La città incantata |
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Un film di Hayao Miyazaki.
Con Rumi Hiiragi, Mari Natsuki, Miyu Irino, Bunta Sugawara.
continua»
Titolo originale Sen to Chihiro no Kamikakushi.
Animazione,
Ratings: Kids,
durata 125 min.
- Giappone 2001.
- Lucky Red
uscita venerdì 1 luglio 2022.
MYMONETRO
La città incantata
valutazione media:
4,46
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Roberto Nepoti
La Repubblica
Un'opera dell'imperatore del cinema d'animazione giapponese Hayao Miyazaki appena insignito di un Oscar che è una foresta di significati simbolici - alla fine è stata Hollywood ad andare a inchinarsi e non viceversa: mica male per la patria di Walt Disney che, già superba di un'incontrastata supremazia, ha dovuto abbassare la cresta - arriva finalmente a vele promozionali spiegate e per la prima volta sull'autostrada della grande distribuzione. È La città incantata. I cultori del fumetto e del cartoon del Sol Levante, vasta setta di giovani e giovanissimi, non hanno bisogno di essere introdotti ed è sicuro che avranno da eccepire sull'ingenua enfasi di queste note: è come dare del "grande poeta" a Dante Alighieri senza arrossire dell'ovvietà. Che abbiano pazienza. Le fantasie di Miyazaki non intendono parlare soltanto ai bambini: fanno anche un po' paura. Pure il disneyano "Biancaneve e i sette nani", si dirà. Ma qui c'è più inquietudine e la lettura non è univoca, senza sacrificare i fuochi d'artificio della spettacolarità si richiede più maturità allo spettatore. E non intendono soltanto consolare, far evadere: sono apologhi densissimi, sono "operette morali" dove la soluzione (il bene di qua il male di là) non ti viene servita su un piatto e senza sforzo. Il raffinato, elaboratissimo gusto estetico - veramente da rifarsi gli occhi - vive in simbiosi con l'etica di un artista che la propria libertà creativa l'ha strappata e difesa passando per tutte le stazioni di un'industria dell'intrattenimento le cui regole e il cui conformismo non sono da meno di quelli hollywoodiani. La storia è quella della ragazzina Chihiro riluttante al trasloco imposto dai genitori. Non vuole saperne di una nuova città, di una nuova casa, di un nuovo posto. Già siamo spiazzati. Da che parte stare? I giovani genitori sembrano dinamici, curiosi (ma nei loro modi c'è già puzza di consumismo, di "usa e getta", di allergia a fermarsi e pensare). La ragazzina sembra capricciosa, viziata, "conservatrice" (ma mentre papà e mamma si sono lasciati tutto spavaldamente alle spalle, la piccola tiene stretto un mazzolino che rappresenta le radici abbandonate). Quando l'auto di papà sbaglia strada la famigliola viene a trovarsi smarrita non in una selva oscura (vedete che Dante alla fine c'entra...) ma in una galleria buia. Al di là della quale, perduti (provvisoriamente) i due adulti e rimasta senza guida (anzi, toccherà a lei salvarli), Chihiro è attesa da una serie di prove. Allacciate le cinture e abbandonatevi a un viaggio scatenato nella fantasia.
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