La stanza accanto

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Un film di Pedro Almodóvar. Con Tilda Swinton, Julianne Moore, John Turturro, Alessandro Nivola.
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Titolo originale The Room Next Door. Drammatico, durata 107 min. - Spagna 2024. - Warner Bros Italia uscita giovedì 5 dicembre 2024. MYMONETRO La stanza accanto * * * 1/2 - valutazione media: 3,71 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
thomas venerdì 6 dicembre 2024
questa volta no
83%
No
17%

A Pedro Almodovar vogliamo un mondo di bene: nei suoi quasi cinquanta anni di attività artistica ha raccontato, come forse mai nessuno prima, storie in cui persone all'apparenza normali (quelle che trovi nella sala d'aspetto di un ufficio postale o di un medico) facevano cose “fuori di testa”.
Questa volta, però, racconta la storia di una persona ricchissima che ritiene di fare una cosa tutto sommato comprensibile: togliersi la vita per non affrontare i dolori della fase terminale di un cancro.
Tilda Swinton (Martha) vive infatti sola in elegantissimo loft di New York con vista mozzafiato (“Oh quanto mi mancherà questo skyline” dirà sospirando al momento di andar via) e si sceglie la location in cui morire affittando per un mese una villa tutta a vetri dal design ultramoderno con piscina ed immersa nei boschi (costo nella vita reale: non meno di 1. [+]

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[+] veramente no (di czcarla)
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[+] bravo (di monica-esse)
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francesca meneghetti venerdì 6 dicembre 2024
la neve esistenziale che copre vivi e morti Valutazione 4 stelle su cinque
72%
No
28%

Ingrid è una scrittrice newyorkese di successo. Mentre firma le copie del suo ultimo libro sull’inaccettabilità della morte, si presenta a lei un’amica, che la informa del ricovero in ospedale di Marha per tumore. Ingrid non la vede da anni, ma non si sottrae all’invito e riprende con lei, reporter di guerra (come la nostra Oriana Fallaci) i fili di una vecchia amicizia intessuta di fitte conversazioni, anche dopo le temporanee dimissioni dall’ospedale. Sullo sfondo (o dalla grande finestra dell’appartamento di Martha, o da un parco urbano, o da altre prospettive panoramiche) la Grande Mela, con il suo skyline dinamico. La ingentilisce, come fosse lo scenario di una favola, la nevicata in rosa sui grattacieli, che ricorda a Martha il paragrafo finale dell’ultimo racconto dei Dublinesi di Joyce, The Dead (Snow was general all over Ireland…); il dettaglio serve, perché sarà richiamato alla fine. [+]

[+] un altro bellissimo film di pedro almodóvar (di antonio montefalcone)
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angelo umana martedì 17 dicembre 2024
archiviamo Valutazione 2 stelle su cinque
71%
No
29%

 Due ex giornaliste – che sono state anche in “teatri” di guerra - si reincontrano quando una di esse sta firmando copie di un libro dopo averlo presentato a dei lettori. L'occasione è buona per ripercorrere loro momenti del passato, una mostra maggior necessità di confidarsi all'altra: un rapporto problematico con una figlia che non vede più, un “abisso di silenzio” (testuale) dalla pubertà di lei, che le rimproverava di non averle mai parlato del papà con cui fu concepita, lei che divenne mamma da quasi adolescente. Ora è pronta ad “abbandonare la festa”, a questo modo confessa il tumore che la condanna: i medici vogliono che continui a “combattere”, lei che di cure non ne vuole più. [+]

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cardclau venerdì 6 dicembre 2024
il probema dell''uguaglianza di fronte alla morte Valutazione 3 stelle su cinque
59%
No
41%

Sebbene potremmo essere d’accordo che non è vero che la legge sia uguale per tutti, potremmo avere difficoltà a pensare che anche di fronte alla morte non siamo poi così tutti uguali. Ma differenziamo il momento della morte fisica, vero e proprio, da quello che lo precede, l’agonia, il dolore, lo smarrimento delle proprie facoltà, il piombare nel buio prima che sia divenuto assoluto. Soprattuto quando non avendo raggiunto i limiti dell’esistenza umana, e non essendo ancora così fragili, si potrebbe essere costretti a dover affrontare disarmati un periodo breve, sì, ma percepito sempre troppo lungo. Penso che questo sia quello che ci angoscia, e che il regista abbia avuto difficoltà a riconoscere, se non nelle tre amiche che, interpellate da Martha se la sarebbero sentita di accompagnarla, si sono rifiutate inorridite. [+]

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johnny1988 lunedì 16 dicembre 2024
un almodovar che rischia molto fra morte e design Valutazione 3 stelle su cinque
63%
No
38%

Martha e Ingrid sono due scrittrici newyorkesi coltissime e pubblicatissime. Ma mentre la prima (il cui nome non va erroneamente confuso con il significato etimologico di "morte", diffidate da certi articoli) scrive romanzi narrativi e il suo ultimo libro parla della propria difficoltà ad accettare la fine dell'esistenza, la seconda è un'affermata corrispondente di guerra che rammenta con costanza cosa abbia sempre significato nella sua professione il distacco emotivo. Il caso e la notizia tragica del cancro di Ingrid riuniscono le due vecchie amiche che decidono di comune accordo, malgrado la refrattarietà di Martha ad accettare il destino di Ingrid, di passare gli ultimi giorni insieme in una villa nel bosco lontano dalla metropoli: la "stanza accanto" è per l'appunto la camera che occuperà Martha durante il soggiorno nella dimora. [+]

[+] un film da leggere (di stefano59)
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felicity giovedì 7 agosto 2025
vero capolavoro, una lezione di cinema Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

La stanza accanto è un film di cui è difficile dire perché dice tutto da solo, e con tale sublime eleganza e intelligenza da poter far sentire inopportuna qualunque parola in più. 
La prima parte del film è uno di quei racconti à la Almodóvar, dove una chiacchierata tra vecchie amiche che si aggiornano sugli anni passati nel silenzio reciproco si trasforma in un racconto di funamboliche peripezie, con flashback che parlano di guerre, di abbandoni, di incendi, di figli, di amanti, di sesso. È la vita che esplode nei racconti di Martha, pallida e magrissima, che dal letto della clinica avvolta in ampi maglioni viola e blu o carezzata da eleganti giacche da camera, racconta a Ingrid quello che è stato. [+]

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edmund venerdì 4 luglio 2025
anche i ricchi muoiono Valutazione 2 stelle su cinque
100%
No
0%

Anche i ricchi muoiono
Ebbene sì! Anche i ricchi muoiono. E come da copione, con i soldi che si ritrovano (qualcuno se li è pure sudati) possono scegliersi la vita e, udite udite, finanche la morte si scelgono. Che ci faccia ancora arrabbiare un’ovvietà del genere può soltanto farmi apprezzare di più l’invidia sociale come motore di cambiamento di ogni tempo e base di tutte le rivoluzioni a cominciare da quella francese che, sarebbe bene non dimenticare mai,  fu rivoluzione borghese per eccellenza e prima di tutto.
E come muore un sottoproletario che si deve affidare alle amorevoli cure del sistema sanitario nazionale americano o italiano? (quest’ultimo molto meglio di sicuro) E che è costretto a muoversi in un monolocale di 30 metri quadri? Preghiamo Almodovar di scriverci su il prossimo film così da accontentare tutte le classi sociali più indigenti cui appartengo anch’io (giusto per fugare qualunque equivoco dei soliti ben pensanti e falsamente progressisti). [+]

[+] casablanca? (di armando )
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la criticadora de pelicula mercoledì 18 giugno 2025
la stanza accanto, anzi di sotto Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

  Nella stanza accanto, anzi di sotto, in una bellissima casa nel bosco, c'è Ingrid, la quale si deve dimensionare con la paura della morte: quella imminente di Martha, l' amica malata terminale, intenzionata a farla finita prima che il cancro la divori.

Martha deciderà quando andarsene e Ingrid lo dovrà scoprire, con tutte le angosce del caso, scrutando ogni giorno  la porta della stanza dove alloggia l' amica. Chiusa sarà il segnale certo (o quasi) che Martha è dipartita.
Questo in sintesi il nocciolo di una storia molto ben recitata: la morte affrontata con coraggio da entrambe le protagoniste. Un evento che tocca tutti nessuno escluso, e che Ingrid avversa  ritenendolo quasi inconcepibile, ma per Martha rappresenta una necessità sempre più urgente. [+]

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marcus lunedì 7 luglio 2025
martha, ingrid, damian e joyce Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

Il senso di paralisi della volontà vissuto da Martha (nel senso che la società e le sue leggi le impediscono di esercitarla) diventa il pretesto molto metaforico per discutere della più ampia "paralisi" di una società oppressiva, ormai irredimibile che difetta soprattutto di capacità di immedesimazione. Una società in cui la compassione è assente, decisamente.
Joyce si respira lungo tutto il film a ben guardare e non solo mentre “la neve cade stancamente…stancamente come se scendesse la loro ultima ora, su tutti i vivi e i morti". Tutti i personaggi principali sono molto joyciani tanto che mi verrebbe da dire che il film è liberamente ispirato a “Gente di Dublino” (e non guardano forse le due amiche un film “The dead” titolo dell’ultimo dei racconti dell’omonima raccolta?)
Il film rappresenta, secondo me, una buona sintesi intensa e insieme amara tra riflessione interiore e analisi sociale. [+]

[+] non condivido totalmente (di aleksieviv)
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francesco venerdì 17 ottobre 2025
almod?var, tra hopper e joyce, un requiem intimo Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Con La stanza accanto Pedro Almodóvar sceglie la via della sottrazione: niente colori sgargianti, niente melodramma travolgente, ma un film intimo, scandito da dialoghi e silenzi che parlano di amicizia, di memoria, e della libertà di scegliere la propria fine.

Il cuore dell’opera pulsa nella parte finale, quando le due protagoniste — interpretate da una Tilda Swinton fragile e fiera e da una Julianne Moore intensa e composta — si ritrovano nella casa che diventa teatro dell’ultimo congedo. Su una parete, People in the Sun di Hopper: figure sedute alla luce, immobili e sospese, come presagi della stessa attesa che grava sulle due donne, ferme sul crinale tra la vita e la morte. [+]

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