Titolo originale | Ernest et Célestine: Le voyage en Charabïe |
Titolo internazionale | Ernest and Celestine: A Trip to Gibberitia |
Anno | 2022 |
Genere | Animazione, |
Produzione | Francia, Lussemburgo |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Jean-Christophe Roger (II), Julien Chheng |
Attori | Alba Rohrwacher, Claudio Bisio, Lambert Wilson, Pauline Brunner, Michel Lerousseau Céline Ronte, Lévanah Solomon, Christophe Lemoine, Jean-Philippe Puymartin. |
Uscita | giovedì 22 dicembre 2022 |
Tag | Da vedere 2022 |
Distribuzione | I Wonder Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,01 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 20 dicembre 2022
Una storia poetica e commovente su una grande amicizia e l'amore per la musica. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Cesar, 1 candidatura a Lumiere Awards, In Italia al Box Office Ernest e Celestine - L'avventura delle 7 note ha incassato 273 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Dopo il lungo letargo, l'orso Ernest si risveglia più affamato che mai. In cerca di soldi per comprare da mangiare, la topina Célestine invita l'amico a riprendere a suonare il violino per strada, ma inavvertitamente rompe lo strumento. Il solo modo per ripararlo è allora recarsi nella terra natia di Ernest, la Charabie, dove ancora vive il liutaio che l'ha fabbricato. Ernest e Célestine arrivano così in Charabie, dove però scoprono che una legge proibisce la musica e qualsiasi forma di svago. A far rispettare le regole ci pensa soprattutto il rigidissimo giudice, papà dello stesso Ernest, il quale cerca in tutti i modi di portare il figlio della sua parte. Ma chi è, invece, il misterioso eroe mascherano che sfida l'editto e spinge la popolazione a liberarsi dal gioco del potere?
Tornano le avventure della coppia più dolce dell'animazione francese, nata dalla fantasia e dalla manualità leggiadra di Gabrielle Vincent e portata al cinema già dieci anni fa. Dopo una serie realizzata dagli stessi produttori, ora un secondo film che conferma e ribadisce gli elementi della piccola saga.
La storia dell'incontro e dell'amicizia fra la topina e l'orso, lei orfana con il sogno di fare la pittrice, lui artista e musicista di strada, ha da sempre un chiaro sottotesto politico. Nell'opera di Gabrielle Vincent (ai tempi del primo Ernest e Celestine adattata da Daniel Pennac), l'animazione è il regno dell'ideale, del sogno di un mondo solidale capace di opporsi alla ferocia del potere. Il tratto acquerellato e aperto dell'autrice - la cui resa sullo schermo è perfetta, sognante e lieve come quella su carta - rende le vicende infantili ma non per questo meno forti e chiare. L'atmosfera da film per bambini è semplicemente un modo per introdurre passaggi forti e amari, che in questo secondo capitolo acquisiscono un ruolo ancora più centrale.
Il contrasto più evidente di questa Avventura delle 7 note è fra l'idillio paesaggistico della Charabie e lo stato di polizia che i due protagonisti incontrano. Tra montagne, funivie, paesi arroccati (elementi che avvicinano il mondo della Vincent a quello di Miyazaki) emerge come una violenza scioccante il grigiore di una città senza musica, rigidamente controllata da un potere dittatoriale.
La musica è colore, vita, movimento - animazione, dunque - e la sua negazione porta a una società ottusa, inerme. Il ritorno alle radici di Ernest e l'irruzione a Charabie della straniera Celestine diventano così eventi rivoluzionari, rotture che ribadiscono l'importanza dei diritti degli individui (siano essi persone o animali...): la libertà d'espressione, la libertà creativa, il diritto alla felicità e al piacere.
Che poi in Ernest e Celestine - L'avventura delle 7 note il conflitto si risolva con un classico dramma familiare è semplicemente un modo per ricondurre il racconto a convenzioni narrative note. Dove i registi Julien Chheng e Jean-Christophe Roger danno il meglio è nella cura dei dettagli, ad esempio nei tanti momenti giocati sui temi della machera e del travestimento.
Avviene così durante il concerto clandestino nel night club, che fa pensare al cinema sul proibizionismo, o nella scena più bella del film, quando nel carcere Ernest si traveste dal padre giudice, ma si ritrova faccia a faccia col genitore dando così vita a un simpatico gag sul rispecchiamento tra padre e figlio poi ribaltato da un nuovo svelamento che allarga l'intreccio familiare...
Nel suo modo fanciullesco e diretto, Ernest e Celestine - L'avventura delle 7 note procede per continui svelamenti e un po' alla volta, attraverso lo scompiglio portato nella Charabie dall'orso e dalla topina, racconta come un nuovo ordine ottuso possa essere ribaltato da un vecchio ordine più sensato, fondato sulla libertà, la democrazia e la bellezza. Qua e là, siccome la Charabie ricorda i paesaggi della Georgia, sembra addirittura di respirare l'aria del cinema di Ioselliani, con il suo tono svagato e po' folle. È del resto il tono perfetto per una favola morale senza tentennamenti, così elementare e dolce da essere semplicemente bella.
ERNEST E CELESTINE - L'AVVENTURA DELLE 7 NOTE disponibile in DVD o BluRay |
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Quando la scrittrice e illustratrice belga Monique Martan, in arte Gabrielle Vincent, diede alle stampe, all’inizio degli anni Ottanta, la prima avventura di Ernest e Celestine, quasi certamente non si aspettava che avrebbe creato due personaggi destinati ad entrare nell’immaginario cinematografico, alla voce “tenerezza”. Ancora il successo era lontano ma qualcuno, più attento, come Daniel Pennac, aveva adocchiato da subito quell’albo illustrato e iniziato una corrispondenza lunga dieci anni (rigorosamente epistolare) con l’autrice.
Quando gli venne proposto di scrivere la sceneggiatura del primo adattamento per il cinema della serie di libri di Vincent, Pennac conosceva dunque bene l’orso Ernest e la topolina Celestine e ha potuto ampliare il loro universo, al cinema e in letteratura, senza tradire lo spirito con cui erano nati e cresciuti. Ha disegnato a parole il mondo di sopra e il mondo di sotto, e ha fatto fare ai personaggi un salto in lungo, portandoli dalla dimensione emotiva e impalpabile dello sketch a quella narrativamente strutturata del lungometraggio a soggetto.
Oggi il salto raddoppia, alla voce sceneggiatura non risponde più il nome dello scrittore francese e anche la regia è passata di mano, ma lo spirito non cambia e il passaggio di questi personaggi sullo schermo si conferma un momento speciale, con una fisionomia originalissima.
Scorrono le immagini acquerellate della topolina che si infila il cappottino, con coraggio e un po’ di silenziosa apprensione, perché in partenza per un grande viaggio, o quelle dell’orso che si fa strada nella tempesta di neve, con la sciarpa al collo e il cuore che batte all’impazzata, e non si può non fermarsi a guardare, recuperando il tempo del cinema e quello dell’infanzia.
Vietato suonare, è bandita la musica. Questa privazione è lo spunto della raffinata e poetica animazione che segna il ritorno dell'orso violinista Ernest e della topina Celestine - ai quali nella versione italiana prestano le voci Claudio Bisio e Alba Rohrwacher - personaggi nati dai libri illustrati dell'artista belga Gabrielle Vincent (1928-2000), autrice di visioni poetiche dai tratti delicati, [...] Vai alla recensione »
La topolina Celestine rompe per errore il violino dell'orso Ernest, ed è uno strumento prezioso e perché sia riparato bisogna andare nella terra natale di Ernest, una cittadina in cui tutte le note musicali, tranne il Do, sono state messe al bando, chi si azzarda a suonare un Sol o un Fa finisce dritto filato in gattabuia, la condanna comminata dell'orso giudice: il padre di Ernest.
«Così è e sempre sarà» come esclama l'orso Ernest in risposta ai tanti perché della topina Celestine. Un monito rivolto anche gli spettatori, ovviamente, che esplicita il sottotesto politico a cui tende questo secondo capitolo cinematografico (prodotto dalla Folivari di Damien e Didier Brunner, già produttori del primo capitolo e pure della saga televisiva) tratto dall'opera gentile di Gabrielle Vincent, [...] Vai alla recensione »
Nuova avventura per la coppia di amici Ernest e Celestine. I due partono alla volta di Ostrogallia, per riparare l'amato violino di Ernest. Lo scontro con i genitori e la legge del posto che vieta di comporre melodie sono inevitabili, con inevitabili colpi di scena. Film d'animazione vecchio stampo dalle tinte pastello, disegnato a mano. Alba Rohrwacher e Claudio Bisio prestano le voci ai protagonisti: [...] Vai alla recensione »
Cartoon franco-belga, adattato da una serie di albi per bambini della pittrice Gabrielle Vincent e sceneggiato dallo scrittore Daniel Pennac, Ernest e Celestine è una deliziosa fiaba natalizia: divertente, elegante, con una morale non troppo sottolineata (genere prodotti Disney) ma assai chiara. Ernest è un pigro orso che vive nel mondo di sopra; Celestine una topolina abitante del sottosuolo.
Ernest è un orso che ama suonare il violino e altri strumenti. È andato via dal suo paese, l'Ostrogallia, forse perché obbligato a un ruolo che non gli apparteneva. Ora è un musicista di strada, libero anche se costretto ad arrangiarsi e a mettersi nei guai, soprattutto quando il richiamo della fame non dà tregua. Emarginato, non vive in sintonia con una collettività che ha adottato un'esistenza fondata [...] Vai alla recensione »
In tempo per il periodo natalizio torna nelle sale cinematografiche la divertente coppia formata dalla topolina Celestine e dall'orso musicista Ernest con un film per i più piccini che riesce ad intrattenere anche i più grandi. Ernest e Celestine - L'avventura delle 7 note è il seguito del film franco-belga Ernest e Celestine scritto da Daniel Pennac (qui il nostro incontro con l'autore e Claudio Bisio [...] Vai alla recensione »
Ne è passata di acqua sotto i ponti dai giorni gloriosi e vivacissimi di Ernest & Celestine del trio Stéphane Aubier, Vincent Patar e Benjamin Renner. I primi due, Aubier e Patar, hanno proseguito lungo la loro strada consueta, lavorando insieme a progetti accostabili all'orso e alla topolina, ovvero le varie avventure tra piccolo e grande schermo di Chien Pourri, senza però dimenticare le follie di [...] Vai alla recensione »
Focalizzato sull'improbabile e fortunata amicizia tra un topolino con ambizioni artistiche (da pittrice) e Ernest, un enorme e sfaticato orso musicista, Ernest e Celestine - L'avventura delle 7 note è il sequel della fortunata pellicola del 2012 ispirata agli albi di fumetti disegnati da Gabrielle Vincent e sceneggiata dal noto scrittore francese Daniel Pennac.
Per riparare il loro violino rotto, Ernest e Celestine iniziano un viaggio verso il lontano paese natale dell'orso, una terra magica dove da sempre si esibiscono i migliori musicisti del mondo e incredibili melodie riempiono l'aria di gioia. Al loro arrivo, i nostri eroi scoprono pero` una realta` completamente diversa: tutte le forme di musica sono state bandite! Ernest e Celestine non riescono proprio [...] Vai alla recensione »
Dieci anni fa, per dare vita ai suoi poetici acquerelli, l'illustratrice Gabrielle Vincent ha incrociato la strada con l'evocativa capacità narrativa di Daniel Pennac. Un incontro che in Ernest & Celestine ha dato vita a un'animazione dal grande valore artistico ed emotivo, capace di conquistare una candidatura all'Oscar. A incantare il pubblico e i selezionatori, probabilmente, è stata proprio la [...] Vai alla recensione »
Il violino del burbero orso Ernest si rompe, e per poterlo aggiustare occorre tornare al suo paesino natale. La migliore amica di Ernest, la topolina Celestine, vince le riluttanze alla gran rentrée e la buffa accoppiata antropomorfa viaggia sino a Gibberitia, dove però scopre vigere lo stato di polizia: agli abitanti è concessa solo una nota, il do.
Il grande e grosso orso Ernest e la piccola topina Celestine sono tornati e la loro amicizia non si è affatto affievolita. La celeberrima e quanto mai inconsueta coppia, costituita dalla piccola orfana con il sogno di diventare pittrice e dall'imponente musicista-intrattenitore amante del cibo, è di nuovo protagonista di una rocambolesca storia: Ernest e Celestine - L'avventura delle 7 note di Jean-Christop [...] Vai alla recensione »