•  
  •  
  •  
Apri le opzioni

Martin McDonagh

Martin McDonagh (Martin Faranan McDonagh) è un regista, produttore, produttore esecutivo, sceneggiatore, è nato il 26 marzo 1970 a Camberwell (Gran Bretagna).
Nel 2023 ha ricevuto il premio come miglior sceneggiatura originale al BAFTA per il film Gli Spiriti dell'Isola. Dal 2017 al 2023 Martin McDonagh ha vinto 7 premi: BAFTA (2018, 2023), Festival di Venezia (2017, 2022), Golden Globes (2018, 2023), National Board (2022). Martin McDonagh ha oggi 54 anni ed è del segno zodiacale Ariete.

Pura drammaturgia irlandese

A cura di Fabio Secchi Frau

Drammaturgo, sceneggiatore, produttore e regista britannico di fiere origini irlandesi, Martin McDonagh è stato il vincitore dell'Oscar per il miglior cortometraggio live action nel 2006, ma è principalmente una delle personalità più di spicco del teatro irlandese moderno postdrammatico, all'interno del quale ha cercato di portare alto il potenziale da palcoscenico di un'isola, che è stata la patria di ben quattro Premi Nobel: Yeats; Shaw; Beckett e Seamus.
Usando l'avvincente letteratura sviluppata intorno alla natura umana del popolo irlandese, ha infatti trovato uno stile di racconto teatrale e cinematografico tagliente e persuasivo, conservando con chiarezza la giusta oscurità malinconica che pervade ogni individuo, al di là della appartenenza all'Irlanda.

La famiglia
Martin McDonagh nasce a Londra il 26 marzo 1970 da genitori irlandesi, che poi torneranno nella loro isola nel 1992, lasciando in Inghilterra i due figli, Martin e suo fratello, il regista e sceneggiatore John Michael McDonagh.

La carriera teatrale
Muove i suoi primi passi a teatro, scrivendo e dirigendo la "Trilogia di Leenane", composta da opere scritte tra il 1996 e il 1997: "La bella regina di Leenane"; "A skull in Connemara"; e infine "Occidente solitario".
La trilogia ha un grandissimo successo nei teatri inglesi e irlandesi e lo spingerà a completare un'altra trilogia alla quale stava lavorando, quella delle "Isole Aran", composte da "Lo storpio di Inishmaan" (1996), "Il tenente di Inishmore" (2001) e soprattutto "The Banshees of Inisheer", l'unica tra queste che non sarà mai pubblicata o rappresentata, perché secondo l'autore non era abbastanza buona. Accantonata con la promessa di migliorarla quando sarebbe stato più maturo, è stata però trasposta in una pellicola, la cui trama è davvero poco somigliante con quella teatrale.
Intanto, scrive anche dei drammi a tema non irlandese, come "The Pillowman", ambientato in una fittizia nazione totalitaria, o "A Behanding in Spokane", su un killer statunitense senza una mano. Seguiranno poi "Hangmen", sul secondo miglior boia d'Inghilterra dopo l'abolizione dell'impiccagione nel 1965, che otterrà il Laurence Olivier Award per la miglior nuova opera teatrale del 2016, e "A Very Very Very Dark Matter" sulle oscure origini delle fiabe di Hans Christian Andersen.

L'Oscar
Parallelamente, decide di sfidare se stesso nell'uso della cinepresa e dirige il cortometraggio Six Shooter (2004), una commedia noir irlandese, che parla di un viaggio in treno fatto da un anziano neo-vedovo (Brendan Gleeson) e uno strano ragazzino. Il corto gli fa ottenere un Premio Oscar.

L'esordio nel lungometraggio
La casa di produzione cinematografica Focus Features si interessa immediatamente a lui e gli propone un contratto per finanziare il suo primo lungometraggio. Esce così In Bruges - La coscienza dell'assassino, su due sicari irlandesi che si nascondono nella città fiamminga di Bruges, dopo un lavoro non particolarmente riuscito. Nel cast, ancora una volta, impone Brendan Gleeson, ma gli affianca Colin Farrell e Ralph Fiennes.
L'opera conquista la critica e il pubblico americani, tanto da guadagnarsi anche una candidatura per la migliore sceneggiatura originale all'81° edizione dell'Academy Awards.
Da un punto di vista registico, McDonagh dimostra una straordinaria padronanza del mezzo cinematografico, che ben si piega a quelle che sono le brillanti e malinconiche esigenze del divertente e strano script tragicomico.
Il pubblico nota fin da subito quelle che sono le principali caratteristiche del suo cinema: brutalità e senso dell'umorismo, scaturite da una penna arguta e umana.

7 psicopatici
Pur conservando un paio di sceneggiature che, a suo dire, aspettano solo di diventare dei film, quella che successivamente vedrà la luce sarà 7 psicopatici nel 2012. Storia di uno sceneggiatore in cerca di ispirazioni per il suo script, "Sette Psicopatici" per l'appunto, che viene però coinvolto in un sequestro di cani da parte di due suoi amici.
Ancora una volta, siamo davanti a un soggetto cinico, astuto e assolutamente divertente, all'interno del quale si miscelano commedia, noir, western e pulp alla Tarantino.
Woody Harrelson, Christopher Walken, Sam Rockwell, Tom Waits e Colin Farrell sono strepitosi nel delineare personaggi immaginari (ma ispirati ad alcuni reali, conosciuti da McDonagh durante la sua esperienza hollywoodiana), con un risultato che è irresistibile per critica e pubblico, che apprezzano la follia della trama, la satira all'industria cinematografica americana e il nonsense stralunato che lo rende un piccolo cult anglofono.

Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Spezza queste peculiari caratteristiche il drammatico e oscuro Tre manifesti a Ebbing, Missouri (2017), su una donna esasperata dall'immobilismo della polizia locale che non indaga abbastanza sull'omicidio di sua figlia.
Non sconvolge di molto l'assetto del suo cast tipico. Sceglie la coppia Harrelson-Rockwell, coi quali aveva già lavorato nel precedente film, ma inserisce una Frances McDormand sospesa tra l'indignazione e il senso di superiorità.
Il film riceve due candidature, una per il miglior film e l'altra per la migliore sceneggiatura originale, non vince, ma è un successo internazionale senza precedenti nella sua carriera. Apre dibattiti su temi come la vendetta, la giustizia, l'assenza dello Stato e il desiderio di non muovere troppo le acque in alcune cittadine della provincia americana, così come nel mondo intero. McDonagh viene accusato di essere un fascista, ma lui è pronto a essere schiacciato dal rullo compressore delle reazioni alla sua pellicola, difendendo la libera scelta di un autore di navigare anche nelle acque narrative più torbide, se vuole indagare sull'uomo.

Gli spiriti dell'isola
Ma non smette di stupire quando, nel 2022, annuncia l'uscita di Gli spiriti dell'isola, ispirato alla sua opera teatrale mancata "The Banshees of Inisherin", dove riunisce la coppia Brendan Gleeson-Colin Farrell, in un film assolutamente atipico, estremamente beckettiano e pieno d'Irlanda.
L'impossibilità di un uomo di fare a meno di un amico, che non desidera più la sua compagnia, scatena una serie di curiosi e atroci eventi non sono nelle vite dei due protagonisti, ma anche in quelle che con loro convivono in un'isoletta irlandese negli Anni Venti, riconducendo ogni esistenza verso un'impalpabile e biancastra malinconia grottesca e senza nome, tipicamente irlandese. Ancora una volta, la stravagante sceneggiatura a prova di bomba, punzecchiata da vivaci dialoghi, conquista pubblico e critica all'unanimità.
Il film ha ricevuto nove candidature ai premi Oscar 2023 (tra cui miglior film e miglior regia) ed è stato quello che ne ha ricevute di più ai Golden Globe 2023, ben otto.

Vita privata
Martin McDonagh è stato il compagno dell'attrice e sceneggiatrice Phoebe Waller-Bridge.

Ultimi film

Commedia nera, (USA - 2012), 109 min.

Focus

SCRIVERE DI CINEMA
sabato 13 gennaio 2018
Marco Castelli, vincitore del Premio Scrivere di Cinema

Premiato a Venezia, acclamato ai Golden Globe, Tre manifesti a Ebbing, Missouri (guarda la video recensione), terzo lavoro del regista anglo-irlandese Martin McDonagh, si presenta come uno dei film che segnerà la stagione. «La storia che ho voluto raccontare - ha spiegato il regista - è quella di una guerra tra due persone che sono entrambe, in una certa misura, nella parte giusta»: è infatti il dramma di non riuscire a scegliere da che parte emotivamente "stare" che segna più di ogni altro elemento il coinvolgimento dello spettatore

News

Il regista dirige Gli spiriti dell'isola, candidato a nove Premi Oscar. Dal 2 febbraio al cinema.
Fa discutere il film di Sebastiano Riso. Oggi in Concorso Darren Aronofsky e Hirokazu Koreeda. La Sala Web della Mostra...
Vai alla home di MYmovies.it »
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | Serie TV | Dvd | Stasera in Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | TROVASTREAMING
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati