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Christopher Walken

Christopher Walken (Ronald Walken) è un attore statunitense, è nato il 31 marzo 1943 a New York City, New York (USA). Oggi al cinema con il film Dune - Parte 2 distribuito in 36 sale cinematografiche.
Nel 2003 ha ricevuto il premio come miglior attore non protagonista al SAG Awards per il film Prova a prendermi. Dal 1979 al 2003 Christopher Walken ha vinto 2 premi: Premio Oscar (1979), SAG Awards (2003). Christopher Walken ha oggi 81 anni ed è del segno zodiacale Ariete.

Christopher Walken: Viva l'antidivo!

A cura di Fabio Secchi Frau

Cimino, Abel Ferrara, Tarantino, Burton hanno ceduto al fascino di quel volto freddo e ambiguo, a quello sguardo gelido e perduto. Originale attore americano, per cui i fan sospirano da sempre, è un inaspettato regalo per chi di cinema si nutre e si distrugge. Interprete speciale (raramente commerciale), Christopher Walken è l'eccentrico per eccellenza ed è da considerarsi come il grande antidivo di Hollywood.

Le origini
Figlio di un panettiere, fratello degli attori Ken e Glenn Walken, ha due occhi di diverso colore l'uno dall'altro (uno blu mare e l'altro azzurro). Studente alla Professional Children's School, ha lavorato come domatore di leoni a 15 anni e poi si è dato alla danza, una delle sue più grandi passioni.
Esordisce nel 1953 come attore, nella serie tv The Wonderful John Action, recitando perfino nella telenovela Sentieri e nel telefilm poliziesco Kojak, passando poi a Broadway, dove ha portato in scena "Il leone d'inverno" (1966). Mentre il suo debutto cinematografico è legato al film di Robert Frank Me and My brother del 1969, stesso anno in cui prende per moglie l'attrice e direttrice di casting, Georgianne Walken.
Nel 1970 era stato scelto per il ruolo del protagonista di Love Story, ma il suo volto era troppo ispido e gli fu preferito il belloccio Ryan O'Neal. L'anno successivo appare accanto a Sean Connery in Rapina record a New York di Sidney Lumet, ma il vero ruolo che lo fa emergere dall'anonimato è quello dello spassoso fratello con manie suicide di Diane Keaton in Io & Annie di Woody Allen. Preso in considerazione - assieme a Nick Nolte - da George Lucas per il ruolo di Han Solo in Guerre Stellari, è sempre per quel suo viso più adatto ad essere una maschera del Lato Oscuro, che venne scelto al suo posto Harrison Ford. Così non fa James Ivory che invece non impiega molto tempo per inserirlo in Roseland.

L'affermazione e l'Oscar come miglior attore non protagonista ne Il cacciatore
Inaspettatamente, l'allora enfant prodige Michael Cimino gli offre il ruolo di Nick e la bellissima e famosissima scena della roulette russa con pistola in Il cacciatore. La scena, che culmina con un colpo di pistola alla tempia, è il punto più alto della pellicola e gli vale l'Oscar come miglior attore non protagonista, facendolo sobbalzare da attore qualunque a rivelazione sconvolgente del cinema statunitense. I grandi registi si spintonano per averlo nelle loro opere: Jonathan Demme lo dirige nel ruolo dell'ambiguo Eckart in Il segno degli Hannah, Cimino lo rivuole nel flop I cancelli del cielo e Herbert Ross in Spiccioli per il cielo.

Un attore maledetto
Nella vita privata, non passa certo per una persona tranquilla. Nel 1980 assale due uomini dopo aver chiesto ripetutamente loro di abbassare la musica della loro auto, ma questo è niente in confronto a ciò che accadde la misteriosa notte del 28 novembre 1981. Walken era sullo yacht Splendor ancorato a Isthmus Bay - 30 miglia al largo della costa meridionale della California - ospite di Robert Wagner e di sua moglie Natalie Wood, con la quale stava girando Brainstorm - Generazione elettronica di Douglas Trumbull. All'alba, il cadavere di Natalie Wood venne ritrovato che galleggiava a faccia in giù, a pelo d'acqua. La polizia non è mai riuscita a ricostruire i fatti con precisione assoluta, ma dall'inchiesta che ne seguì si scoprì solo che i tre avevano bevuto molto, poi Wagner e Walken avevano discusso, litigando violentemente, e Natalie aveva lasciato lo yacht a bordo di un gommone. Successivamente, fu ritrovata senza vita.
Con una storia così alle spalle, Christopher Walken assume lo status di attore maledetto e quel volto così enigmatico e velato diventa la bautta del male di Hollywood. David Cronenberg non se lo lascia sfuggire per il ruolo del tormentato sensitivo de La zona morta, tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King, e veste perfino i panni del nemico di James Bond, Max Zorin, in Agente 007, bersaglio mobile. Parallelamente, qualcuno ne scopre anche la comicità: primo fra tutti Mike Nichols in Biloxy Blues - Frenesie... militari, cui seguiranno Stephen Surjik in Fusi di testa 2 - Waynestock, Gore Verbinski in Un topolino sotto sfratto e infine Joe Roth per I perfetti innamorati.
Prende il nome del politico Max Schreck in Batman - Il ritorno di Tim Burton, regista che lo venera tanto quanto venerava Vincent Price, e si lascia andare a delle particolari Cortesie per gli ospiti per Paul Schrader, anche se il vero incontro che gli cambierà totalmente la carriera lo fa agli inizi degli anni Novanta quando Abel Ferrara (che a dispetto del nome è tutt'altro che candido) diventa il suo amico del cuore, nonché l'autore che più lo utilizzerà. Boss pallido e squilibrato in King of New York, vampiro in The Addiction - Vampiri a New York, tremendo gangster sia in Fratelli, sia in New Rose Hotel, costruisce una saga di bad man che farebbe invidia ai migliori caratteristi d'America. E lui, per dispetto, va ancora una volta contro corrente, e nel videoclip "Bad girl" di Madonna, diventa angelo custode.

Gli anni Novanta
Nel pieno della maturità artistica, è consacrato da Quentin Tarantino che in Pulp Fiction gli fa recitare, in divisa militare, un monologo strepitoso, e non mancano i contatti italiani. Sarà Carlo Lizzani a volerlo fra Giancarlo Giannini, Lina Sastri, Massimo Dapporto e Massimo Ghini in Celluloide. Ma il finire degli anni Novanta sono gli anni dei ritorni: Paul Schrader lo dirige ancora una volta nel film Touch e Tim Burton lo elegge dichiaratamente a suo mito offrendogli il piccolo ruolo del Cavaliere senza testa ne Il mistero di Sleepy Hollow, per il quale si guadagna la notorietà e la simpatia di tutti quei giovani che non fecero in tempo (perché non nati) a vederlo con una pistola in pugno in Il cacciatore, meritandosi una nomination come miglior cattivo agli Mtv Awards.
Lo stesso anno, appare nel film di John Turturro Illuminata e doppia la formica Colonnello Cutter in Z la formica, poi si getta su Broadway - con un ritorno alle origini inaspettato - nella versione musical di "James Joyce's The Dead", per il quale viene nominato al Tony Award come miglior attore. Autore e interprete della piece teatrale "Him", ha ballato nel 2001 nel video "Weapon of Choice", canzone del re della dance mondiale Fatboy Slim, diretto da Spike Jonze. Quel video è ancora sulla bocca di tutti: a dispetto del fatto di vederlo interprete di drammi classici come quelli di Checov, Edgar Allan Poe e Tennessee Williams, Christopher Walken è vicinissimo alle nuove generazioni e le ipnotizza con la sua danza come un cobra con le sue prede.

I Duemila
Nel 2002, sorprende la critica e il pubblico, con il ruolo del persuasivo padre di Leonardo DiCaprio in Prova a prendermi di Steven Spielberg, ruolo per cui viene nominato all'Oscar come miglior attore non protagonista. Frank Oz, John Turturro e Tony Scott fanno il resto, rendendo quel viso senza età e quello sguardo chiaro, ma insieme perverso e innocente, quello di un'icona del cinema mondiale, un preciso punto di riferimento che non può non appassionare. Tiene testa a tutti: alla sobrietà di Michael Caine in Dietro l'angolo (2004), all'istrionismo di Robin Williams ne L'uomo dell'anno (2006), al trasformismo di John Travolta e perfino alla graffiante bellezza di Michelle Pfeiffer in Hairspray - Grasso è bello (2007). Continuano i suoi ruoli borderline in Dark Horse (2011) di Todd Solondz, in 7 psicopatici (2012) di Martin McDonagh e in Uomini di parola, accanto ad Al Pacino e Alan Arkin. Nel 2016 presta la voce al grottesco Re Louie nell'adattamento in motion capture firmato Disney Pictures, Il libro della giungla, veste i panni di Warren Sharp in Eddie the Eagle - Il coraggio della follia, diretto da Dexter Fletcher, e quelli di Caleb Fang ne La famiglia Fang, diretto da Jason Bateman.
Tra le interpretazioni più recenti troviamo invece Jesus Rolls - Quintana è tornato (2019) di John Turturro, Nonno questa volta è guerra (2020) di Tim Hill e lo vedremo anche in Dune - Parte 2, diretto da Denis Villeneuve.
Piace ai ragazzi perché dark e pieno di azione, nonché sempre capace di mettersi in gioco ed è modello anche per quelli adulti che vedono nel suo modo di recitare la costruzione di una sorta di universo intorno ad ogni personaggio che interpreta, rendendo quest'ultimo così vivo da non sembrare più la mera copia di una battitura della sceneggiatura.

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Commedia, (USA - 2017), 113 min.
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