Gradevole commedia queer a tema d'amore, di curiosità e di incomprensioni. Commedia, Argentina, Spagna2024. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film che racconta il nascere di un amore gay tra due giovani: un amore fatuo o è grande amore? Espandi ▽
In Argentina, il giovane spagnolo Pedro si prepara a un'estate di mare e spensieratezza con un gruppo di amici. Qui ritrova Maxi, un amico d'infanzia ormai cresciuto che si è da poco lasciato con Sabrina. Tra lo scherzo e la complicità, con la voglia di far ingelosire l'ex-fidanzata, Maxi si avvicina sempre di più a Pedro, che non fa mistero di essere gay. Tra i due si instaura progressivamente un rapporto che, come un astronauta, si avventura alla scoperta di cosa c'è oltre l'amicizia. Fluida e giocosa, la relazione alla base di L'amante dell'astronauta rifiuta le norme e le categorie e caratterizza un film che è un inno alla sperimentazione e all'apertura giovanile, nel contesto queer ma non solo. Lo realizza il regista e sceneggiatore argentino Marco Berger, che in materia è una garanzia: ha infatti trascorso l'ultimo decennio a modellare un cinema di minime variazioni, che esplora ogni sfaccettatura dell'amore e dell'attrazione omosessuale, in particolare maschile.
Berger non manca mai di serietà nell'osservare il fenomeno, con l'occhio indagatore di chi comunque ha firmato un'opera leggera, o quantomeno più di altre nella sua filmografia. Nel giocare anche con i cliché (la lunga estate calda, il flirt gay con l'eterosessuale convinto) si è sforzato di infondervi gioia e semplicità, lui che la credibilità del cinema di ricerca se l'è guadagnata con rigore in tempi non sospetti. Recensione ❯
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Il film evento realizzato nel corso dei due spettacoli sold-out dei GHOST al Forum di Los Angeles. Espandi ▽
Il film è molto più di un semplice "film concerto". Il primo lungometraggio dei Ghost aggiunge alle performance dal vivo delle due serate finali del RE-IMPERATOUR U.S.A. 2023 una storia narrativa che riprende i fili della trama della lunga serie di Chapters della band. Il risultato è una miscela fantasmagorica assolutamente unica: le interpretazioni dei brani preferiti di tutti e cinque gli album dei Ghost, oltre a "Mary On A Cross", si intrecciano con il debutto sul grande schermo di alcuni volti familiari alle legioni di fan della band, che interagiscono dietro le quinte con Papa Emeritus IV nel momento in cui il suo futuro e il suo destino sono nelle mani del Ministero. Recensione ❯
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Il film segue Riley durante la sua adolescenza mentre incontra nuove emozioni. Espandi ▽
Il quartier generale viene improvvisamente demolito per far posto a qualcosa di completamente inaspettato: nuove Emozioni! Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che a detta di tutti gestiscono da tempo un'attività di successo, non sanno come comportarsi quando arriva Ansia. E sembra che non sia sola. Recensione ❯
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Nichols racconta con approccio intimo e antiretorico una stagione della vita e della storia americana. Drammatico, USA2023. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le vicende dei membri di un club motociclistico del Midwest: dalla voglia di stare insieme alla degenerazione in violenza. Espandi ▽
Midwest, all'alba degli anni Sessanta. Un fotografo segue il neonato club dei Vandals, una compagnia di motociclisti di Chicago che si è formata attorno all'idea e al carisma del camionista Johnny. Tornerà anni dopo, per farsi raccontare da Kathy come sono andate le cose. Perché la storia dei Vandals è anche quella del matrimonio di Kathy con il silenzioso Benny. E la storia di come un gruppetto di ragazzi ha perso la strada, sbandando nella droga e imboccando l'autostrada della violenza.
Basato sull'omonimo libro fotografico di Danny Lyon, il film corona, per il regista Jeff Nichols, un sogno lungo dieci anni, quello di accompagnare lo spettatore in un viaggio nel tempo e in una cultura che non c'è più, ma mantiene qualcosa di affascinante e archetipico, legato alla stagione della gioventù e al mito della strada, oltre che al sapore irraggiungibile dell'utopia.
Girato strizzando l'occhio al documentario, The Bikeriders è un film sulla nostalgia e sulla breve bellezza di un certo tempo della vita e del sogno americano, che ha il suo punto di forza nel tono, lontano tanto dal melodramma per nulla che dall'enfatizzazione lirica della vita ai margini. Recensione ❯
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Silenzio, lentezza ed equilibrio per raccontare la storia e il lavoro dello scultore Jago. Documentario, Italia2024. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La vita, i viaggi, i sogni e le ambizioni di un giovane scultore italiano che ormai tutti conoscono nel mondo come il nuovo Michelangelo. Espandi ▽
Il film racconta due anni della vita di Jago, da quando si trasferisce da New York a Napoli e, in piena solitudine, lavora giorno e notte alla sua nuova scultura: una versione moderna e personale della Pietà. Per diversi mesi sarà da solo assieme al blocco di marmo, in uno stretto rapporto di amore e odio, desiderio e paura. Ma Jago non è solo l'artista che ripercorre le orme dei grandi maestri del Rinascimento, è anche una giovane pop star con oltre un milione di followers sui social che seguono costantemente ogni suo progresso e sono presenti in massa alle sue mostre. Ed è un instancabile viaggiatore che si muove in ogni angolo del mondo e un imprenditore che ha sfidato le regole dell'arte contemporanea per fuoriuscire dalle logiche del mercato e provare a indicare ai ragazzi una nuova strada per approcciare e raccontare l'arte. Recensione ❯
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Ultimo film di Gregoretti, rimasto inedito, in cui il grande cineasta, documentarista e giornalista
ripercorre la propria attività con ironia e leggerezza. Espandi ▽
Attraverso gli episodi della vita personale e professionale di Ugo Gregoretti, e le immagini dei suoi film e dei suoi programmi televisivi, un racconto pieno di umorismo su com'eravamo per capire che ora, in realtà, non siamo tanto diversi. Recensione ❯
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Un thriller sci-fi autenticamente selvaggio e sensoriale che arriva diretto nella sua umanità. Avventura, Francia2023. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'avventura tra un padre e il figlio, in un mondo in cui alcuni umani hanno iniziato a mutare in altre specie animali. Espandi ▽
François ha appena portato suo figlio Émile a una visita medica. Poi è bloccato nel traffico quando un furgone con a bordo delle misteriose creature, deraglia. Lì c’era anche la moglie di François che, come molti altri individui, ha cominciato a trasformarsi in animale. L’uomo e il ragazzo si mettono così alla sua ricerca e sono aiutati da una poliziotta. Nel frattempo anche in Émile appaiono i primi segni della mutazione. È l’affiatamento tra i protagonisti Paul Kircher e Romain Duris uno dei punti di forza di The Animal Kingdom, che segna il ritorno alla regia di Thomas Cailley a nove anni del gran bell’esordio di The Fighters - Addestramento di vita. The Animal Kingdom è un film autenticamente selvaggio e sensoriale che conferma l’abilità del cineasta francese nell’esplorazione di un universo che cambia sotto i nostri occhi – forse metafora della pandemia – e lo fa attraverso un cinema che arriva diretto nella sua umanità. Recensione ❯
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Regia mobilissima e un discutibile sense of humour. Ma il senso dello spettacolo non manca. Azione, Avventura, Commedia - USA2024. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Will Smith e Martin Lawrence tornano nei panni dei "bad boys" con il loro iconico mix di azione e ironia e stavolta sono i ricercati. Espandi ▽
Mike e Marcus si sono ripresi dai tormenti subiti a causa del sicario, e figlio di Mike, Armando, che ora si trova in carcere. Mike sta infatti per convolare a nozze e Marcus, al solito, lo accompagna come un postmoderno Sancho Panza, goloso di junk food. Colpito da un infarto, Marcus ha una visione del capitano Howard e si convince di essere immortale. In seguito a una sparatoria, rivela di essere vittima di attacchi di panico, che ne compromettono l'efficienza. Il vero problema dei due è però un altro: qualcuno sta infangando la memoria del capitano Howard e per scoprire di chi si tratta c'è bisogno dell'aiuto proprio di Armando, l'unico che può identificare il responsabile.
Quarto capitolo per la saga lanciata da Michael Bay nel 1995 e passata nel 2020 nelle mani dei registi Adil El Arbi & Bilall Fallah, che con Bad Boys: Ride or Die confermano una regia mobilissima ma pure un discutibile sense of humour.
Il senso dello spettacolo tutto sommato non manca, peccato sia impiegato per una sceneggiatura dai dialoghi così tristi e dallo scopo propagandistico. Tutto è come sempre sopra le righe ma non c'è autoironia a smascherare questa acritica esagerazione. Recensione ❯
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La piéce teatrale diventa un film ma il passaggio non si completa del tutto e lascia troppe domande inevase. Drammatico, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una famiglia è riunita attorno alla tavola a mangiare: padre, madre e i due figli, Elena e Antonio. Una normalità presto spezzata da una terribile scoperta. Espandi ▽
Elena e Antonio sono gemelli cresciuti all’interno di una sorta di cellula invisibile che li contiene entrambi. Anzi, la cellula si allarga solo a contenere anche Michela e Giovanni, i loro genitori. Quel nucleo a quattro ride e scherza a tavola, mescola affetto e ironia, battute e frecciate. Ma Michela e Giovanni soffrono di una malattia genetica che intacca i tessuti midollari e che li ha colpiti entrambi. Non è possibile salvare entrambi e spetterà a Elena e suo fratello scegliere chi lasciare fuori. Dall’alto di una fredda torre è la trasposizione cinematografica della pièce teatrale scritta da Filippo Gili e diretta in palcoscenico da Francesco Frangipane, ed entrambi conservano i rispettivi ruoli anche nella realizzazione del film. Tuttavia il passaggio al grande schermo sconta un impianto che non solo rimane fortemente teatrale ma in qualche modo si congela nella premessa, senza riuscire veramente a declinarsi in tutte le sfumature di quella che è La scelta di Sophie al contrario, e altrettanto devastante. Se il tema è da tragedia greca, il film non ha la forza o l’audacia drammaturgica dei testi dei tragediografi ellenici o il pathos straziante di William Styron, preferendo un andamento sussurrato che alla fine lascia troppe domande inevase. Recensione ❯
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Un documentario sentito che sa cogliere la grandezza di un leader e la partecipazione dei suoi sostenitori. E non solo. Documentario, Italia2024. Durata 75 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una testimonianza preziosa e necessaria con materiali inediti sugli ultimi giorni di vita di Enrico Berlinguer a 40 anni dalla morte. Espandi ▽
Il comizio del 7 giugno 1984 fu l'ultimo che Enrico Berlinguer poté tenere. Colpito da ictus lo portò a termine con fatica. A partire dalle immagini di quella sera si seguono i giorni dell'agonia interpolandoli con brani di discorsi tenuti in precedenza su varie tematiche. Si giunge poi alla camera ardente e ai funerali che videro due milioni di persone presenti.
Un documentario che sa cogliere la grandezza di un leader evidenziando lui in prima persona e l'attenzione partecipe con cui vennero seguiti i suoi ultimi giorni.
L'inserimento di parti delle registrazioni di alcuni suoi discorsi offre poi la dimensione di un leader che, fermo nelle proprie convinzioni, era capace di esporle con la pacatezza che proprio da quella fermezza traeva origine. La commozione, la partecipazione e i pianti della gente comune sono presentati come testimonianza dell'affetto che legava il leader a quelli che ancora si chiamavano compagni. Recensione ❯
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Un'operazione di forte astrazione che è anche riflessione profondamente ecologista. Documentario, Francia2023. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il regista prova a immortalare la forza che lo attrae verso la Terra Adelia Espandi ▽
L'Antartide, o Terra (Australis) Incognita, "si può raggiungere da quattro accessi diversi: quello dall'America del Sud è il mio preferito", dice Luc Jacquet. A trent'anni dalla sua scoperta antartica, che ha originato l'apprezzato documentario La marcia dei pinguini, premio Oscar 2006, il regista non ha più abbandonato quelle regioni polari. Con Antarctica Calling ripete quel viaggio estremo tra i ghiacci per condividere con nuovi occhi e altre lenti fotografiche la meraviglia di paesaggi inaccessibili.
Il film si spinge oltre la mera osservazione naturalistica, in una volontà di fusione pacifica, non predatoria, con gli elementi naturali e animali di un continente minacciato.
Grazie alla domanda che lo assilla e lo tiene in vita ("cosa mi porta qui?"), possiamo illuderci di sentire la pressione del vento sulle ali di un albatross, percepire il gocciolare degli iceberg nell'oceano, intravedere forme antropomorfe nei tronchi di una foresta distrutta, ascoltare il richiamo d'amore delle foche sotto il ghiaccio, immaginare il volo dei condor sopra la testa. Incontrare di nuovo e all'improvviso, una colonia di pinguini: unica forma di vita in uno spazio lunare e spietato. Stavolta sono loro a guardare noi, ospiti imprevisti e irriconoscenti. In silenzio. Recensione ❯
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Un curioso mélange tra la fantascienza alla Star Wars e il ritratto umano di una comunità. Il risultato lascia perplessi. Fantascienza, Francia2024. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In un villaggio francese alcuni extraterrestri sotto copertura sono in procinto di scatenare una battaglia. Espandi ▽
In un villaggio di pescatori sulla costa a nord della Francia è in procinto di scatenarsi una battaglia tra potenti forze extraterrestri che si nascondono dietro le soporifere apparenze della vita quotidiana degli abitanti locali. Il gusto per la satira sociale è una componente essenziale della filmografia di Bruno Dumont, al pari delle zone costiere del nord del paese in cui spesso ambienta i suoi film. Entrambi sono elementi che tornano in L’empire, anche se stavolta il curioso mélange tra la fantascienza che scimmiotta Star Wars e il ritratto umano di una comunità rurale lascia perplessi. Pieno di motivi visivi che sfiorano il camp e il ridicolo, il ri-utilizzo dei codici di genere sembra quasi venir preso alla lettera dal regista, che mette in scena una colossale battaglia tra forze del bene e impero del male con tanto di navi spaziali e spade laser. Recensione ❯
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Marina è una ragazza che trovando la specie umana strana e repellente, decide di prenderne le distanze. Finché non arriva 'lo straniero'. Espandi ▽
Marina è una ragazza che trovando la specie umana strana e repellente, decide di prenderne le distanze. Tuttavia, continua ostinatamente ad osservarla attraverso alcune canzoni, i documentari sui mammiferi di Sir David Attenborough e le lezioni di educazione sessuale che riceve dalla sua unica amica, Bella. Un giorno arriva in città uno staniero, che la sfida a calcio balilla. Il padre si prepara intanto per la fine del 20° secolo, che considera decisamente "sopravvalutato". Così, tra il padre, lo straniero e Bella, Marina scopre il mistero della fauna umana. Recensione ❯
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Un'opera dal respiro utopico che rivendica la lotta femminile contro il potere e l'emancipazione dalla società patriarcale. Drammatico, Italia2023. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna cerca di preservare la bellezza selvaggia della sua Sardegna. Espandi ▽
È un ritratto femminile potente e capace di rimanere impresso, il nuovo film di Marco Amenta. Ha per protagonista Rosa Aste, più convincente che mai nei panni della Anna del titolo, una ragazza sarda che ama pascolare le sue pecore e vendere il formaggio. Almeno fin quando non vogliono spodestarla, con l'intenzione di costruire un albergo sulla sua terra, di cui pare non abbia il certificato di proprietà. È un film drammatico dal respiro ampio di utopia che incanta, conquista e convince, facendosi perdonare picchi di eccessivo pathos. Amenta sta ben attento a non firmare un'agiografia lontana dal reale, ma a restituirci il ritratto eroico di una donna imperfetta, aspra, diffidente, irascibile, lontana da ogni stereotipo letterario e cinematografico.Una storia di resistenza contro il potere, insieme capitalistico e maschilista, che solo una donna è in grado di combattere. Recensione ❯
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La storia di Sasà, un nobile decaduto, figlio illegittimo del Barone Belladonna. Espandi ▽
Sasà è un nobile decaduto, figlio illegittimo del Barone Belladonna. Nato e cresciuto a Ischia, si vanta di esserne il Re e ha eletto a sua reggia la suite di uno storico albergo fondato dal padre. Con i suoi occhioni dolci e la sua faccia da schiaffi, Sasà seduce a suo modo un po' tutti. Dal tavolino del bar in piazzetta, che ha istituito a suo ufficio, dietro "libere" donazioni, elargisce fantasiosi consigli. Donnaiolo impenitente, bugiardo incallito senza il becco di un quattrino, Sasà è un maestro di improvvisazione, ma dotato di una simpatia irresistibile e di una dialettica shakesperiana tale da riuscire sempre a volgere le situazioni in proprio favore...Tanti, e ciascuno con le proprie caratteristiche, i personaggi che ruotano attorno a lui: un amico fedele e compagno di avventure che noleggia il suo gozzo per i turisti, uno strampalato avvocato, una fidanzata che, sostenuta da una madre risoluta, vuole assolutamente sposarlo, una direttrice d'albergo che proprio non lo sopporta, un parroco non convenzionale, una zia che vuole privarlo di tutto... E l'amore vero, che arriva all'improvviso a destabilizzare il suo regno. Recensione ❯
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