Anno | 2024 |
Genere | Biografico, |
Produzione | USA |
Durata | 134 minuti |
Al cinema | 67 sale cinematografiche |
Regia di | Michael Gracey |
Attori | Robbie Williams, Jonno Davies, Steve Pemberton, Damon Herriman, Raechelle Banno Alison Steadman, Kate Mulvany, Anthony Hayes, Tom Budge, Pierre Bergman, Rose Flanagan, David Woods (III), Jesse Hyde (II), Samer Singh Dawar, Jessica Lu. |
Uscita | mercoledì 1 gennaio 2025 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Lucky Red |
MYmonetro | 3,64 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 3 gennaio 2025
Il regista visionario Michael Gracey racconta la storia di un uomo che ha avuto il coraggio di realizzare i suoi sogni: Robbie Williams. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, 1 candidatura a Critics Choice Award, Better Man è 15° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 22.343,00 e registrato 76.837 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
|
Robert Williams è un bambino timido che vive in una cittadina dello Staffordshire. Il padre possiede un pub e si considera un intrattenitore nato, e il piccolo Robbie vorrebbe dimostrarsi alla sua altezza: peccato che papà sia spesso assente e sempre distratto verso il proprio unico figlio. A 16 anni Robbie entra a far parte della boy band Take That e la sua vita cambia drasticamente, gettandolo in una spirale di successo e assuefazione ad alcolici e droghe che rischierà di mandarlo all'altro mondo. Anche i rapporti con gli altri membri della boy band non saranno idilliaci, avvelenati da gelosie e rivalità. E Robbie continuerà ad essere minato da una sindrome dell'impostore che lo perseguiterà per sempre. Solo quando riuscirà a mettere un fermo alla sua vita spericolata riuscirà a trovare una via di salvezza.
Come Pharrell Williams in Piece By Piece, Robbie Williams ha accettato di far interpretare il biopic Better Man da un alter ego.
Laddove il Pharrell di Piece By Piece era una figura di Lego, il Robbie Williams di Better Man è una scimmia realizzata in grafica computerizzata e basata sull'attore e ballerino Jonno Davies, l'attore con addosso una tuta da motion capture (tipo quella di Andy Serkis per interpretare Gollum ne Il signore degli anelli) che mima i movimenti e le espressioni del vero Robbie Williams.
La scimmia è la personificazione di come Williams percepisce se stesso: una creatura meno evoluta, un subumano incapace di relazionarsi da pari con gli homini sapiens. Ed è una grande idea, perché quel grado di separazione riesce a dare al regista Michael Gracey la massima libertà nel raccontare la storia di un uomo di spettacolo sempre sopra le righe e capace di intrattenere pubblici oceanici con la sua personalità esuberante, ma mai in grado di guardarsi dentro con serenità e gestire una malinconia esistenziale sempre presente.
L'altro asso nella manica di Better Man è la maestria di Gracey, già regista di The Greatest Showman, nel gestire il registro del musical e gli strepitosi numeri di danza di un film che procede a rotta di collo, con un montaggio velocissimo e un'abilità pirotecnica che supera persino quella del più scatenato Baz Luhrmann. Ma al centro della scena, e della trama, resta sempre quella scimmia triste costretta ad esibirsi per chiunque ("Let me entertain you"), con i grandi occhi verdi dall'espressione disperata anche mentre fa del suo meglio per divertire. Una scimmia più vera del vero nel restituire lo sguardo allo stesso tempo folle e straziante di Robbie Williams e la sua energia cinetica incontenibile, il suo magnetismo (è il caso di dirlo) animale e la sua estrema sensualità.
Better Man è esattamente come il suo protagonista: straripante, eccessivo, esagerato, ma immensamente divertente: un tour de force visivo e acustico che ci fa rivivere i successi dei Take That come le grandi performance dal vivo del Willliams solista, senza mai farci dimenticare la dark side di quell'eterno bambino bloccato allo stadio infantile dell'incertezza e della paura di crescere. Anche al massimo del successo Robbie infatti continua a vedere fra il pubblico quel se stesso scimmiesco, un Pinocchio di legno che non diventerà mai veramente di carne.
La strepitosa confezione fa soprassedere ad una trama tutto sommato convenzionale, la classica storia di ascesa, caduta e redenzione di una rock star, senza grandi novità drammaturgiche: ed è un peccato che Gracey e i suoi sceneggiatori non si siano sforzati di più in questo senso. Ma la novità del personaggio scimmiesco che veicola in modo molto efficace il suo alter ego umano, e la padronanza assoluta della regia e della messinscena compensano ampiamente la mancanza di originalità della trama, e rendono Better Man un'esperienza cinematografica adrenalinica e piena della stessa carica seducente di uno dei mitici concerti di Robbie Williams.
La redenzione di Robbie Williams passa da questo film a tratti esplosivo e a tratti introspettivo. Si vede tutto d'un fiato, si ascoltano le canzoni migliori con un pizzico di romanticismo. Molto piaciuto.
Lo definirei un film brillante. E in questo aggettivo voglio racchiuderne altri come dinamico, intelligente, acuto, talentuoso. Molto azzeccata la scelta di presentare il protagonista Robbie Williams come uno scimpanze' che cerca di diventare un Better Man. Nello stesso tempo dentro a quella brillantezza si cela un abisso di dolore e di sfiducia ben rappresentato dagli altri da s?.
Better Man...ammetto che ? un po' prestino ?? per definirlo film dell'anno, per? ? veramente un gran bel film, divertente e commovente allo stesso tempo, che racconta una storia simile a quella di molti altri artisti in un modo unico, originale e sorprendente
"Un mattino, al risveglio da sogni inquieti, Gregor Samsa si trovò trasformato in un enorme insetto". Comincia così La metamorfosi di Franz Kafka. Invece Better man comincia con Robbie Williams trasformato in uno scimpanzé. Forse anche lui ha avuto sogni inquieti. Il regista Michael Gracey, nelle interviste, sostiene di avergli chiesto: "Se dovessi vedere te stesso come un animale, che animale sarebbe?". [...] Vai alla recensione »
Dopo aver narrato la vita di Phineas Barnum nel musical The Greatest Showman, il regista australiano Michael Gracey ci riprova con il racconto della fulminante ascesa, della drammatica caduta e della straordinaria rinascita della pop superstar inglese Robbie Williams. Better Man - dal titolo di una delle canzoni di Robbie Williams - è un musical con un mix di risate e lacrime, che non esalta i successi [...] Vai alla recensione »
Quando una sola grande idea fa il film. Ché il copione del biopic dedicato a Robbie Williams tende alla piatta normalità. Infanzia povera, trauma primario (papà che se ne va di casa), ingresso nei Take That, il successo che dà alla testa e fa deragliare, l'uscita dal gruppo, le ragazze, la droga, il ritorno come solista: l'intero repertorio sciorinato senza guizzi.
Strepitoso. Non c'è altro da dire. Il genere biografia di cantante e musicista - dall'infanzia quando faceva il karaoke sul divano di casa, accanto alla nonna che tanto lo ama e a un padre, diciamo così, fuggevole, fino al successo da stadio - è seppellito per sempre. Con un mirabolante sfoggio di idee, coreografie, "a little help from my friends" intesi come pasticche e polverine, euforia e depressione [...] Vai alla recensione »
Come percepisce se stesso la popstar planetaria Robbie Williams? Come una creatura poco evoluta e incapace di relazionarsi con gli altri, in bilico tra deficit di autostima e smisurata esaltazione. Per questo, nel biopic che ne ripercorre la traiettoria artistica, il regista australiano Michael Gracey («The Greatest Showman») lo presenta - con l'avallo complice di Robbie medesimo - nella pelliccia [...] Vai alla recensione »
Narcisista, faccia da schiaffi, coglione spocchioso. Non si nasconde, Robbie Williams, nel portare in scena la propria vita su grande schermo, giunto all'età di cinquant'anni. Probabilmente stabilisce il record per i biopic dedicati a leggende viventi, poiché «Alì» (per Muhammad Alì) e «Rocketman» (per Elton John) sono usciti quando le due star erano molto più vecchie e con un loro coinvolgimento [...] Vai alla recensione »
Robbie Williams vive in una cittadina dello Staffordshire e quando a 16 anni entra a far parte della boy band Take That la sua vita cambia drasticamente: insieme al successo planetario arrivano però alcool e droghe, gelosie e rivalità. Solo quando riuscirà a fermare la sua vita di eccessi troverà una via di salvezza. Michael Gracey firma con Better Man l'esuberante e visionario biopic della pop star [...] Vai alla recensione »
Non un semplice musical né un biopic come altri, Better Man è la storia vera dell'ascesa fulminante, della drammatica caduta e della straordinaria rinascita della superstar del pop britannico Robbie Williams, ex Take That, che qui vediamo mettersi a nudo in maniera più unica che rara. Oltre che incredibilmente emozionante e spettacolare, grazie alla regia del Michael Gracey di The Greatest Showman [...] Vai alla recensione »
Da discutere se faccia-da-scimmia Williams sia una buona idea per il biopic melorock di una massima star del pianeta. Però è un escamotage, non scentrato (Robbie si vede così), per competere col solito problema: come azzeccare e identificare nel complesso psicofisico un idolo noto anche alle formiche (vedremo Dylan/Chalamet). La truccheria VFX sul volto di Williams si fa sentire, ma sviluppa l'eccentricità [...] Vai alla recensione »
Affascinato evidentemente dall'eccesso degli uomini dello spettacolo, quale esso sia, il regista Michael Gracy passa dall'Ottocento di P.T. Barnum ("The Greatest Showman", 2017) al contemporaneo di una pop-star come Robbie Williams, personaggi accomunati entrambi dalla volontà di strafare per dimostrare agli altri il proprio valore, in una ricerca morbosa e infinita dell'approvazione sociale e artistica, [...] Vai alla recensione »
"Come on hold my hand. I wanna contact the living. Not sure I understand. This role I've been given" cantava ventidue anni fa Robbie Williams in occasione dell'uscita di Escapology, uno dei suoi album più noti. La traccia è Feel e Williams confessa a sé stesso e ai suoi fan, di non riuscire a comprendersi. Di non riuscire a comprendere il proprio ruolo nella musica e più in generale nel mondo, ma nonostante [...] Vai alla recensione »
Per quelle strane fatalità del destino cinematografico, a distanza di un mese o quasi l'uno dall'altro escono due singolari, inconsuete biopic di importanti musicisti/cantautori che hanno segnato, anche se in maniera diversa, la storia contemporanea della musica: l'americano Pharrell Williams e l'inglese Robbie Williams. Praticamente coetanei - uno è del 1973, l'altro del 1974 -, entrambi hanno cominciato [...] Vai alla recensione »
La classica storia dell'outsider che insegue un sogno, lo agguanta e se ne lascia distruggere: fame, fama e famiglia sono gli assilli la cui combinazione genera aspettative soffocanti e delusioni catastrofiche. Niente di nuovo, dunque, nella parabola del giovane Robert detto (suo malgrado) Robbie: eccetto il fatto che l'eroe della storia - dall'infanzia nei casermoni di Stoke-on-Trent alla gloria dei [...] Vai alla recensione »
Evoluzione: il secondo film diretto da Michael Gracey s'incanala in questo solco. Dopo aver raccontato le gesta abbondantemente romanzate del più grande tra gli showman (iperbole del tutto priva di fondamento), ora porta sullo schermo la parabola dell'uomo (solo man, senza show) che, dati oggettivi alla mano, è stato il più grande artista solista del Regno Unito.
"Come on hold my hand. I wanna contact the living. Not sure I understand. This role I've been given" cantava ventidue anni fa Robbie Williams in occasione dell'uscita di Escapology, uno dei suoi album più noti. La traccia è Feel e Williams confessa a sé stesso e ai suoi fan, di non riuscire a comprendersi. Di non riuscire a comprendere il proprio ruolo nella musica e più in generale nel mondo, ma nonostante [...] Vai alla recensione »
A distanza di poco più di un anno da Robbie Williams, la docuserie in 4 puntate Netflix in cui la popstar britannica si metteva a nudo raccontando il lato oscuro (alcolismo, tossicodipendenze, depressione) della sua esistenza, ecco che nelle sale (in Italia dall'1 gennaio 2025, con Lucky Red, oggi in anteprima all'Auditorium di Roma alla presenza del cantante) arriva Better Man, musical live-action [...] Vai alla recensione »