Titolo originale | Sen to Chihiro no Kamikakushi |
Anno | 2001 |
Genere | Animazione, |
Produzione | Giappone |
Durata | 125 minuti |
Regia di | Hayao Miyazaki |
Attori | Rumi Hiiragi, Mari Natsuki, Miyu Irino, Bunta Sugawara, Koba Hayashi Ryûnosuke Kamiki, Takashi Naito, Takehiko Ono, Tatsuya Gashuin, Yasuko Sawaguchi, Yo Oizumi, Yumi Tamai, Erica Necci, Jesus Emiliano Coltorti, Sonia Scotti, Carlo Valli, Marzia Dal Fabbro, Mino Caprio, Monica Bertolotti, Roberta Greganti. |
Uscita | venerdì 1 luglio 2022 |
Tag | Da vedere 2001 |
Distribuzione | Lucky Red |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 4,36 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 27 giugno 2022
Uno dei film più interessanti della cinematografia nipponica recente ha dovuto attendere la conquista dell'Oscar per il miglior film d'animazione per poter accedere ai nostri schermi. Il film è stato premiato al Festival di Berlino, In Italia al Box Office La città incantata ha incassato 1,8 milioni di euro .
ASSOLUTAMENTE SÌ
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La piccola Chihiro non sopporta l'idea di traslocare e di perdere i propri amici, ma non può far niente per impedirlo. Proprio quando la famiglia è in viaggio verso la nuova casa, il padre imbocca una strada sterrata che termina davanti a un tunnel misterioso. I genitori sceglieranno di attraversarlo nonostante le rimostranze di Chihiro, per giungere a un parco dei divertimenti abbandonato, almeno apparentemente.
La città incantata è il titolo più celebrato - un Orso d'Oro e un Oscar - e forse amato del corpus miyazakiano, quello destinato a mettere d'accordo tutti, dai fan agli amanti occasionali del lavoro del regista giapponese.
Giunto dopo le fatiche de La principessa Mononoke e dopo uno dei molti annunci di ritiro infine non concretizzatisi, La città incantata sintetizza con un linguaggio sempre più ricco i temi cari sin dagli inizi di carriera al regista, calandoli in un contesto totalmente fiabesco e allegorico.
Il lato visionario si scatena grazie alla molteplicità di forme assunte dai diversi spiriti che abitano le terme di Yu-baba, le musiche di Hisaishi Joe sono tra le più struggenti mai ascoltate e la narrazione coniuga in maniera esemplare le esigenze di entertainment - travolgente il dinamismo delle sequenze di azione, come quella di Haku inseguito dagli omini di carta animati - e i momenti più intimisti, in cui Chihiro trova il tempo di riflettere sulla sua condizione e di comunicare empaticamente con il pubblico, aiutandolo a comprendere l'universalità del messaggio del film. Ogni dettaglio dello sfondo o personaggio apparentemente minore assume vita e senso propri, nel décadrage meticoloso di uno scenario corale che si ramifica per poi ricongiungersi, ritrovando il filo proprio quando sembrava prevalere un nuovo spunto.
Miyazaki rilegge Lewis Carroll, ha detto qualcuno, ma di fronte a un nuovo classico ha poco senso enumerare gli antecedenti: la forza de La città incantata è infatti tale da porlo come esempio a pieno titolo di racconto pedagogico contemporaneo, allegoria della crescita e della perdita (così inizia la storia, con un biglietto di addio) sotto forma di fiaba, in cui il piano superficiale di lettura non deve compromettere in alcun modo la godibilità della sua fruizione per poter veicolare i propri simbolismi.
In un periodo di tempo, indeterminato come le regole del mondo degli spiriti, Chihiro vive un viaggio interiore ed esteriore che è quasi un trailer, una versione condensata, della vita destinata ad attenderla.
Irta di difficoltà e di dispiaceri (la perdita di persone care), di ipocrisia e grettezza (le rane al servizio di Yu-baba), di trasformazioni e maturazioni (il Senza-volto): amore, lavoro e senso di responsabilità si succedono sotto forma di prove, a cui Chihiro viene più o meno consapevolmente sottoposta prima di acquisire una nuova saggezza.
Come la Dorothy che torna da Oz, così Chihiro non dimenticherà mai il suo viaggio incantato né la lezione ad esso sottesa, facendone tesoro per affrontarne uno ancor più incerto e pieno di incognite. E salire così su un treno dalle tappe meravigliose che procede, inesorabilmente, in una sola direzione.
Prima uscita in Italia mercoledì 25 giugno 2014.
La città incantata è un apologo che, attraverso lo schermo di metafore, allegorie, simboli, rappresenta il viaggio iniziatico, il percorso di maturazione che porta la protagonista ad abbandonare l’infanzia per entrare nell’adolescenza. All’inizio Chihiro deve abbandonare la sua vecchia casa, che simboleggia l’infanzia, per trasferirsi in una casa nuova, che simboleggia l’adolescenza. Alla fine Chihiro deve abbandonare la città degli spiriti, il mondo della fantasia, un’altra rappresentazione dell’infanzia. La protagonista deve compiere il percorso di formazione da sola, senza l’aiuto dei genitori: solo alla fine della storia e del percorso è pronta a partire verso la nuova casa. Il percorso di crescita la porta ad acquisire consapevolezza, indipendenza, senso di responsabilità e del dovere. Crescendo, Chihiro arriva a comprendere l’importanza di valori e virtù come l’altruismo, la generosità, lo spirito di sacrificio, il coraggio, la perseveranza. Il passaggio dall’infanzia all’adolescenza è cambiamento interiore ed esteriore, spirituale e fisico, e il tema della metamorfosi è molto presente nel film. L’autore indica la necessità di ricordare il mondo dell’infanzia, di non cancellarlo con la crescita, di vivere nella realtà della maturità senza dimenticare la fantasia dell’infanzia. Il film denuncia inoltre la fine dell’armonia tra Uomo e Natura, e mostra che la nostra società consuma più del necessario, producendo solo scarti. La Natura ospita la Città Incantata, ha un rapporto privilegiato con gli Spiriti, e ha un cattivo rapporto con gli Uomini, che la deturpano e ne abusano. Altri temi: il linguaggio, la parola, il nome come fondamenti dell’identità; l’importanza della memoria, delle radici; il lavoro come mezzo di crescita, di conquista dell’indipendenza. Su tutto, regna il piacere del mistero, della meraviglia, dello smarrimento, della scoperta. Orso d’oro a Berlino 2002 (ex aequo con Bloody Sunday di P. Greengrass), e Oscar 2002 per il film d’animazione.
Siamo davanti alla più riuscita fra le opere (splendide) del grande maestro Miyazaki. Anche se non ha goduto di grande notorietà nel mondo occidentale, il regista nipponico ci dimostra come il cinema d'animazione sia intenso, coinvolgente e stimolante anche, anzi soprattutto per un pubblico adulto. Anche in America si sono accorti della grandezza del genio nipponico, [...] Vai alla recensione »
...ad esprimere il rapimento estatico che si prova durante la visione di un film di altissimo livello.Miyazaki affronta il problema del passaggio dalla fanciullezza all' adolescenza di Chihiro,una bambina di soli dieci anni che deve affrontare scelte difficili autonomamente,quando non può contare sull'amico Haku,come il viaggio di sola andata ( una splendida metafora figurativa di questo passaggio,che [...] Vai alla recensione »
Miyazaki ci mostra come il cinema d'animazione possa essere "Grande Cinema" con la C maiuscola. Lo fa nel modo piu' difficile, con una storia esile e un ambientazione tipicamente giapponese, musica orientaleggiante oltretutto con molti riferimenti alla mitologia locale. Ma il viaggio di Chihiro è pura magia del cinema, sfruttando il disegno il maestro ci porta [...] Vai alla recensione »
Do 5 stelle perché è il massimo consentito dal sito, ma il film ne meriterebbe 10-100-1000, è fantasioso, magico, visionario, di una ricchezza figurativa irraggiungibile, tutta ottenuta rigorosamente con l'animazione tradizionale e perciò con il disegno a mano, che utilizza la CGI solo per le scene più complesse e comunque sempre come aiuto e mai come tutto, facendo [...] Vai alla recensione »
È pura ammirazione quella che si può esprimere per questo film, incentrato su una bambina determinata a salvare i propri genitori: coinvolgente fin da subito per la storia, espressione di una fantasia senza limiti e mai banale, disegnato in modo superbo in modo da riempire costantemente gli occhi dello spettatore di colori, fiori, ipnotiche distese di acqua e di cielo sconfinato, e con una cura incredibile [...] Vai alla recensione »
La piccola Chihiro, di dieci anni, sta traslocano con i genitori. Tuttavia quando si perdono in un bosco entrano all’interno di uno strano edificio e, mentre i genitori si abbuffano di cibo come maiali, lei entra in un mondo magico in cui, grazie al coraggioso Haku, aiuterà gli abitanti nella riconciliazione. È il più bel film d’animazione della Storia del Cinema, [...] Vai alla recensione »
Non gli ho dato cinque stelle forse per un capriccio, per un graffio di soggettività. Personalmente percepisco la genialità in un film quando questo riesce a toccarmi fino a farmi venire la pelle d'oca, quando i dialoghi riescono subito a colpirmi e quando non riesco a capire come mai io mi trovi a bocca aperta. Non intendo svalutare La città incantata: anzi si tratta di un [...] Vai alla recensione »
Film , capolavoro ; non c ' è alcun dubbio , di una stravolgente potenza artistica ed espressiva ; Penso sia palese che questo film sia superiore ad un banale film Disney ; come Up per esempio , film di certo ottimo ma nettamente inferiore ad una perfezione tecnica , stilistica che solo un maestro animatore come Miyazaki poteva offrire ad un publico colui che è il film d ' animazione con la trama più [...] Vai alla recensione »
Chihiro e la sua famiglia durante una gita trovano un luogo misterioso dove notano una sorta di buffet, e il padre e la madre ne approffitano , per poi essere mutati in maiali , perché il buffet non era consentito agli esseri umani , e di notte , la protagonista scopre che lei si trova nella città incantata, un luogo dove vivono creature magiche e spiriti, e grazie al supporto [...] Vai alla recensione »
Questo capolavoro di Mihazaki, che mi sono persa durante l'infanzia, è stata per me una vera scoperta, una di quelle che sei felice di fare a vent'anni. Sì, perché in qualche modo questo film mi rispecchia: io, che mi sento bloccata in questo periodo di transizione, sono rimasta esterrefatta dalla storia, di quanto essa rappresenti in maniera poetica il corso della vita. [...] Vai alla recensione »
Una famiglia (composta da padre, madre e bambina) sta traslocando. Senza un'apparente logica i tre personaggi si trovano a percorrere con la loro macchina una strada dissestata in un bosco fino a quando arrivano all'ingresso della città incantata, ossia delle terme per spiriti. Ancora in modo poco plausibile, i genitori cominciano ad ingozzarsi con del cibo di cui non conoscono le origini.
La città incantata ***** Produzione: Giappone 2001 Genere: Animazione, Fantastico, Avventura Regia: Hayao Miyazaki Trama: Chihiro è una bambina di 10 anni, capricciosa e impaurita. Mentre trasloca con mamma e papà in macchina, i tre si perdono e scoprono uno strano paese apparentemente disabitato. I genitori della piccola vengono trasformati in maiali e la poveretta è [...] Vai alla recensione »
Non mi ha mai convinto. Dall’inizio, ho sempre avuto diffidenza nel guardarlo. ...Non avevo capito nulla! Qualche giorno fa ho deciso di vederlo e…Mi sono ricreduto. Su tutta la linea. Questo anime è un capolavoro. I disegni sono magistrali, le scene presentano atmosfere da sogno; la minuziosa scelta dei suoni è da pelle d’oca, per non parlare della colonna sonora [...] Vai alla recensione »
Questo film come d'altronde quasi tutti quelli di Hayao Miyazaki l'ho trovato magnifico. Riesce a far piacere un carto sia a un bambino sia a un adulto o ragazzo è davvero un capolavoro!!... =)
Un film poetico,commovente,divertente,emozionante......un film che colpisce al cuore e non smette mai di farlo! VOTO=10 LODE!
Un vero capolazoro dell'animazione! esemplare nell'immagine e nella trama
La città incantata è probabilmente uno dei migliori film d'animazione della storia del cinema. Con i suoi colori, personaggi, scenari e le (bellissime) musiche riesce a catapultare lo spettatore in un mondo onirico e visionario,emozionante e mai banale. Il lavoro fatto per dare a ogni personaggio la propria specifica personalità e caratterizazione non ha precedenti nella storia [...] Vai alla recensione »
nella mia vecchia recensione ho detto che è il secondo miglior film d'animazione di sempre.......secondo me non più.....è IL MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE DELLA STORIA DELLA CINEMATOGRAFIA MONDIALE!!!!!!l'ho detto e ne vado fiero!!!
Il cinema americano, cui siamo abituati e che spesso ci desensibilizza verso altri modi di far film, non può che restare zittito di fronte alla maestria di Miyazaki. Questo lungometraggio è meraviglioso, perfetto sotto ogni punto di vista, eccezionale per un insieme di fattori che ne fanno una pietra miliare del cinema d'animazione (se non il migliore in assoluto).
Cartone non solo x bambini. Da 10 secondo me, e ve lo posso assicurare, non do 10 a nessuno. Me ne sono innamorato
i migliori film d'animazione che ho visto ultimamente sono tutti stupendi e la maggior parte di hayaho miyazaki,il piu bello sicuramente è questo,il grande capolavoro "la città incantata" personaggi simpatici e ambientazioni favolose,commovente. voto:1O
eccellente film d'animazione,i bambini lo apprezzeranno per la sua semplicità,gli adulti per i messaggi che racchiude.
Visto da piccolo, domani lo rivedo al cinema! questo film è un capolavoro!!
Miyazaki è stato una fantastica scoperta. Ogni film è un mondo dove immergersi,tra miriadi di personaggi e meraviglie..... Splendido,sempre.... Grazie.
Uno dei più bei film d'animazione, se non il più bello. Capolavoro assoluto
I cartoni animati occidentali son più di intrattenimento e una volta visiti non dicono più nulla... Ma quelli giapponesi ti colpiscono al cuore laciando per sempre un segno indelebile.
La migliore opera di uno dei migliori registi di sempre.
Un film incredibile,mistico,un completo viaggio in cui ti perderai all'interno..esseri strabilianti,caotici...tra illusione e realtà,tra amore e inganno,paranoia!!
Il maestro Miyazaki non si discute, ma ne ho visto lavori migliori.
Che film! Finora io lo considero IL film d'animazione. Quasi mi mancano le parole per descriverlo... è qualcosa che ti tocca l'anima, tra un disegno (sempre perfetto) e un altro sembra quasi di galleggiare come in un sogno fatto da bambino dove i colori e le emozioni regnano sovrani e la logica perde di significato. È un opera che nella sua semplicità riesce ad affrontare problematiche esistenziali, [...] Vai alla recensione »
CAPOLAVORO. Una gemma dell'animazione. Un film unico e inimitabile del maestro Miyazaki. Graficamente stupendo, meraviglioso e coloratissimo. Pieno di significati ... BELLISSIMO !!
Uno spettacolo di creatività e di immagini, senza dubbio, ma non è il primo né l'ultimo film che lo Studio Ghibli che eccelle nell'animazione. Oltre a questo le musiche di Joe Hisaishi. Per il resto, francamente non ho visto trovate geniali ne "La città incantata", che segue di pochi anni il capolavoro "Princess Mononoke" e che probabilmente deve [...] Vai alla recensione »
La Città Incantata ha definitivamente consacrato Hayao Miyazaki in tutto il mondo come uno dei maestri indiscussi del cinema d'animazione. Oscar e Orso D'Oro meritati per una fiaba allegorica che mantiene il fascino classico della narrativa di Miyazaki. Per un vecchio fan del maestro nulla di particolarmente nuovo, per un semplice osservato un film ben fatto.
Le parole davvero non bastano per descrivere un capolavoro del genere. Un grazie di cuore anche a Joe Hisaishi.
Parlare dello Studio Ghibli è da sempre sinonimo di grandissima qualità, mi spiace vedere i "grandi critici cinematografici" che ancora lo chiamano cartone o si permettono di scrivere "Protagonista dell’ultimo film di Hayao Miyazaki ". Denota solo una grandissima ignoranza, ma del resto non si può pretendere la luna. Nel sol levante il maestro Miyazaki qui da noi ancora si sbaglia a scrivere le sinossi [...] Vai alla recensione »
film assolutamente IMPERDIBILE commovente,innovativo,emozionante personaggi originali e disegno caratteristico dei film di miyazaki,di certo uno dei migliori,lo consiglio perche riesce a far emozionare e stupire di continuo!!!
Io amo il cinema occidentale, davvero. Ma questo...non ci sono davvero parole per descrivere l'emozione che ho provato nel guardarlo, finisce e quasi ti senti vuoto. Mentre lo guardi l'immaginazione ti parte a mille, cominci a farti un sacco di domande e stai a riflettere su tutti i significati che aveva ore intere..probabilmente sarò criticata moltissimo ma per me il cinema disney sparisce [...] Vai alla recensione »
Sono una grandissima fan dei film di miyazaki, e questo secondo me è uno dei migliori. Visionario, metafisico, capace di far evadere dalla realtà come mai nessun film riuscirebbe a fare. Ma non è solo questo: sono anche l'umanità e il sentimento che pervadono le situazioni che catturano e fanno(perlomeno me) letteralmente innamorare. E poi, bellissimi disegni.
Capolavoro visionario del genio indiscusso Hayao Miyazaki
Dopo fantasia,il miglior film d'animazione mai fatto.Haiaho miyazaki è sicuramente il walt disney contemporaneo,un grandissimo regista,vincitore del leone d'oro alla carriera,tanto per intenderci.Il film a me dà un senso di libertà immane,molto commovente e profondo,ma anche divertente,un disegno incredibile e personaggi intramontabili.
Sarò controcorrente, ma a me non è piaciuto... L'ho trovato banale, scontato.... prevedibile... lento... forzato.... Credevo piacesse solo in Giappone, ma a giudicare dalle recensioni che ho letto qui, forse mi sbagliavo. Davvero, non capisco come mai tanto entusiasmo. Decisamente sopravvalutato... Secondo me, dovrebbe far annoiare grandi e piccini.
Gli dei e gli spiriti sono scesi tra noi. Sono venuti a riposarsi nel mondo, a mangiare, a lavarsi, a depurarsi nelle acque calde delle terme prima di andare a lavorare. Li aspetta un duro lavoro, soprattutto perché, il mondo, di dei e spiriti non sa più che farsene. Così, quelle che un tempo erano le anime del mondo, dovranno vedersela con i nuovi padroni della terra: il denaro e uno sviluppo che [...] Vai alla recensione »
Non si sa se sia più forte l'entusiasmo e l'ammirazione nel trovarsi di fronte a un vero maestro del cinema oppure l'imbarazzo per averlo così colpevolmente ignorato per sei anni. Ammettiamolo: il cartoon è di per sé un mondo a parte, popolato di artigiani o di eccentrici su cui incombe spesso l'ingombrante "cappa Disney". Sulla produzione giapponese pesa inoltre l'ormai antica maledizione delle serie [...] Vai alla recensione »
Un'opera dell'imperatore del cinema d'animazione giapponese Hayao Miyazaki appena insignito di un Oscar che è una foresta di significati simbolici - alla fine è stata Hollywood ad andare a inchinarsi e non viceversa: mica male per la patria di Walt Disney che, già superba di un'incontrastata supremazia, ha dovuto abbassare la cresta - arriva finalmente a vele promozionali spiegate e per la prima volta [...] Vai alla recensione »
Protagonista dell’ultimo film di Hayao Miyazaki è Chihiro, una ragazzina di dieci anni, timida, scontrosa e anche un po’ capricciosa, che ben presto si trasforma in una moderna versione dell’Alice carrolliana. L’entrata nel mondo dei sogni è attraverso un misterioso tunnel che Chihiro percorre seguendo i suoi genitori. Il cunicolo si apre su un meraviglioso paesaggio collinare, attraversato da un grande [...] Vai alla recensione »
Un'opera dell'imperatore del cinema d'animazione giapponese Hayao Miyazaki appena insignito di un Oscar che è una foresta di significati simbolici - alla fine è stata Hollywood ad andare a inchinarsi e non viceversa: mica male per la patria di Walt Disney che, già superba di un'incontrastata supremazia, ha dovuto abbassare la cresta - arriva finalmente a vele promozionali spiegate e per la prima volta [...] Vai alla recensione »
Il racconto magico de "La città incantata", all'epoca della sua uscita e ancora oggi per chi ha la fortuna di vederlo per la prima volta, meraviglia l'occhio per la bellezza e il coraggio delle invenzioni visive (tutti i personaggi e le ambientazioni sono stati interamente disegnati a mano e poi rifiniti e animati al computer); inoltre, sa parlare allo spirito, grazie a una robusta struttura narrativa [...] Vai alla recensione »
Quando La città incantata invase i cinema e i festival di mezzo pianeta, nel lontano seppur vicinissimo 2001, chi qui scrive aveva appena otto anni - quasi l'età di Chihiro, l'eroina del film, l'Alice dietro lo specchio che Miyazaki Hayao si divertì a rinchiudere nella sua Aburaya magica. Persi l'uscita nelle sale e dovetti attendere un freddo pomeriggio di dicembre.
A circa un ventennio dalla sua uscita originale, La città incantata resta impresso indelebilmente nella memoria collettiva come il film che ha fatto conoscere il cinema di Hayao Miyazaki in occidente. Una popolarità, quella del film che vede protagonista la piccola Chihiro, prigioniera in un paese popolato di creature magiche e yokai, dovuta indubbiamente ai riconoscimenti ottenuti a livello internazionale [...] Vai alla recensione »
Una bimba disobbedisce ai genitori che se la spupazzano in vacanza. Non si butta a pesce, come loro, su gustose prelibatezze apparse dal nulla in un parco a tema abbandonato da tempo, vestigia del gozzovigliare di fine 900. E mentre papà e mamma si trasformano in orridi maialoni alla Oldemburg, lei avanza cautamente, con la curiosità e la temerarietà dei 10 anni, in un territorio sconosciuto, in una [...] Vai alla recensione »
Oltre il tunnel di un vecchio parco che sbarra la strada alla piccola Chihiro e ai suoi genitori, c'è una città che incute paura e meraviglia. Mai visto paura e meraviglia in una risoluzione così pura e fisica, così classica e insieme rinnovata. Le avventure di Chihiro, che perde i genitori trasformati in porcellini, fondono Alice con la storia delle fiabe di ogni paese in un disegno perfetto per proporzion [...] Vai alla recensione »
In attesa dell'uscita, il prossimo settembre, del nuovo Si alza il vento, torna nelle sale (fino a domani) La città incantata, il capolavoro di Hayao Miyazaki che venne premiato sia con l'Oscar (nel 2003), sia con l'Orso d'Oro a Berlino (nel 2002). Un'occasione preziosa per (ri)vedere un film diventato cult, con nuovo adattamento e doppiaggio più fedele all'originale.
La paura di inaspettati cambiamenti è una caratteristica dell'età adulta. E dell'età adulta è anche l'arroganza di imporre agli altri cambiamenti che non hanno chiesto e che non gradiranno. Sul sedile posteriore della macchina Chihiro guarda imbronciata il cielo, il tetto, la scuola nuova, i pacchi impilati, il mazzo di fiori stropicciati. Viaggia con la sua famiglia ma vorrebbe essere altrove.