Non un semplice biopic ma un ritratto deciso di una "democrazia zoppa e bloccata". Biografico, Italia2024. Durata 122 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il racconto biografico della vita privata e pubblica di Enrico Berlinguer, dal viaggio a Sofia del 1973 fino al discorso della Festa Nazionale dell'Unità di Genova del 1978. Espandi ▽
Primi anni Settanta. Enrico Berlinguer sa di non poter accedere al governo se non attraverso un’alleanza fra le forze popolari antifasciste, ovvero quelle comuniste, socialiste e cattolico-progressiste, unite verso “un’orizzonte chiaro di stabilità”. Ma l’idea del compromesso storico segnerà la fine dell’ascesa alla gestione della cosa pubblica del PCI e determinerà il tragico destino di Aldo Moro. In Berlinguer – La grande ambizione Andrea Segre non si limita a raccontare alcuni anni cruciali nella vita personale e politica del Segretario del Partito Comunista Italiano. Segre non crea un semplice biopic, ma dipinge con pennellate decise il ritratto di una “democrazia zoppa e bloccata”. Lo stile di ripresa è documentaristico, arricchito da materiali d’archivio, e il cast, capitanato da un Elio Germano che si trasforma in Berlinguer davanti ai nostri occhi, fa gara di bravura nel riprodurre il pantheon politico dell’epoca. La regia e la sceneggiatura sono asciutte e rigorose come lo era Berlinguer, e tanto il regista quanto il suo prim’attore mirano a rendere giustizia ad un personaggio verso cui provano ammirazione e rispetto. Recensione ❯
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Appassionato horror d'animazione che non indietreggia mai di fronte alle regole e alle virtù del genere. Animazione, USA2012. Consigli per la visione: Film per tutti
Il piccolo Norman affronterà mostri, streghe e fantasmi per salvare la propria città. Espandi ▽
Quando una piccola città viene presa d'assalto dagli zombie l'incompreso Norman, che ha la capacità di parlare con i morti, è costretto a entrare in azione per proteggere la sua città. Il ragazzino se la dovrà vedere solo coi morti viventi, con i fantasmi, le streghe e mostri di vario genere che scorazzano nella cittadina per colpa di un'antica maledizione. Recensione ❯
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Con due grandi attrici a disposizione, Almodóvar dirige una partitura nitida e rigorosa che prende di petto il tema della morte. Drammatico, Spagna2024. Durata 107 Minuti.
Una donna ha un cancro e, aumentando la probabilità della morte, chiede a una sua amica di starle accanto. Espandi ▽
Ingrid e Martha sono amiche da anni. Martha è stata una corrispondente di guerra e ora è affetta da un tumore che potrebbe essere curabile ma intanto si è preparata all’idea di morire, e ha già scelto, nel caso, come farlo. Ciò che vorrebbe però è non morire sola chiede a Ingrid di soggiornare nella stanza accanto alla sua nel momento in cui dovesse decidere di “abbandonare il party”.
Pedro Almodóvar, al suo primo lungometraggio in lingua inglese affronta di petto, ma con grande pudore e una misura di ironia e leggerezza, il tema della nostra impermanenza su questa terra e della nostra possibilità di scelta su come dire basta.
La sua è una partitura nitida e rigorosa che mette a confronto due grandi attrici, Julianne Moore e Tilda Swinton. The Room Next Door è imbevuto di cultura letteraria, pittorica, musicale, cinematografica, ma resta aderente ai volti umani e vissuti delle sue due protagoniste. Recensione ❯
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Il regista visionario Michael Gracey racconta la storia di un uomo che ha avuto il coraggio di realizzare i suoi sogni: Robbie Williams. Espandi ▽
Robert Williams è un bambino timido che vive in una cittadina dello Staffordshire. A 16 anni Robbie entra a far parte della boy band Take That e la sua vita cambia drasticamente, gettandolo in una spirale di successo e assuefazione ad alcolici e droghe. Anche i rapporti con gli altri membri della boy band non saranno idilliaci. E Robbie continuerà ad essere minato da una sindrome dell'impostore che lo perseguiterà per sempre. Solo quando riuscirà a mettere un fermo alla sua vita spericolata riuscirà a trovare una via di salvezza.
L'asso nella manica di Better Man è la maestria di Gracey, già regista di The Greatest Showman, nel gestire il registro del musical e gli strepitosi numeri di danza di un film che procede a rotta di collo, con un montaggio velocissimo e un'abilità pirotecnica che supera persino quella del più scatenato Baz Luhrmann.
Better Man è esattamente come il suo protagonista: straripante, eccessivo, esagerato, ma immensamente divertente: un tour de force visivo e acustico che ci fa rivivere i successi dei Take That come le grandi performance dal vivo del Willliams solista, senza mai farci dimenticare la dark side di quell'eterno bambino. Recensione ❯
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Quasi l'autobiografia di Bob Fosse, regista di questo film e di Cabaret e Lenny. Il film racconta la vicenda di Joe Gideon coreografo c... Espandi ▽
Quasi l'autobiografia di Bob Fosse, regista di questo film e di Cabaret e Lenny. Il film racconta la vicenda di Joe Gideon coreografo che sta allestendo un grandioso spettacolo per Broadway. Il lavoro sempre più stressante e la sregolata vita privata, lo spingono ad abusare di alcool e di droghe. Morirà di infarto. Recensione ❯
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Un film divertentissimo con una dark side molto oscura, in cui Baker non perde la sua cifra autoriale. Drammatico, USA2024. Durata 138 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Anora, una giovane prostituta di Brooklyn, ha la possibilità di vivere una storia da Cenerentola quando incontra e sposa il figlio di un oligarca. Espandi ▽
Anora detta Ani è una ballerina erotica americana di origine russa esperta in lap dance che porta i clienti nei privé offrendo loro servizi extra a pagamento Un giorno nel locale dove lavora arriva Ivan, un ragazzo russo che pare entusiasta di lei e dei suoi molti talenti. Il giorno dopo Ivan invita a casa sua, e Ani scopre che il ragazzo vive in una megavilla ed è figlio unico di un oligarca multimiliardario. Le cose fra i due ragazzi vanno così bene che Ivan porta Ani a Las Vega e là le chiede di sposarlo. Ma i genitori di lui non sono affatto d’accordo, e mandano una piccola “squadra di intervento” a recuperare il figlio dissennato. Quella che seguirà è una rocambolesca avventura ricca di sorprese , che tuttavia non dimentica di avere un cuore e un occhio alla realtà anche all’interno dell’esagerazione comica. Con Anora il regista americano Sean Baker si cimenta con la “broad comedy” stile Una notte da leoni (indicativo il passaggio a Las Vegas) e la concitazione dei film dei fratelli Safdie, ma mantiene uno stile indie personale e un piglio autoriale riscontrabili in regia, scrittura e montaggio, tutti peraltro firmati personalmente da Baker, che è anche direttore di casting per il suo film: e il cast è responsabile di una parte importante della sua riuscita. Anora è un film divertentissimo ma con una dark side molto oscura, e accompagna il talento multiforme di Sean Baker nel suo passaggio ad un’accessibilità da grande pubblico, senza per questo fargli perdere la propria cifra autoriale e indipendente. Recensione ❯
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Un film intenso, elegante e fortemente sensuale in cui la regista si dimostra eccezionale nel cogliere ogni sfumatura. Drammatico, Francia, India, Paesi Bassi, Lussemburgo, Italia2024. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'infermiera di Mumbai Prabha si immerge nel lavoro per sopprimere ricordi dolorosi, finché un regalo non riapre le ferite del suo passato. Espandi ▽
All We Imagine As Light, opera seconda della regista indiana 38enne Payal Kapadia, coprodotta da Roberto Minervini, è una storia che ha il sapore dei romanzi di Jane Austen. Racconta con immensa tenerezza la storia di due donne (anzi tre, perché c’è anche un’infermiera più anziana, Parvati, sfrattata dalla casa in cui ha vissuto per 22 anni) i cui desideri e aspirazioni si scontrano con un assetto sociale che le relega in un angolo e preclude loro soddisfazioni e sentimenti. Un film intenso, elegante e fortemente sensuale senza essere esplicitamente sessuale (ma l’unica scena di sesso del film è una delle più realistiche e commoventi viste nel cinema recente). Kapadia si dimostra una regista eccezionale, capace di cogliere ogni sfumatura dell’universo narrato, ogni luce, ogni sguardo, ogni dettaglio, ogni piccolo spostamento dell’anima. Le corrispondono in bravura le due attrici protagoniste, Divya Prabha nei panni di Anu e soprattutto Kani Kusruti, la cui intensità recitativa fa di Prabha un magnete irresistibile, e un grido soffocato che è impossibile non ascoltare. Recensione ❯
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Un omaggio trascinante, divertente, irresistibile che cattura tutta la carica rivoluzionaria di un programma che ha fatto la storia. Commedia, USA2024. Durata 109 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
I novanta minuti che hanno preceduto la messa in onda della prima puntata del "Saturday Night Live" l'11 ottobre 1975. Espandi ▽
La sera dell'11 ottobre 1975, alle 23,30, va in onda per la prima volta sulla Nbc il Saturday Night Live che ha cambiato per sempre la storia della televisione e della società americana. Quello stesso giorno, alle 22, è tutto in altro mare. Il creatore e produttore Lorne Michaels, un trentenne di origini canadesi, deve far fronte a numerose difficoltà. Cerca la collaborazione dello staff, a cominciare dalla moglie autrice, ma affrontare anche la diffidenza dei dirigenti della Nbc con a capo Dave Telbet, colui che scovava i talenti e si vantava di essere "l'unica persona in questa azienda senza una descrizione del lavoro". Fino a pochi minuti prima di andare in onda può saltare tutto. Poi, il miracolo...
Un omaggio trascinante, divertente, irresistibile che cattura tutta la carica rivoluzionaria del programma con un finale esaltante. Il film dà l'illusione di essere girato in diretta proprio quella notte dell'11 ottobre del 1975 con le immagini sgranate e i colori sfocati della fotografia di Eric Steelberg.
Si nota anche una struttura narrativa alla Robert Altman dove la distanza tra l'esibizione sul palco e il backstage è quasi annullata. Forse è una coincidenza ma l'anno della prima puntata del Saturday Night Live e Nashville è lo stesso. Recensione ❯
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Tra presente e passato, Patricia Font ci mostra la passione per l'insegnamento. Donandoci un messaggio universalmente valido. Biografico, Spagna2023. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia di coraggio, dedizione e resistenza che rischiava di rimanere sepolta dalle ombre del regime franchista. Espandi ▽
Antoni Benaiges è un maestro delle scuole elementari di origini catalane a cui viene assegnata una pluriclasse a Bañuelos de Bureba (Burgos). I suoi metodi di insegnamento innovativi e il fatto di non nascondere il proprio ateismo gli alienano le simpatie del parroco e del sindaco ma non quelle degli alunni che lo sentono vicino alle loro speranze e ai loro sogni. Uno dei quali è quello di poter vedere il mare.
Un film dallo straordinario successo in Spagna che ha un messaggio universalmente valido. Patricia Font dirige un film in continua alternanza tra il presente e il passato e riesce a restituirci il clima di quell'epoca mostrandoci la passione per l'insegnamento di Antoni
Antoni Benaiges è davvero esistito e veramente ha promesso il mare a dei bambini che potevano solo immaginarlo. Quella promessa aderiva perfettamente al suo progetto didattico e pedagogico. Per comprendere meglio questo aspetto è bene ricordare che Benaiges applicava il 'metodo naturale' elaborato dal pedagogista Célestin Freinet che prevedeva una partecipazione costante da parte degli alunni, dettata dai propri bisogni, al processo di conoscenza. Recensione ❯
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Una storia vera di resilienza e trasformazione, di cui Salles offre una declinazione trattenuta e personale. Drammatico, Storico - Brasile, Francia2024. Durata 135 Minuti.
Ambientato nel 1971 in Brasile, un paese stretto nella morsa della dittatura militare, il film racconta la storia di una madre costretta a reinventarsi quando la vita della sua famiglia viene sconvolta da un atto di violenza arbitraria. Espandi ▽
Brasile, 1971. Rubens Paiva, ex deputato laburista, vive con la moglie Eunice e i cinque figli a Rio de Janeiro. Il colpo di stato del 1964 lo ha espulso dalla scena politica e ha instaurato una dittatura militare che spaventa Eunice e le fa temere per l’incolumità della figlia maggiore Veronica, simpatizzante dei movimenti studenteschi antigovernativi. Ad essere portato via da casa, un giorno in fretta e furia, da un manipolo di sconosciuti armati, è invece Rubens. Non farà mai più ritorno. Il film è la storia della donna, Eunice, raccontata nel mémoire dell’unico figlio maschio, Marcelo Rubens Pavia, oggi giornalista e scrittore. La porta sulle spalle e sul volto l’attrice Fernanda Torres, che si fa contenitore in carne e ossa della dignità della persona reale che rappresenta. Ricordare questa vicenda e mettere pubblicamente al bando certe pratiche è necessario perché non continuinino a esistere. Ma Ainda estou aqui non è solo una storia di denuncia o di memoria: è anche un racconto di trasformazione. La tragedia che colpisce Eunice ribalta ogni cosa e la costringe a reinventarsi, con una nuova consapevolezza. Recensione ❯
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Tra sogno e realtà, un sapiente distillato delle alchimie più segrete del cinema. Azione, USA, Gran Bretagna2010. Durata 142 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Leonardo DiCaprio è Dom Cobb, il ladro più abile nel riuscire ad estrarre segreti preziosi dal profondo del subconscio umano. Espandi ▽
Dom Cobb possiede una qualifica speciale: è in grado di inserirsi nei sogni altrui per prelevare i segreti nascosti nel più profondo del subconscio. Viene contattato da Saito, un potentissimo industriale di origine giapponese, il quale gli chiede di tentare l'operazione opposta. Non deve prelevare pensieri celati ma inserire un'idea che si radichi nella mente di una persona. Recensione ❯
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Torna l'Olocausto, e per mano di un "autore". Pareva che Spielberg avesse detto l'ultima parola, invece ecco una storia sul ghetto di Varsavia. Siamo ... Espandi ▽
Torna l'Olocausto, e per mano di un "autore". Pareva che Spielberg avesse detto l'ultima parola, invece ecco una storia sul ghetto di Varsavia. Siamo nel '38. Comincia a stringersi la tenaglia nazista che produrrà le prime limitazioni per gli Ebrei: prima leggere -la stella di Davide cucita sul braccio- poi pesanti, poi intollerabili, poi mortali. Fino alla decimazione. Wladyslaw, giovane, talentoso pianista, sta suonando Chopin per una registrazione radiofonica proprio mentre arriva la notizia dell'invasione nazista della Polonia. Recensione ❯
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Primo e glaciale capitolo della trilogia di Kieslowski, dedicato alla libertà. Con una straordinaria Juliette Binoche. Drammatico, Francia, Polonia1993. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
In un incidente d'auto Julie perde il marito, famoso compositore, e la sua bambina. Distrutta dal dolore, come farà a riprendere in mano la vita? Espandi ▽
In seguito a un terribile incidente d'auto Julie perde il marito Patrice, compositore musicale di fama internazionale, e la figlia Anna di sette anni. Dopo aver tentato il suicidio, l'elaborazione del dolore porta Julie a concedersi sessualmente al collega di Patrice, Olivier, da sempre innamorato di lei. Ma i sensi di colpa e la disperazione hanno la meglio e Julie si ritira nel solitario anonimato in un quartiere periferico di Parigi. Sarà una rivelazione sconvolgente a infonderle il coraggio per ricominciare a vivere e ad accettare il destino.
Discernere tra piano allegorico e piano narrativo è difficile, se non impossibile, nel cinema del regista polacco e Film blu è in questo senso esemplare, per la sua capacità di trasformarsi dallo stile asciutto, deprivato di emotività, della prima parte alla magniloquenza di un epilogo ai limiti del kitsch, che lavora - volutamente - per mezzo di immagini e accostamenti eclatanti e di sicuro impatto.
Straordinario il lavoro di sottrazione di Juliette Binoche (insignita della Coppa Volpi), un involucro svuotato di ogni emozione, pedinato e scrutato da una macchina da presa che ne asseconda gli sbalzi umorali anche sul piano stilistico. Recensione ❯
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Un'esperienza sensoriale disturbante e sconvolgente nei meandri della mente. Drammatico, USA, Polonia, Francia2006. Durata 172 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
La storia di un mistero. Il mistero di un insieme di mondi che si svelano intorno a una donna. Espandi ▽
Nikki Grace (Laura Dern) e Devon Berk (Theroux) recitano nel cast del nuovo film diretto da Kingsley Stewart (Jeremy Irons).
La vita di Nikki diventa sempre più confusa quando inizia a entrare nella parte che le è stata assegnata: presto inizia a confondere la vita reale con quella di Susan Blue, il personaggio che sta interpretando.
L'intreccio si complica sempre di più finché la vita del personaggio Susan non inizia a prendere il sopravvento sulla vita reale di Nikki. Recensione ❯
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Sorrentino torna a trovare la profondità, la leggerezza ma anche la concentrazione che permettono al film di levitare. Drammatico, Italia, Francia, Svizzera, Gran Bretagna2015. Durata 118 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo il successo di This Must Be the Place e La grande bellezza, il regista premio Oscar Paolo Sorrentino dirige un film interpretato da un cast di stelle internazionali. Espandi ▽
In un elegante albergo ai piedi delle Alpi Fred e Mick, due vecchi amici alla soglia degli ottant'anni, trascorrono insieme una vacanza primaverile.
Fred è un compositore e direttore d'orchestra in pensione, Mick un regista ancora in attività. Sanno che il loro futuro si va velocemente esaurendo e decidono di affrontarlo insieme. Guardano con curiosità e tenerezza alla vita confusa dei propri figli, all'entusiasmo dei giovani collaboratori di Mick, agli altri ospiti dell'albergo, a quanti sembrano poter disporre di un tempo che a loro non è dato. E mentre Mick si affanna nel tentativo di concludere la sceneggiatura di quello che pensa sarà il suo ultimo e più significativo film, Fred, che da tempo ha rinunciato alla musica, non intende assolutamente tornare sui propri passi. Ma c'è chi vuole a tutti i costi vederlo dirigere ancora una volta e ascoltare le sue composizioni. Recensione ❯
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