L'incredibile storia del primo dirottatore di un volo transatlantico, veterano del Vietnam, emigrato italiano. Documentario, Italia2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'incredibile storia di Raffaele Minichiello che ha ispirato il personaggio di Rambo. Espandi ▽
Il 31 ottobre del 1969, Raffaele Minichiello, ventenne di Melito Irpino, Campania, emigrato a Seattle nel 1962, reduce dal Vietnam in credito con l’esercito degli Stati Uniti di 200 dollari, dirotta a Los Angeles un Boeing 707 della TWA diretto a San Francisco: è il primo caso di dirottamente aereo intercontinentale, e sarà anche il più lungo, visto che terminerà a Roma solo 19 ore più tardi. Da tempo Minichiello è un uomo libero e al regista Alex Infascelli racconta la sua vita con uno distacco e un sottile divertimento, quasi a sfidare un destino che per lui ha avuto in serbo terremoti, guerre, tragedie personali e guai di ogni sorta. Se nel film sono restituiti il pathos e l’enormità dell’azione più eclatante di Minichiello, ricostruita con materiali d’archivio, testimonianze e cronologia, il vero interesse di Infascelli, che gestisce il racconto con ritmo pur cedendo a un montaggio troppo televisivo, è ovviamente per la figura del dirottare improvvisato ma straordinariamente deciso, un soldato che si rivolta contro le stesse istituzioni che l’hanno formato. Recensione ❯
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Tra i ricordi di un inverno berlinese e lo smarrimento del presente. Cosa resta delle utopie novecentesche
nel passaggio generazionale? Espandi ▽
I registi Gianfranco Pannone e Andrea Gropplero, noto anche come il "cuciniere comunista" con il nome d'arte Chef Guevara, sono amici da decenni ed erano compagni di studi al Centro Sperimentale di Cinematografia. Il ritrovamento, da parte di Pannone, della cassetta video8 di un loro viaggio a Berlino nel febbraio del 1990 in occasione della Berlinale, e soprattutto poco dopo la caduta del Muro, diventa l'occasione per fare i conti con il passato e riflettere su un trentennio trascorso fra impegno politico culturale e legami famigliari, in particolare quelli con Costanza e Adele, l'una figlia di Pannone, l'altra di Gropplero.
Il che comporta anche mettere due generazioni a confronto: quella dei millennial di cui fanno parte Adele e Costanza, e quella dei boomer, ovvero i due registi, entrambi classe 1963. E tirare le somme non è sempre un'operazione piacevole, soprattutto se i rimorsi rischiano di superare i rimpianti.
"Abbiamo visto abbattere i muri ma non abbiamo costruito i ponti", osserva Gropplero, assalito dai sensi di colpa nei confronti della generazione di sua figlia. "In realtà barriere insormontabili venivano erette", continua, osservando che chi è nato prima del 1989 "ha la responsabilità di avere permesso al capitalismo neoliberista di portare il pianeta sull'orlo del baratro". Recensione ❯
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Un ritratto toccante delle battaglie di una generazione. E uno sguardo originale su Firenze. Documentario, Italia2022. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di come è nato il quartiere Isolotto di Firenze. Espandi ▽
Con filmati d'epoca e attraverso il ricordo di molti testimoni, Federico Micali racconta la storia singolare del quartiere dell'Isolotto, a Firenze. Dove un prete coraggioso si schierò con decisione dalla parte del "popolo", degli operai che lottavano per il loro posto di lavoro, e arrivò ad offrire loro gli spazi della chiesa per le riunioni sindacali. Mentre lui portava la Messa all'aperto, in piazza. Un esperimento rivoluzionario di una Chiesa locale più autenticamente cristiana, con lo sguardo rivolto agli ultimi, in aperta disobbedienza alle gerarchie ecclesiastiche.
Federico Micali sa raccontare i movimenti,i pensieri, i respiri di una comunità. Il suo cinema è attratto da ciò che è "collettivo", dai fili invisibili che uniscono le persone.
Stavolta racconta la sintonia di un quartiere operaio e di un prete anticonformista, che pagherà caro il suo schierarsi con gli ultimi. Ne emerge un ritratto toccante delle speranze e delle battaglie di una generazione che credeva di poter cambiare il mondo. Uno sguardo originale su Firenze: una Firenze lontana anni luce da quella delle "camere con vista" a cui il cinema ci ha abituato. Recensione ❯
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Tra la Bibbia e "Moby Dick", Aronofsky sceglie l'eccesso per raccontare il suo uomo alla deriva. Drammatico, USA2022. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tratto dall'opera teatrale di Samuel D. Hunter, la storia di un professore d'inglese che soffre di grave obesità e tenta di riallacciare i rapporti con la figlia adolescente per cercare un'ultima possibilità di riscatto. Espandi ▽
Charlie è un uomo obeso di una cinquantina d'anni. Sentendo la morte avvicinarsi Charlie decide di spendere il tempo che gli resta per riconciliarsi con Ela figlia llie, la quale non gli ha mai perdonato la sua scelta… Tra la Bibbia e "Moby Dick", attraverso il lavoro del commediografo Hunter (che firma la sceneggiatura), in The Whale Aronofsky riprende il tema per lui abituale della deriva fisica come tramite dell'ascensione e della redenzione spirituale. In questo nuovo film, interamente ambientato (a parte una breve sequenza onirica) nell'appartamento ingombro d'oggetti e di cibo del protagonista tutto ruota attorno al corpo fuori scala di Charlie, qui interpretato da Brendan Frazer: ingombrante, osceno, "disgustoso", come si sente dire più volte nel film. Le due ore di The Whale raccontano la sua ultima settimana di passione, il suo tentativo di compiere finalmente del bene. E lo fanno in maniera concitata, iper-dialogata, eccessiva a livello di recitazione e più scontata a livello di messinscena. Recensione ❯
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Un one woman show che mette in bella mostra il talento comico e camaleontico di Pilar Fogliati. Commedia, Italia2023. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il ritratto affettuoso e ironico di quattro giovani ragazze molto diverse tra loro che, con le loro insicurezze, paure e desideri, cercano di farsi largo nel mondo. Espandi ▽
Eugenia è un'aspirante sceneggiatrice palermitana approdata al quartiere romano bohemienne del Pigneto per far produrre il suo copione, "Olio su mela", e che sarà destinata ad imbattersi in parecchie docce fredde; Uvetta è un'aristocratica senza alcun senso della realtà che frequenta solo cugini appartenenti alla sua casta ma vuole provare l'emozione di andare a lavorare da un fornaio; Michela è una ragazza semplice di Guidonia con un fidanzato carabiniere che si imbatte in un amico d'infanzia per il quale ha sempre avuto un debole; e Tazia è una pariolina aggressiva che crede di saper dominare gli uomini e impartisce lezioni sul tema alle amiche. Le unisce una psicologa che tutte frequentano.
La neoregista porta non solo la sua consumata esperienza nel creare caratterizzazioni a scopo comico, ma anche la sua voglia di testimoniare la contemporaneità delle sue coetanee appartenenti a mondi e strati sociali diversi.
La confezione registica è movimentata e mantiene un gusto pop adatto al racconto, e Fogliati ha una grande capacità di dominare la scena, ma anche una bella generosità nei confronti degli attori di contorno. Romantiche è un one woman show che mette in bella mostra l'indiscutibile talento di Pilar Fogliati, molto più che semplicemente comico. Recensione ❯
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Una divertente avventura fra antico Egitto e contemporaneità, politically correct con ironia. Animazione, USA2023. Durata 88 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un film d'animazione che unisce passato e presente in un'avventura incredibile per le strade londinesi. Espandi ▽
Tuth è un giovane auriga egizio che ha smesso di partecipare alle corse dei carri dopo un incidente che gli ha trasmesso la paura della velocità. Nefer è la principessa figlia di un faraone che deve succedergli al trono non prima di avere trovato marito, mentre lei sogna solo di cantare in pubblico. Entrambi vivono in un mondo sotterraneo di mummie. Tuth non vuole sposarsi, ma sa che se rifiuterà verrà punito severamente. Ma l'anello nuziale gli viene sottratto da Lord Carnaby, un archeologo che ha scoperto l'esistenza del mondo delle mummie, e Tuth e Nefer, con Sekhem al seguito, dovranno rientrare nel mondo dei viventi per recuperare l'anello rubato.
Mummie - A spasso nel tempo è una divertente avventura a cavallo fra antico Egitto e contemporaneità che riesce a seguire alla lettera i dettami del politically correct conservando una misura di grazia e di ironia.
L'avventura è avvincente e ben diretta da Juan Jesús García Galocha (la produzione è spagnola, anche se il film è stato girato in inglese con attori angloamericani) e c'è molta ironia nei numeri musicali. In più la storia d'amore fra Tuth e Nefer è simpatica e relativamente credibile, e consentirà ai giovanissimi di identificarsi. Recensione ❯
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La ri-scoperta di una figura fondamentale della nostra cultura in un'opera che ne coglie tutte le sfumature. Documentario, Italia2023. Durata 128 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In occasione del 70° anniversario della nascita dell'indimenticabile Massimo Troisi, docufilm che ne racconta il mito e la genialità tramite materiali inediti. Espandi ▽
Mario Martone torna ad incontrare, dopo averlo fatto nella vita, Massimo Troisi riproponendolo a chi 'c'era' quando entrava progressivamente nella case (con la televisione) e nel cuore (con il cinema) degli italiani di qualsiasi latitudine e anche a chi è venuto dopo. Lo fa attraverso un percorso nella sua carriera di attore e di regista ma anche in quella di uomo con il suo carattere schivo ma estremamente sensibile. Ne ricostruisce il lavoro e le passioni tramite le testimonianze di chi, come Anna Pavignano, lo ha amato e ne ha condiviso il percorso di scrittura e di molti altri che ne hanno apprezzato la genialità e l’arte. A settanta anni dalla nascita Troisi viene ricordato in un'opera che coglie tutte i molteplici aspetti del suo essere uomo ed artista. Recensione ❯
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Mentre racconta un processo storico per l'Argentina, con il mezzo del cinema, Santiago Mitre racconta specularmente il processo del cinema, le fasi della creazione di un film. Drammatico, Argentina, USA2022. Durata 140 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un gruppo di avvocati decide di affrontare la terribile dittatura militare argentina degli anni '80. Espandi ▽
Una squadra di avvocati affronta la sanguinosa dittatura militare argentina negli anni '80 in una battaglia contro le probabilità e una corsa contro il tempo. Recensione ❯
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Un film dall'efficace atmosfera di minaccia e tensione ma dalla trama ingarbugliata. Thriller, Portogallo, Gran Bretagna, USA2022. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'autore solitario e controverso Bruce Cogburn viene tirato fuori dal suo nascondiglio da un fan ossessivo, costringendo il romanziere a confrontarsi con un passato a cui pensava di poter sfuggire. Espandi ▽
Bruce Cogburn, autore di un solo romanzo, il celebre "The Infernal Machine" che, a inizio anni '80, ispirò un lettore a compiere una strage di civili, vive da tempo isolato dal mondo. Perseguitato da un fan che gli invia continuamente lettere minatorie e inviti a riprendere a scrivere, Bruce è costretto a mettersi a contatto con la sua casa editrice e con il suo stesso stalker. La ricerca lo porterà a rinvangare un passato a lungo rimosso, risalendo all'origine della sua opera maledetta, che prima ancora di innescare una furia omicida poggiava su un misfatto inconfessabile...
Guy Pearce interpreta la classica figura dello scrittore travolto dalla sua stessa opera, con echi delle ossessioni tipiche di Stephen King e, come a un certo punto si sente dire, «il look di Sam Shepard, la passione per il bere di Truman Capote e lo stile di vita di Jim Thompson».
La trama di The Infernal Machine s'ingarbuglia così in modo inutilmente confuso, dal momento che la soluzione è talmente ovvia - non tanto per lo spettatore quanto per il protagonista - che viene da chiedersi come sia possibile che l'esasperato Cogburn non ci abbia pensato fin dalla prima apparizione delle lettere minatorie… Recensione ❯
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Horror soprannaturale di buona fattura con una originale e convincente ambientazione nella comunità ebraica. Horror, USA2023. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il figlio del direttore di un obitorio chassidico torna nella casa di famiglia insieme alla moglie incinta. Il suo obiettivo è quello di riconciliarsi con il padre. Espandi ▽
L'anziano Yosille, profondamente turbato per la scomparsa della moglie, approfondisce le sue conoscenze esoteriche e tenta l'evocazione di uno spirito che riporti in vita la consorte. Ma qualcosa va storto e Yosille si uccide con un pugnale. Saul è contento di rivedere il figlio e accoglie con calore anche la nuora. Heimish, collaboratore di Saul è più sospettoso sulle reali intenzioni di Arthur che è in gravi difficoltà economiche. Nel locale delle pompe funebri di casa c'è il cadavere di Yosille e lo spirito maligno che ha evocato non lo ha abbandonato.
Cupo e oscuro, immerso nei densi umori della tradizione e nelle tenebre di demoni antichissimi, il film trova la sua forza principale nella suggestiva ambientazione all'interno della comunità ebraica, che fornisce un supporto importante di originalità e credibilità, come già nel recente The Vigil.
Oliver Park dirige con buona personalità, aiutato da un valido cast nel quale spiccano soprattutto le convincenti prove di Nick Blood e Allan Corduner. Recensione ❯
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La violenza della guerra ucraina irrompe in un dramma in cui la donna è la vera vittima. Drammatico, Ucraina, Turchia2022. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna incinta deve affrontare il difficile conflitto russo-ucraino. Premiato con l'Ecumenical Jury Prize - Panorama alla 72ª Berlinale e al 34th Palm Springs International Film Festival (miglior attrice a Oksana Cherkashyna). Espandi ▽
Il film di Maryna Er Horbac risale all’origine del conflitto ucraino indagando il dramma privato di un uomo e di una donna. Nel film, che si apre su una tranquilla situazione domestica, la guerra sfonda letteralmente il mondo privato della coppia protagonista squarciando il velo del suo isolamento. La regista sta naturalmente dalla parte ucraina, e non nasconde certo questa sua propensione: ma ciò che le interessa realmente è dare una rappresentazione della guerra che superi le contrapposizioni delle forze in campo. Per Maryna Er Horbac, come dimostrano il finale e la dedica sui titoli di coda, la guerra è una faccenda di uomini. La donna è invece vittima di una violenza che non le appartiene; è la parte incongrua di un mondo destinato all’annientamento; soprattutto, è la sola a portare la vita dentro di sé, opponendosi per questo alla realtà ineliminabile del conflitto. Recensione ❯
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Una compagnia teatrale di periferia che, pur avendo ottimi consensi dipubblico, non ha allo stesso modo gli stessi riscontri economici. Espandi ▽
In una città della Toscana una compagnia di attori (Gli Imponibili) è alla faticosa ricerca di sale in cui potersi esibire perché il gruppo non è abbastanza noto. All'autore dei testi non mancano le idee ed ha quindi in cantiere anche la sceneggiatura di un film che potrebbe risollevare la situazione finanziaria di tutti i componenti. Nel momento in cui viene trovato un produttore le tasche degli Imponibili si svuotano invece che riempirsi.
Sbagliando s'impara è un film con un titolo che dovrebbe servire da monito nonché da produttiva occasione di apprendimento.
Cercando di fare il minimo di spoiler possibile va però detto che in Sbagliando s'impara i delinquenti sono fondamentalmente meridionali e i carabinieri sono rappresentati come poco svegli. Quando poi la vicenda sembra avviarsi su un filone un po' surreale, Ingrà sente il bisogno di inserirci un elemento melodrammatico a cui sovrappone successivamente un flashback inutilmente lacrimoso. Recensione ❯
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Il ritorno di Jodorowsky al cinema in un'odissea felliniana di splendidi eccessi. Biografico, Cile2013. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il grande artista cileno esplora, reinventandola, la propria infanzia. Il film è presentato nella "Quinzaine des réalisateurs" al Festival di Cannes 2013. Espandi ▽
L'ultima, attesa fatica del regista cileno è un esercizio di autobiografia immaginaria. Nato in Cile nel 1929, nella piccola città di Tocopilla, dove è stato girato il film, Alejandro Jodorowsky si è da subito confrontato con una educazione molto dura e violenta. Anche se i fatti e le cifre sono reali, finzione supera la realtà per approdare a un mondo poetico, dove il regista reinventa la sua famiglia, specialmente il percorso di suo padre, fino alla redenzione. Recensione ❯
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Un road movie per celebrare l'amicizia. Ottima la musica, zoppicante il ritmo, troppo scritti i dialoghi. Commedia, Italia2023. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'esordio cinematografico di Colapesce e Dimartino, tra i più ricercati e innovativi musicisti e autori degli ultimi anni. Espandi ▽
Lorenzo e Antonio erano grandi amici e avevano raggiunto il successo musicale con il duo I metafisici, ma Antonio è poi scomparso senza dare spiegazioni. Tre anni dopo, Antonio contatta la manager del duo e offre a Lorenzo un misterioso progetto. Pur riluttante, Lorenzo si reca a Palermo dove ritrova Antonio che gli propone di scrivere insieme un libro sulle leggende siciliane. I due intraprendono un viaggio di otto giorni durante il quale incontreranno i personaggi più strani. Se nei videoclip musicali di Zavvo, Colapesce e De Martino sono straordinariamente efficaci nell’abbinare le musiche pop raffinate e il look nerd del duo a immagini rarefatte e stranianti come i testi dei due musicisti, sulla lunghezza e la costruzione cinematografica i tre rimangono impantanati in una terra di mezzo che col cinema ha poco a che spartire. Tuttavia, non appena La primavera della mia vita passa alle scene musicate, che siano performance del duo o immagini al ritmo delle loro canzoni, tutto prende forma, senso e quota, si riallinea e ritrova quell’estetica e poetica che rende memorabili (e amabili) Colapesce e Di Martino. Recensione ❯
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Jarman confeziona una variante di regia teatrale che si colloca in una produttiva ambiguità tra realtà e finzione. Biografico, Gran Bretagna1993. Durata 75 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
La vita ed il pensiero del filosofo austriaco in un film molto originale. Presenza fondamentale nel cast è Tilda Swinton, l'attrice musa di Jarman, apparsa in molti dei suoi film. Espandi ▽
Ludwig Wittgenstein è ancora un ragazzino quando inizia a raccontare di sé e della sua famiglia per poi passare agli studi e a tutte le personalità che lo hanno conosciuto ed apprezzato a partire da Bertrand Russell e Maynard Keynes. Il film lo segue nel suo complesso percorso filosofico ed esistenziale.
Un film distante anni luce dai biopic che conosciamo ma che, al contempo, non ci dice molto sul filosofo ma piuttosto sul modo in cui Jarman vedeva il mondo.
Ciò che finisce con il risultare davvero interessante è questa variante di regia teatrale che si trasforma in cinema e che continuamente si colloca in una produttiva ambiguità tra realtà e finzione. Chi cerca il biopic tradizionale è invitato a rivolgersi altrove. Chi invece vuole approfondire la conoscenza di un regista importante o incontrarlo per la prima volta farà bene a non perdere l'occasione. Recensione ❯
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