Titolo originale | The Greatest Showman |
Anno | 2017 |
Genere | Musical, Biografico, Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Michael Gracey |
Attori | Hugh Jackman, Michelle Williams, Zac Efron, Rebecca Ferguson, Zendaya, Keala Settle, Yahya Abdul-Mateen II Diahann Carroll, Fredric Lehne, Natasha Liu Bordizzo, Paul Sparks. |
Uscita | lunedì 25 dicembre 2017 |
Tag | Da vedere 2017 |
Distribuzione | 20th Century Fox Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,54 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 22 dicembre 2017
Un uomo di spettacolo famoso si lascia sedurre dalla voce e dall'anima di una cantante chiamata Usignolo svedese. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 2 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, 1 candidatura a Critics Choice Award, 1 candidatura a CDG Awards, In Italia al Box Office The Greatest Showman ha incassato 3 milioni di euro .
The Greatest Showman è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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CONSIGLIATO SÌ
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Inizio Ottocento. Phineas Taylor Barnum è il figlio di un sarto che muore catapultando il bambino nel buio di un'infanzia dickensiana. Ma P.T. crede nel sogno americano di inventarsi un'identità nobile ritagliata dalla stoffa dei sogni, e il suo amore di gioventù, la dolce Charity, abbandona i privilegi della propria casta bramina per seguire le visioni di quello che diventerà suo marito e il padre delle loro due figlie. Per Barnum, convinto che ogni progetto debba essere realizzato "cinque volte più grande, e dappertutto", nulla è abbastanza: non il Museo delle stranezze che edifica nel centro di Manhattan per lo sgomento (e la curiosità morbosa) dei newyorkesi, non il circo che porta il suo nome in cui si esibiscono la donna barbuta e il gigante irlandese, il nano Tom Thumb e i gemeli siamesi. Perché quando P.T. Barnum "sta arrivando", lo fa come un ciclone inarrestabile che travolge ogni cosa al suo passaggio: steccati e ipocrisie, ma anche legami e sentimenti.
The Greatest Showman sceglie di interpretare il personaggio di Barnum scansando le sue controverse sfaccettature reali - impresario, businessman, editore, politico, filantropo - e concentrandosi sull'impeto dominante della sua vocazione di entertainer.
P.T. diventa così il simbolo dell'urgenza vitale e del diritto inalienabile di calcare il palcoscenico e fare spettacolo, anche mescolando arte popolare e arte nobile. Sotto questo profilo non c'è scena più efficace nel film della danza fra una trapezista di colore e il partner d'affari di Barnum, il rampollo dell'alta borghesia newyorkese Philip Carlyle, che raffigura il rapporto fra strati sociali (e fra cultura "alta" e "bassa") come un movimento interdipendente di elevazione e di discesa (con tanto di cadute rovinose) sviluppato lungo un asse verticale, ma anche lungo una tariettoria ellittica che avvicina e allontana i personaggi con ciclica regolarità. Lo sviluppo ellittico (anche a livello di sceneggiatura) attraversa tutta la narrazione filmica, rendendo quella di Barnum (non a caso l'inventore del circo a tre piste, fatto di cerchi occasionalmente intersecabili) una cosmologia i cui i pianeti orbitano l'uno in relazione all'altro (alcuni convinti di essere il centro del proprio universo), seguendo una linea obliqua che li accosta e poi bruscamente li separa, e facendo del momento in cui maggiormente si accostano (un bacio, il tocco di una mano) lo stesso che li scaglia il più lontano possibile gli uni dagli altri.
La storia di P.T. Barnum narra anche la sua ricerca ottusa e senza fine dell'approvazione sociale e artistica, determinata dall'incapacità di prescindere dal giudizio degli altri. E Gracey sceglie il cast perfetto per raccontare in questa chiave i due protagonisti maschili: Hugh Jackman, maestro nell'arte di recitar cantando (come già dimostrato ne I miserabili) e dotato di grande carisma naturale nei panni dell'irresistibile Barnum, e Zac Efron, segretamente malinconico e afflitto dalla paura che il suo successo sia un risultato di miscasting, nei panni di Carlyle, nato nel privilegio ma incapace di trovare il proprio posto nel mondo.
Michael Gracey, regista di The Greatest Showman, è lui stesso un po' Barnum: self made man australiano come la star del suo lungometraggio d'esordio, giovane e ambizioso, intento a lasciare il segno nel cinema hollywoodiano come nel musical anglosassone (con ben presente il conterraneo Baz Luhrman), patendo da un solido background come regista pubblicitario e realizzatore di effetti speciali - cioè mago. Gracey ha preso una sceneggiatura firmata da un peso piuma come Jenny Bricks e l'ha fatta riscrivere da un peso massimo come Bill Condon, autore di adattamenti cinematografici di musical di enorme successo (Chicago, Dreamgirls, La bella e la bestia) ma anche di un geniale piccolo film sul cinema, Demoni e dei, premio Oscar alla sceneggiatura.
Le canzoni di The Greatest Showman sono scritte dal duo di trentaduenni Pasek & Paul (Oscar per City of Stars di La La Land) e composte da Johnn Debney (Oscar nomination per la colonna sonora de La passione di Cristo).
Ma resta evidente che le intuizioni visive di Gracey superano di gran lunga le indicazioni dei brani musicali che virano spesso, per testo e melodia, verso sensibilità melodrammatiche alla Glee.
The Greatest Showman è spettacolo, frenetico ed eccessivo come un tripudio circense, potentemente ritmato e magnificamente orchestrato, mistificatore come deve essere ogni show (e come è il cinema, dai tempi della lanterna magica), ma soprattutto accessibile ad ognuno di noi. Perché questo Barnum legittima soprattutto l'aspirazione di ognuno di noi ad entrare in scena, che sia da prima ballerina, o da alberello della scenografia.
È dal 2001, da Moulin rouge!, che un grande studio cinematografico americano non porta al cinema un musical originale. Chicago, Dreamgirls, High School Musical e via dicendo erano tutti adattamenti.
La produzione di una nuova impresa con al centro Hugh Jackman
Ora invece non senza una certa fatica è ufficialmente partita la produzione di una nuova impresa con al centro Hugh Jackman, il cui talento nel ballo e nel canto è stato rivelato a tutti da Les miserables.
Il titolo (al momento) da solo spiega il punto del film: The greatest showman on Earth. È la storia di P.T. Barnum, politico, uomo di spettacolo e imprenditore americano, famoso più che altro per il suo circo e per essere stato un grandissimo imbonitore e creatore di mitologie. Che poi è un bel modo per dire "falsità". Non una gran fama ma di certo la sua impresa e il suo nome sono riusciti a diventare sinonimo di circo per decenni.
Nonostante non esistano ancora scene pronte da mostrare il backstage, le immagini delle prove, i costumi e gli storyboard promettono un film in grandissimo stile per un film che punta a celebrare lo spettacolo e il primo grande intrattenitore per famiglie d'America, creando a sua volta uno spettacolo gigantesco. La storia sarà tratta dalle vere peripezie di Barnum e, come accade sempre di più per i film biografici, invece che raccontare tutta la sua vita si concentrerà su un momento preciso, quando cioè decise di creare il suo famoso circo a tre piste e si innamorò dell'usignolo svedese, ovvero la cantante d'opera Jenny Lind, per la cui parte è stata scelta Michelle Williams. L'odore è quello della grande agiografia, della celebrazione dell'amore spasmodico e della passione per il grande spettacolo.
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Il film ha come oggetto la vita di Taylor Barnum, da ragazzino povero e modesto impiegato che stenta a mantenere la famiglia fino alla fondazione del circo e l'ingresso del socio Carlyle. La storia è estremamente romanzata e certo non può considerarsi un biopic, ma un musical che ha come pretesto la realizzazione del Museo Americano che presentava persone abnormi (giganti, la [...] Vai alla recensione »
Visto ieri sera, lo aspettavo con ansia già da due settimane, mi sono innamorata di questo film già dal trailer, e con estremo piacere, si è confermato minuto per minuto tutto quello che mi aspettavo e forse anche di più.. mi aspettavo qualche pecca, qualche esasperazione di musiche, colori o drammaticità, ma si tratta di un circo in fondo e il regista è riuscito ad emozionare in ogni singola inquadratura, [...] Vai alla recensione »
Un tempo , quando ero bambino , all'arrivo del Carnevale si andavano a vedere i "baracconi" , con il loro contorno di giostre e spettacoli , a detta degli imbonitori , sorprendenti che più non si può . E' stata perciò una piccola festa , rientrare in quell'ambiente , andando a vedere questo film che racconta la storia di chi ha praticamente inventato [...] Vai alla recensione »
Dopo La la land non mi aspettavo di vedere un'altro bel musical; invece ecco qui: la straordinaria macchina di Hollywood dimostra di saper realizzare un bel lavoro da un progetto che ha le sue belle complessità. Non deve essere certo una passeggiata raccontare, per lo più con il registro del musical, la vita di un personaggio controverso come Barnum.
The Greatest Showman non è un film leggero. L’esordiente Michael Gracey gioca con l’ottimismo e costruisce un’allegoria dell’America di Trump. La donna barbuta, l’uomo più alto del continente, il nano e il resto della compagnia rappresentano il diverso, lo straniero che l’upper class non può accettare.
Più che la storia, a travolgere è la colonna sonora che con il suo ritmo accompagna l’intero film: ballate alternate a ritmi scatenati, un po’ come l’animo dello spettacolo circense che rappresenta, a volte nostalgico, a volte frenetico. Non è il “Moulin Rouge” di Luhrmann che, con un copione da fiaba classica e consolidata, con una Nicole Kidman [...] Vai alla recensione »
Lasciando la lettura della breve trama a Wikipedia, andiamo dritti al punto.Il film, uscito un anno dopo La La Land, è l'ennesimo musical Hollywoodiano sinonimo di grande spettacolo ed enorme qualità, il che garantisce un altro punto positivo per il genere Musical.Le musiche inebriano nella loro maestosità, ritmo e, spesso, malinconia legata alle parole usate per sottolineare il tono di ogni scena.Dagli [...] Vai alla recensione »
P.T. Barnum, ragazzo dalle umili origini, resta orfano in giovane età. Ma nonostante le avversità non si perde d'animo e continua a credere nel sogno americano. Saranno i suoi sogni, le sue speranze e le sue ambizioni a condurre la sua vita in un continuo sali e scendi, come in ogni show che si rispetti, tra gloria e delusioni.
Non serviva la risposta mainstream a Lalaland per farci rimpiangere l'indimenticabile film di Chazelle, non serviva ma è arrivata puntualmente con The greatest showman proprio il 25 dicembre ed ecco a noi una favolona musicata fintissima e chiassosa, progettata per chi è in vena di amenità natalizie. Abbandonata con le primissime scene ogni aspettativa di carattere storico-filo [...] Vai alla recensione »
Decisamente sopravvalutato e sovrastellato. Durante i 110 min. di proiezione il pubblico affluito in sala con l’onesta aspettativa di intrattenimento festivo e festoso, è reso catatonico da una pellicola che non concede un sorriso né un’emozione, allibito da una sceneggiatura incolore e inodore, inframezzata di brani cantati che sono sempre lo stesso, composto nel più [...] Vai alla recensione »
La trama non conta. Il film è un vero tripudio per occhi ed orecchi. Visionario, debordante, ingenuo, rutilante, talvolta eccessivo, ma irrefrenabile nella sua gioiosa esplosività. Alcune scene veramente coinvolgenti: ZacEfron e la trapezista, never more di Rebecca Ferguson e il ballo conclusivo. Il musical sta rinascendo?
Lo vedi e provi emozioni intense! Ovvio che tutto è soggettivo, ma questo film merita veramente di essere visto.
Ho visto l'anteprima del film ieri sera a UCi , sinceramente il film e molto bello. E un musical ma fatto molto bene , dalla scenografia alle acrobazie dei personaggi , mi e piacciuto tutto. Il modo in qui Barman unisce in un circo tante persone diverse.
Una storia fatta di aspirazioni, riscatto e ambizione. Un musical con canzoni belle e travolgenti. Un pieno di energia che ti accompagna anche fuori.
Il film parte noioso con un'accozzaglia di video- clip musicali monotoni e un filino lunghetti. A farne le spese è la trama: a dir poco frastagliata. Tolto questo incipit, assolutamente da dimenticare, il film ingrana alla grande con simpaticissimi siparietti tra i protagonisti. A metà film cominciano ad emergere i messaggi, fino al gran finale.
Non mi aspettavo a un musical cosi ben fatto. Mi e piaciuto tutto, scenografia , trama , personaggi , la storia di Barnum, un ragazzino rimasto orfano che diventa grazie al suo circo conosciutissimo, la storia dei personaggi, le differenze di classe sociale Molto belli elementi acrobatici presenti in film , la musica. Un film molto coinvolgente.
In questo film, come uno scrigno d'oro pieno di diamanti, è racchiusa la magia del cinema. Girato stupendamente, con un ritmo moderno (anche se meno folle, mi ricorda Moulin Rouge), con interpretazioni perfette (Hugh Jackman e Rebecca Ferguson su tutti), scenografie e coreografie incantevoli e una musica tra le più belle e indimenticabili mai scritte per il cinema.
Il miglior musical che abbia mai visto; non credo e penso ci siano errori su questo film. Il regista e gli attori non solo hanno interpretato la loro parte come fanno di solito...ma in questo film, credo uno dei pochi ad oggi, gli attori lo hanno vissuto come se fossero loro stessi i personaggi. Non esistono parole per poterlo descrivere. Forse, proprio perchè la felicità e la speranza, [...] Vai alla recensione »
Il circo mi ha sempre fatto un effetto triste, non ho mai amato i suoi numeri rocamboleschi e le sue attrazioni, per cui nutrivo delle riserve alla visione del film, smentite poi già dalle prime immagini. Solo un attore come Hugh Jackman poteva interpretare lo scaltro imprenditore circense Phineas Taylor Barnum, non solo per il sorriso carismatico, ma sopratutto per le sue doti canore [...] Vai alla recensione »
Bellissimo, emozionate, pulito, trasmette energia positiva, un ottimo film!
Un vero spettacolo che ha saputo rapirmi sin da subito anche grazie al interpretazione del favoloso Hugh Jack Man per non parlare di tutto il cast colonne sonore e musiche da favola consiglio vivamente di vederlo vi farà sognare!!!
Mi ispirava un film che parlasse di barnum anche se ero un pò perplesso rispetto ad un musical, poi dopo aver letto alcune recensioni qui che lo stroncavano.. Mi sono ricreduto e meno male che son andato a vederlo. Al cinema è uno spettacolo, bei balletti, belle canzoni e storia che fila senza problemi. Attori tutti molto bravi, poi quando canta jenny lind brividi.
un film, non lo chiamerei solo musical, che ti trasporta dal primo minuto. entusiasmante, ricco di valori morali e sociali che tutt'oggi non sono ancora stati completamente superata. un film pulito e che fa sognare. vorrei rivederlo.
Vado molto spesso al cinema e questo film è riuscito a trasmettermi un emozione pazzesca, bellissima, ero completamente travolto dalla trama, appasionato dalle canzoni e dai balletti mai banali e ricchi di colpi di scena Esprimo un opione del tutto personale ma assolutamente consigliato, personalmente uno dei film migliori degli ultimi anni, forse un po ingenerosi nel voto del film (3.
Fantastico! Nel vero senso del termine... Scenografia, coreografie, luci, fotografia con l'aggiunta di musiche davvero indovinate, attori e attrici superbe, bellerini al top. Un inno al Cinema. Uno dei migliori musical , insieme ad Across the Universe, che abbia visto ( a suo confronto il tanto celebrato "La la land" sparisce...)
Un film intenso, dinamico, magico. Eccezionale la fotografia, straordinaria la colonna sonora che riesce a non essere invadente pur trattandosi di un musical. Curatissimo nei particolari. Da vedere assolutamente.
Questo film e’ pura magia. Sono rimasto a bocca aperta durante lo scorrere di tutta la pellicola. Per tutto il tempo, sono rimasto incollato sulla poltrona del cinema. Mi sono emozionato come un bambino. Ogni canzone era una favola che mi trasportava in un’altra dimensione surreale. In un mondo parallelo. E’ sbagliato chiamarlo solamente Musical. Questo film e’ un capolavoro sotto tutti i punti di [...] Vai alla recensione »
Tipica pellicola musical, colorata e sgargiante. Si, d'accordo la biografia é molto romanzata e dal sapore fiabesco ma a Natale ci sta: 2 ore di buon intrattenimento. Buona musica!
the hymn to the diversity.The movie’s inspired to the true story of the main character played by hugh jackman, P.T.Barnum. He made one of the most famous American circus of all time, the first with freaks. He’s the true soul of the movie and the scene is his with his perfect presence on the screen. He sings and dance in a way that only he can do. And he literally steals the stage to other chatacter. [...] Vai alla recensione »
the hymn to the diversity. The movie’s inspired to the true story of the main character played by hugh jackman, P.T.Barnum. He made one of the most famous American circus of all time, the first with freaks. He’s the true soul of the movie and the scene is his with his perfect presence on the screen. He sings and dance in a way that only he can do.
Se vi piace il genere probabilmente lo apprezzerete,non come me mi aspettavo qualcosa di un po piu hug jakman XDStreaming HD Gratis The Greatest Showmanhttps://saturnoprezzi.com/the-greatest-showman-hd-2017/Per tutti gli amanti dei film consiglio comunque di provare a vederlo è molto pittoresco.
Dopo il successo di La la land ecco un nuovo imperdibile film musical!! Complimenti alla trama, sceneggiatura ma sopratutto per la scelta delle canzoni che compongono il film. E qui mi riferisco sia ai testi che alle musiche e agli attori cantanti che le cantano. Un film romantico ma non patetico che cattura lo spettatore e lo incolla alla poltrona per tutti i 100 minuti.
Sarà pure un musical semplicistico e con qualche apporssimazione e anacronismo, ma ho amato questo film dalla prima all'ultima inquadratura. Forse è pèroprio l'eccesso (di scenografie, colori, musiche e coreografie) la chiave per apprendere al meglio questa storia. Lasciando da parte la verosomiglianza, Jackman tratteggia un P.
Un film partito con meno fanfare rispetto a La la land ma che invece si rivela un mix azzeccato di sceneggiatura, scenografie e musica cin un Hugh Jackman fin troppo ringiovanito ma totalmente padrone della parte. Dopo i primi dieci minuti che fanno pensare al peggio il film è un crescendo di musica, balli e emozioni che trascinano lo spettatore all’interno della storia.
Vorrei capire che razza di critica è la tua. Primo: Hugh ha 50 anni. E allora???? Tu per caso vedi dei 50 enni in giro così in forma e cotanto fisico? Io no anche impegnandomi. Secondo : ma quale arco di 20 anni???? Dal duetto con Michelle Williams di a million dreams in cui Lei è incinta alle bambine che avranno giusto 6 o 7 anni quanto è il lasso temporale? Perché [...] Vai alla recensione »
La proposta natalizia può essere definita globale: The Greatest Showman, il musical firmato da Michael Gracey, sarà nelle sale di tutto il mondo, così come da noi in alternativa alle tradizionali proposte natalizie nostrane. Trattasi di ben altra qualità. È una storia di circo.
C'era un tempo in cui il circo era "il più grande spettacolo del mondo" e Cecil B. DeMille, esattamente con quel titolo, ci guadagnò un Oscar nel 1952. Da tempo il circo è (quasi) solo un ricordo, ma quando a evocarlo ci si mette il grande cinema, il promemoria diventa potente e il circo si ripresenta nelle sue modalità di spettacolo, che erano tante e ricche.
Lo Showman protagonista è Phineas Taylor Barnum, imprenditore e circense americano. Nella seconda parte dell'800 era una leggenda, tanto che il suo nome divenne un lemma che identificava spettacolo completo e magniloquente. Lo stesso Barnum, uomo irrequieto e fucina di iniziative non sempre ortodosse, finì per affezionarsi al suo personaggio estremo e trasgressivo dichiarandosi un mistificatore. Il film racconta della sua intenzione di creare il circo e della relazione con una delle protagoniste, le cantante Jenny Lind. E intorno tutto il contesto favorito dalle possibilità spettacolari e dall'investimento della produzione, che fanno di "Greatest" un film sfavillante e un colossal.
Come ai tempi lontani della vecchia Hollywood, un bel musical per le feste ci sta bene. Esce proprio il giorno di Natale The greatest showman, il biopic liberamente tratto dalla vita di P.T. Barnum, controversa figura di circense, illusionista e massmediologo in anticipo sui tempi nell'America del XIX secolo. Figlio di un povero sarto, il giovane Barnum subisce umiliazioni a catena.
Naso a patata, capelli a pomo ai lati e faccia qualunque, P.T. Barnum (1810-1891) non fu bello e aitante come Jackman, il Wolverine degli X-Men cantante e ballerino (molto bene già nei "Miserabili" di Hooper), ma i nani, la donna scimmia, i siamesi, l'obesissimo, non sono lontani dalle antiche fotografie recuperabili su Internet. Rifiniti da make-up e inno alla emancipazione della diversità (ai tempi [...] Vai alla recensione »
La mutazione di Phineas Taylor Barnum: da figlio d'un sarto, quindi socialmente irrilevante nell'800 d'America, a impresario ruggente e fiammeggiante; ma prim'ancora furbo, geniale e un po' lazzarone. Sua l'idea del circo, preceduta da quella di un museo delle cere troppo inerte per diventare attrazione ma poi animato, eccome, da leoni, elefanti e zebre; anche se la parte vera del leone, come si dice, [...] Vai alla recensione »