un'opera-monstre per proporzioni e ambizioni, che ha richiesto dieci anni di lavorazione prima di essere portata a termine. Drammatico, Gran Bretagna2024. Durata 215 Minuti.
Una famiglia fugge dall'Europa per costruirsi una nuova vita in America. I loro sogni vengono però ostacolati. Espandi ▽
Quando il visionario architetto László Toth e sua moglie Erzsébet fuggono dall'Europa del dopoguerra nel 1947 per ricostruire la loro famiglia e assistere alla nascita dell'America moderna, le loro vite vengono cambiate per sempre da un misterioso e ricco cliente. Recensione ❯
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Una storia vera di resilienza e trasformazione, di cui Salles offre una declinazione trattenuta e personale. Drammatico, Storico - Brasile, Francia2024. Durata 135 Minuti.
Ambientato nel 1971 in Brasile, un paese stretto nella morsa della dittatura militare, il film racconta la storia di una madre costretta a reinventarsi quando la vita della sua famiglia viene sconvolta da un atto di violenza arbitraria. Espandi ▽
Brasile, 1971. Rubens Paiva, ex deputato laburista, vive con la moglie Eunice e i cinque figli a Rio de Janeiro. Il colpo di stato del 1964 lo ha espulso dalla scena politica e ha instaurato una dittatura militare che spaventa Eunice e le fa temere per l’incolumità della figlia maggiore Veronica, simpatizzante dei movimenti studenteschi antigovernativi. Ad essere portato via da casa, un giorno in fretta e furia, da un manipolo di sconosciuti armati, è invece Rubens. Non farà mai più ritorno. Il film è la storia della donna, Eunice, raccontata nel mémoire dell’unico figlio maschio, Marcelo Rubens Pavia, oggi giornalista e scrittore. La porta sulle spalle e sul volto l’attrice Fernanda Torres, che si fa contenitore in carne e ossa della dignità della persona reale che rappresenta. Ricordare questa vicenda e mettere pubblicamente al bando certe pratiche è necessario perché non continuinino a esistere. Ma Ainda estou aqui non è solo una storia di denuncia o di memoria: è anche un racconto di trasformazione. La tragedia che colpisce Eunice ribalta ogni cosa e la costringe a reinventarsi, con una nuova consapevolezza. Recensione ❯
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L'adattamento cinematografico del fumetto "Here" di Richard McGuire. Espandi ▽
Un terreno preistorico, e la casa che sorgerà su quel terreno. Quella casa ospiterò generazioni di famiglie, dall'homo sapiens agli indigeni ai coloni, fino ad un nucleo domestico afroamericano contemporaneo. E nel salotto di quella casa scorreranno vite sempre diverse e sempre uguali, popolate da mariti, mogli, figli, nonni, nipoti.
Lo sguardo empatico di Robert Zemeckis li osserva, incastonandoli in rettangoli che scompongono e riproducono la dimensione geometrica del grande schermo, racchiudendo tutti in uno spazio che è a tratti rifugio e a tratti trappola, scrigno fatato e camera mortuaria, luogo di creazione - di arte, di progenie, di speranze - o di quieta implosione e rimpianto, in un film che è una scatola magica, un pop up book e una matrioska dell'esistenza umana.
Here è l'opera malinconica e dolcissima di un regista settantenne che è sempre stato affamato di vita. Zemeckis crea la parabola struggente della vita, affrontando anche l'inevitabilità della morte che arriva improvvisa, mai come ce la saremmo aspettata. Recensione ❯
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Il cinema del reale coniugato con elementi di realismo magico. Per parlare di Napoli e della sua complessità. Drammatico, Italia2024. Durata 101 Minuti.
Un'opera prima che rappresenta un altro importante tassello dell'ampia narrazione contemporanea di una città complessa e difficile ma straordinaria come Napoli. Espandi ▽
Mimmo Sannino, un tempo insegnante ora impegnato come educatore di strada a Napoli, si dedica al recupero di ragazzi in dispersione scolastica per riportarli sui banchi di scuola, e permettergli di ottenere il diploma di terza media. Il suo mezzo di predilezione è l'arte circense così, tra lezioni sui trampoli e letture del Barone Rampante, e grazie anche all'aiuto di Anna, assistente sociale che riconosce il valore del suo impegno, riesce a coinvolgere i giovani anche se il suo operato non è ben accolto dalle famiglie del quartiere e dalla criminalità organizzata.
Opera prima della regista Cécile Allegra, Criature è un altro importante tassello dell'ampia narrazione contemporanea di una città complessa e difficile ma straordinaria come Napoli.
Il cuore del film risiede nella fiducia della pedagogia incarnata dal protagonista del film che, etimologicamente, accompagna i fanciulli nella loro vita quotidiana introducendo nelle loro vite anche la bellezza della letteratura incarnata dalla lettura del calviniano Barone rampante. Marco D'Amore si fa dunque portatore, in una maniera ancora più ampia, di questo concetto mettendo dentro il suo personaggio un trasporto che sa di esperienza vissuta, di uno sguardo che ha ben presente la realtà raccontata. Proprio come il film stesso. Recensione ❯
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Con due grandi attrici a disposizione, Almodóvar dirige una partitura nitida e rigorosa che prende di petto il tema della morte. Drammatico, Spagna2024. Durata 107 Minuti.
Una donna ha un cancro e, aumentando la probabilità della morte, chiede a una sua amica di starle accanto. Espandi ▽
Ingrid e Martha sono amiche da anni. Martha è stata una corrispondente di guerra e ora è affetta da un tumore che potrebbe essere curabile ma intanto si è preparata all’idea di morire, e ha già scelto, nel caso, come farlo. Ciò che vorrebbe però è non morire sola chiede a Ingrid di soggiornare nella stanza accanto alla sua nel momento in cui dovesse decidere di “abbandonare il party”.
Pedro Almodóvar, al suo primo lungometraggio in lingua inglese affronta di petto, ma con grande pudore e una misura di ironia e leggerezza, il tema della nostra impermanenza su questa terra e della nostra possibilità di scelta su come dire basta.
La sua è una partitura nitida e rigorosa che mette a confronto due grandi attrici, Julianne Moore e Tilda Swinton. The Room Next Door è imbevuto di cultura letteraria, pittorica, musicale, cinematografica, ma resta aderente ai volti umani e vissuti delle sue due protagoniste. Recensione ❯
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Natale 1985. Un devoto padre e commerciante di carbone, Bill Furlong, scopre sorprendenti segreti custoditi dal convento della sua città, insieme ad alcune sue scioccanti verità. Espandi ▽
Nel convento dove consegna il carbone, Bill vede come le suore trattano le ragazze che hanno “in cura”, e un giorno cerca di soccorrerne una, Sarah, che gli ricorda molto la madre scomparsa quando era bambino. Al primo snodo di una nuova fase della sua carriera, quella del post-Oppenheimer, il magnetico attore irlandese sfrutta un po’ di quella visibilità globale per aiutare una piccola opera di straordinaria intimità e ammirevole precisione della messa in scena. Non epopea di sopravvivenza attraverso gli anni per le vittime, né sguardo storico postumo sugli effetti della vicenda; la regia del belga Tim Mielants è un’essenziale parabola natalizia, che nella sua brevità coglie il profondo di un singolo istante: quello in cui una persona come tante si chiede se sia davvero possibile far finta di non vedere cosa accade nel convento in fondo alla strada del paese, in cui le ragazze sono tenute nascoste e trattate come prigioniere. Recensione ❯
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Una favola gentile sull'importanza di rimanere umani anche quando tutto rema contro. Drammatico, Italia2024. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film sulle conseguenze della guerra, sul rapporto tra Stati Uniti e Italia raccontato attraverso la relazione tra un padre e un figlio. Espandi ▽
Napoli, 1944. Dean Berry, giovane marinaio americano, si innamora di Lucia. Quando riparte per gli Stati Uniti lei è incinta: lui promette di tornare, ma non lo farà. New Jersey, 1971. Dean è un veterano di tre guerre mezzo alcolizzato. Un telegramma spedito dall’Italia 13 anni prima lo raggiunge a sorpresa e gli ricorda di avere un figlio. Dean parte per Napoli alla ricerca di quel figlio, che ora ha 25 anni.
Hey Joe è un racconto intriso di nostalgia e tenerezza, una sorta di viaggio nel passato alla ricerca delle occasioni perdute. La forza di un film semplice e dalla conclusione sospesa sta in vari elementi: la regia di Claudio Giovannesi, la fotografia sensuale di Daniele Ciprì; la sceneggiatura, dello stesso Giovannesi insieme a due rocce solide come Maurizio Braucci e Massimo Gaudioso. L’altra grande freccia all’arco è la sinfonia di ottimi su tutti svetta un inedito James Franco che non sbaglia un’espressione o un movimento, creando un’interpretazione memorabile. Recensione ❯
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I pochi mesi in cui gli ultimi re e regina di Francia con i loro due figli vennero incarcerati in un castello alle porte di Parigi, in attesa di essere giustiziati. Espandi ▽
Luigi XVI e Maria Antonietta vengono condotti alla Tour du Temple dove verranno rinchiusi in attesa del processo che poi li condurrà alla morte. Lo scorrere dei giorni fa emergere i diversi atteggiamenti nei confronti di quanto sta accadendo evidenziando i caratteri di ognuno. L'attesa di una fine ineluttabile letta indagando su ruoli pubblici e psicologie individuali. Recensione ❯
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Johnny Depp alla regia di un biopic su Amedeo Modigliani. Tratto da un testo di Dennis McIntyre e adattato da Jerzy e Mary Kromolowski. Espandi ▽
Settantadue ore nella vita dell'artista bohémien Amedeo Modigliani (Riccardo Scamarcio)
- "Modi" per gli amici - in cui si susseguono un vortice di eventi nella Parigi del 1916, dilaniata
dalla guerra. In fuga dalla polizia, il desiderio di Modi di porre fine alla sua carriera e
abbandonare la città è ostacolato dai suoi colleghi Maurice Utrillo (Bruno Gouery) e Chaim
Soutine (Ryan McParland) e dalla sua musa Beatrice Hastings (Antonia Desplat). Modi
chiede così consiglio al suo amico e mercante d'arte Leopold Zborowski (Stephen
Graham). Tuttavia, dopo una notte di allucinazioni, il caos nella mente di Modi raggiunge
il culmine quando si trova di fronte a un collezionista americano, Maurice Gangnat (Al
Pacino), che ha il potere di cambiare la sua vita. Recensione ❯
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Sfida inedita per Edoardo Leo, che dirige e interpreta una dura rilettura dell'Otello immersa nella malavita romana. Drammatico, Italia2024. Durata 115 Minuti.
Ambientata nei primi anni 2000, una storia senza tempo in cui il bene e il male si mescolano in un vortice di inganni, tradimenti e folle gelosia. Espandi ▽
È il 2001. All'interno di un'organizzazione criminale del traffico di droga, sul litorale romano, Iago cova del rancore verso Otello per avergli negato una promozione andata invece al più giovane Michele. Con l'aiuto di Roderigo, e ingannando persino la sua stessa moglie, Iago elabora un piano per far sì che il boss diventi geloso della ragazza che ha appena sposato, Desdemona, a causa di un presunto tradimento proprio con Michele.
Allontanandosi dai territori familiari delle opere più famose sia come regista che come attore, Edoardo Leo scrive, dirige e interpreta un adattamento fedele dell'Otello di Shakespeare inserendolo in quel filone che tende a preservare il dialogo originale a fronte di un cambio d'epoca e di ambientazione. Solido nella regia, il film si innesta più o meno consapevolmente in un genere ormai un po' affaticato come quello del crime drama in salsa romana, perdendo quindi qualcosa in termini di impatto. Ma ciò che sembra premere al regista è utilizzare l'Otello come favola morale aggiornata al contemporaneo. Recensione ❯
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Buone interpretazioni e un'abile regia per un film che sceglie però una strada troppo conservatrice. Drammatico, Italia2024. Durata 121 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Ispirato alla storia vera del quindicenne Andrea Spezzacatena, che il 20 novembre del 2012 si tolse la vita dopo aver subito numerosi atti di bullismo da parte dei compagni di scuola. Espandi ▽
A causa di un lavaggio sbagliato, i pantaloni rossi che Teresa, la madre di Andrea, aveva regalato al figlio si erano tinti di rosa. Andrea decise di indossarli ugualmente, senza pensare alle reazioni dei suoi compagni di scuola, che però arrivarono in maniera violenta e continuativa, culminando con l'apertura di una pagina Facebook chiamata appunto IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA. Teresa Manes scoprì l'esistenza della pagina solo dopo la morte del figlio.
La vicenda di Andrea ha rappresentato il primo caso in Italia di bullismo e cyberbullismo che ha portato al suicidio di un minorenne. Teresa Manes in seguito al tragico evento ha dedicato la sua vita a spiegare alle scuole di ogni grado, il pericoloso uso che a volte si fa delle parole arrivando a scrivere un libro "Andrea, Oltre il Pantalone Rosa" (edito da Graus) e giungendo fino al Quirinale dove, il 27 dicembre 2021, il Presidente Sergio Mattarella le ha conferito l'onorificenza di Cavaliere. Recensione ❯
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Un film divertentissimo con una dark side molto oscura, in cui Baker non perde la sua cifra autoriale. Drammatico, USA2024. Durata 138 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Anora, una giovane prostituta di Brooklyn, ha la possibilità di vivere una storia da Cenerentola quando incontra e sposa il figlio di un oligarca. Espandi ▽
Anora detta Ani è una ballerina erotica americana di origine russa esperta in lap dance che porta i clienti nei privé offrendo loro servizi extra a pagamento Un giorno nel locale dove lavora arriva Ivan, un ragazzo russo che pare entusiasta di lei e dei suoi molti talenti. Il giorno dopo Ivan invita a casa sua, e Ani scopre che il ragazzo vive in una megavilla ed è figlio unico di un oligarca multimiliardario. Le cose fra i due ragazzi vanno così bene che Ivan porta Ani a Las Vega e là le chiede di sposarlo. Ma i genitori di lui non sono affatto d’accordo, e mandano una piccola “squadra di intervento” a recuperare il figlio dissennato. Quella che seguirà è una rocambolesca avventura ricca di sorprese , che tuttavia non dimentica di avere un cuore e un occhio alla realtà anche all’interno dell’esagerazione comica. Con Anora il regista americano Sean Baker si cimenta con la “broad comedy” stile Una notte da leoni (indicativo il passaggio a Las Vegas) e la concitazione dei film dei fratelli Safdie, ma mantiene uno stile indie personale e un piglio autoriale riscontrabili in regia, scrittura e montaggio, tutti peraltro firmati personalmente da Baker, che è anche direttore di casting per il suo film: e il cast è responsabile di una parte importante della sua riuscita. Anora è un film divertentissimo ma con una dark side molto oscura, e accompagna il talento multiforme di Sean Baker nel suo passaggio ad un’accessibilità da grande pubblico, senza per questo fargli perdere la propria cifra autoriale e indipendente. Recensione ❯
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L'antica Roma rivive nella New York del futuro. Coppola realizza un film a lungo rincorso e da sempre sognato. Drammatico, Fantascienza - USA2024. Durata 138 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un architetto vuole ricostruire un'utopica New York City in seguito ad un disastro devastante. Ma il progetto è enorme e le conseguenze saranno difficili da affrontare. Espandi ▽
Cesar Catilina è un architetto che ha inventato il Megalon, un materiale da costruzione assolutamente straordinario che gli permette di avere una visione futura delle città, a partire da New York, assolutamente rivoluzionaria. A contrastare questa progettualità apparentemente utopica si erge il sindaco della città Franklyn Cicero il quale è un paladino della conservazione. Sua figlia Julia però finisce con l’innamorarsi proprio di Cesar in un’America che rimanda dichiaratamente e sotto tutti gli aspetti alla Roma vicina alla decadenza. Dopo decenni di incubazione Coppola realizza un film da sempre sognato e ormai divenuto ipertrofico. Nel corso delle innumerevoli revisioni di sceneggiatura, la tecnologia ha messo a disposizione del progetto sempre nuovi ‘megalon’ in grado di compiere miracoli sul piano della creazione di effetti. Accade così che un film che ha una sua base profondamente morale e una finalità di messa in allarme nei confronti di un futuro sempre più cupo, che necessita di sognatori anche se dalla personalità egocentrica e tormentata (e questo depone a suo favore) si espanda in maniera quasi incontrollata. La visione della città e della sua vivibilità come luogo del contendere è sicuramente interessante e il film potrà diventare materia di studio per gli aspiranti architetti. Recensione ❯
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Un film intenso, elegante e fortemente sensuale in cui la regista si dimostra eccezionale nel cogliere ogni sfumatura. Drammatico, Francia, India, Paesi Bassi, Lussemburgo, Italia2024. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'infermiera di Mumbai Prabha si immerge nel lavoro per sopprimere ricordi dolorosi, finché un regalo non riapre le ferite del suo passato. Espandi ▽
All We Imagine As Light, opera seconda della regista indiana 38enne Payal Kapadia, coprodotta da Roberto Minervini, è una storia che ha il sapore dei romanzi di Jane Austen. Racconta con immensa tenerezza la storia di due donne (anzi tre, perché c’è anche un’infermiera più anziana, Parvati, sfrattata dalla casa in cui ha vissuto per 22 anni) i cui desideri e aspirazioni si scontrano con un assetto sociale che le relega in un angolo e preclude loro soddisfazioni e sentimenti. Un film intenso, elegante e fortemente sensuale senza essere esplicitamente sessuale (ma l’unica scena di sesso del film è una delle più realistiche e commoventi viste nel cinema recente). Kapadia si dimostra una regista eccezionale, capace di cogliere ogni sfumatura dell’universo narrato, ogni luce, ogni sguardo, ogni dettaglio, ogni piccolo spostamento dell’anima. Le corrispondono in bravura le due attrici protagoniste, Divya Prabha nei panni di Anu e soprattutto Kani Kusruti, la cui intensità recitativa fa di Prabha un magnete irresistibile, e un grido soffocato che è impossibile non ascoltare. Recensione ❯
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Un cinema potentissimo che cattura la fisicità del gesto e decolla nel finale. Drammatico, Italia2024. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia di amore e ostinazione interpretata dalle stesse persone che l'hanno realmente vissuta. Espandi ▽
A 40 anni Jasmine (Marilena Amato) ha avuto dalla vita tutto quello che poteva desiderare: un marito (Gennaro Scarica) con cui ha un solido rapporto, tre adorati figli maschi e il suo amato salone di parrucchiera sul corso principale di Torre Annunziata. Ma dopo la morte di suo padre, Jasmine è tormentata da un sogno ricorrente: una bambina piccola e bionda le va incontro, si getta tra le sue braccia e proprio in quell'istante la donna prova un senso di completezza. Dopo mesi di lunghe riflessioni, decide che lei, quella bimba, la vuole veramente, e così, mettendo a rischio il proprio matrimonio, il benessere dei figli e la sua stessa stabilità emotiva, intraprende un complicato percorso di adozione internazionale. Recensione ❯
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