TROVASTREAMING Tutti i film drammaticiprodotti in Francia distribuiti da I Wonder Pictures
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Il ritratto di un'adolescenza così com'era 50 anni fa, con tutta la consapevolezza e la tenerezza necessarie. Drammatico, Francia1974. Durata 123 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Daniel è diviso tra Pessac, dove vive con la nonna e Narbonne, dove vive sua madre con la quale non riesce ad avere un bel rapporto. Espandi ▽
Daniel sta entrando nell'adolescenza con tutto il bagaglio di domande e di aspettative che ciò comporta. Questa fase di passaggio ne implica anche un'altra. Il ragazzo deve lasciare l'abitazione della nonna per andare a vivere in un'altra località con la madre e il suo nuovo compagno. Questo non gli renderà le cose più facili ma contribuirà comunque a farlo crescere.
Jean Eustache torna a realizzare un film autobiografico volgendo lo sguardo ad una fase della vita importante per lo sviluppo della personalità. Eustache torna a parlare di sé e di sessualità ma lo fa attraverso la narrazione del suo alter ego Daniel che si trova in quella fase (che tutti hanno attraversato) in cui si cerca di comprendere il proprio ruolo nel mondo mentre si avvertono i primi impulsi che richiedono una gestione se non una soddisfazione.
In un film strutturato 'per sequenze separate da dissolvenze in chiusura Eustache riesce ad offrirci il ritratto di un'adolescenza così com'era 50 anni fa con tutta la consapevolezza, ma anche con tutta la tenerezza necessarie. Recensione ❯
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Dopo aver subito un trauma, una giovane appassionata di danza classica incontra altre donne che hanno vissuto situazioni simili alla sua. Insieme troveranno un modo creativo per perseguire la loro passione. Espandi ▽
Houria è una giovane donna in Algeria, un paese che assolve i suoi terroristi e avalla il maschilismo tossico. Ballerina radiosa di giorno, la notte scommette sui combattimenti clandestini di arieti per comprare un'automobile alla sua mamma. Alla vigilia del "Lago dei cigni", è aggredita da uno sconosciuto e si risveglia in ospedale, traumatizzata nello spirito e nel corpo. Non potrà più danzare, non potrà più parlare. Qualcosa si è spezzato in lei e adesso va riparato. Nell'impresa la aiuteranno la madre, la sua migliore amica e una comunità di donne indomite che guerre, attentati e violenze domestiche non hanno piegato. Con loro, Houria troverà un nuovo corpo e un nuovo senso, artistico ed esistenziale. Mounia Meddour, autrice di Non conosci Papicha, si lancia nel suo secondo film con la stessa energia del suo debutto. Il suo cinema corre da tutte le parti con la sua eroina, incosciente del pericolo e al di sopra delle peripezie che accumula la sceneggiatura. Un limite che non impedisce a Houria di andare al cuore del suo soggetto, (ancora una volta) la perdita della libertà. Se l’Algeria di Non conosci Papicha era quella della guerra civile, che ha devastato il Paese negli anni Novanta, quella di Houria non è meno tragica e sospettosa verso una donna al volante e alla guida della sua vita. Il film è attraversato da un’idea di libertà che non si basa su discorsi articolati ma sullo slancio, la vitalità e la spontaneità della sua protagonista, interpretata da Lyna Khoudri. Recensione ❯
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Amori, tradimenti, libertà sessuale e soprattutto esistenziale. Tra sogno ed uso del tempo reale, uno dei film più sperimentali e letterari di Jean Eustache. Espandi ▽
Alexandre vive la maggior parte del tempo affondato nel letto. Senza lavoro e senza soldi, dorme da Marie ma prova a riconquistare Gilberte, la donna che ama e che lo respinge. Tra un café e una chambre de bonne seduce Veronika, una giovane infermiera disponibile al sesso e all'amore. Sul fondo dell'ebrezza e di lunghe notti di confessioni liquide, le dissertazioni amorose prendono un accento greve. Qualcuno tiene il muso, qualcuna ascolta, qualcuna vomita il diritto di contraddirsi e di andarsene. Poi tutto ricomincia su una vecchia canzone, perché a Parigi "les amants s'aiment à leur façon...".
Si dica senza indugio, La maman et la putain è il film più bello del mondo. Quello che ci ha insegnato a fare e a disfare il letto, ad ascoltare le donne, a vomitare con classe, a fischiettare Fréhel prima del caffè, a camminare in città e a sedurre al primo appuntamento, parlando troppo o stando in silenzio.
Come nessuno, il film fiume di Eustache mette in scena il disincanto degli orfani del '68, spettri che si sfiorano senza scaldarsi, cercando rifugio in un'erranza parigina piena di insolenza o in certe ore pallide della notte, tra le lenzuola sgualcite di Jean-Pierre Léaud o nella fibra letteraria dei loro monologhi. Recensione ❯
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Una commedia surreale che fa sorridere e sospirare, nella piena tradizione del cinema francese esistenziale. Drammatico, Francia2021. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nord della Francia. Un gruppo di piccoli delinquenti si troverà a che fare con alcuni incarichi particolari che li metteranno di fronte a insolite questioni di bellezza, arte e poesia. Espandi ▽
In una cittadina del nord della Francia che si affaccia sul mare, un gruppo di scagnozzi affiliati a un giro di malavita portuale si trovano alle prese con alcuni incarichi particolari, che li metteranno di fronte a insolite questioni di bellezza, arte e poesia. Jeff, il boss poeta, corteggia una cassiera del supermercato con i suoi versi. Tutto ciò mentre sua moglie si strugge e sua figlia sta per festeggiare il compleanno. La coppia formata da Poussin e Jesus è incaricata di convincere i compagni di scuola della ragazza a presenziare. Nel frattempo, Jacky deve recuperare i soldi di un debito da un uomo, ma finisce per invaghirsi di sua moglie e della sua passione per il teatro. Recensione ❯
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Un vivido affresco familiare con un piccolo e indimenticabile protagonista. Drammatico, Francia2021. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il complicato rapporto tra fratelli nel quartiere popolare di Sète. Espandi ▽
Nour ha quattordici anni ed è l'ultimo di quattro fratelli, tutti più grandi di lui e dalle personalità focose, irascibili, mutevoli. I quattro sono abituati a fare famiglia tra loro, da quando il padre è morto e la madre è in coma. I fratelli più grandi si arrangiano tra vari lavoretti, e con l'inizio dell'estate anche Nour viene coinvolto per contribuire all'economia familiare e alla cura della madre malata. Ma un giorno incontra Sarah, un'insegnante di canto che lo coinvolge nel suo corso. Per Nour è l'occasione di scoprire una passione innata che gli viene dai genitori, e per aprirsi a un mondo diverso da quello in cui è cresciuto. Yohan Manca adatta per lo schermo del materiale teatrale, tradendo però la dimensione da palcoscenico e privilegiando invece le riprese in esterna, curiose e sempre in movimento come ben si addice all'estate delle "grandes vacances" che sta per iniziare. Pur nelle sue linee narrative convenzionali, con le tensioni tra i fratelli su come trovare i soldi per andare avanti, una mascolinità rigida da navigare e l'idea di un mondo dalle prospettive limitate che ammette solo la possibilità di andarsene o soccombere, il bel film di Manca trova il tempo di tratteggiare con sentimento ogni personaggio, e di sfruttare come si deve lo straordinario volto del piccolo Maël Rouin-Berrandou. Recensione ❯
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Un appassionato melodramma sull'impedimento amoroso che riflette sul concetto del tempo. Drammatico, Francia, Belgio2021. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna riscopre l'attrazione nei confronti di un uomo conosciuto quindici anni prima. Espandi ▽
Shana e Pierre si incontrano in ospedale: lei, più anziana di vent'anni, accudisce un'amica in punto di morte, lui è il medico della donna. Quindici anni dopo, i due si rincontrano e l'interesse nato in quel breve incontro diventa un'inattesa, intensa storia d'amore. Pierre ha cinquant'anni e un matrimonio in crisi da tempo; Shana è malata ma ancora forte e preoccupata dall'instabilità sentimentale della figlia quarantenne. La loro relazione sconvolge gli equilibri acquisiti delle rispettive vite, scontrandosi contro abitudini e pregiudizi. Riusciranno i due amanti impossibili a resistere?
L'idea originale del film è della regista franco-islandese Solveigh Anspach, scomparsa nel 2015: il pensiero della morte apre e chiude inevitabilmente il racconto, ma l'amore fra i due protagonisti celebra la vita e la sua imprevedibilità.
Come ogni melodramma, anche I giovani amanti è costruito attorno all'espediente narrativo dell'impedimento amoroso, ma per fortuna non si ferma al semplice "scandalo" della storia tra un cinquantenne e una donna più matura (già entrata in una fase della vita che di norma si considera scevra dal desiderio) e allarga il quadro. Recensione ❯
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Una magnifica Laure Calamy nei panni di una mamma lavoratrice in perenne corsa contro il tempo. Drammatico, Francia2021. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Determinata a cambiare lavoro, una giovane madre si imbatte in una serie di ostacoli. Espandi ▽
Full Time è una corsa trafelata contro il tempo e il percorso a ostacoli di una mamma single lavoratrice attraverso la contemporaneità. L’eccellente regia di Eric Gravel asseconda il ritmo affrettato e la preoccupazione costante di Julie, facendoci fare il tifo per lei dalla prima all’ultima scena, ma anche ricordandoci quanto tutti noi viviamo di corsa, inseguendo lavori sempre meno pagati e sempre più stressanti. La sceneggiatura, sempre di Gravel, è estremamente precisa e riconoscibile, mai esagerata, mai mesta o strappalacrime, anche se davvero c’è da commuoversi per la lotta impari della sua protagonista. Il cuore pulsante del film è Laure Calamy che dà alla sua Julie pathos e leggerezza, autentica disperazione e altrettanto autentica dolcezza, creando il ritratto assai contemporaneo di una donna capace e piena di risorse costretta a saltare dentro i cerchi infuocati e sempre più ristretti della modernità. Recensione ❯
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Cinema d'invenzione e sentimento che traccia la storia libanese, con una grande Alba Rohrwacher. Drammatico, Francia2020. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'intensa e originale opera prima, selezionata alla Semaine de la Critique di Cannes 2020, che intreccia fiction e stop motion. Espandi ▽
L’ottimo esordio alla regia di Chloé Mazlo è il perfetto amalgama delle sue radici franco-marocchine e della sua esperienza nei corti d’animazione: influssi, tecniche e referenze storico-culturali che si inseguono lievi nel ritratto di un paese e dei suoi decenni più tormentati. Volto principale di un film che in realtà mette in mostra un’attenzione corale per i tanti personaggi che lo attraversano è quello di Alba Rohrwacher, che si conferma l’attrice dal profilo più complesso e interessante del nostro cinema e che spesso negli ultimi anni ha trovato ruoli più consoni al suo talento in giro per l’Europa. Mescolando gli inserti in stop motion, l’animazione e i fondali illustrati, la regista crea un film stravagante ma dallo sguardo diretto e tenero, che non si ripromette di usare le tecniche visive per rivelare, ma semplicemente per illuminare le cose della vita. Recensione ❯
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Giannoli mette in scena le sue Illusioni perdute facendo esplodere sullo schermo l'incredibile modernità di un classico. Drammatico, Francia2021. Durata 144 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un giovane provinciale deve fare i conti con le sue ambizioni che vede infrangersi contro la spietata società parigina. Espandi ▽
Lucien Chardon, de Rubempré da parte di madre, si sogna scrittore nella campagna di Angoulême. A incoraggiare i suoi versi e la sua ambizione è Madame de Bargeton, sposata a un uomo molto ricco e troppo vecchio per lei. Lui scrive poesie per elle, lei è sedotta dalla poesia. Lo scandalo provocato dalla loro relazione, lo spinge a lasciare la provincia per Parigi e la fama letteraria. Ma la capitale non fa sconti a Lucien, che passa dalle braccia di Madame de Bargeton a quelle di Coralie, attrice plebea a cui si consacra. A cambiargli la vita sarà l'incontro con Étienne Lousteau, redattore corrotto e corruttore di una piccola gazzetta di successo, che lo inizia al mestiere: fare il bello e il cattivo tempo sul mondo del teatro e dell'editoria. Fresco nel suo stupore, Lucien impara presto 'la commedia umana' e supera il maestro in perfidia. A colpi di penna abbatte l'aristocrazia che lo ha rifiutato e gli nega il titolo nobiliare che vorrebbe dannatamente riprendersi. A sue spese imparerà che tutto si compra e tutto si vende, la letteratura come la stampa, la politica come i sentimenti, la reputazione come l'anima. Recensione ❯
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Un inno a tutte le forme di spettacolo. Un'esplosione di bellezza da guardare e ascoltare. Drammatico, Musical - Francia, USA2021. Durata 141 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Henry è uno stand-up comedian, Ann è una cantante di fama internazionale. I due sono una coppia perfetta, ma con la nascita della loro figlia Annette, una bimba con un dono unico ed eccezionale, la loro vita cambia. Espandi ▽
Se davvero il cinema sta morendo, divorato da ogni parte dalla proliferazione conquistatrice delle piattaforme, Annette rimanda la sua fine con un ultimo respiro maestoso. Il respiro che Leos Carax chiede allo spettatore di prendere nell’ouverture e poi trattenere il tempo che servirà a cantare la storia d’amore di due esseri folgoranti. Regista e direttore d’orchestra della partitura sinfonica degli Sparks, Carax avvia Annette dalla registrazione della colonna sonora. Nel limbo che interroga le frontiere porose tra finzione e realtà, si trasformano improvvisamente in personaggi. Un accessorio, uno sguardo, una posa e Marion Cotillard diventa Ann Desfranoux, la diva dalle mille vite, Adam Driver ‘cavalca’ senza filtri Henry McHenry, umorista con pulsioni distruttrici. Ma c’è poco da ridere e molto da cantare. Annette è un inno a tutte le forme di spettacolo, dall’opera a Broadway, ma è più precisamente il negativo del musical hollywoodiano, il rovescio di “Cantando sotto la pioggia”, l’altra faccia della luna, il ritratto oscuro dell’industria dello spettacolo coi flash, la caccia mediatica, l’esibizione della star, la spettacolarizzazione oltraggiosa. Recensione ❯
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Un ragazzo si trova coinvolto in un'operazione di sorveglianza che diventa molto pericolosa. Espandi ▽
Léo è un militare francese appena uscito dal corso di addestramento. Viene assegnato a una caserma parigina da dove ogni giorno partono missioni di pattuglia e sorveglianza sulle strade della capitale, a difesa di obiettivi sensibili. Tra i suoi commilitoni Léo lega soprattutto con Hicham, che millanta un'esperienza forse non veritiera, e con Coline, taciturna capo pattuglia che attende una promozione e cerca di nascondere una gravidanza. Composto di giovani uomini educati nel culto dell'azione, il reparto vive i ripetitivi e noiosi incarichi di sorveglianza con una certa tensione che non tarderà ad esplodere. Recensione ❯
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Il contraltare europeo e al femminile di Breaking Bad, con l'ennesima ottima interpretazione di Isabelle Huppert. Drammatico, Francia2019. Durata 106 Minuti.
Venuta in possesso di una grossa quantità di stupefacenti, una traduttrice che lavora con la squadra antidroga decide di cogliere l'occasione: entra nel giro, fa esperienza e porta le informazioni ai suoi capi. Espandi ▽
Raro esempio di equilibrismo tra i generi capace di tenere un passo morbido e delicato, il nuovo film di Jean-Paul Salomé costruisce attorno a Isabelle Huppert un'opera multiforme, che si destreggia tra la commedia e il policier senza essere né l'uno né l'altro, insoddisfatto delle convenzioni e della rigidità come lo è la sua protagonista, nell'ennesima interpretazione di livello di un mostro sacro del cinema contemporaneo. Il cittadino modello che decide di reinventarsi fuorilegge produce, al cinema come in TV, una tensione sempre uguale: da un lato occorre necessariamente dissacrare le strutture del poliziesco perché il personaggio ne è una presa in giro vivente; dall'altro c'è bisogno che la sua ascesa abbia un'anima seria per legittimarla. Breaking Bad ci riusciva alimentato da una spietata critica alla mascolinità, e La padrina ne è un piacevole contraltare europeo e al femminile, appena abbozzato nella sua giocosa nonchalance ma sorprendentemente ricco. Recensione ❯
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Una favola nera di carne e metallo. Una bomba che partorisce il cinema di domani. Drammatico, Francia, Belgio2021. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film controverso e audace che ha conquistato la giuria di Cannes. Espandi ▽
Cinque anni dopo Raw, debutto 'incisivo' e oggetto insolito che giocava beatamente con le attese del genere horror, Titane le riduce in cenere, superando ogni limite e cortocircuitando codici e stereotipi. Julia Ducournau, autrice che conferma il suo stordente talento visivo e la singolarità del suo universo, al confine con la serie B, accompagna la sua eroina con un uomo che ha il corpo di Rambo e si fa di dolore e steroidi. Due 'mostri' del cinema (anni Ottanta) si incontrano e generano una nuova umanità, un nuovo film di carne e metallo che evoca le sperimentazioni organiche del primo Cronenberg e, dall'altra parte dello spettro cinefilo, il gesto per il gesto di Leos Carax, soltanto più triviale. Il successo folgorante di Raw ha tolto ogni inibizione a Julia Ducournau che traccia una via originale nel cinema di genere francese e nel quadro ordinario della fiction francese. Come per il suo film precedente, Titane è una bomba metaforica. Più che un film d'orrore destinato a far tremare i velluti dei multiplex, è una fantasia sulla mutazione dei corpi e delle identità che pratica l'arte della messa in scena come una fede. Ogni sequenza fonde materie contrarie, metallo e olio motore, fiamme e lacrime, partorendo (letteralmente) un genere nuovo e non identificato. Recensione ❯
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Un documentario costruito come un thriller investigativo di ottima fattura: informativo, avvincente e coinvolgente. Drammatico, Francia, Lussemburgo2019. Durata 109 Minuti.
Il film indaga sulla corruzione del sistema sanitario in Romania degli ultimi anni, partendo dal terribile incendio nel locale di musica Club Colectiv a Bucarest che, il 30 ottobre 2015, causò, sul posto, 27 morti. Espandi ▽
In seguito al tragico incendio scoppiato in un night club in Romania, alcune persone cominciano a morire negli ospedali in cui erano state ricoverate, sebbene le loro ustioni non fossero gravi. Una squadra di giornalisti investigativi entra in azione, per scoprire l'enorme corruzione del sistema sanitario e di altre istituzioni nazionali. Rintracciando le testimonianze di giornalisti, informatori e funzionari del governo, Colectiv diventa un profondo, inflessibile sguardo sul prezzo della corruzione e della verità. Recensione ❯
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Un film ottimista su una generazione che non si arrende, vero argine contro i parassiti, naturali e sociali. Drammatico, Italia, Francia, Grecia2020. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nica, 21 anni, abbandona gli studi d'agronomia e torna a casa. Lì trova un padre sommerso dai debiti e una terra inquinata. Tutto sembra perduto, ma Nica è una donna forte, e non si arrende facilmente. Espandi ▽
Dopo 3 anni di assenza, Nica, studentessa di agronomia, torna nel suo paese in Puglia. Qui trova una situazione complessa: gli uliveti di proprietà della famiglia sono stati invasi da un parassita, il padre è pronto a qualsiasi compromesso pur di portare a casa soldi, la madre versa in una sorta di depressione a causa della mancata apertura di un negozio che avrebbe voluto gestire. Nica però non ha dimenticato i valori che la nonna le ha trasmesso e si impegna, contro tutto e tutti, per trovare una soluzione. Recensione ❯
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