Anno | 2005 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Antonio Capuano |
Attori | Marco Grieco, Valeria Golino, Andrea Renzi, Anita Caprioli, Rosaria De Cicco Antonio Pennarella, Valeria Sabel, Lucia Ragni, Imma Villa, Nunzio Gallo, Emanuele Annunziata. |
Uscita | venerdì 3 marzo 2006 |
Tag | Da vedere 2005 |
MYmonetro | 2,85 su 20 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 10 giugno 2010
L'incontro tra un bambino "difficile" e una coppia borghese che vorrebbe prenderlo in adozione è lo spunto per Capuano per dire che l'educazione dei bambini è solo uno strumento repressivo messo in atto dalla società per controllare le persone. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, 4 candidature e vinto 2 David di Donatello, In Italia al Box Office La guerra di Mario ha incassato 348 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Mario è un bambino di nove anni che il Tribunale dei Minori ha sottratto alla famiglia perché considerato un bambino difficile. Giulia e Sandro sono una coppia di quarantenni che convivono da due anni, senza figli, che decidono di chiedere in affidamento un bambino. Viene dato loro Mario. Da quel momento la coppia va in crisi. Giulia è favorevole a una crescita del bambino priva di vincoli "educativi" mentre Sandro non riesce ad accettare questo stato di cose. Mario verrà alla fine sottratto alla coppia dal Tribunale ed affidato ad un'altra famiglia.
Girato con una grande attenzione ai "non luoghi" in cui Mario viene a trovarsi (cioè luoghi che, come dice lui riguardo alla madre adottiva "non gli appartengono"). Il film è viziato però da una contraddizione di fondo. Capuano (ricordate Pianese Nunzio. 14 anni a maggio?) soffre di una sorta di sindrome di Peter Pan probabilmente acquisita ai tempi del '68 e mai più guarita. È cioè convinto che l'educazione dei bambini sia solo uno strumento repressivo messo in atto dalla società per controllare le persone. In realtà basterebbe "accogliere" i nuovi nati lasciandoli poi liberi di fare ciò che vogliono (o quasi). Così ci propone una possibile madre adottiva assolutamente permissiva e la contorna di altre figure (il suo compagno, gli insegnanti, la psicologa, il giudice) che non comprendono questa sua scelta. Peccato che neppure grandissima parte del pubblico la comprenda e la pratichi nella vita. A chi scrive è successo di assistere alla proiezione al Festival di Locarno con un gruppo di 18-22enni che concordavano sul fatto che l'affido rappresentato sullo schermo fosse di fatto sbagliato. Tutti moralisti in erba? No. Molto più semplicemente persone capaci di distinguere tra il ruolo di genitore e quello di amico accondiscendente. Capuano non c'è ancora riuscito.
LA GUERRA DI MARIO disponibile in DVD o BluRay |
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Gran bel film "La guerra di Mario" di Antonio Capuano. Inusuale, in un panorama italiano che pare avere smarrito la capacità di narrare il reale se non immiserendolo sugli schemi sciatti e ripetitivi di una commedia affidata esclusivamente al comico (ed alla bellona) di turno (televisivo). Ed invece per fortuna esistono anche film come questo, certamente criticabili sotto l'aspetto [...] Vai alla recensione »
Oh, ricordo questo film, una deliziosa commedia drammatica, circa, le falsità ad oltranza nel sogno del piccolo mario che trasbordano poi in una specie di lagna di grido, disperato, come se avesse avuto 54 corde vocali, all'al di là... nel mondo dell'adulto, il quale sembrava oltre che ignorarlo infliggergli una pena straziante, che non s'addice alla borghesia (?) l'oppost [...] Vai alla recensione »
Quante le storie di infanzia negata, riesce un film toccante. Quando lo vidi ne rimasi profondamente toccato. La Gulino sincera nella sua recitazione rende il film coinvolgente. Da rivedere .Eccellente prodotto merita rivederlo.
LA GUERRA DI MARIO (IT, 2005) diretto da ANTONIO CAPUANO. Interpretato da VALERIA GOLINO, MARCO GRIECO, ANDREA RENZI, ANITA CAPRIOLI, ROSARIA DE CICCO, ANTONIO PENNARELLA, VALERIA SABEL, LUCIA RAGNI ● Giulia, quarantenne insegnante d’arte all’Università di Napoli, è sposata da anni col coetaneo Sandro, giornalista televisivo.
Cosa si può fare per Mario ??Come si può aiutare Mario ?? Se neanche l'amore incondizionato della sua nuova madre,disposta a tutto, riesce a scalfire quella corazza che Mario si porta adosso .Non riesco a pensare che saranno le catene a educare Mario . Mi stai dicendo che Mario ha già il destino segnato o forse ... viviendo in un contesto famigliare con dei fratelli che lo aiutano avrà una vita possibile [...] Vai alla recensione »
Sono tanti gli spunti che Capuano, già regista di Vito e gli altri e Pianese Nunzio 14 anni a maggio, condensa in questa pellicola di grande sobrietà. Nessuna “bella inquadratura” per raccontare la storia di un affido difficile, quello di Mario, che a nove anni ha alle spalle un’infanzia trascorsa nella periferia degradata di Napoli e segnata da abusi familiari e miseria.
Ad Antonio Capuano va riconosciuta una personalità d'autore ispida, schiva e non omologata. Se vi sembra poco, provate a ripensare alle fanfare che sotto varie forme continuano ad ammorbare qualsiasi approccio al cinema cosiddetto vesuviano. La guerra di Mario, peraltro, ci sembra programmato per inquietare e disturbare lo spettatore, ma nello stesso tempo vincolato a un sottotesto neo-neorealistico [...] Vai alla recensione »
Marco Grieco, il piccolo straordinario interprete della «Guerra di Mario» di Antonio Capuano, unico film italiano in concorso passato ieri, giocherella con la cuffia per le traduzioni al tavolo della conferenza stampa del film, per niente intimidito. È venuto accompagnato dalla nonna a Locarno con i due protagonisti Valeria Golino e Andrea Renzi, il regista, i produttori Domenico Procacci per la Fandango [...] Vai alla recensione »
La prima immagine è netta, spiazzante, lamiere e sole che acceca, un rumore di indifferenza che riempie la strada dove la donna è rimasta ferma con l'automobile. Dove siamo? In che storia? Difficile a dirsi, La guerra di Mario spalanca subito universi misteriosi: appena prima la voce fuori campo di un bimbo ci racconta mentre una mano anch'essa infantile spande vernice rossa su fondo bianco, del primo [...] Vai alla recensione »
Ed eccoci all’unico film italiano in concorso, «La guerra di Mario», qui molto atteso. Il suo regista, infatti, Antonio Capuano, è ritenuto uno degli esponenti più significativi della cosiddetta Scuola napoletana in cui si è inserito, con risultati lusinghieri, soprattutto con la sua opera prima «Vito e gli altri». Continuando a parteciparvi, sia pure con esiti non sempre sicuri, con altri film di [...] Vai alla recensione »
Un’asciutta risposta all’enfatica retorica dei Ragazzi di Scampia guidati dal cantante Gigi Finizio al recente Festival di Sanremo ce la regala Antonio Capuano, erede naturale, ideale e spirituale di Sergio Citti, pur se spostato qualche chilometro più in basso dello Stivale, nel degrado assoluto di una regione, la Campania, e di una zona, quella del napoletano, che da tempo hanno tristemente oltrepassato [...] Vai alla recensione »
Nel giorno dell'ovazione convinta e commossa al documentario di Marco Turco sulla mafia, In un altro paese, da parte di una sala che non è riuscita a contenere tutti gli spettatori, arriva a Locarno anche La guerra di Mario di Antonio Capuano. Una coppia di fatto della Napoli bene ottiene l'affido di Mario, nove anni. Bambino difficile, della periferia est della città partenopea, Ponticelli, viene [...] Vai alla recensione »
Antonio Capuano, il regista della Guerra di Mario, è ritenuto uno degli esponenti più significativi della cosiddetta Scuola napoletana in cui si è inserito, con risultati lusinghieri, soprattutto con la sua opera prima, Vito e gli altri. Continuando a parteciparvi, sia pure con esiti non sempre sicuri, con altri film di impegno quali Pianese Nunzio: 14 anni a maggio, Luna rossa e un episodio in un’impresa [...] Vai alla recensione »
Antonio Capuano non ha mai raccolto consensi unanimi. Con cinque film si è segnalato però come voce di grande personalità della scuola napoletana. Voce aspra, disturbante. Anche in La guerra di Mario. Giulia e Sandro formano una coppia quarantenne della Napoli borghese e intellettuale. Non hanno figli e ottengono l'affidamento di Mario, bambino sottratto senza resistenza alla famiglia naturale - alla [...] Vai alla recensione »
La guerra di Mario di Antonio Capuano è un film da vedere assolutamente. Lo diciamo subito, e senza mezzi termini, perché quando capita di incontrare un film italiano così convincente (e non capita spesso), bisogna gridano ad alta voce. Il regista napoletano ha un talento speciale a far recitare i bambini, come dimostrano le prime due opere, Vito e gli altri e Pianese Nunzio 14 anni a maggio.
Mario ha nove anni, è di Napoli ed è considerato un «bambino difficile». Il Tribunale dei Minori lo ha sottratto alla famiglia naturale e a una serie di abusi non specificati e lo ha dato in affido temporaneo a una coppia benestante e senza figli, formata da Giulia e Sandro. Giulia s'innamora perdutamente della sua nuova condizione di madre e non nega nulla al capriccioso e introverso Mario; Sandro [...] Vai alla recensione »
Il tema è uno di quelli, come si dice, che fa discutere. Anzi è continuo oggetto di dibattiti, referendum e disegni di legge. Il regista è uno di quegli autori i cui film non possono passare inosservati, così com’è stato a partire da Vito e gli altri, storia di un baby killer, passando per Pianese Nunzio sull’amore molesta di un quattodicenne con un prete anticamorra, fino a Luna rossa, un’Orestea [...] Vai alla recensione »
Quando un trapianto sociale crea illusioni e crisi di rigetto. Si sposta sulle tracce di un «affidamento infantile» che cerca dì chiudere una cerniera divaricata tra «strade» e «salotti» napoletani, il nuovo lavoro di Antonio Capuano, La guerra di Mario, unico film italiano in concorso al festival di Locarno. Una pellicola di sostanza, che fin dal tema abbordato sembra voler snudare gambe e braccia [...] Vai alla recensione »
Mario è il figlio che tutti temono di avere: testardo, chiuso in un mondo tutto suo, disobbediente. E’ il figlio che tutti, in realtà, hanno: in lotta per affermare se stesso contro l’autorità. E’ il bambino che tutti ci siamo scordati di essere stati: ribelli ma bisognosi di essere accettati. E’ il protagonista dell’unico film italiano in concorso al Festiva] del film di Locarno, “La guerra di Mario”, [...] Vai alla recensione »
Giulia, docente e benestante, convive con Sandro quando prende in affido Mario, nove anni di bimbo imprevedibile, figlio dei bassi, prima ancora che di una madre profittatrice e di un padre ignoto. Due mondi in collisione. Ma Giulia è persona perbene, cerca di mettersi in gioco con amore autentico. Non è facile, perché i guai e i problemi che Mario si porta appresso fanno fuggire Sandro, che non riesce [...] Vai alla recensione »
Pubblico delle grandi occasioni per la proiezione di La guerra di Mario di Antonio Capuano, unico italiano nel concorso internazionale. Non perché fosse paludato. In questo lembo di Svizzera che ufficialmente parla italiano, il cinema made in Italy riesce a suscitare un interesse e una partecipazione che altri festival, anche italiani sembrano avere smarrito.
Combattimento a Napoli tra un bambino popolano ribelle e una giovane donna borghese benestante che vorrebbe adottarlo e intanto lo ha ottenuto in affidamento. Dopo Vittorio De Sica e Luigi Comencii, Antonio Capuano, 61 anni, napoletano, è il regista d’Italia che sa meglio capire e far recitare i bambini, i ragazzini: i suoi primi film Vito e gli altri, Pianese Nunzio 14 anni a maggio, storie di itinerari [...] Vai alla recensione »
Mario ha nove anni, ed è un bambino che i servizi sociali non esitano a definire “difficile”. Non potrebbe essere altrimenti visto che sua madre, una prostituta di Ponticelli, quartiere dei più estremi di Napoli, lo lascia fuori in balcone per giorni e notti mentre riceve in casa o è in astinenza da eroina. Il suo destino è quello dei fratelli che lo hanno preceduto: tolto alla madre e messo in un [...] Vai alla recensione »