dandy
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sabato 15 aprile 2017
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aqui esta el jodo.
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Dopo 23 anni di assenza,il regista cileno si ispira al proprio libro omonimo(e in parte a "Il figlio del giovedì nero")e gira nella propria città natale una fantasiosa autobiografia,con un occhio ad "Amarcord".Si serve dei suoi familiari(il figlio Brontis è Jaime;gli altri figli Adàn[autore anche delle musiche]e Axel sono rispettivamente un anarchico e un teosofo)e ripropone tutti gli elementi tipici della sua cinematografia passata:il circo,i vari freaks,i reietti,la parabola cristologica attraverso la quale passa Jaime,la psicomagia,surrealismi,violenza.Alcune trovate(come il pissing non simulato e le torture)sono calcolate,e i momenti in cui il regista stesso appare per guidare il piccolo protagonista sono leziosi e e i suoi discorsi ridondanti.
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Dopo 23 anni di assenza,il regista cileno si ispira al proprio libro omonimo(e in parte a "Il figlio del giovedì nero")e gira nella propria città natale una fantasiosa autobiografia,con un occhio ad "Amarcord".Si serve dei suoi familiari(il figlio Brontis è Jaime;gli altri figli Adàn[autore anche delle musiche]e Axel sono rispettivamente un anarchico e un teosofo)e ripropone tutti gli elementi tipici della sua cinematografia passata:il circo,i vari freaks,i reietti,la parabola cristologica attraverso la quale passa Jaime,la psicomagia,surrealismi,violenza.Alcune trovate(come il pissing non simulato e le torture)sono calcolate,e i momenti in cui il regista stesso appare per guidare il piccolo protagonista sono leziosi e e i suoi discorsi ridondanti.Ma ci sono anche momenti poetici e l'inventiva non manca(la morte dei pesci che cita "Undeground").I pochi effetti digitali non ottimi,si amalgamano perfettamente nella storia.Il piccolo Herskovits è bravissimo.La prova che un certo tipo di cinema del passato può ancora funzionare oggi,almeno in parte.E che il talento non sempre si perdè con l'età.Autocompiaciuto,ma intrigante e stimolante,con una libertà che non tutti i registi si possono permettere.Girato grazie ai fondi ottenuti col crowfunding.
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lbavassano
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martedì 28 febbraio 2017
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replica o congedo?
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Un po' come quando reincontri dopo quarant'anni un amico che avevi lasciato fricchettone e lo ritrovi identico, solamente invecchiato nel viso e nel corpo, ma con intatte tutte le vecchie certezze. Un po' patetico dunque. O almeno quelle certezze appaiono vecchie a te, perché anche tu sei invecchiato, mentre lui le conserva intatte, granitiche, sicuro che in quella sovrabbondanza di simboli, magici, mistici, iniziatici, risieda una verità fuori del tempo, mentre a te, che già nutrivi qualche remora, sembravano ingenuamente confuse allora, ora solo confuse. Ma il dubbio ti resta, che lui avesse capito tutto, e che per questo ti appare così invecchiato, mentre in realtà ad essere invecchiato sei solo tu, sclerotico.
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Un po' come quando reincontri dopo quarant'anni un amico che avevi lasciato fricchettone e lo ritrovi identico, solamente invecchiato nel viso e nel corpo, ma con intatte tutte le vecchie certezze. Un po' patetico dunque. O almeno quelle certezze appaiono vecchie a te, perché anche tu sei invecchiato, mentre lui le conserva intatte, granitiche, sicuro che in quella sovrabbondanza di simboli, magici, mistici, iniziatici, risieda una verità fuori del tempo, mentre a te, che già nutrivi qualche remora, sembravano ingenuamente confuse allora, ora solo confuse. Ma il dubbio ti resta, che lui avesse capito tutto, e che per questo ti appare così invecchiato, mentre in realtà ad essere invecchiato sei solo tu, sclerotico. E quel finale, in cui tutti i personaggi, ridotti a sagome di cartone, rimangono a terra appartiene anche a te, rappresenta esattamente il senso di distacco con cui hai vissuto tutto il film, il distacco da un'epoca, della tua vita e non solo. Ma allora il film cui hai assistito non è stata la replica di un vecchio film, ma un congedo.
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stefafonta
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lunedì 2 dicembre 2013
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grande alejandro jodorowsky
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Dopo tanti anni di assenza è ritornato prepotentemente alla ribalta Alejandro Jodorowsky con un grande film autobiografico.
Ho avuto l'onore di vedere il film al Torino film festival,GRANDIOSO.
Un film onirico, visionario, sperimentale ,2 ore che passano velocemente ,attori strepitosi .
grazie a questo "giovane" gegista ottantaquattrenne .
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lunedì 2 dicembre 2013
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grande alejandro jodorowsky
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Dopo tanti anni di assenza è ritornato prepotentemente alla ribalta Alejandro Jodorowsky con un grande film autobiografico.
Ho avuto l'onore di vedere il film al Torino film festival,GRANDIOSO.
Un film onirico, visionario, sperimentale ,2 ore che passano velocemente ,attori strepitosi .
grazie a questo "giovane" gegista ottantaquattrenne .
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