All'interno della cinema indipendente, Kelly Macdonald si trova a suo agio come una leonessa in mezzo alla savana. Ha cominciato a recitare grazie a un film di cult, un piccolo capolavoro degli Anni Novanta come Trainspotting, e da quel momento in poi è risorta in altri magnifici ruoli, sfiorando capolavori. C'è chi se la ricorda nuda e impegnata in un amplesso troppo movimentato con il tossicodipendente Ewan McGregor e c'è chi difficilmente la riconosce con degli abiti Anni Settanta addosso, mentre parla su un autobus con Josh Brolin nel capolavoro dei giorni nostri Non è un paese per vecchi.
La vita in Scozia
Nata a Glasgow, in Scozia, Kelly Macdonald è figlia di un'operaia in un'industria del vestiario. I suoi genitori divorziano quando lei è molto giovane e lei e suo fratello minore vengono cresciuti dalla loro madre da un piccolo paese scozzese all'altro (gli spostamenti sono frequenti proprio per via dei lavori saltuari della donna). La Macdonald studia alla Eastwood High School e, a 17 anni, lascia definitivamente la sua casa per studiare recitazione al college, andando a vivere a Glasgow con un'amica. Prestissimo, lascerà anche gli studi e, per necessità di denaro, comincerà a lavorare come attrice in televisione. Una delle sue prime scritture è quella nel film tv Flowers of the Forest (1996) di Michael Whyte.
Il successo con Trainspotting
Con un colpo di fortuna immenso, la Macdonald viene notata da un regista esordiente, Danny Boyle, che la inserisce nel cast di quello che diverrà poi un cult di enorme successo: Trainspotting (1996) con Ewan McGregor e Robert Carlyle. Il film fa il giro del mondo e la Macdonald acquista una notorietà tale da poter essere scelta anche per altri ruoli in altri film: La cugina Bette (1998), Elizabeth (1998), Splendidi amori(1999), Entropy - Disordine d'amore (1999), La perdita dell'innocenza (1999), Stricly Sinatra (2001) e Gosford Park (2001) di Robert Altman. Oltre a questo, la Macdonald viene provinata anche per ruoli femminili da protagonista e non anche ne Matrix (1999), Shakespeare in Love (1998) e Moulin Rouge! (2001).
I ruoli americani
Nel 2001, è una degli attori del telefilm The Fear, poi nel 2003 recita nel film tv Brush With Fate con Glenn Close e nel 2005 appare in un episodio di Alias. Sposa il bassista del gruppo pop Travis, Dougie Payne il 27 agosto 2003, dal quale avrà un figlio: Freddie Peter Payne, il 9 marzo 2008. La sua carriera cinematografica continua con titoli come: Intermission (2003), Neverland - Un sogno per la vita (2004) con Johnny Depp, Dustin Hoffman e Julie Christie e All the Invisible Children (2005) di vari autori. Vincitrice di un Emmy come miglior attrice non protagonista per il film tv La ragazza nel caffé (2005), che le farà ottenere anche una candidatura ai Golden Globe, recita anche ne Guida galattica per autostoppisti (2005) con John Malkovich, Nanny McPhee - Tata Matilda(2005), Lassie (2005) con Peter O'Toole e quello che è considerato uno dei suoi film migliori Non è un paese per vecchi (2007) di Ethan e Joel Coen, dove la Macdonald recita il ruolo della moglie del protagonista, in un cast che comprendeva Tommy Lee Jones, Javier Bardem, Josh Brolin e Woody Harrelson. La sua performance è talmente ottima che viene candidata ai BAFTA come miglior attrice non protagonista. Ma da ricordare anche i suoi ruoli ne In the Electric Mist (2008) di Bertrand Tavernier e Soffocare (2008), che le farà vincere il premio Speciale della Giuria per la recitazione al Sundance Film Festival (premio che dividerà con gli altri membri del cast fra cui Sam Rockwell, Anjelica Huston e Brad William Henke).
Dopo la commedia Una sposa in affitto (2011), partecipa nel 2012 alla trasposizione cinematografica di Anna Karenina diretta da Joe Wright.
Tra le più recenti interpretazioni troviamo Trainspotting 2, Puzzle, Holmes and Watson e L'arma dell'inganno - Operazione Mincemeat.
