Mostra del Cinema di Venezia programma di mercoledì 8 settembre
78. Mostra del Cinema di Venezia, il programma dei 16 film di mercoledì 8 settembre. Venezia - 1/11 settembre 2021. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
StelleUscitaRankTitolo
Un film storico che spazza via la monotonia, re-incanta il mondo attraverso l'eroismo e conferma Mainetti come il mago di Oz del cinema italiano. Drammatico, Italia, Belgio2021. Durata 141 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Roma, 1943: Matilde, Cencio, Fulvio e Mario vivono come fratelli nel circo di Israel. Espandi ▽
Davanti a Freaks Out, e dopo Lo chiamavano Jeeg Robot, non abbiamo più dubbi, Gabriele Mainetti è il mago di Oz del cinema italiano. Un uragano che ci solleva dalla monotonia della produzione nazionale per precipitarci nella terra dell’avventura, dove sopravvivono creature fantastiche in cerca del loro cuore o del loro coraggio per sconfiggere la paura e una strega, sempre crudele e ciarlatana .Mainetti realizza un film di super-eroi che non si prende mai gioco di loro, permette ai protagonisti di esistere realmente, non hanno bisogno di costumi (a parte quelli di scena), mescolandosi nella società come eroi quotidiani. Se Lo chiamavano Jeeg Robot giocava la carta deviante, intimista e minimalista, Freaks Out gioca quella spettacolare dentro ‘Roma città aperta’ dove immagina una Magnani invincibile che sopravvive al suo ‘Francesco’. Mainetti non copia gli americani ma applica la sensibilità (e la cultura) del vecchio continente al genere supereroico. Il risultato è un film storico fantastico e originale, una combinazione di malizia, emozione e umiltà. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Grande
mercoledì 08 settembre 2021 ore 19:00
Teatro Piccolo Arsenale
mercoledì 08 settembre 2021 ore 19:30
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Un film ancorato al passato ma reso universale con l'efficacia dell'action classica e i riferimenti cinefili. Drammatico, Russia, Estonia, Francia2021. Durata 120 Minuti.
La storia di un uomo condannato alla morte nell'URSS del 1938. Espandi ▽
Fedor Volokonolog è un capitano della sicurezza nazionale nell'Unione Sovietica del 1938. Fa parte del nucleo che si occupa degli interrogatori 'speciali' di coloro che vengono ritenuti, per vari motivi, pericolosi controrivoluzionari. Un giorno decide di essere in pericolo e si allontana trovandosi con gli ex colleghi sulle sue tracce. Un avvertimento dall'altrove lo costringe a una ricerca strenua. Deve riuscire a trovare qualcuno, tra coloro che hanno subito le conseguenze delle sue azioni cruente, che sia disposto ad accettare il suo pentimento e a perdonarlo. Altrimenti le porte del Paradiso per lui resteranno chiuse. Natasha Merkulova e Aleksey Chupov riescono nell'impresa di realizzare un film ancorato ad un preciso periodo storico (l'URSS degli anni che precedono la Seconda guerra mondiale) rendendolo al contempo universale ed attuale.
I due registi mescolano con efficacia l'action classica del genere che potremmo definire di fuga con il tortuoso percorso dettato dalla necessità di una redenzione difficile da conseguire. Recensione ❯
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Il ritorno di David Gordon Green sulla saga di Halloween è un horror violentissimo che trasforma Michael Myers in un messaggero del male. Horror, USA2021. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La notte di Halloween che ha segnato il ritorno di Michael Myers non è ancora finita. Espandi ▽
Il secondo incontro del regista David Gordon Green con i personaggi creati da John Carpenter e Debra Hill è un horror violentissimo che trasforma Michael Myers in un messaggero del male. La nuova saga di Halloween, dopo i due prequel firmati da Rob Zombie, iniziata nel 2018 con il film omonimo e l'aggiornamento dei personaggi 40 anni dopo (a cominciare dalla Laurie di Jamie Lee Curtis, attrice premiata a Venezia con il Leone alla carriera), prosegue nel solco del modello insuperabile di John Carpenter, Halloween - La notte delle streghe. Visivamente, con la ripresa del lettering dei titoli di testa e della fotografia notturna, e stilisticamente, con la scelta della pellicola che dà alle immagini una tonalità ombrosa, profonda e sporca come il sangue che sgorga a fiotti dalle ferite delle vittime del mostro Michael Myers. La vera novità del film è la moltiplicazione, non solo delle vittime di Myers, ma anche e soprattutto dei suoi cacciatori, una folla di cittadini che nel tumulto della massa scivola nella follia e si abbandona a un istinto violento primordiale. Nonostante i possibili agganci alle derive del popolo trumpiano, per una volta il discorso non si fa mai politico, ma va più a fondo nelle pulsioni al male di ciascun individuo. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Grande
mercoledì 08 settembre 2021 ore 22:00
Teatro Piccolo Arsenale
mercoledì 08 settembre 2021 ore 22:00
Arena Lido
mercoledì 08 settembre 2021 ore 23:00
Astra Multisala
venerdì 10 settembre 2021 ore 16:30 - 16:45
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Un contadino ospita un uomo con una borsa piena di soldi. Una banda arriva per riprenderseli. Espandi ▽
Da tempo finito come genere, oggi il western sopravvive come prodotto di serie B, relegato in piccole produzioni pensate per lo streaming (una volta avremmo scritto "straight-to-video"), e come occasione per rileggere criticamente la storia americana e il suo immaginario. Old Henry, diretto dal regista e produttore non esattamente di primo piano Potsy Ponciroli, non fa eccezione alla tendenza, salvo nella scelta dall’interprete principale, Tim Blake Nelson, che con il suo volto scavato e spigoloso e la sua aura da grande caratterista (prediletto dai Coen, che l’hanno voluto in Fratello, dove sei? e La ballata di Buster Scruggs) dà al film un’anima tormentata e intrigante. Se il western rimane un genere morto è proprio grazie a film pur onesti come Old Henry, che nel tentativo non proprio richiesto di rivedere il rapporto fra realtà e leggendo finiscono per confermare ogni elemento del racconto cinematografico, tra rotture con la tradizione e repentine conferme dei suoi temi, dalla fine della frontiera alla liberazione dei figli dal gioco delle colpe paterne. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Grande
martedì 07 settembre 2021 ore 22:00
Astra Multisala
mercoledì 08 settembre 2021 ore 16:45 - 17:00
PalaBiennale
mercoledì 08 settembre 2021 ore 17:00
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Un godibile omaggio a Corbucci e ai suoi film più famosi, con Tarantino a fare gli onori di casa. Documentario, Italia2021. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La grande carriera di Sergio Corbucci diventa una lezione di cinema grazie alla narrazione di Quentin Tarantino. Espandi ▽
Uno sguardo alla carriera e alla personalità di Sergio Corbucci, storico regista e uno dei più grandi esponenti del genere spaghetti western. Tra filmati d’epoca e spezzoni di film, il mondo di Corbucci viene esplorato attraverso la lente contemporanea di Quentin Tarantino, che ne è sempre stato un ammiratore e gli ha reso omaggio in C’era una volta a Hollywood. Il sentito documentario di Luca Rea e Steve Della Casa tocca diversi aspetti della mitologia che circonda il regista di Django e Il grande silenzio, evidenziandone le inclinazioni personali e le differenze nel gusto che hanno reso i suoi spaghetti western così radicali, cupi e alternativi.Un tributo popolare e doveroso per colui che certamente non è soltanto “il secondo più grande regista di spaghetti western”, ma anche un artigiano del genere in senso lato che dei western si stufò e che realizzò poi diverse commedie. Recensione ❯
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Al momento non disponibili dettagli sulla trama. Espandi ▽
Al momento non disponibili dettagli sulla trama. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Grande
martedì 07 settembre 2021 ore 14:00
Astra Multisala
mercoledì 08 settembre 2021 ore 14:15 - 14:30
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Il dramma di due persone che cercano di capire com'è morto un ragazzo al quale erano molto legati. Espandi ▽
Indre e Paulius si ritrovano dopo essersi persi di vista per alcuni anni. Lui ha un piede ingessato, lei lo accompagna in auto nella zona periferica di Vilinius dove il fratello Matas passò le ultime ore di vita, prima di essere misteriosamente ucciso in una sera di diverso tempo prima. All’epoca Indre era la fidanzata di Matas, e come Paulius anche lei non ha mai superato il dolore. Insieme, i due ex amici ripercorrono i luoghi frequentati Matas parlano con le persone che forse ricordano qualcosa. Il racconto del viaggio nel passato di due persone alla ricerca della verità sulla morte di un loro caro: un film impressionista, all’inseguimento di un fantasma impossibile da evocare. La questione irrisolta della morte di una persona lascia dietro di sé una traccia malinconica dolce e al tempo stesso appiccicosa. Ed è questo sentimento incerto che il film coglie con la sua messinscena impressionista, delineando poco alla volta le personalità dei due protagonisti. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
PalaBiennale
mercoledì 08 settembre 2021 ore 15:00
Sala Darsena
mercoledì 08 settembre 2021 ore 16:45
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Un dramma famigliare ambientato in Kosovo. Espandi ▽
Vera sta cercando di portare a termine un colpo di fortuna per aiutare la sua famiglia. Ma le cose non vanno come previsto e si trova costretta a prendere accordi con la malavita. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
PalaBiennale
mercoledì 08 settembre 2021 ore 13:00
Sala Darsena
mercoledì 08 settembre 2021 ore 14:15
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Una passeggiata notturna tra le vie di Parigi per affrontare la perdita della spensieratezza con poesia. Drammatico, Francia, Belgio2021. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due ragazzi si trovano a vivere una notte tra le strade di Parigi. Espandi ▽
Marion ha 18 anni e vive a Parigi. La scomparsa della sorella, deceduta cinque anni prima, le ha lasciato un immenso dolore. Il giorno dell’anniversario della sua morte, la ragazza decide di uscire di casa e di camminare per le vie della città, tentando di integrarsi con i propri coetanei. Giochi, chiacchiere, feste… ma la ragazza non sembra divertirsi. Per fortuna, Alex precipita nella sua vita. I due giovani passano la notte insieme esplorando la capitale francese e filosofeggiando sulla vita e sulle proprie paure. Il film è un'occasione per parlare, molto poeticamente, delle generazioni attuali che hanno perso ogni tipo di spensieratezza, che faticano a comunicare e che cercano una via d’uscita. Un’opera ricca di sensazioni, dove la percezione degli elementi uditivi, visuali ed emotivi, sono un punto di forza. Perfetta per i giovani adulti che si immedesimeranno senza difficoltà, ma anche per coloro che vogliono perdersi per le vie notturne di Parigi per poi ritrovarsi, più sereni di prima. Recensione ❯
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Commedia, thriller, melodramma. Tre film in uno per un esperimento narrativo e visivo sulla condizione dell'handicap. Commedia, Finlandia2021. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Jaakko è cieco e sulla sedia a rotelle. Ama Sirpa, che ha conosciuto virtualmente e non ha mai incontrato. Un giorno decide di raggiungerla, affrontando un viaggio per lui non semplice. Espandi ▽
Una commedia romantica; un melodramma giocato sul tema dell’impedimento amoroso; un thriller sulla sopravvivenza di un uomo solo e impotente: tre film in uno per un esperimento narrativo e visivo sulla condizione dell’handicap. L’aspetto lodevole di Il cieco che non voleva vedere Titanic è il tentativo di risolvere visivamente il dilemma dei film sulla disabilità, di norma raccontati da un punto di vista “sicuro” che lascia allo spettatore la possibilità di immedesimarsi e al tempo stesso astrarsi dalla condizione incerta di personaggi mentalmente o fisicamente menomati. L’intenzione è quella di dare al film il medesimo punto di vista “cieco”, o meglio ipovedente, del protagonista; ma nel momento in cui si rinuncia alla soggettiva come unica forma di racconto e si punta l’obiettivo anche sul corpo del disabile, diventa chiaro come le immagini che riproducono l’esperienza immersiva della cecità perdano la loro necessità e diventino fatalmente ridondanti: questo è ciò che succede a Il cieco che non voleva vedere Titanic, che finisce per smarrire la propria identità, indeciso tra l’essere un film sulla disabilità, oppure – cosa più difficile e complessa – un film dentro di essa. Recensione ❯
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Un giovane ragazzo si ritrova coinvolta in un traffico di esseri umani in Brasile. Espandi ▽
Asciutta parabola sullo sfruttamento del lavoro, che assume qua e là anche delle venature thriller, 7 Prisoners adotta una struttura narrativa convenzionale che non riserva alcuna sorpresa, e mantiene una visione “di quartiere” sulla piccola criminalità di San Paolo. Alla seconda regia dopo Socrates, il brasiliano Alexandre Moratto continua a lavorare con il giovane Christian Malheiros. La sinergia tra i due è evidente, e l’interpretazione sofferta ma al tempo stesso coriacea dell’attore funziona come ancora per l’intero film, la cui posta in palio è la salvezza o la corruzione dell’anima all’inizio dichiaratamente innocente del protagonista. Pur nella sua complessiva efficacia, il film si accontenta di una trattazione generica del contesto e del problema socio-politico, lontano dalla brutale autenticità con cui il miglior cinema brasiliano dell’ultimo decennio ha saputo guardare nel profondo di un paese tanto complesso. Per Moratto, dopo un esordio che aveva lasciato tutt’altra impressione, si tratta di un’opera che non aggiunge molto alla sua crescita, consumandosi velocemente. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
PalaBiennale
lunedì 06 settembre 2021 ore 21:00
Teatro Piccolo Arsenale
martedì 07 settembre 2021 ore 17:30
Sala Giardino
mercoledì 08 settembre 2021 ore 11:30
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1492: un anno cruciale. Il Vecchio Mondo al capolinea. Il Nuovo Mondo da conquistare (con la Storia ancora da scrivere). Espandi ▽
Tra l'equipaggio capitanato da Cristoforo Colombo viaggiano tre uomini che a quest'ora avrebbero dovuto essere morti. Sono riusciti a evitare il loro triste destino partecipando a questo viaggio incerto. Raggiunte le Isole Canarie fuggono portando con sé una delle vele della nave. Nel frattempo, nel Vecchio Mondo, una donna cerca di salvare la sorella morente portandola da un guaritore. Entrambi questi viaggi tentano di prendersi gioco della morte. Entrambi questi viaggi sono in balìa della storia. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Astra Multisala
mercoledì 08 settembre 2021 ore 19:30 - 19:45
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Judith conduce una doppia vita tra la Svizzera e la Francia. Poco a poco, questo equilibrio fragile fatto di menzogne, segreti e andirivieni va pericolosamente in frantumi. Espandi ▽
Sotto le apparenze del thriller convenzionale, La doppia vita di Madeleine Collins esplora un’identità doppia fino al punto di rottura. Ma questa volta non si tratta di gestire un’esistenza domestica e un’altra clandestina, il film di Antoine Barraud pratica nel genere un sottogenere più incline alla follia, quello in cui i protagonisti coniugano alla luce del sole due famiglie e due identità pubbliche appoggiate sulle sabbie mobili e i pretesti professionali. Ma mentire non è cosa da poco e la traiettoria dell’eroina, in movimento permanente, tradisce progressivamente il suo squilibrio. La vernice si crepa e l’angoscia risale la superficie, la libertà permessa dall’identità plurale diventa una trappola. Sofisticato e discreto, il film di Barraud articola il suo soggetto interrogando con l’identità di una donna i mostri interiori. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Astra Multisala
mercoledì 08 settembre 2021 ore 22:00 - 22:15
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Una bambina di Napoli afferma di vedere la Madonna. Espandi ▽
Lino è un ragazzo napoletano che mantiene la madre e la sorella facendo piccole consegne a domicilio. La sua sorellina Annaluce è una bambina luminosa e serena che adora il fratello maggiore. Quando, durante una processione, Annaluce riporta alla vita una colomba che si era schiantata contro la statua della Madonna, la gente del quartiere comincia a trattarla come una santa e a visitare la sua casa portando offerte votive. E Lino a poco a poco perderà la sua importanza come perno centrale di quella famiglia di figure femminili da proteggere. Il film è il lungometraggio di esordio di Silvia Brunelli, che ha dalla sua un buon coraggio narrativo e la volontà di raccontare le nudità e la sensualità animalesca dei corpi. La regista commette molte ingenuità ma l’attenzione alla fisicità disinibita dei personaggi e la recitazione irrequieta di Francesco Pellegrino nel ruolo di Lino sono degne di nota e fanno scommettere sul futuro cinematografico di Brunelli e del giovane attore partenopeo. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Giardino
mercoledì 08 settembre 2021 ore 16:30
Teatro Piccolo Arsenale
giovedì 09 settembre 2021 ore 14:00
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Un atto di ringraziamento verso chi ha realizzato un lavoro straordinario. L'immaginario visivo rischia però di banalizzarlo
. Documentario, Italia2021. Durata 65 Minuti.
Il documentario che racconta la battaglia di Bergamo nel contrastare il Covid. Espandi ▽
18 marzo 2020. L’immagine di una fila di camion dell’Esercito Italiano che trasportano feretri fuori dalla città di Bergamo invade i media. Sintesi lugubre della forza devastatrice del virus, segno inequivocabile dell’epicentro del contagio nei primi giorni dell’emergenza sanitaria. Nel tentativo di reagire allo choc, società civile, imprenditori e volontari collaborano per realizzare un obiettivo apparentemente impossibile: costruire in tempo record alla Fiera di Bergamo un ospedale da campo che fornisca cure professionali e alleggerisca il carico di lavoro sulle altre strutture ospedaliere, già sature.
L’inchiesta, che vuole essere un atto di ringraziamento nei confronti di privati e volontari, insiste sulla straordinarietà dell’impresa e sullo spirito patriottico, facendo leva sull’inevitabile emotività legata ai lutti subìti. Un immaginario visivo basico e molto poco cinematografico, però banalizza un racconto di straordinario valore umano. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
PalaBiennale
mercoledì 08 settembre 2021 ore 19:15
Vota da 1 a 5 stelle
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Una rifugiata di origine africana vive tranquilla in un paesino montano nel Sud della Francia. Finché sul posto non arriva un prete che lei sembra conoscere bene. Espandi ▽
In una località di montagna nel sud della Francia, Marie, originaria della Guinea, lavora come capocuoca in una casa di riposo. Ben integrata, apprezzata sul lavoro, con una collega infermiera come migliore amica e un barista come spasimante, Marie nasconde in realtà un passato doloroso da cui è fuggita. Il trauma riesplode quando nella casa di riposo giunge un nuovo sacerdote, nel quale Marie riconosce il signore della guerra che sterminò la sua famiglia e, dopo averla violentata, la trasformò in una bambina soldato. Sconvolta, Marie sceglie di fare i conti una volta del tutto con le sue colpe e il suo desiderio di vendetta.
Nel paesaggio tranquillo e neutro della provincia francese, va in scena il dramma di una donna le cui ferite non possono essere guarite dal tempo e nemmeno, forse, dall'incontro con il responsabile del suo dolore. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Giardino
martedì 07 settembre 2021 ore 17:30
Teatro Piccolo Arsenale
mercoledì 08 settembre 2021 ore 14:15
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