The Brutalist

   
   
   
toninob mercoledì 12 marzo 2025
? grande film !!! Valutazione 5 stelle su cinque
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… ma se non amate il Cinema 🎥 (con la "C" MAIUSCOLA), risparmiate i soldi del biglietto (e, soprattutto, non scrivete INUTILI recensioni …) 

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clara stroppiana mercoledì 5 marzo 2025
quel troppo che non giovca Valutazione 3 stelle su cinque
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No
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 “The Brutalist è uno dei pochi film che parlano di architettura”. Lo ha affermato lo stesso regista, lo statunitense Brady Corbet. Nella locandina è ripreso un fotogramma in cui la Statua della Libertà è rappresentata a testa in giù  e le scritte sono disposte in diagonale. Sembra dirci che gli ideali espressi da quel monumento hanno subito uno scossone e siamo di fronte a un periodo di grandi cambiamenti. In effetti questo è un film con varie tracce, anche se si è scelto di annunciarlo come il racconto di una corrente architettonica, il Brutalismo, fatto attraverso la biografia di un suo esponente, “il brutalista” del titolo: l’architetto László Tóth interpretato da Adrien Brody (Oscar al miglior attore protagonista) un ebreo ungherese, formatosi alla Bauhaus, che aveva ottenuto notorietà e successo. [+]

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mauridal lunedì 3 marzo 2025
brutalmente ambizioso Valutazione 3 stelle su cinque
67%
No
33%

 Quando un film si presenta chiaro fin dalle prime inquadrature, ma poi si sviluppa su molteplici temi per tre ore e mezza, il rischio è che il significato ultimo si disperda. The Brutalist è un esempio di cinema ambizioso, dove l'eccesso può talvolta offuscare l'intento del regista. Il film si apre con un'immagine potente: la Statua della Libertà capovolta. Per lo spettatore, è un simbolo ribaltato, mentre per il protagonista, che sbarca in America, essa rappresenta la speranza di una nuova vita. [+]

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maria francesca francesca anili giovedì 27 febbraio 2025
un lungo viaggio a ritroso tra storia e psiche Valutazione 4 stelle su cinque
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Controcorrente con la maggior parte dei commenti letti finora, ho apprezzato la costruzione della storia nel suo lento svolgersi. L'evidente omonimia con il noto geologo attentatore alla Pietà può rimandare secondo me al tema del danno, al bisogno dell'uomo di richiudere vecchie ferite. C'è chi lo fa accanendosi contro un capolavoro, chi accanendosi in una progettazione ostinata e solitaria. La storia del progetto del centro culturale è, a mio avviso, il debito che l'architetto Toth sente di dover saldare con il suo passato, con il miracolo della sopravvivenza, con la scia di dolore che lo porta a diventare un tossicodipendente. Non è un caso che, nella difficoltà psicologica di recuperare il rapporto con la sessualità, uno dei momenti di vicinanza carnale con la moglie coincide con l'oblio, con l'annullamento della memoria di entrambi nella droga. [+]

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jonnylogan domenica 23 febbraio 2025
un (parziale) capolavoro Valutazione 2 stelle su cinque
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Dieci candidature agli Oscar per una pellicola firmata dal 37enne regista, e ancor prima attore; Brady Corbet, che nel 2007 appariva fra i protagonisti del remake, shot-for-shot, di Funny Games (id.; 2007). Per l’occasione Corbet crea una personale crasi fra una branca dell’architettura e le testimonianze dei sopravvissuti all’Olocausto. Vergando una sceneggiatura a quattro mani con la moglie Mona Fastvold, che affonda le proprie radici in una vicenda umana che ricorda quella di migliaia di altri scampati alla furia nazista e che con fatica si sono mossi verso il ‘nuovo mondo’ alla ricerca di una vita migliore, pur senza dimenticarsi quello che li aveva psicologicamente segnati in maniera irrimediabile. [+]

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lucilla ricottini domenica 23 febbraio 2025
grande aspettativa delusione ancora pi? grande Valutazione 1 stelle su cinque
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La mia valutazione negativa va soprattutto alla sceneggiatura, piena di luoghi comuni e pretenziosa, che vuole trattare troppi temi importanti in un tempo, lungo, ma forse breve per farlo. Sarebbe stato meglio scegliere un tema solo e seguirlo in una maniera più profonda e scevro da luoghi comuni. Anche a me, come ad altri lettori, viene il dubbio che si sia strizzato l'occhiolino a un Elite culturale - religiosa che si riconosce in alcuni personaggi e in alcune situazioni, per finanziare generosamente la produzione. Mi auguro che siano film migliori a vincere gli Oscar anche se riconosco che l'interpretazione dei protagonisti e la fotografia sono di ottimo livello

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lorenzo salvi domenica 23 febbraio 2025
pi? di tre ore del mio tempo buttate Valutazione 1 stelle su cinque
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Trama caotica
Sceneggiatura darotocalco
Ortografia corriva che cerca di guadagnarsi l'approvazione del pubblico con mezzucci triviali 
Mi sento preso in giro dalle critiche dei professionisti che mi hanno convinto a spendere i soldi del biglietto ma ancor peggio il mio tempo e per un film così insulso.

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elebar giovedì 20 febbraio 2025
un film urgente, luminoso Valutazione 5 stelle su cinque
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15 febbraio 2025 

Ieri sera ho visto The Brutalist. [+]

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elebar giovedì 20 febbraio 2025
un film urgente, luminoso Valutazione 0 stelle su cinque
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15 febbraio 2025 

Ieri sera ho visto The Brutalist. [+]

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elebar giovedì 20 febbraio 2025
un film, urgente, luminoso Valutazione 5 stelle su cinque
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15 febbraio 2025
Ieri sera ho visto The Brutalist. Non riesco a smettere di pensarci. Un film immenso: la tensione ordinaria di una vita fuori dal comune, messa in scena come una biografia perfettamente cucita su misura per Adrien Brody. Solo lui poteva interpretare magistralmente la fragilit? umana e il genio. Due aspetti che, nell?animo di L?szl? Toth, il personaggio che interpreta, e in quello di tutti noi, si fondono fino a confondersi.

Un film urgente, luminoso e drammatico allo stesso tempo.
L?impianto storico. La vita intima. La condizione di straniero in terra straniera. L?America e le sue promesse infrante.
Il mestiere dell?architettura. L?architettura come unica risposta al dolore. [+]

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