Il Giorno dell'Incontro

Film 2023 | Drammatico, 105 min.

Regia di Jack Huston. Un film con Ron Perlman, Joe Pesci, John Magaro, Michael Pitt, Anatol Yusef. Cast completo Titolo originale: Day of the Fight. Genere Drammatico, - USA, 2023, durata 105 minuti. distribuito da Movies Inspired. - MYmonetro 2,82 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 4 dicembre 2023

Il percorso di redenzione di un pugile tra passato e presente. In Italia al Box Office Il Giorno dell'Incontro ha incassato 171 .

Consigliato sì!
2,82/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 3,13
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
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Cinema
Trailer
Parabola di un antieroe in cerca di riscatto, infarcita di cliché dei film sulla boxe e schiacciata dal peso del suo stesso immaginario.
Recensione di Roberto Manassero
martedì 5 settembre 2023
Recensione di Roberto Manassero
martedì 5 settembre 2023

In attesa di combattere un incontro al Madison Square Garden, Mikey Flanaghan, ex pugile di origini irlandese tornato a combattere dopo anni di lontananza dal ring, decide di sistemare i conti in sospeso della sua vita. Dalla mattina alla sera, l'uomo attraversa New York ripensando con dolore al passato (l'abbandono forzato della boxe, l'alcolismo, l'incidente che l'ha portato in prigione, la fine del matrimonio...) e incontrando le persone che ama: un amico di famiglia che lo aiutò dopo il suicidio della madre; un amico prete; l'ex moglie e la figlia nel frattempo diventata adolescente; il padre che lo sempre maltrattato. L'incontro sarà per Mikey l'occasione per dare un senso alla sua esistenza...

All'esordio da regista, l'attore Jack Huston, nipote del grande John, ritrova il compagno di set di Boardwalk Empire, il redivivo Michael Pitt, e gli affida il ruolo di un pugile maledetto a cui il destino ha regalato una chance per redimersi.

C'è tutta la retorica del cinema sulla boxe, in Day of the Fight (a cominciare ovviamente dal titolo che riprende il film di Kubrick): l'autodistruzione del campione che ha portato la violenza del ring nella vita privata; il retaggio di un passato familiare che grava sull'anima del guerriero; l'insperata seconda occasione che offre la possibilità del perdono; il rimorso per peccati impossibili da cancellare; il combattimento come testimonianza di un coraggio e una forza indomiti; il mito della caduta, della rinascita e, forse, della salvezza.
In un percorso dal chiaro valore simbolico, in cui di stazione in stazione il protagonista si distacca dalla vita terrena ed entra in una dimensione spirituale, la retorica non è solo narrativa, ma anche visiva, dal momento che Huston gira in un bianco e nero pastoso alla Toro scatenato (a sua volta omaggio al classici come Lassù qualcuno mi ama) e infarcisce il film slow motion, flashback a colori rapidi come ricordi improvvisi, uso massiccio della musica d'accompagnamento e di canzoni indie-folk, tra cui "The Book of Love" dei Magnetic Fields e "Have You Ever Seen the Rain", eseguita dal vivo da Nicolette Robinson, interprete della moglie di Mikey.
Tutto è ricalcato e greve, in Day of the Fight, come se per il regista aderire al genere del film sulla boxe - com'è noto il più cinematografico degli sport, quello che meglio si adatta alla parabola dell'antieroe in cerca di riscatto - implicasse anche sobbarcarsi tutti i suoi cliché, senza alcuna ironia o senso della misura, e nel finale pure qualche scivolone nel kitsch.
Se qualcosa nel film funziona è, da un lato, il ritratto di una New York fine anni '80 che da tempo non si vedeva così sporca e disperata (e il lavoro del direttore della fotografia Peter Simonite è onestamente splendido) e, dall'altro, la galleria di personaggi che Mikey incontra nel suo percorso e i loro magnifici interpreti: l'amico di famiglia Steve Buscemi, stanco ma compassionevole; il sacerdote John Magaro, compassionevole e sensibile; l'allenatore Ron Perlman, paterno e severo; il padre Joe Pesci, straordinario protagonista muto dell'unico momento emotivamente intenso del film. La prova di Michael Pitt, invece, per quanto intensa, è forse troppo caricata e prevedibile (volto deformato, movenze sgraziate, brama di vivere negli occhi) per essere sincera e per trasmettere lo stato di prostrazione del personaggio.

Day of the Fight è una sorta di via crucis in minore: un viaggio mitico che ha il suo culmine nell'incontro al Madison Square Garden, messo in scena come una lotta sanguinaria. Per sua fortuna Huston non prova mai a imitare Scorsese, ma è evidente come anche in questo caso la concitazione del montaggio e la violenza del combattimento vogliano trasformare il ring in un calvario. Del resto la trasformazione di Mikey Flanagan in una sorta di Gesù contemporaneo, prostrato da colpi e ferite le corpo vivo della città, è l'ultimo rimando cinematografico di un film sincero ma greve, schiacciato dal peso del suo stesso immaginario.

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RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 26 settembre 2023
Ivan Orlandi
Close-up

Vi è una curiosa tendenza neoclassica celata nel mezzo della selezione ufficiale a Venezia, un ritorno agli autori classici: Timm Kröger riscopre Hitchcock attraverso Lynch nella Teoria del tutto; il Michael Mann di Ferrari non sembra essere mai stato così vicino al cinema di Howard Hawks; infine, Jack Huston decide con Day of the Fight di omaggiare non solo uno dei capolavori del nonno John, Città [...] Vai alla recensione »

giovedì 7 settembre 2023
Pietro Masciullo
Sentieri Selvaggi

"Was it a huntsman or a player. That made you pay the cost", canta Sixto Rodríguez nella splendida Crucify Your Mind che il pugile Mike Flanaghan sceglie di ascoltare (non a caso) per iniziare il suo lungo giorno della redenzione. New York, fine anni Ottanta. Michael Pitt interpreta un trentenne da poco tornato in libertà dopo aver scontato in carcere la pena per l'omicidio stradale di un bambino. Vai alla recensione »

mercoledì 6 settembre 2023
Elisa Battistini
Quinlan

Il bianco e nero è tornato di moda, almeno nei lavori ospitati dalla Mostra di Venezia 2023 molti dei quali lo utilizzano o per tutto il film o per una parte (da El Conde a Povere creature! a The Green Border e altri ancora): nostalgia e ricerca di un tempo perduto? Ci sarà, forse, da interrogarsi. Di certo in b/n è girato anche l'esordio alla regia del quarantenne Jack Huston, nipote di John, e attore [...] Vai alla recensione »

martedì 5 settembre 2023
Isabella Fleri
NonSoloCinema

Day of the fight di Jack Houston è un film drammatico, presentato nella sezione Orizzonti Extra all'80^ edizione della Mostra del Cinema di Venezia. A Brooklyn il pugile Mickey (Michael Pitt), noto al pubblico come "l'irlandese", si prepara ad un match epocale al Madison Square Garden. Ex campione dei pesi medi, adesso dovrà affrontare Fletcher, temibile campione in carica.

NEWS
MOSTRA DI VENEZIA
martedì 5 settembre 2023
Roberto Manassero

Un film sulla boxe schiacciato dal peso del suo stesso immaginario. Alla Mostra del Cinema di Venezia (Orizzonti Extra) e prossimamente al cinema. Vai all'articolo » 

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