Anno | 2006 |
Genere | Documentario musicale |
Produzione | Italia |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Agostino Ferrente |
Uscita | venerdì 22 settembre 2006 |
Tag | Da vedere 2006 |
MYmonetro | 3,88 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 5 dicembre 2017
Mario Tronco, musicista, e Agostino Ferrente, documentarista, artefici di questo straordinario documentario musicale. Ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office L'orchestra di Piazza Vittorio ha incassato 181 mila euro .
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Roma. Piazza Vittorio. Il quartiere più popolato da migranti di tutto il mondo: un insieme eterogeneo di colori, di stili di vita, di tradizioni culturali e di religioni che si intrecciano, in una convivenza che giorno dopo giorno cresce e si fa profondamente multietnica.
Un gruppo di artisti e intellettuali italiani, su tutti Mario Tronco, tastierista degli Avion Travel, decide si salvare il vecchio cinema teatro Apollo, che, dopo essere stato declassato a cinema porno, sta per essere trasformato in sala bingo, e di costituire un'orchestra stabile composta appunto, anche e soprattutto, da musicisti extracomunitari. Il progetto-sogno inizia nel 2001 e nel giro di diversi anni, con tantissime difficoltà e con tenacia ancora maggiore, vede la luce.
Agostino Ferrente, documentarista aiuto regista di Silvano Agosti, è parte attiva del progetto e, telecamera a spalla, filma tutti gli eventi che porteranno alla creazione dell'ensemble musicale. Il risultato è il film L'Orchestra di Piazza Vittorio, documusical sotto forma di diario che racconta la sofferta, entusiastica e travagliata genesi dell'omonima orchestra. Agostino e Mario iniziano a girare in vespa per Roma alla non facile ricerca di musicisti e si imbattono in persone e volti ognuno con la sua storia da raccontare, con il suo bagaglio di dolori e di aspettative, di sorrisi e di voglia di sentirsi parte di una comunità.
Storie e volti da Cuba, dall'India, dall'Ecuador, dalla Tunisia. Un film che racconta un piccolo pezzo di storia d'Italia: solidarietà e voglia di cambiamento, partecipazione civile e culturale. Un documento dalla musica trascinante e dal forte senso del ritmo, un documento da cui trasuda l'anima e il cuore di chi ha partecipato al progetto, credendoci incondizionatamente.
L'ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO disponibile in DVD o BluRay |
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Scene da un film diverso da tutti. Due cinesi allacciati in un tango a piazza Vittorio sulle note della tromba suonata da un cubano. Un argentino che improvvisa un trascinante assolo di percussioni, poi accompagna gentile i visitatori verso la porta di casa che però è la saracinesca di un garage, perché una casa vera non ce l'ha ("anzi, se conoscete qualcuno che ha un buco da affittare.
Giornalisti e critici hanno, fino ad oggi, parlato di L'orchestra di piazza Vittorio di Agostino Ferrente (passato all'ultimo Festival di Locarno) più dal punto di vista contenutistico, per la storia favolosa che racconta, ovvero del sogno divenuto realtà di una orchestra multietnica nel cuore esquilino di Roma. Vorremmo sottolineare che i documentari non si fanno da soli: Agostino Ferrente, pur nella [...] Vai alla recensione »
Il quartiere Esquilino di Roma e la sua centrale piazza Vittorio significavano fino a non molti anni fa due cose. L'eredità architettonica e urbanistica, a imitazione torinese, della calata negli ultimi decenni del secolo XIX della nuova classe dirigente sabauda. E la popolarità del più grande mercato alimentare della città. Poi quartiere e piazza sono diventati sinonimo di immigrazione, i vecchi negozi [...] Vai alla recensione »
"L'Orchestra" : il faut de tout pour faire de la musique Le compositeur Mario Tronco habite dans le quartier de la Piazza Vittorio à Rome. Par goût artistique, par militantisme social, il a voulu fédérer les communautés immigrées de ce quartier populaire en voie d'embourgeoisement. Et plutôt que de planter un jardin communautaire ou d'ouvrir une crèche associative, il a formé un orchestre.
Si fa presto a dire documentario quando è tornato di moda anche tra il cinema mainstream. Capita a volte che sia soprattutto una necessità, e allora ha un altro significato. Corri con qualunque cosa tu abbia a disposizione per cercare di non perdere l'attimo: una videocamera digitale, per assurdo anche un videofonino. Con questo spirito (ma senza videofonino) il regista Agostino Ferrente ha per cinque [...] Vai alla recensione »
È un documentario, ma racconta una storia che figurerebbe bene in un film di fiction. Persino in una di quelle favole hollywoodiane di riscatto sociale dove situazioni difficili e addirittura drammatiche si risolvono magicamente con un happy end. Salvo che in L'orchestra dì Piazza Vittorio il lieto fine è vero, come testimonia l'esistenza dell'orchestra stessa.