Vincenzo Buonavolontà, responsabile per anni della manutenzione di uno stabilimento siderurgico, viene incaricato, alla chiusura dell'impianto, della vendita dell'altoforno a un'azienda cinese. Espandi ▽
Un'acciaieria in disarmo vende un altoforno a una delegazione cinese. Ma il manutentore Vincenzo Buonavoltnà, non è convinto che l'impianto sia in buone condizioni.
Trovato il guasto, Vincenzo vola a Shangai per consegnare di persona l'impianto modificato, ma scopre che l'azienda cinese ha venduto l'altoforno ad altre persone.
Per Vincenzo inizia così un viaggio in una Cina sconosciuta, accompagnato dalla ventenne Liu Hua, una misteriosa ragazza che ricoprirà un ruolo fondamentale in tutta la vicenda. Recensione ❯
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Un'operazione antiretorica di animazione degna dell'applauso. Animazione, Francia, Belgio, Spagna, Italia2006. Durata 99 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Da un maestro del film d'animazione, una nuova favola educativa. Espandi ▽
Azur figlio di un nobile, e Asmar figlio di una balia, si vogliono bene come fratelli.
Un giorno il padre di Azur decide di separarli mandando il figlio a studiare lontano da casa e allontanando la balia e il piccolo Asmar.
Una volta adulti Azur e Asmar si ritroveranno da rivali, entrambi alla ricerca della fata dei Jinns che, secondo la leggenda attende, da una prigione nascosta, il giovane che la libererà. Recensione ❯
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Uno show convincente e piacevole che riesce a divertire sfruttando la simpatia dei protagonisti, la loro innata fisicità e presenza scenica e la misurata follia delle situazioni proposte. Espandi ▽
Una coda al bancomat, una famiglia sfollata dopo una scossa sismica che ha semidistrutto la loro casa, un giro all'interno di una galleria d'arte, momenti della vita quotidiana che diventano spunti per la nascita di situazioni comiche, farsesche, paradossali, diventate da anni il marchio di fabbrica per uno dei gruppi comici italiani più longevi e di successo. Recensione ❯
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Resnais affronta con leggerezza temi alti come il rapporto tra uomo e fede. Espandi ▽
Nel suo nuovo film Alain Resnais mette in scena sei personaggi legati tra loro da malintesi e situazioni bizzarre. Nicola cerca un appartamento da condividere con il fidanzato Dan, ex militare con problemi di alcolismo. Stewart vive con la sorella Imogen ed è innamorato della collega Charlotte. Charlotte si prende cura del padre malato di Ambrose e lavora in un bar frequentato quotidianamente da Dan. Tre uomini e tre donne, sei personaggi, sei storie destinate ad incrociarsi. Adattamento di una pièce teatrale di Alan Ayckbourn. Recensione ❯
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Rubini riesce a non cadere nel clichè e stereotipo dei film sul "ritorno a casa", grazie anche e soprattutto alla bravura di Fabrizio Bentivoglio. Espandi ▽
Il titolo fa riferimento alla proprietà che un padre latifondista lascia in eredità, indivisibile, ai figli, ma anche al concetto di «Heimat», ovvero di appartenenza. La storia ruota attorno a quattro fratelli: Luigi (Fabrizio Bentivoglio), da anni trasferitosi al Nord, professore di filosofia a Milano; Michele (Emilio Solfrizzi), titolare di un mobilificio in paese e desideroso di lanciarsi in politica: Mario (Paolo Briguglia), poco più che un ragazzo, impegnato principalmente nel volontariato, e infine Aldo (Massimo Venturiello), il fratello bastardo, figlio dl un'altra donna, l'unico che vive sulla terra e la lavora. Recensione ❯
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Un ragazzo entra in convento senza una reale vocazione religiosa. Espandi ▽
Girato interamente in un convento gesuita In memoria di me è la storia di Andrea, un uomo ricco e vincente che non si accontenta della sua esistenza materiale, andando alla ricerca di risposte che solo la meditazione e il ritiro spirituale possono soddisfare.
Nella confraternita, Andrea scopre il volto del silenzio e la forza della fede, continuando a dar sfogo ai dubbi che lo assalgono, dando loro voce e condividendoli con gli altri novizi.
Sarà proprio l'amicizia con uno di loro, il ribelle Zanna, a convincere Andrea dell'inadeguatezza del luogo e dell'impossibilità del suo credo. Recensione ❯
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La vicenda di un bambino di quattro anni nella Cina Popolare delle origini tra timori e ribellione. Espandi ▽
Qiang è un bambino di quattro anni che, nella Cina Popolare del 1949, viene portato in un istituto pechinese dai genitori troppo impegnati nel lavoro. Nell'istituto dovrà confrontarsi con la vita molto rigida della collettività che affronterà prima con sottomissione e poi disobbedendo.
La situazione si complicherà quando riuscirà a convincere i compagni che la loro insegnante non è che un "mostro" che molto probabilmente mangia i bambini. Recensione ❯
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Attraverso sette prospettive diverse, in sette paesi diversi, sette grandi registi scattano una drammatica fotografia della sofferenza infantile nel mondo. Espandi ▽
Fotografia della sofferenza infantile nel mondo. Attraverso sette prospettive diverse, in sette paesi diversi (Italia, Africa, Serbia-Montenegro, America, Brasile...), il comune denominatore è la condizione di degrado, incomprensione e stenti in cui molto spesso sono costretti a vivere i bambini, anche tra le mura di casa. L'infanzia rubata secondo sette registi, che prestano la loro voce ad un progetto, All the invisibile children, i cui proventi saranno devoluti al World Found Program dell'Unicef. Questo l'assunto iniziale che prosegue l'esperimento tentato con 11 Settembre , ovviamente con altre finalità. Recensione ❯
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L'autunno è il tempo dei rimpianti, rimpianti per il tempo perduto. Anche in autunno però si può ricominciare a vivere. Gustando tutto ciò che nel corso degli anni si è trascurato. Espandi ▽
Vincent, uomo potente ed elegante, amante delle belle donne e del buon vino, scarica lo stress restandosene semplicemente con la testa in giù e i piedi per aria.
Quando viene cacciato dal Ministero - per le proteste che imperversano in tutta Parigi - viene sostituito da Théodière, nuovo e avido Ministro che provvede a sostituire tutti gli oggetti del suo predecessore prima di insediarsi nel nuovo studio.
Per Vincent è arrivato il momento di iniziare una nuova vita in cui potrà finalmente lasciarsi andare alla semplicità del vivere comune. Recensione ❯
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L'arrivo di Olga nella vita di Claudia spingerà quest'ultima a riconsiderare la propria esistenza. Espandi ▽
Claudia è una giovane donna che lavora in un'agenzia di viaggi e la sera frequenta un corso di russo. Una sera si presenta Boris, il nuovo insegnante. Tra i due nasce una certa attrazione.
Una volta finita la scuola Boris va a trovare Claudia con lo scopo di sistemare Olga, una cugina ucraina venuta in Italia in cerca di fortuna.
Dopo una naturale diffidenza iniziale, tra le due donne si stabilisce una sorta di complicità. Ma un giorno, tornando a casa, Claudia non trova Olga. Recensione ❯
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L'incontro tra un bambino "difficile" e una coppia borghese che vorrebbe prenderlo in adozione è lo spunto per Capuano per dire che l'educazione dei bambini è solo uno strumento repressivo messo in atto dalla società per controllare le persone. Espandi ▽
Mario è un bambino di nove anni che il Tribunale dei Minori" ha sottratto alla famiglia perché considerato un bambino difficile. Giulia e Sandro sono una coppia di quarantenni che convivono da due anni, senza figli, che decidono di chiedere in affidamento un bambino. Viene loro Mario. da quel momento la coppia va in crisi. Giulia è favorevole a una crescita del bambino priva di vincoli 'educativi' mentre Sandro non riesce ad accettare questo stato di cose. Mario verrà alla fine sottratto alla coppia dal Tribunale ed affidato ad un'altra famiglia. Girato con una grande attenzione ai 'non luoghi' in cui Mario viene a trovarsi (cioè luoghi che, come dice lui riguardo alla madre adottiva "non gli appartengono"). Recensione ❯
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Film cult di Nanni Moretti dalla regia rigorosa e asciutta e con un'attenzione sociale e politica partecipata. Commedia, Italia1978. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Nanni Moretti firma uno dei suoi primi e più rappresentativi film, mettendo in scena tic, nevrosi e delineando un personaggio irresistibile Espandi ▽
A Ostia un robivecchi promuove la sua "raccolta" di cianfrusaglie gridando "Ecce Bombo!". Lo osservano immobili quattro amici, che hanno organizzato una grottesca veglia notturna. La scena è di una comicità amara. Gli amici sono un quartetto di giovani sessantottini ("residuati" come il pacco del robivecchi?) che, nel corso di tutto il film, impersonano ciò che è avvenuto delle speranze di quei giorni: dalla rivoluzione sognata dal movimento studentesco al riflusso in cui nessuno sa più cosa desiderare veramente. Recensione ❯
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Travolti dagli eventi della vita, un gruppo di transessuali fonda all'ombra del Vesuvio un'azienda agricola dove poter riscoprire un rapporto più intimo con la natura e con se stessi. Espandi ▽
Presentato con successo al Festival di Venezia 2005, l'opera prima di Massimo Andrei racconta la storia di Desiderio, un giovane transessuale napoletano che si innamora, ricambiato di Andrea.
Ma la realtà ostacola la realizzazione dei sentimenti: Andrea si sposa e Desiderio si allontana dalla città per rifugiarsi nei pressi del Vesuvio, con l'intento di aprire un centro di agricoltura biologica, che possa servire anche come centro di ascolto per uomini in crisi. Recensione ❯
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Nove italiani sopravvisuti ai campi di concentramento nazisti raccontano le loro terribili storie, dalle leggi razziali in Italia fino alla liberazione Espandi ▽
Mimmo Calopresti torna al documentario e lo fa nel senso più stretto del termine, realizzando cioè un documento puro e semplice. Il che non è affatto un limite di Volevo solo vivere, ma è anzi il motivo della sua straordinaria importanza. Nove sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti raccontano la loro prigionia, vittime della più devastante e folle malvagità dei tempi moderni, se non dell'intera Storia dell'umanità (termine, quest'ultimo, adatto come appellativo, ma raramente come attributo). Non manca, in apertura, il filmato d'archivio in cui Mussolini annunciava il varo delle leggi antisemite sulla scorta di una supposta "superiorità razziale", quanto mai opportuno per ricordare ai sempre più numerosi difensori della tesi "italiani brava gente" le precise responsabilità italiane nello sterminio di milioni di esseri umani. Recensione ❯
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Mario Tronco, musicista, e Agostino Ferrente, documentarista, artefici di questo straordinario documentario musicale. Espandi ▽
Il film-diario della genesi dell'ormai famosa Orchestra di Piazza Vittorio, band nata da un'iniziativa di Mario Tronco, il tastierista degli Avion Travel, e Agostino Ferrente, che hanno riunito un gruppo di musicisti di strada (e non) che vengono da tutte le parti il mondo.
Cinque anni di documentazione, 30 musicisti, 15 nazionalità, 5 operatori, 4 montatori, 3 fonici, 1 quartiere, 1 cinema da salvare, 1 associazione culturale, 1 direttore d'orchestra e 1 regista per uno straordinario miscuglio multietnico di storie, umanità e musica che per molte persone non sono solo la realizzazione di un sogno, ma una scelta di vita, un lavoro, una famiglia. Recensione ❯
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