Anno | 2021 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia, Francia |
Durata | 142 minuti |
Regia di | Augusto Contento |
MYmonetro | 2,63 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 9 settembre 2021
Una riflessione sull'Italia di ieri e di oggi che parte dai film di Marco Bellocchio. In Italia al Box Office Viaggio nel crepuscolo ha incassato 54 .
CONSIGLIATO NÌ
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Meditazione per immagini e parole che tenta di indagare i movimenti storici, politici e culturali dell'Italia della seconda parte del ventesimo secolo. Segmenti di animazione e immagini di repertorio si uniscono a interviste originali per tracciare un parallelo tra il "crepuscolo" storico del paese e il cinema di Marco Bellocchio. Da I pugni in tasca fino a Buongiorno, notte, le opere del regista sono analizzate da storici, giornalisti e critici, e diventano chiave di interpretazione degli eventi più importanti e dolorosi degli anni sessanta e settanta.
Lavoro originalissimo nel campo del cinema documentaristico, Viaggio nel crepuscolo nasce dalla mente del regista Augusto Contento, il quale a sua volta è innescato dal critico e autore Adriano Aprà.
Da quest'ultimo viene l'idea rischiosa di rileggere il cinema di Bellocchio alla luce della storia d'Italia, oppure - chissà - viceversa. Il risultato è un'opera affascinante eppure nebulosa, ricca di interventi e analisi incisivi ma che rimane irrisolta, intrappolata proprio nelle pieghe di quel torbido che sceglie di indagare. Sono molte le voci distinguibili in questo caleidoscopio di prospettive: da Michele Serra a Gad Lerner, da Zavattini a Gherardo Colombo, da Roberto Herlitzka a Bellocchio stesso, in una conversazione con Aprà che è tra le più interessanti che il film può offrire. Più che riassumere gli eventi (il '68, gli anni di piombo, il rapimento Moro, la P2 - ma attraverso di essi anche le piccole mutazioni del costume e della famiglia italiana) i partecipanti costruiscono una meditazione corale che si fonde al ritmo ipnotico dell'animazione progressivamente più astratta di Marco Belli. L'effetto è non sempre originale ma di certo stimolante, specie in rapporto alla presenza obliqua di Bellocchio, la cui opera cinquantennale non abbandona mai il tessuto del film. I pugni in tasca, Nel nome del padre, Salto nel vuoto e Buongiorno, notte sono i titoli scelti come catalizzatori dei momenti storici principali, e Bellocchio è del resto uno dei pochissimi autori italiani attorno al quale si potrebbe immaginare un'operazione del genere. Tratto fondamentale del suo cinema è di non essere mai conciliante, e a questo rende omaggio anche Contento con un tono della discussione che non cerca soluzioni, e anzi mette il dito nelle tante piaghe di quei decenni italiani. Più si va avanti, però, e più il puzzle di un'identità nazionale ancora incompleta inizia a gravare sul film, il cui doppio discorso tra cinema e storia non trova mai un vero punto d'incontro. Che una cronaca espressionista di un fallimento morale sia condannata a fallire anch'essa è forse il punto d'arrivo più coerente che potessimo augurarci.
Non era facile adattare per il cinema il romanzo premio Strega di Edoardo Albinati. Mordini, nel farlo, taglia (ovviamente), omette (il contesto storico è uno sfondo), scandisce il tempo (con cartelli che facilmente confonderanno lo spettatore), e pare scegliere forme popolari, superficiali, didascaliche, finanche sciatte, per mostrare (non riuscendo mai a far sentire) il diffondersi di un Male che [...] Vai alla recensione »
Viaggio nel Crepuscolo di Augusto Contento è un percorso originale e trasversale capace di fondere più stili assieme attraversando, con un focus su alcuni film di Marco Bellocchio, compresi tra il 1965 (I pugni in tasca) e il 2003 (Buongiorno notte), la crisi degli ideali socialisti nel corso degli anni anni 60 e 70, l'evoluzione del costume italiano, il mutamento dell'idea di famiglia e l'evoluzione [...] Vai alla recensione »
Ci sono film che parlano a un solo pubblico; che non cercano di fare una breccia nello sguardo dello spettatore, ma ne attendono una conferma, ne completano l'immaginario. Viaggio nel crepuscolo, opera documentaria che fonde animazione, found footage e interviste originali, in un modo frammentario e imperfetto cerca di entrare in risonanza con uno spettatore già "informato" costruendo - per appunti [...] Vai alla recensione »
Il periodo delle rivoluzioni da fine anni 60 fino agli inizi degli 80. Che cosa è successo? Che senso aveva la lotta armata e le trame eversive nere e rosse? Quale era il ruolo della sinistra e quali erano gli equilibri politici del tempo? Perché il nostro Paese ha imboccato la strada del disimpegno e della rimozione? Può il nostro cinema raccontare le contraddizioni di una fase storica delicata? Da [...] Vai alla recensione »