Al terzo capitolo, la serie di Enrique Gato fa un bel balzo in avanti nella gestione di azione e umorismo. Animazione, Spagna2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Le nuove avventure di Taddeo l'esploratore. Espandi ▽
Gli anni passano, per Taddeo Jones, eppure il suo talento di archeologo non è ancora venuto alla luce, perennemente offuscato dallo sgambetto di colleghi più rampanti e dal destino sfortunato. Solo Sara, la sua fidanzata, crede ancora in lui, e lo stesso vale per Mummia, il guardiano di Paititi, trasformatosi in un coinquilino affezionato ma anche annoiato e molesto. Le cose cambiano quando un enorme antico sarcofago egiziano viene trasportato nella sala principale del museo di Chicago e Taddeo si ritrova ad essere l'unico in possesso della chiave per aprirlo (ingoiata e risputata dal fido Jeff). In un batter d'occhio il cane, il pappagallo muto e la mummia esiliata si ritrovano vittime di una crudele maledizione, e a Taddeo non resta che mettersi in viaggio, tra il Louvre e il Cairo, per cercare la tavola di smeraldo che può salvare i suoi amici e offrirgli -perché no?- il riconoscimento che si merita.
Terzo film dedicato al personaggio del goffo e geniale tombarolo, Taddeo l'esploratore e la tavola di smeraldo è più di un passo avanti: un balzo vero e proprio.
L'ultima fatica di Enrique Gato, infatti, sana le precedenti lacune di scrittura con un copione che mescola nelle giuste proporzioni avventura e comicità (basterebbe la gag del Tour de France e la sua reprise finale, così classica eppure così efficace), in cui nessun elemento è lasciato inesplorato e nessun personaggio sottoutilizzato. Recensione ❯
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Il cinecomic d'animazione per i fratelli minori: azione, umorismo, e tanti animali. Animazione, Avventura - USA2022. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una squadra di eroi e cattivi a due e a quattro zampe! Espandi ▽
Krypto è il cane di Superman da sempre. Ma ogni super eroe, si sa, ha il suo super cattivo. Così, la porcellina d’India Lulu, cresciuta come cavia nel laboratorio di Lex Luthor, ha ereditato la devozione al Male del suo padrone e, con un po’ di follia e di fortuna, riesce a mettere in gabbia l’intera Justice League, Superman compreso. Questa volta Krypto non può farcela da solo. Per fortuna che Asso e i suoi amici del rifugio per animali abbandonati stanno cominciano a sviluppare strani poteri. Deve solo convincerli a fare squadra. A volte per rinverdire un racconto ormai classico basta cambiare il punto di vista. Perché allora non raccontare la vita quotidiana di Superman dalla prospettiva del suo cane? I guru del marketing DC devono aver capito che esiste una platea di fratelli minori che si traveste da supereroe per non essere da meno (guai!), ma durante le interminabili visioni condivise dei film live action, sempre più dark e fracassoni, pensa che, se ad un certo punto entrasse in campo un gattino assassino, beh allora sì che sarebbe il massimo. Et voilà. Recensione ❯
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I Minions tornano alla ribalta con la loro comicità imprevedibile e la vocazione a sabotare il mondo. Animazione, Avventura, Azione - USA2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Il film è il seguito del grande successo del 2015. Espandi ▽
Solari ma diabolici, simpatici ma stupidi, chiacchieroni ma inintelligibili, totalmente devoti ma incapaci, sono il cuore battente di Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo, racconto di formazione radicato negli anni Settanta e in un décor vintage, sfruttato piacevolmente da Kyle Balda. Con la complicità di Pierre Coffin (Minions), il regista aveva già tradito l’identità collettiva dell’orda gialla distinguendo tre di loro: Kevin, Stuart e Bob. E il trio ritorna alla ribalta con quella capacità inalterata di generare catastrofi ed empatia. Il successo del film gli dà ragione. A colpi di piccoli dettagli, quasi invisibili (le inflessioni espressive della voce, le variazioni toccanti dello sguardo…), e di deflagrazioni di stupidità entusiasta, la saga ha connesso a tal punto lo spettatore ai Minions da non riuscire a interessarlo a nessun altro. Nemmeno al protagonista, magnificamente doppiato da Steve Carell nella versione originale. Recensione ❯
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Un film antimilitarista, raffinato melò sentimentale, grande spettacolo di intrattenimento per tutti. Animazione, Giappone2004. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Nuovo capolavoro per il maestro dell'animazione giapponese. Tra realtà dell'immagine e metafore, il film si dipana lentamente, offrendo la abituale ma sempre fenomenale panoramica sui paesaggi e personaggi da sogno. Espandi ▽
Il genio ha colpito ancora. Dopo più di vent'anni di carriera c'è veramente da togliersi il cappello davanti ad uomo, prima ancora che regista, capace come nessuno mai prima nel campo del cinema d'animazione (e non solo) di riuscire a centrare sempre e comunque l'obbiettivo che ogni cineasta dovrebbe avere come scopo unico: emozionare.
E di emozioni, l'ultima opera di Hayao Miyazaki, ne offre veramente a bizzeffe. Howl's Moving Castle, è un ulteriore tassello, nel mosaico che il regista giapponese sta componendo col passare degli anni che mescola l'attenzione alle tematiche ambientali, all'utilizzo malsano della tecnologia, che propone esseri umani calati in universi fantastici ed immaginari, dove creature soprannaturali insegnano all'uomo come vivere e quali valori seguire e difendere. Recensione ❯
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Dietro il divertissement, un'opera che lascia emergere il lato più politico e libertario di Miyazaki. Animazione, Giappone1992. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Marco è un aviatore che, assunte le sembianze di un maiale a seguito di un incidente aereo, vive le sue giornate sulla costa Adriatica tra combattimenti aerei e l'amore di due donne. Espandi ▽
Italia, periodo tra le due guerre mondiali. Un misterioso pilota di aerei dalle sembianze di maiale, detto Porco Rosso, è il terrore dei pirati del Mare Adriatico, almeno finché questi non si affidano all'americano Curtis, avventuriero spavaldo che sfida Porco Rosso a duello. Quello che a prima vista potrebbe apparire come uno dei lavori più scanzonati del maestro dell'anime giapponese è al contrario la perfetta cartina di tornasole per cogliere alcuni temi portanti della poetica di Miyazaki. Sotto le vesti del divertissement, infatti, ecco spuntare il lato più politico e libertario del regista nipponico, incarnato nell'anarchico escapismo di Porco Rosso, eroe senza tetto né legge, solitario come un ronin errante, che rifiuta ogni forma di omologazione. Pur scegliendo un approccio visivamente quasi dimesso, quella che Miyazaki ci regala è una pagina tutt'altro che minore del grande libro delle sue visioni, in grado di stupire al pari di quanto sanno insegnare. Recensione ❯
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Una parabola ecologista tra fantasy e fantascienza che mostra già il genio inimitabile di Miyazaki. Animazione, Giappone1984. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Nausicaa, principessa della Valle del vento, si trova in mezzo ad una guerra combattuta tra due imperi nemici che mettono a repentaglio l'esistenza della Valle del vento e il futuro della terra. Espandi ▽
È nel futuro distopico di Nausicaa della Valle del vento che ha inizio la straordinaria epopea trentennale dello Studio Ghibli. Benché tecnicamente il film non sia ancora una produzione dello studio, ma un lavoro distribuito dalla Toei, Nausicaa è unanimemente considerata l'opera fondativa della casa cinematografica e del Miyazaki-pensiero, la filosofia che ha cambiato per sempre il mondo dell'animazione mondiale. Nausicaa è opera che trascende la propria contestualizzazione temporale, tanto da rappresentare, a distanza di decenni, un'inesauribile fonte di ispirazione. Fantasy e fantascienza si mescolano in parti uguali, in una versione quasi opposta per estetica e spirito rispetto allo steampunk. Al secondo film, dopo la rielaborazione della saga di Lupin III con Il conte di Cagliostro, Miyazaki Hayao è già un maestro indiscusso e Nausicaa l'inizio di un viaggio indimenticabile. Recensione ❯
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Un film avventuroso che spiazza lo spettatore senza perdere coerenza. Il più canonico di Miyazaki. Animazione, Giappone1997. Durata 133 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una principessa guerriera lotta per difendere la sua foresta. Espandi ▽
Ashitaka, un giovane guerriero della dinastia Emishi, è costretto ad uccidere un cinghiale-demone diventato pazzo a causa di una ferita di arma da fuoco. Ferito dall'animale, il giovane deve lasciare il suo villaggio per evitare ai compaesani la maledizione del Demone e, a causa dell'avvelenamento ricevuto, è destinato ad una morte certa. Durante il suo viaggio si imbatte nella giovane San, allevata dai lupi e chiamata Principessa Mononoke,e nei suoi nemici umani, guidati da Lady Eboshi, volitiva leader di un villaggio che basa la sua esistenza sulla fabbricazioni di armi da fuoco, la quale ha come obiettivo la distruzione delle foreste abitate dai lupi e dagli altri animali cari a San. Recensione ❯
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Un'allegoria della vita, della crescita e della perdita. Una delle fiabe più visionarie e amate di Hayao Miyazaki. Animazione, Giappone2001. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Uno dei film più interessanti della cinematografia nipponica recente ha dovuto attendere la conquista dell'Oscar per il miglior film d'animazione per poter accedere ai nostri schermi. Espandi ▽
Il titolo più celebrato - un Orso d'Oro e un Oscar - e forse amato del corpus miyazakiano, quello destinato a mettere d'accordo tutti, dai fan agli amanti occasionali del lavoro del regista giapponese. Giunto dopo le fatiche de La principessa Mononoke e dopo uno dei molti annunci di ritiro infine non concretizzatisi, La città incantata sintetizza con un linguaggio sempre più ricco i temi cari sin dagli inizi di carriera al regista, calandoli in un contesto totalmente fiabesco e allegorico. Miyazaki rilegge Lewis Carroll, ha detto qualcuno, ma di fronte a un nuovo classico ha poco senso enumerare gli antecedenti: la forza de La città incantata è infatti tale da porlo come esempio a pieno titolo di racconto pedagogico contemporaneo, allegoria della crescita e della perdita (così inizia la storia, con un biglietto di addio) sotto forma di fiaba, in cui il piano superficiale di lettura non deve compromettere in alcun modo la godibilità della sua fruizione per poter veicolare i propri simbolismi. Recensione ❯
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Inventiva, velocità di azione e cuore proiettano il nuovo eroe Buzz Lightyear "verso l'infinito e oltre". Animazione, USA2022. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
La storia che racconta le origini dell'eroe che ha ispirato il giocattolo di Toy Story Espandi ▽
La storia è quella di Buzz membro del team degli Space Rangers e intento a fuggire insieme al suo capo Alicia Hawthorne al mondo infestato da creature rapaci in cui sono bloccati. Per riuscirci Buzz dovrà circumnavigare un pianeta a bordo della sua navicella spaziale a velocità supersonica. Peccato che ogni volta che ci prova per lui trascorrono 4 minuti ma per il resto del suo pianeta 4 anni, e che ad ogni suo fallimento il divario fra la sua età anagrafica e quella di Alisha aumenti. Ad aiutarlo sarà un inaspettato comprimario: un gattino hi-tech.
Lightyear si cimenta con molti temi di rilevanza drammaturgica: il rapporto fra il tempo e lo spazio, lo Spazio come entità misteriosa, la condanna dell'eroe solitario a fare tutto da solo versus la necessità di formare una squadra, la voglia di superare i limiti della tecnologia ritrovando un'umanità artigianale, e così via.
Al cuore della storia c'è una riflessione sulla fallibilità umana e una lezione sulla necessità di accettare i propri errori, e più ancora quelli degli altri, incorporandoli nella propria esperienza di vita e nel proprio percorso di apprendimento. Recensione ❯
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Un film godibile e autonomo che si distingue per la spettacolarità degli scontri. Animazione, Fantasy - Giappone2021. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Uno degli anime con gli incassi maggiori di sempre in Giappone e nel mondo. Espandi ▽
Un timido sedicenne giapponese, di nome Yuta Okkotsu, è vittima di bullismo ma riceve la protezione di un potentissimo spirito. Gli stregoni intervengono ma inizialmente non hanno successo e valutano di condannarlo a morte. Satoru Gojo, professore alla scuola di Jujutsu di Tokyo, li convince però a sospendere la pena e a lasciare che sia lui ad addestrare il giovane, aiutandolo a spezzare la maledizione. Lo spirito che affianca il ragazzo è infatti un mistero: appartiene a Rika, una bambina che era innamorata di lui ed è morta in un incidente stradale, ma come può essere diventata così potente? Tale potere fa gola anche a Suguru Geto, che vuole impossessarsene per cambiare il mondo e portare gli stregoni al potere...
Dal punto di vista tecnico l'animazione è discreta, molto fluida e dinamica negli scontri. Pur se povera negli sfondi vanta una qualità a metà tra cinema e Tv che ne giustifica la visione in sala.
La durata contenuta, la velocità dell'intreccio e la spettacolarità degli scontri, contengono però il senso di déjà vu e mantengono godibile la visione. Recensione ❯
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Un delizioso racconto di vite e drammi quotidiani nello spirito dello studio Ghibli. Animazione, Giappone2021. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Una commovente commedia drammatica su una madre e una figlia non convenzionali. Espandi ▽
Nei casi migliori, gli anime possono vantare un peculiare potere: la capacità di affrontare i sentimenti e stemperare la tragedia con un tocco leggero e mai retorico. In questo senso La fortuna di Nikuko rappresenta un modello ideale, a partire da una sensazionale sequenza di apertura. Il velocissimo incipit imprime al film un ritmo indiavolato per introdurci alla psicologia di Nikuko, credulona obesa di buon cuore ma corto intelletto, che si fida di chiunque e finisce costantemente nelle mani di truffatori e balordi che se ne approfittano. Lo studio 4°C si candida così fortemente a erede dello studio Ghibli, che omaggia a più riprese, accostando le fattezze e i modi di Nikuko a quelli dell’amato Totoro. Anche se molti giochi di parole faticano a essere compresi nella traduzione in un’altra lingua, La fortuna di Nikuko ha il pregio di rivolgersi a tutti, come sempre più raramente capita anche in ambito di titoli di animazione. Recensione ❯
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Un misto di opera e animazione per raccontare lo scorso secolo russo. Espandi ▽
Animazione e opera si uniscono per raccontare il ventesimo secolo russo. Su un aereo, i classici del cinema sovietico si snodano sui monitor, mentre due signori discutono della novella proto-surrealista di Gogol del 1836 e di cosa significhi essere civilizzati oggi. Recensione ❯
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La Bella e la Bestia aggiornata ai tempi delle app digitali, in una storia animata di maschere da togliere e traumi da cancellare. Animazione, Giappone2021. Durata 122 Minuti.
Un toccante racconto di formazione, di legami familiari, di amore tra genitori e figli. Una storia che approfondisce l'amicizia che trascende la specie e i legami tra le nostre vite. Espandi ▽
Suzu, liceale della provincia giapponese, ha perso la madre da bambina e da allora non si è mai ripresa. Timida, distante dal padre, incapace di dichiararsi all'amico d'infanzia diventato nel frattempo il ragazzo più desiderato della scuola, Suzu ritrova la voglia di cantare - perduta da quando è orfana - grazie a U, una app scaricata da cinque miliardi di persone che permette di realizzare in un mondo virtuale le aspirazioni frustrate della vita vera. Dentro U, all'insaputa di tutti tranne della migliore amica, Suzu è Belle, cantante bellissima e amatissima. L'incontro con un misterioso drago detto "la Bestia" cambierà ogni cosa: spinta a scoprire l'identità dell'utente che si cela dietro la Bestia, Suzu/Belle sarà costretta a uscire una volta per tutte dall'isolamento in cui da troppo tempo vive reclusa.
Il maestro dell'animazione giapponese Mamoru Hosoda adatta La Bella e la Bestia all'epoca delle app digitali e nel confronto fra reale e virtuale aggiorna la riflessione sulle maschere che ciascuno di noi indossa per offrirsi allo sguardo degli altri.
Gli occhi sono i veri protagonisti del nuovo lavoro d'animazione di Mamoru Hosoda: occhi pieni di lacrime per il dolore; occhi coperti per la vergogna di mostrarsi al proprio amore; occhi fissi e impotente di fronte a schermi sovrapposti a centinai. Occhi, ancora, che scavano nell'anima degli altri per vedere il vero io nascosto dalle personalità virtuali o imprigionato dai traumi del passato. Recensione ❯
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La straordinaria storia di un uomo, Amin, che decide di rivelare per la prima volta un doloroso segreto nascosto per oltre vent'anni. Espandi ▽
Flee è la storia di un incontro: del regista Jonas Poher Rasmussen con quello strano ragazzo che, sul treno che portava entrambi a scuola, sedeva solo con lo sguardo fisso davanti a sé; e di quello stesso ragazzo di origine afghana, di nome Amin, che nel corso degli anni ha trovato di raccontare all’amico la sua storia. Flee è un documentario d’animazione, genere oggi molto frequentato, che usa il tratto a disegno per mettere una distanza tra l’obiettivo della macchina da presa e l’intimità del protagonista. Rasmussen lavora in maniera semplice ed elementare, come in fondo dimostra anche l’ultima inquadratura del film, che trova il fotorealismo nel momento in cui si congeda dallo stesso Amin. Costretto ad abbandonare il suo paese da ragazzino, Amin ha perduto l’idea di casa, di protezione, di sicurezza… L’animazione diventa così una fase di passaggio, la strada necessaria da percorrere – dopo tutte le miglia consumate, dopo tutte le partenze e i ritorni – per arrivare finalmente nella propria casa. Recensione ❯
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L'amicizia tra due nemici per natura è l'occasione per misurarsi con leggerezza con un argomento poco esplorato nel cinema per bambini. Animazione, Avventura, Commedia - Repubblica ceca, Francia2021. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Dai creatori de La mia vita da Zucchina, l'amicizia tra una topolina e una volpe in una colorata animazione in stop motion. Espandi ▽
A lungo l’animazione per bambini ha nascosto sotto il tappeto l’argomento della morte, ma da qualche tempo pare aver puntato l’obiettivo su quell’ambito inesplorato e rimosso il tabù. Alla sofferenza di La mia fantastica vita da cane, recente animazione della romena Anca Damian, Lizzy e Red preferisce un tono dinamico e fiabesco, meno sperimentale dal punto di vista della tecnica impiegata, ma più vicino alle dinamiche narrative dell’animazione per ragazzi tradizionalmente intesa. Andare in paradiso, per Denisa Grimmová e Jan Bubenicek, significa in realtà scoprire un mondo, trovarsi fra le mani un territorio ancora tutto da inventare e provare a farlo in maniera personale e non scontata. A partire da un libro di Iva Procházková, ne hanno fatto un mondo a misura di bambino, dove puoi divertirti ma anche riabbracciare chi non c’è più, giusto il tempo perché quella persona (o quel topo) ci ricordi che in realtà c’è sempre stato, vicino vicino, nel nostro cuore. Recensione ❯
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