suoi primi lavori), Aly Muritiba è una figura singolare nel cinema brasiliano di oggi. Deserto particular, senza essere apertamente autobiografico, guarda sicuramente al passato dell'autore. Daniel (Antonio Saboia) è un poliziotto che è stato sospeso per aver pestato un collega e intrattiene una relazione [...] Vai alla recensione »
Daniel, espulso per aver «educato» a pugni una recluta, assiste il padre ex sergente, demente senile. II cruccio è la fidanzata perduta. Dov'è la misteriosa Sara? E che cosa fa, dopo essere fuggita da lui? Ritratto di un Brasile in controluce dove il deserto del titolo è l'abbandono e il piattume morale e ideologico che si traduce in una difficoltà di sentimenti.
Si basa su un «contrasto» Deserto particular del cineasta brasiliano Aly Muritiba presentato alle Giornate degli Autori della Mostra di Venezia del 2021 dove ha vinto il premio del pubblico e da oggi nelle sale. Da una parte è inscritto in un contesto di realismo sociale di vari ambienti e di vita dei personaggi, dall'altra in una «confezione» cromatica che esalta l'artificio per via di luci cariche [...] Vai alla recensione »
Ci sono da fare sicuramente i complimenti alla casa di distribuzione Cineclub Internazionale per essere riuscita a portare in sala questa opera brasiliana del 2021 e passata alle Giornate degli Autori di Venezia di quell'anno. Davvero una bella sorpresa perché il film convince da diversi punti di vista, dalle interpretazioni dei protagonisti alla qualità visiva e narrativa che esprime nelle due ore [...] Vai alla recensione »
Vincitore del Premio del pubblico alle veneziane Giornate degli Autori 2021, Deserto particular (terzo lungometraggio di Aly Muritiba) è un film dal messaggio di speranza ma concepito guardando agli anni neri del governo Bolsonaro che, tra i tanti atti di violenza, era tornato a perseguitare le minoranze e la comunità LGBTQI+. Nel film lo spettatore attraverserà il Brasile, partendo dal Sud conservatore [...] Vai alla recensione »
Innamorarsi di un'immagine, di un fantasma, di un corpo che può nascondere un'altra identità. Sara è Sara solo per chi vuole credere che sia Sara (perché di quella Sara ha bisogno), ma la realtà tradisce, confonde, disorienta. Il poliziotto Daniel vive un momento travagliato. È stato appena sospeso dal servizio, per l'aggressione a un giovane collega - non si direbbe un tipo violento, ma sono molte [...] Vai alla recensione »
Con un finale tanto toccante quanto emozionate, che potrebbe essere letto nel suo lasciare uno spiraglio ancora aperto non come un addio ma semplicemente come un arrivederci, si è chiusa una delle visioni più coinvolgenti del 36° MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer, quella offerta da Deserto particular di Aly Muritiba, il candidato brasiliano per il miglior lungometraggio internazio [...] Vai alla recensione »
Daniel ha un gesso al braccio ma è la sua intera vita ad andare in pezzi: dopo un errore imperdonabile (del quale non sapremo mai i dettagli) è stato sospeso dal servizio come agente di polizia, suo padre sta scivolando nella demenza e la sua unica gioia è chattare con Sara, conosciuta online. Quando Sara sparisce, per cercarla Daniel attraversa tutto il Brasile e tappezza di foto le strade, ma l'unica [...] Vai alla recensione »
Non avevamo mai sentito parlare del quarantaduenne regista brasiliano Aly Muritiba, molto celebre in patria dove ha ricevuto un gran bel po' di premi, con alle spalle una ricca produzione cinematografica e televisiva. Piano piano Muritiba si sta affermando anche fuori dal Brasile, il suo ultimo lungometraggio Ferrugem (alle lettera: Ruggine), risalente al 2018 era stato presentato ed elogiato a Sundance [...] Vai alla recensione »
Forse è la prima volta che il titolo di un film tarda così tanto a materializzarsi sullo schermo: la scritta "Deserto particular" ("Deserto privato") compare infatti al ventinovesimo minuto dell'intenso terzo lungometraggio scritto e diretto dal brasiliano Aly Muritiba. Ovviamente questo succede per un motivo ben preciso, che non manca però di spiazzare lo spettatore arrivato alla proiezione veneziana [...] Vai alla recensione »