Una commedia natalizia che vede come protagonista una famiglia bizzarra: padre, madre, due figli, il nonno e... Babbo Natale. Espandi ▽
Malcolm è la persona più gentile del mondo. Così inizia la sua avventura da benefattore, che nel corso del tempo diviene una vera e propria carriera; e così Malcolm si allontana sempre di più da casa, dalla moglie e soprattutto da suo figlio Adam. Passano gli anni e adesso Adam è diventato la persona al mondo che odia di più il Natale. Ripudia il padre che non c'era mai per lui il 25 dicembre, rende la vita infernale alla moglie Amy con i suoi atteggiamenti da bambino viziato mai cresciuto e impedisce ai figli Ted e Greta di festeggiare il Natale con l'albero, i regali e le lettere a Babbo Natale. Ma forse quest'anno qualcosa cambierà...
In questo film Tassin ci si butta a piene mani e cinepresa, con droni, carrellate, grandangoli, da una parte superando l'impasse dell'unico ambiente a disposizione (la casa di Malcolm a Adam), dall'altra trasportando anche sul piano estetico il maglio di sentimenti positivi e buoni propositi che la sceneggiatura ci scaglia contro.
Però così il sovraccarico da saccarosio è nel nostro sangue e dietro i nostri occhi, mascherando gli spaventosi contorni di una favola come questa, impedendoci di assorbire qualcos'altro, qualunque cosa essa sia. Anche un po' di carbone. Recensione ❯
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Un'autofiction rigorosa che riscrive e rimette a fuoco un decennio di conquiste sociali supersoniche. E altrettante contraddizioni. Documentario, Drammatico - 2022. Durata 61 Minuti.
La scrittrice francese Annie Ernaux, Premio Nobel 2022 per la Letteratura, ci apre il baule dei ricordi, tirando fuori video amatoriali girati tra il 1972 e il 1981. Espandi ▽
Nel 1972 Annie Ernaux e suo marito Philippe, rispettivamente insegnante (non ancora scrittrice) e segretario comunale, vivono ad Annecy. Quando acquistano una cinepresa Super 8, tra le novità tecnologiche portatili di quegli anni, a filmare è quasi sempre Philippe. Dopo la separazione tra i due, nei primi anni '80, quelle immagini rimangono a lungo non viste, finché non vengono riportate alla luce dal figlio David. Si tratta di istantanee di vita familiare, ricorrenze, escursioni all'aperto e di alcuni viaggi compiuti dai quattro tra il 1972 e il 1981. Il figlio David (1968) ne immagina un nuovo assemblaggio, se pure osservando l'ordine cronologico e propone alla madre di apporre ad esse un commento critico, antidescrittivo, da incidere con la propria voce narrante.
Una nuova narrazione, con l'occhio dell'autrice riconosciuta, che ha il lusso e l'onere di potersi riguardare con la distanza non solo temporale ma emotiva con cui scrive i propri libri.
Una autofiction rigorosa, quasi un documentario naturalista, scientifico, non privo di punti di tensione, che sul piano della colonna audio non lascia spazio a facili commozioni - moderati gli interventi sonori e rumoristici sulle immagini altrimenti mute (ma la playlist di riferimento è nominata, a favore di chi vuole recuperarla). Recensione ❯
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Una sfida tecnologica decisamente vinta. Cameron fa l'impossibile per farci innamorare della natura attraverso un mondo artificiale. Azione, Avventura, Fantasy - USA2022. Durata 192 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Jake vive la sua vita felice insieme a Neytiri ma Pandora nasconde ancora dei misteri. In veste di patriarca dovrà combattere una dura guerra contro gli umani. Espandi ▽
Dopo la vittoria sugli invasori umani, i Na'vi hanno vissuto in pace. Con loro sono rimasti alcuni scienziati terrestri insieme ai propri avatar e un ragazzino troppo giovane per essere rispedito sulla Terra di nome Spider. Jake e Neytiri hanno adottato Kiri, figlia dell'avatar di Augustine Grace e di padre ignoto. La Terra versa in condizioni sempre peggiori e Pandora può essere una nuova casa per gli umani, che tornano sul pianeta più bellicosi che mai, questa volta anche con soldati avatar - tra i quali un "nuovo" Colonnello Quaritch che cercherà vendetta contro Jake.
Cameron fa l'impossibile per ritrovare il senso del meraviglioso del primo film e ripristinare la magia del cinema ancora una volta. La visione di Avatar - La via dell'acqua, va detto subito, ha senso solo in sala. La sfida tecnologica è stata infatti decisamente vinta, ma conferma e acuisce il paradosso già del primo Avatar: la serie cinematografica di Cameron è la più hi-tech di sempre, ma allo stesso tempo vuole essere tematicamente antitecnologica.
Il regista cerca di farci innamorare della natura, ma lo fa attraverso un mondo artificiale, una finzione realizzata proprio attraverso la tecnologia. Recensione ❯
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Il documentario che racconta le tragiche conseguenze di un Piano di rientro che ha messo ko gli ospedali nel sud Italia. Espandi ▽
Il film parte da Cariati, in Calabria, dove un manipolo di ribelli di ogni età decide di protestare come nessuno ha mai osato fare, occupando l'ospedale con l'obiettivo di ottenerne la riapertura. Nel frattempo alcuni dei più importanti intellettuali, medici, esperti e attivisti italiani e internazionali (fra cui Gino Strada, Kean Loach e Roger Waters che già nel dicembre dello scorso aveva lanciato un appello per la riapertura dell'ospedale) ci svelano le vere responsabilità locali e globali dell'attacco alla salute pubblica, e sostengono la lotta di Cariati. La sanità pubblica in Italia è infatti ridotta al lumicino da decenni di tagli al bilancio e privatizzazioni. Recensione ❯
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Un capolavoro assoluto ed indiscusso del musical che riunisce al proprio interno diversi
piani di lettura. Musical, USA1952. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Hollywood 1927. Don Lokwood, attore del cinema muto, è l'idolo degli spettatori che amano l'avventura. Espandi ▽
Don Lockwood e Lina Lemont sono una coppia di star del cinema muto hollywoodiano. Quando il cinema diventa sonoro i due si devono rapidamente adattare al cambiamento. Per Don questo non si presenta come un problema mentre per Lina lo è perché possiede una voce decisamente sgradevole. Kathy, una giovane attrice, viene ingaggiata come sua doppiatrice e il sentimento che prova Don fa sì che Lina non ne sopporti la presenza.
Siamo di fronte ad un musical che parla del cinema e lo fa non solo con leggerezza ma anche con grande ironia sin dai primi minuti. A partire da una sceneggiatura che sembra avere impressa a lettere di fuoco in ogni pagina la parola 'ritmo', si affrontano i temi che da sempre interessano, in modi diversi, il pubblico e la critica.
Gene Kelly e Stanley Donen non hanno solo realizzato una pietra miliare del genere (con una sequenza che tutti hanno visto almeno una volta) ma hanno anche saputo operare una riflessione sulla settima arte nel momento in cui si trova davanti mutamenti epocali. Recensione ❯
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Un film teen-oriented purtroppo lontanissimo da altri prodotti più maturi pensati per lo stesso target. Commedia, Musical - Italia2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La YouTuber/TikToker Charlotte M. debutta al cinema vestendo i panni di una ragazza al primo anno di liceo che farà di tutto per salvare la sua amata oasi di fenicotteri dalla chiusura. Espandi ▽
Il passaggio da YouTube al cinema, nell’era dei followers e della visibilità, può essere breve, ma avere alterne fortune. Specie perché la recitazione è un’arte, qualcosa di estremamente diverso dal semplice parlare con disinvoltura davanti a uno schermo. Spigliata e sorridente, anche la content creator Charlotte M., già doppiatrice nel film d’animazione Lo Schiaccianoci e il Flauto Magico, debutta al cinema con un film interamente incentrato su di lei. O meglio, non essendo un documentario ma una commedia adolescenziale, sul suo alter ego. Diretta da Emanuele Pisano, Charlotte interpreta una studentessa al primo anno delle superiori che si ritrova a dover fare i conti con problemi di amicizie, amori e crescita. Il film di Emanuele Pisano si rivela purtroppo lontanissimo da prodotti ugualmente pensati per un target adolescente, ma decisamente meno patinati, scritti in maniera più matura e approfondita. Recensione ❯
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Un'ode al saper vivere femminile, quasi un musical dalle tinte sfumate. Biografico, Italia, Belgio2022. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La vita di Chiara cambia quando decide di scappare di casa e raggiungere l'amico Francesco. Espandi ▽
1211. Chiara, ragazza di buona famiglia, decide di lasciare la casa del padre per seguire il percorso di Francesco d'Assisi, obbedendo alla regola di castità e di rinuncia ai beni materiali. Inizia così per lei una vita di preghiera, di servizio e di comunità, accanto a fratelli e sorelle, presso il monastero di San Damiano. A poco a poco Chiara emerge come una figura guida per le consorelle, opera miracoli senza nemmeno rendersene conto e raccoglie un seguito sempre crescente, che sfocerà nella creazione di un ordine sancito dal Papa. Ma non tutto sarà lineare e semplice, perché Chiara è una donna, e ad una donna molto di ciò che è consentito ad un uomo, ad esempio Francesco, è invece ostacolato.
Come nel caso dei precedenti Nico, 1988 e Miss Marx, la regista e sceneggiatrice Susanna Nicchiarelli affronta una figura femminile centrale giustapponendola alla sua epoca e contestualizzandola all'interno della società patriarcale.
Nicchiarelli fa di Chiara quasi un musical, tutto sommato più vicino a Fratello sole, sorella luna (del quale però, per scelta, non ha la leggerezza) nella descrizione di una letizia tranquilla che a un film rivoluzionario come era stato all'epoca Jesus Christ Superstar, e resta un'ode al saper vivere femminile "sole ma insieme". Recensione ❯
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Un uomo fa di tutto per campare suo figlio. Espandi ▽
In una Palermo dal sapore autentico, tra il cemento e la ruggine della periferia e le paillettes colorate di un night club, un uomo è costretto a trovare ogni modo per campare suo figlio finché non incontra una ballerina transgender.
Possono due mondi, cosi` lontani e diversi fra loro aiutarsi a vicenda a risolvere i loro problemi? Recensione ❯
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Mega show "caldissimo" di Cremonini all'autodromo Ferrari: spartiacque di carriera e atto di gratitudine verso i fan. Musicale, 2022. Durata 130 Minuti.
Il concerto evento tenutosi all'Autodromo Enzo e Dino Ferrari il 2 luglio 2022 che ha radunato oltre 75 mila persone. Espandi ▽
Imola, 2 luglio 2022: l'autodromo Enzo e Dino Ferrari è stracolmo dei circa settantamila spettatori di Cesare Cremonini. L'occasione è a suo modo storica: costruito dopo anni di piazze, c'è un tour trionfale alle spalle (poi proseguito anche in autunno), nella prima stagione di vera ripresa dei live post isolamento. Il live è generoso: ventiquattro brani, dalla recente "La ragazza del futuro" alla hit "Un giorno migliore", per due ore abbondanti di performance, pronto a diventare una registrazione disponibile come doppio cd o triplo vinile da collezione.
La regia del decano del videoclip Gaetano Morbioli potenzia al massimo l'energia della performance, fa "sentire" lo spettatore casalingo vicino al pubblico di quella serata, ad altezza prato. Soprattutto, non molla nemmeno per un attimo il suo protagonista.
L'ex "ragazzo fortunato" dei Lùnapop e il cantautore introspettivo non sono mai andati via, ma a Imola va in scena il performer, la popstar tra effetti scenografici, raggi laser e fiamme sul piano. Che scende dal palco per toccare il pubblico che lo sostiene. Che si diverte e diverte. È un regalo che si è meritato, se lo prende e lo scarta insieme ai suoi. Che ora, oltre al video sullo smartphone, hanno una spettacolare produzione ricordo. Recensione ❯
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Un progetto di grande interesse che talvolta si fa sedurre dal gusto della stranezza fine a se stessa. Drammatico, Polonia, Italia2022. Durata 86 Minuti.
La rilettura di un classico di Bresson che inquadra le relazioni sociali nel mondo moderno. Espandi ▽
Jerzy Skolimowski si mette nella testa dell’asino, animale intelligente e sensibile, costretto allo spettacolo dell’umana violenza e dell’umana insensatezza, e ne visualizza i pensieri, i ricordi, i desideri. Il risultato è un film che vorrebbe essere quasi senza autore, identificarsi con il cinema stesso, con l’atto della visione, che è sempre soggettiva, investita e dettata dalle emozioni. L’intenzione, dunque, è di grande interesse e ci sono dei momenti del film che ne raggiungono l’ambizione, ma in altri, sfortunatamente, il regista si fa sedurre dal gusto della stranezza fine a se stessa (cavalcata, con la proverbiale ironia, dalla regina di queste incursioni attoriali ai limiti del situazionismo: Isabelle Huppert) oppure da un’estrema semplificazione del discorso, che sfocia nel sentimentalismo. Recensione ❯
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Una favola morale senza tentennamenti, così dolce da essere semplicemente bella. Animazione, Francia, Lussemburgo2022. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una storia poetica e commovente su una grande amicizia e l'amore per la musica. Espandi ▽
Dopo il lungo letargo, l'orso Ernest si risveglia più affamato che mai. In cerca di soldi per comprare da mangiare, la topina Célestine invita l'amico a riprendere a suonare il violino per strada, ma inavvertitamente rompe lo strumento. Il solo modo per ripararlo è allora recarsi nella terra natia di Ernest, la Charabie, dove ancora vive il liutaio che l'ha fabbricato. Ernest e Célestine arrivano così in Charabie, dove però scoprono che una legge proibisce la musica e qualsiasi forma di svago. A far rispettare le regole ci pensa soprattutto il rigidissimo giudice, papà dello stesso Ernest, il quale cerca in tutti i modi di portare il figlio della sua parte. Ma chi è, invece, il misterioso eroe mascherano che sfida l'editto e spinge la popolazione a liberarsi dal gioco del potere?
Tornano le avventure della coppia più dolce dell'animazione francese, nata dalla fantasia e dalla manualità leggiadra di Gabrielle Vincent e portata al cinema già dieci anni fa. Dopo una serie realizzata dagli stessi produttori, ora un secondo film che conferma e ribadisce gli elementi della piccola saga.
Il film realizza il tono perfetto per una favola morale senza tentennamenti, così elementare e dolce da essere semplicemente bella. Recensione ❯
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Il maestro torna con un'opera concettuale che appare come una postilla riflessiva nella sua filmografia. Fantastico, Belgio, Russia2022. Durata 78 Minuti.
Gli uomini che hanno indirizzato il ventesimo secolo diventano avatar digitali che si abbandonano ai pensieri più intimi. Espandi ▽
Anime che vagano per una dimensione metafisica, corpi eterei in attesa che una “forza suprema” li accolga. Sono, tra gli altri, Winston Churchill, Adolf Hitler, Joseph Stalin e Benito Mussolini, ma c’è anche Gesù e una piccola comparsata di Napoleone. Al termine della vita, e non ancora del tutto sistemati nell’aldilà, le versioni ectoplasmiche degli uomini che hanno indirizzato il ventesimo secolo si abbandonano ai pensieri più intimi.Skazka, che si traduce con “favola” ma che della favola ha ben poco, è un interessante sviluppo della poetica di Sokurov: un divertissement che sembra poco più di una postilla nella sua filmografia e un’opera concettuale che si direbbe più adatta ad altri contesti di video-arte piuttosto che al cinema. Al tempo stesso però è il primo lavoro da lui realizzato in una nuova fase che ha cambiato profondamente la Russia e il suo posto nella storia dell’oggi, e che nel dare anima e pensieri ai grandi tiranni del novecento non può non essere vista come una riflessione sul potere assoluto e sulla prevaricazione militare. Recensione ❯
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Un atto d'amore verso gli attori e il ricordo autobiografico di un tempo intenso e libero. Drammatico, Francia, Italia2022. Durata 126 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Fine anni Ottanta. Le storie di Stella, Victor, Adèle ed Etienne. Espandi ▽
Parigi, 1986. È il momento delle audizioni per entrare nella prestigiosa scuola di recitazione del Théâtre des Amandiers, il cui direttore artistico era il carismatico Patrice Chéreau. Fra i pochi fortunati ammessi ci sono la bella Stella, concupita dal tenebroso e tormentato Etienne come dall'entusiasta Victor, Adèle la rossa e Frank che è già sposato e in attesa di un figlio, una ragazza incinta, un'altra gay, un cantante: tutti intorno ai vent'anni, tutti posseduti dal sacro fuoco della recitazione. È l'epoca dell'amore libero, ma lo spettro dell'Aids comincia già a farsi strada, e sarà destinato a porre fine alla gioiosa promiscuità cui i ragazzi sono abituati; così come le droghe facili taglieranno le gambe a chi fatica a gestire il proprio equilibrio interiore. Qualcuno ce la farà, nel teatro e nella vita, qualcun altro soccomberà alle pressioni di un mondo esterno in cambiamento. Recensione ❯
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Alfredo sul letto di morte ripensa a tempi lontani e agli amori di giovinezza. Espandi ▽
Sul letto di morte, Alfredo, un re senza corona, viene riportato a ricordi lontani della sua giovinezza e del tempo in cui sognava di diventare un pompiere. L'incontro con l'istruttore Afonso, dei vigili del fuoco, apre un nuovo capitolo nella vita di due giovani dediti all'amore e al desiderio, e alla voglia di cambiare lo status quo. Recensione ❯
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In occasione dei 50 anni di CEFA, un intelligente mockumentary che parla di aiuto reciproco, crescita condivisa, scambio di saperi ed emozioni. Documentario, Italia2022.
Un mockumentary nato in occasione dei 50 anni della CEFA. Espandi ▽
Loris è un inviato di guerra che non riesce più ad uscire di casa. Marco è uno studente universitario a Bologna con un rapporto difficile con il padre. John vive in Tanzania e la sua famiglia deve scegliere se continuare a mandarlo a scuola o farlo lavorare con loro. La vita di tutti e tre cambia con l'irruzione del Cefa nella loro quotidianità: Loris viene incaricato di scrivere un reportage sulla Ong e questo lo aiuta a superare la paura e la solitudine che si erano impadroniti di lui; Marco vede una manifestazione dell'associazione e decide di unirsi a loro e partire per l'Africa, da dove si riavvicinerà al padre e a quello che sono sempre stati; John è uno dei beneficiari e assieme fautore di un progetto di cooperazione, che vedrà crescere l'indipendenza socio-economica della sua famiglia e dell'intero villaggio. CEFA: cinquant’anni in questo 2022. Si è festeggiato con una tre giorni a Bologna a metà ottobre, si è ricordato con Gente strana, intelligente mockumentary di Marta Miniucchi che riunisce storie di aiuto reciproco, di crescita condivisa, di scambio di saperi ed emozioni. Con un’idea semplice eppure efficace, la regista smuove il classico lavoro di documentazione ibridandolo con materiali d’archivio, ricostruzioni, fiction, pezzi che si incastrano perfettamente dentro la minima cornice narrativa tirata su. Recensione ❯
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