Mostra del Cinema di Venezia programma di martedì 7 settembre
78. Mostra del Cinema di Venezia, il programma dei 15 film di martedì 7 settembre. Venezia - 1/11 settembre 2021. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
StelleUscitaRankTitolo
Un'opera ambiziosa, resistente, tragica, dove la Napoli di Scarpetta diventa emblema e repertorio di tutte le emozioni del mondo. Drammatico, Italia2021. Durata 133 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Scarpetta, che fu padre naturale di Titina, Eduardo e Peppino De Filippo, e dedicò tutta la sua vita al teatro. Espandi ▽
Qui rido io è una questione di paternità, biologica e artistica. È una questione di ‘plagio’, illegittima appropriazione della paternità di un’opera. È ‘faccenda’, insomma, di vincoli affettivi ed effetti legali. Mario Martone, uomo di cinema e di teatro che si confronta ogni giorno con gli attori, i testi e le epoche, rintraccia la poesia semplice dell’opera di Eduardo Scarpetta e disegna il profilo del padre naturale e artistico di Titina, Eduardo e Peppino De Filippo, nomen nescio all’anagrafe. Alla maniera di Eduardo (De Filippo), sposta sul piano del ‘palcoscenico’ le definizioni del rapporto di Scarpetta con i suoi figli. L’artista napoletano incarna le abitudini da patriarca dentro un film che rileva l’abuso patriarcale, da cui nasce come un paradosso una bottega familiare e una quantità di testi e tessiture teatrali che si intrecciano, permangono, si ricorrono, si trasformano, si rigenerano fino a determinare nuove soluzioni. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Grande
martedì 07 settembre 2021 ore 19:15
Teatro Piccolo Arsenale
martedì 07 settembre 2021 ore 19:30
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La consacrazione di un regista capace di elaborare la storia contemporanea. Questa volta però ha rischiato di estetizzare la violenza. Drammatico, Ucraina2021. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un chirurgo ucraino torna a casa dopo esser stato catturato e torturato dalle forze militari russe. Espandi ▽
Partito volontario per la guerra nel Donbass, il chirurgo di Kiev Serhiy finisce per errore nelle mani delle forze militari russe e viene fatto prigioniero. Tenuto in vita per le sue competenze mediche, l’uomo assiste impotente a scene di tortura e violenza inaudita, aiutando i suoi carcerieri a smaltire i cadaveri degli altri prigionieri torturati. Fra questi anche Andrii, nuovo compagno dell’ex moglie, molto amato anche da sua figlia, ragazzina innocente e ingenua. Tornato a Kiev, Serhiy sceglie di stare al fianco della figlia e di aiutarla ad accettare l’idea della morte di Andrii.
Il film arriva come una consacrazione, come la conferma di una voce definita e riconoscibile capace di elaborare la realtà e la storia contemporanee in termini visivi e concettuali. Peccato che il film metta a nudo i limiti di un approccio che rischia di estetizzare la violenza o, peggio ancora, di mostrarne la pura superficie. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Grande
martedì 07 settembre 2021 ore 16:30
Teatro Piccolo Arsenale
martedì 07 settembre 2021 ore 21:55
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Di Costanzo scandaglia l'animo umano giocando con lo spazio e sulla molteplicità dei punti di vista. Drammatico, Italia2021. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un vecchio carcere ottocentesco è in dismissione. Per problemi burocratici i trasferimenti si bloccano e una dozzina di detenuti con pochi agenti rimangono in attesa di nuove destinazioni in un'atmosfera sospesa. Espandi ▽
Un carcere ormai in degrado sta per essere chiuso. Arriva però un contrordine: 12 detenuti ed alcuni agenti di polizia penitenziaria dovranno restarci un po' più a lungo degli altri perché la struttura che dovrebbe accogliere i detenuti non è a momento disponibile. Diventa quindi necessario gestire in modo nuovo il rapporto considerato che gran parte dell'edificio è ormai chiusa. In quelle mura corrose ci sono due microcosmi conviventi e, al contempo, separati dalle sbarre e dai reciproci ruoli. Il che non impedisce le divisioni all'interno dei singoli gruppi. Sostenuto da una colonna sonora musicale di tutto rispetto di Pasquale Scialò, Di Costanzo compie un'operazione di accerchiamento fisico e psicologico dei suoi personaggi (le celle sono in una rotonda) portandone progressivamente in evidenza le sfumature psicologiche. Al centro finiscono con il trovarsi l'ispettore Gaetano Gargiulo di Servillo e il detenuto Carmine Lagioia di Orlando. Ma questo non deve trarre in inganno perché il film è un'opera corale in cui ogni dettaglio è curato con attenzione e partecipazione. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Grande
domenica 05 settembre 2021 ore 14:00
Astra Multisala
lunedì 06 settembre 2021 ore 14:00 - 14:15
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L'analisi di un periodo della storia italiana recente e di una concezione tossica della mascolinità. Drammatico, Italia2021. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Stefano Mordini torna alla regia per portare sul grande schermo la storia tratta dall'omonimo romanzo di Edoardo Albinati, vincitore del Premio Strega 2016. Espandi ▽
Che cosa sono stati gli anni Settanta in una certa città, un certo quartiere, una certa scuola? Stefano Mordini, con l’aiuto dei cosceneggiatori Massimo Gaudioso e Luca Infascelli, trasporta sullo schermo quel vulnus mai realmente rimarginato della storia italiana recente. L’abilità narrativa di Mordini, in termini strettamente cinematografici, è notevole: La scuola cattolica ricrea un mondo di cui alcuni di noi hanno ancora memoria in maniera del tutto credibile, descrivendo un humus socioculturale che non poteva che produrre una concezione distorta della morale e della virilità. La violenza era all’ordine del giorno e certe istituzioni, dietro la facciata perbenista di matrice religiosa, tolleravano un sistema gerarchico basato sulla sopraffazione, acconsentendo ad una visione elitaria funzionale alla crescita (anche urbanistica) delle scuole private, dove “tutto si sistema con una donazione”. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Grande
lunedì 06 settembre 2021 ore 22:00
Astra Multisala
martedì 07 settembre 2021 ore 16:30 - 16:45
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Un contadino ospita un uomo con una borsa piena di soldi. Una banda arriva per riprenderseli. Espandi ▽
Da tempo finito come genere, oggi il western sopravvive come prodotto di serie B, relegato in piccole produzioni pensate per lo streaming (una volta avremmo scritto "straight-to-video"), e come occasione per rileggere criticamente la storia americana e il suo immaginario. Old Henry, diretto dal regista e produttore non esattamente di primo piano Potsy Ponciroli, non fa eccezione alla tendenza, salvo nella scelta dall’interprete principale, Tim Blake Nelson, che con il suo volto scavato e spigoloso e la sua aura da grande caratterista (prediletto dai Coen, che l’hanno voluto in Fratello, dove sei? e La ballata di Buster Scruggs) dà al film un’anima tormentata e intrigante. Se il western rimane un genere morto è proprio grazie a film pur onesti come Old Henry, che nel tentativo non proprio richiesto di rivedere il rapporto fra realtà e leggendo finiscono per confermare ogni elemento del racconto cinematografico, tra rotture con la tradizione e repentine conferme dei suoi temi, dalla fine della frontiera alla liberazione dei figli dal gioco delle colpe paterne. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Grande
martedì 07 settembre 2021 ore 22:00
Astra Multisala
mercoledì 08 settembre 2021 ore 16:45 - 17:00
PalaBiennale
mercoledì 08 settembre 2021 ore 17:00
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Un'opera rispettosa in cui la musica di Bosso si alterna ai racconti di voci vicine al musicista torinese. Documentario, Italia2021. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le parole del compianto artista svelano un grande uomo dietro un talento eccezionale. Espandi ▽
Già autore della serie di monografie musicali Unici per la RAI, per il grande schermo Giorgio Verdelli ha diretto Pino Daniele. Il tempo resterà (2017) e Paolo Conte. Via con me, Fuori concorso alla Mostra nel 2020. Ezio Bosso - Le cose che restano, a differenza dei precedenti, racconta un artista dalla presenza scenica esorbitante, tracimante di emotività, alla quale si era aggiunta l’evidenza di una malattia che muoveva istintivamente a empatizzare con l’uomo. Forse per questo Verdelli ha sentito l’esigenza di temperare i tanti momenti di performance live e di elaborazione teorica dalla viva voce di Bosso con una corposa serie di interventi parlati, non tutti forieri di informazioni essenziali ma accomunati dal calore della condivisione, della vicinanza sentimentale con il musicista torinese. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Grande
lunedì 06 settembre 2021 ore 14:00
Astra Multisala
martedì 07 settembre 2021 ore 14:00 - 14:15
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Sono cresciuti nelle terre della dittatura e della sorveglianza, in cui le immagini sono censurate, le foto vengono bruciate, i pensieri sono cauti e le bocche tacciono. Nel corso degli anni hanno fatto film, documentato la vita, la loro vita, almeno per quanto possibile. La notte hanno furtivamente catturato suoni per consentire ai sensi di completare l'immagine. Quelli che apparentemente sembrano essere racconti e immagini disorganici, fanno in realtà emergere una coerente sensibilità emotiva, dalla quale si sviluppa una singolare prospettiva storica insieme al tentativo di dire quanto è rimasto taciuto e immerso nel silenzio. Un racconto in prima persona che oscilla tra una prospettiva senza tempo, personale e intima, e una all'esatto opposto: vasta, contemporanea e politica. È il viaggio di una regista e della sua compagna, dei suoi amici e delle loro famiglie, a volte come rivoluzionari in patria, a volte come esuli nell'Europa odierna, a volte come attivisti, registi, amanti e persone in ascolto. Un viaggio contemplativo che passa dal silenzio alla voce, dalla cecità alla vista e che parla del modo in cui il cinema ha reso tutto questo possibile e ha salvato le loro vite. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Giardino
martedì 07 settembre 2021 ore 13:45
Sala Giardino
venerdì 10 settembre 2021 ore 21:30
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Al momento non disponibili dettagli sulla trama. Espandi ▽
Al momento non disponibili dettagli sulla trama. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Grande
martedì 07 settembre 2021 ore 14:00
Astra Multisala
mercoledì 08 settembre 2021 ore 14:15 - 14:30
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Samnang ha 20 anni e sogna di diventare una stella della danza. Tutto cambia quando scopre che il suo condominio potrebbe essere a breve demolito. Espandi ▽
Cambogia, 2017. Uno dei simboli della capitale Phnom Penh è il cosiddetto White Building, enorme complesso di case popolari risalente agli anni sessanta. Ormai fatiscente, la costruzione municipale sta per essere demolita e il terreno su cui sorge venduto. Le molte famiglie all’interno discutono se accettare i soldi che vengono loro offerti per sgomberare. Una è quella di Samnang, un ragazzo appassionato di danza che sogna di vincere una competizione televisiva. L’incertezza sul futuro degli amici e sulle condizioni di salute del padre rende il momento ancora più difficile. Curioso frutto di una convergenza tra cinema di finzione, documentario, avvenimenti reali e storia personale, White Building è insieme cronaca di un periodo turbolento e omaggio a un simbolo architettonico-culturale cambogiano.
Buon esordio su un soggetto di profondo interesse, il film tratta in modo indiretto i temi della rigenerazione urbana e della speculazione edilizia, che hanno anche attratto un’eccellenza, nonché studioso della materia, come Jia Zhang-ke nel ruolo di produttore. Quando si aggiungono i buoni valori tecnici, in particolare fotografia e scenografia, tutto lascia sperare che su una demolizione disastrosa si siano anche gettate le fondamenta di una carriera per Neang. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
PalaBiennale
martedì 07 settembre 2021 ore 13:15
Sala Darsena
martedì 07 settembre 2021 ore 14:15
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Una donna cerca di ricostruirsi una vita dopo aver subito una terribile perdita. Espandi ▽
La storia di una madre in lutto che cerca disperatamente di trovare una nuova identità, amore e indipendenza. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
PalaBiennale
martedì 07 settembre 2021 ore 15:15
Sala Darsena
martedì 07 settembre 2021 ore 16:45
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Una passeggiata notturna tra le vie di Parigi per affrontare la perdita della spensieratezza con poesia. Drammatico, Francia, Belgio2021. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due ragazzi si trovano a vivere una notte tra le strade di Parigi. Espandi ▽
Marion ha 18 anni e vive a Parigi. La scomparsa della sorella, deceduta cinque anni prima, le ha lasciato un immenso dolore. Il giorno dell’anniversario della sua morte, la ragazza decide di uscire di casa e di camminare per le vie della città, tentando di integrarsi con i propri coetanei. Giochi, chiacchiere, feste… ma la ragazza non sembra divertirsi. Per fortuna, Alex precipita nella sua vita. I due giovani passano la notte insieme esplorando la capitale francese e filosofeggiando sulla vita e sulle proprie paure. Il film è un'occasione per parlare, molto poeticamente, delle generazioni attuali che hanno perso ogni tipo di spensieratezza, che faticano a comunicare e che cercano una via d’uscita. Un’opera ricca di sensazioni, dove la percezione degli elementi uditivi, visuali ed emotivi, sono un punto di forza. Perfetta per i giovani adulti che si immedesimeranno senza difficoltà, ma anche per coloro che vogliono perdersi per le vie notturne di Parigi per poi ritrovarsi, più sereni di prima. Recensione ❯
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Un giovane ragazzo si ritrova coinvolta in un traffico di esseri umani in Brasile. Espandi ▽
Asciutta parabola sullo sfruttamento del lavoro, che assume qua e là anche delle venature thriller, 7 Prisoners adotta una struttura narrativa convenzionale che non riserva alcuna sorpresa, e mantiene una visione “di quartiere” sulla piccola criminalità di San Paolo. Alla seconda regia dopo Socrates, il brasiliano Alexandre Moratto continua a lavorare con il giovane Christian Malheiros. La sinergia tra i due è evidente, e l’interpretazione sofferta ma al tempo stesso coriacea dell’attore funziona come ancora per l’intero film, la cui posta in palio è la salvezza o la corruzione dell’anima all’inizio dichiaratamente innocente del protagonista. Pur nella sua complessiva efficacia, il film si accontenta di una trattazione generica del contesto e del problema socio-politico, lontano dalla brutale autenticità con cui il miglior cinema brasiliano dell’ultimo decennio ha saputo guardare nel profondo di un paese tanto complesso. Per Moratto, dopo un esordio che aveva lasciato tutt’altra impressione, si tratta di un’opera che non aggiunge molto alla sua crescita, consumandosi velocemente. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
PalaBiennale
lunedì 06 settembre 2021 ore 21:00
Teatro Piccolo Arsenale
martedì 07 settembre 2021 ore 17:30
Sala Giardino
mercoledì 08 settembre 2021 ore 11:30
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Un ipnotico viaggio che trasporta lo spettatore in una seducente e affascinante realtà altra. Drammatico, Francia, Italia, Svizzera2021. Durata 86 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ragazzo abbandona tutto per cercare fortuna ma scoprirà le difficoltà del profitto. Espandi ▽
Jorge è un giovane di belle speranze che guida un moto-taxi alla periferia di Lima, in Perù, ma cova sogni di maggior gloria e opportunità. Padre di famiglia, decide di tentare la fortuna alla ricerca dell’oro che si nasconde nelle miniere delle Ande. Il viaggio verso le montagne è lungo e difficile: l’obiettivo è La Rinconada, la città a cinquemila metri di altezza che attrae chi è disposto a rischiare tutto in nome di una scommessa col diavolo, e dove molti uomini finiscono per scomparire. Opera di un regista italiano, Matteo Tortone, e frutto di un’importante co-produzione europea, Mother Lode è l’ipnotico racconto di un viaggio che ha il fascino del racconto popolare, a metà tra la mitologia e il monito contro i pericoli della hubris umana. Membro di un sempre più nutrito contingente di documentaristi italiani che costruiscono opere ibride basate su ricerca sul campo e sofisticazione visiva, Tortone coglie appieno le sfumature tra realtà e folklore che governano l’universo della miniera, trasportando lo spettatore in una realtà altra che seduce in modo sottile. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Astra Multisala
martedì 07 settembre 2021 ore 19:30 - 19:45
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Nell'estate dei suoi diciotto anni, Giulio si innamora della figlia dei vicini, Lia, una ragazza tanto disinibita quanto introversa che sembra nascondere dei segreti. Espandi ▽
Estate. Giulio aiuta i suoi genitori nella tenuta di campagna. Nel casale vicino, da molto tempo disabitato, sembrano essere tornati i proprietari. Si tratta della loro figlia, Lia, una ragazza tanto disinibita quanto introversa. Impone il proprio punto di vista su tutto senza possibilità di contraddittorio. Giulio se ne innamora. Ma Lia e quel casale nascondono un segreto. L'opera prima di Beatrice Baldacci fa scoprire una regista che ha davanti a sé la possibilità di un percorso interessante nel panorama del cinema italiano. Servita purtroppo non completamente (forse a causa del non elevato budget) da una fotografia che, in particolare negli esterni diurni, non offre il giusto spessore alla tensione che attraversa tutto il film, Baldacci sa però come sfruttare al meglio la sceneggiatura. Baldacci esplora i volti e i corpi dei protagonisti trovando sempre la giusta misura finalizzata a costruire quell'attenzione nei loro confronti che nel cinema si traduce in una forma di rispetto per lo spettatore. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Giardino
lunedì 06 settembre 2021 ore 17:15
Teatro Piccolo Arsenale
martedì 07 settembre 2021 ore 14:30
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Una rifugiata di origine africana vive tranquilla in un paesino montano nel Sud della Francia. Finché sul posto non arriva un prete che lei sembra conoscere bene. Espandi ▽
In una località di montagna nel sud della Francia, Marie, originaria della Guinea, lavora come capocuoca in una casa di riposo. Ben integrata, apprezzata sul lavoro, con una collega infermiera come migliore amica e un barista come spasimante, Marie nasconde in realtà un passato doloroso da cui è fuggita. Il trauma riesplode quando nella casa di riposo giunge un nuovo sacerdote, nel quale Marie riconosce il signore della guerra che sterminò la sua famiglia e, dopo averla violentata, la trasformò in una bambina soldato. Sconvolta, Marie sceglie di fare i conti una volta del tutto con le sue colpe e il suo desiderio di vendetta.
Nel paesaggio tranquillo e neutro della provincia francese, va in scena il dramma di una donna le cui ferite non possono essere guarite dal tempo e nemmeno, forse, dall'incontro con il responsabile del suo dolore. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Giardino
martedì 07 settembre 2021 ore 17:30
Teatro Piccolo Arsenale
mercoledì 08 settembre 2021 ore 14:15
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