Titolo originale | Batman Returns |
Anno | 1992 |
Genere | Fantastico |
Produzione | USA |
Durata | 126 minuti |
Regia di | Tim Burton |
Attori | Christopher Walken, Michelle Pfeiffer, Danny DeVito, Michael Keaton, Michael Murphy Michael Gough, Pat Hingle, Paul Reubens, Cristi Conaway, Andrew Bryniarski, Vincent Schiavelli, Steve Witting, Jan Hooks, John Strong, Rick Zumwalt, Doug Jones, Diane Salinger, Branscombe Richmond, Joey DePinto, Sean Whalen, Stuart Lancaster, Gregory Scott Cummins, Henry Kingi, Anna Katarina, Erika Andersch, Travis McKenna, Cal Hoffman, Joan Jurige, Rosie O'Connor, Erik Onate, Neal Lerner, Ashley Tillman, Elizabeth Sanders, Joan Giammarco, Lisa Guerrero, Steven Brill. |
Tag | Da vedere 1992 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,33 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 19 gennaio 2021
Il ritorno di Batman ha fatto sì che negli Stati Uniti il successo dell'eroe dei fumetti si sia raddoppiato. Il film ha ottenuto 2 candidature a Premi Oscar, In Italia al Box Office Batman - Il ritorno ha incassato 4,6 mila euro .
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giovedì 21 marzo 2024 ore 14,25 su SKYCINEMACOLLECTION
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CONSIGLIATO SÌ
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Il ritorno di Batman ha fatto sì che negli Stati Uniti il successo dell'eroe dei fumetti si sia raddoppiato. È indubbia la bravura registica di Burton che però si perde spesso in sofisticherie e citazioni che fanno cadere il ritmo del film. Tuttavia ci sono molte sequenze di grande effetto e i personaggi del criminale-pinguino e della donna-gatto trovano in De Vito e nella Pfeiffer due attori credibili. Da notare le musiche di Elfam e un dubbio: come mai Robin, compagno di Batman nei fumetti, non appare ancora?
Durante il periodo natalizio, Gotham City viene messa a ferro e fuoco da una feroce banda di clown criminali comandata dal Pinguino, una creatura malvagia e deforme che vive nelle fognature ed ambisce alla carica di sindaco. A difendere gli abitanti della città interviene ancora una volta il supereroe Batman, che questa volta però dovrà vedersela anche con l'infida Catwoman, una misteriosa e sensuale donna-gatto.
A tre anni di distanza dall'enorme successo del primo Batman, il regista Tim Burton è tornato a dirigere Michael Keaton nel sequel delle avventure del celebre uomo-pipistrello ispirato ai fumetti di Bob Kane. Realizzato con un budget faraonico di 80 milioni di dollari, Batman - Il ritorno ha replicato solo in parte il risultato della precedente pellicola, con un incasso globale di 260 milioni di dollari e oltre 60 milioni di spettatori in tutto il mondo. Fedele alla formula stilistica già sperimentata con grande fortuna, Burton recupera le atmosfere dark del primo film e il notturno scenario neogotico di Gotham City, accentuando ulteriormente il tono cupo e drammatico della narrazione, al quale fornisce un contributo essenziale la suggestiva colonna sonora di Danny Elfman.
Se il film dell'89 si concentrava soprattutto sulle inquietudini di Bruce Wayne / Batman (Michael Keaton) e sulla sua difficoltà nel conciliare l'identità pubblica con il ruolo di giustiziere mascherato, Batman - Il ritorno è più focalizzato al contrario sulle figure dei due nuovi antagonisti. Da una parte c'è il Pinguino (Danny DeVito), un sinistro individuo condannato alla solitudine e all'emarginazione dalla propria deformità (una tematica centrale nell'opera di Burton, basti pensare a Edward mani di forbice), che punta a ottenere un terribile riscatto con l'aiuto del losco uomo d'affari Max Shreck (Christopher Walken). Dall'altra, invece, abbiamo l'ambigua Catwoman (Michelle Pfeiffer), un personaggio sospeso al confine tra il Bene e il Male, dietro al quale si cela la timida segretaria Selina Kyle (la scelta originale del regista era Annette Bening, che per motivi di maternità ha ceduto il ruolo alla Pfeiffer).
Tim Burton imposta l'intera trama del film sul confronto / conflitto fra i tre protagonisti, ciascuno dei quali è caratterizzato da una doppia personalità che ne sottolinea le insanabili contraddizioni interiori. Alla classica lotta fra eroe e villain si aggiungono inoltre il tema ecologico e quello del rifiuto del diverso, trattati però forse con una certa superficialità a causa di una sceneggiatura che, in alcuni punti, presenta più di una smagliatura; non mancano, infatti, dei passaggi decisamente poco verosimili (come l'esercito di pinguini telecomandati e armati di missili, o il progettato ratto dei neonati di Gotham City) e qualche evidente squilibrio narrativo. Nel complesso, un'ottima pellicola d'intrattenimento con indubbie qualità figurative, ma comunque inferiore sotto vari aspetti al primo Batman. Dopo i due episodi diretti da Burton, la Warner Bros ha affidato a Joel Schumacher la regia dei due capitoli successivi del ciclo dell'uomo-pipistrello: Batman forever (1995) e Batman & Robin (1997).
La notte di un Natale di tanti anni fa, a Gotham City, una coppia si sbarazza del figlioletto deforme gettandolo nel fiume. Ma il bambino sopravvive, cresce nelle fogne covando rancore e vendetta, si mette a capo della scatenata gang del "Red Triangle Circus", e 33 anni dopo, alla vigilia di un altro Natale, è pronto finalmente per fare la sua prima clamorosa apparizione in pubblico. Avendo in odio l'umanità, il Pinguino - questo è nome con il quale il mostro è conosciuto - medita di distruggerla e costringe Max Shreck, il grande industriale che ha accumulato miliardi con mezzi illeciti, ad allearsi con lui. Max crede di poter facilmente servirsi del Pinguino per i suoi loschi interessi e, facendo leva sulla credulità della folla lo candida a sindaco della città. All'inizio, la scalata al potere di Max procede senza intoppi: una sua segretaria, l'insignificante Selina Kyle che ha avuto il torto di curiosare tra le sue carte, è scagliata nel vuoto dall'alto del suo palazzo e Batman, per il momento, si limita a dubitare sulle vere intenzioni del Pinguino senza, tuttavia, intervenire attivamente. Ma il caso vuole che Selina sopravviva e, trasformata radicalmente nella persona e nell'animo, assuma l'identità dell'indomita Catwoman. I progetti di Max vanno in crisi, quando il Pinguino, invaghitosi della seducente vendicatrice mascherata, organizza una serie di delitti per screditare Batman. L'uomo pipistrello decide di intervenire e Gotham City diventa un campo di battaglia: il Pinguino, smascherato di fronte al pubblico, minaccia di uccidere tutti i primogeniti dei cittadini e riversa sulla città un'orda di pinguini armati di missili pronti ad esplodere al suo comando.
Accettando di realizzare il sequel di Batman, Tim Burton subordina l'avventura all'approfondimento psicologico dei personaggi. La scelta è commercialmente rischiosa ed infatti non paga bene al botteghino, ma si rivela vincente a distanza di tempo. Lo spettacolo c'è, ma rimane come compresso in episodi a sé stanti, incasellati tra le claustrofobiche scenografie metropolitane notturne o l'architettura fiabesca del regno sotterraneo, nelle fogne di Gotham City. Poco fantasioso nell'intreccio e piuttosto distante dagli schemi della pellicola d'azione, Batman Returns, più che celebrare nuove imprese del giustiziere mascherato (come probabilmente il pubblico si aspettava), è, invece, un originalissimo pamphlet sulla diversità fisica e morale.
Ciascuno dei quattro protagonisti è un "mostro", sia pure con sfumature e motivazioni diverse: Bruce Wayne e Selina Kyle nella doppia identità di Batman e Catwoman sono stanchi di nascondersi dietro le maschere, si intuiscono e si rincorrono disperatamente nel bisogno di una felicità mai conosciuta, l'uno e l'altra essendo consapevoli di non poter vincere li disagio esistenziale che li accompagna da sempre. Il Pinguino e Max sono due geni del male, ma mentre il primo deve la sua mostruosità ad una tragica malformazione che l'allontana dal mondo, il secondo è un mostro socialmente accettato e rispettabile, espressione della più cinica ragione capitalistica. L'uomo pipistrello (o il mezzo topo e mezzo uomo, come lo chiama il Pinguino), la ragazza gatta dalle nove e forse più vite (nell'ultima scena, quando ormai si pensa che sia morta nel duello con Max, il suo profilo beffardo si staglia ancora contro il cielo notturno), l'uomo pinguino (o anello mancante tra l'uomo e l'uccello, come lo definisce la stampa) possono toccare le corde della compassione. L'esangue Max Shreck (il nome rimanda direttamente al mitico protagonista di Nosferatu) invece, non cerca pietà né perdono: mostro per professione, è freddo, efficiente e calcolatore, né vale affiancarlo di un figlio (figura del tutto marginale) per infondergli una scintilla d'umanità.
Se per i ruoli di Catwoman e del Pinguino si era pensato dapprima a Cher, Annette Bening e Dustin Hoffman, nessun tentennamento ebbe la produzione nell'affidare per la seconda volta il ruolo di Batman a Michael Keaton, nonostante le proteste dei più sfegatati fan dell'eroe mascherato.
Il film fu candidato all'Oscar per gli effetti speciali di Michael Fink, Craig Barron, John Bruno e Dennis Skotak, e per il trucco di Ve Neill, Ronnie Specter e Stan Winston.
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Dopo il vero inizio della sua carriera con il primo batman, tim burton sforna un film che non è certamente un capolavoro ma resta comunque uno dei migliori cine-fumetti in circolazione e poi prosegue con la magnifica favola edward manidiforbice, 2 anni dopo ritorna lui e ritorna pure batman in un film più dark che mai, visivamente eccelso, di ottima qualità e allo stesso tempo di grande produzione. [...] Vai alla recensione »
Con il primo episodio, uscito nel 1989, Burton aveva conquistato critica e pubblico, unendo all'unanimità gran parte dei fan della sua modus operandi e del fumetto d'origine, dando, pur contro i pareri della casa di produzione, il ruolo principale a Michael Keaton, con cui aveva lavorato sul set di Beetlejuice, ed offrendo a noi tutti la figura del Joker, [...] Vai alla recensione »
Sequel di gran lunga migliore del primo episodio.Una sorta di versione più nera e crudele di "Edward mani di forbice".Cupa epopea di personaggi destinati a essere soli,e (criminali o no)condannati a fare i conti con la propria diversità.Nonchè a reprimere le proprie emozioni,rinunciando in primis all'amore.La sceneggiatura è forse più esile che nel primo [...] Vai alla recensione »
Tutti, o quasi tutti di noi, hanno dato un'occhiata alla serie di film vari del pipistrello mascherato più famoso dei fumetti e del cinema. Il primo Batman risal al 1989, diretto da Tim Burton e con un Jack Nicholson azzeccatissimo nei panni del Joker (un ruolo che gli doveva dare almeno una nomination per l'Oscar), e il seguito è del 1992 con il nome di "Batman Returns". [...] Vai alla recensione »
Batman è tornato: stavolta deve vedersela con l'inquietante e deforme Pinguino, abbandonato da neonato nelle fogne, e l'affascinante Catwoman alias Selina Kyle che altri non è che la fiamma di Batman. Il secondo film della saga dell'uomo pipistrello è ancora più avvincente e magnifico del primo.Il tema, ben azzeccato, è la diversità che assilla [...] Vai alla recensione »
Dato il clamoroso successo critico e finanziario ottenuto dal primo film nel 1989, Tim Burton tornò a dirigere Batman in un nuovo capitolo nel 1992, sempre con Michael Keaton come protagonista. Anche questa volta, l'attore è perfettamente riuscito a portare in scena altri aspetti che caratterizzano la personalità dell' uomo pipistrello, avendo più spazio e più [...] Vai alla recensione »
"Batman Returns"(Tim Burton, scritto da Daniel Waters; Sam Hamm e Wesley Stricks, 1992)racconta ala storia di un neonato considerato degenere che viene ge3ttato nelle fogne dellla cittta di Gotham City, che pero', 33 anni dopo, diventa l'umo-pinguino e minaccia la citta'e potenzialmente il mondo, con l'appoggio di un oscuro e criminale indiustriale [...] Vai alla recensione »
"Batman Returns"(Tim Burton, scritto da Daniel Waters; Sam Hamm e Wesley Stricks, 1992)racconta ala storia di un neonato considerato degenere che viene ge3ttato nelle fogne dellla cittta di Gotham City, che pero', 33 anni dopo, diventa l'umo-pinguino e minaccia la citta'e potenzialmente il mondo, con l'appoggio di un oscuro e criminale indiustriale [...] Vai alla recensione »
Il “ritorno” del pipistrello riduce ai minimi termini la capacità di identificare in Batman l’eroe universale (già debole nella puntata precedente), relegando il protagonista in un ruolo di terz’ordine. Baldwin ripropone una figura troppo gelida e asettica, specie nei panni di un personaggio che - malgrado la sua vita notturna - dovrebbe opporre la luce del bene al regno del male.
Che bomba che erano i Batman di Tim Burton. Dopo due anni l'ho rivisto e, dopo esser diventato un appassionato di Batman, ho capito subito che i primi due film sono veramente bellissimi. Non certo dei grandi capolavori, ma senz'altro non si può negare di essere davanti a prodotti molto notevoli. Il bello di Tim Burton è che non si ripete mai: mentre nel primo Batman si respira [...] Vai alla recensione »
A mio parere superiore al primo! Infatti la Wrner Bros. era interenuta pesantemente sul primo per modificarne la scenggitura mentre in questo sequel Burton ha avuto carta bianca per poter fare come gli pare...il risultato è un Batman meno fumettoso e più terra-terra, più cupo e meno giocoso, in parole povere un opera efficicace che si eleva con altri pochi film a miglior film [...] Vai alla recensione »
un film magico che rivaluto dopo il mio primo commento giù di seguito. un lavoro fantastico,dopo il successo del primo episodio con un jack nicholson joker strepitoso tra parentesi è lui il vero joker intendo quello originale,tocca a danny de vito che crea un pinguino diverso da quello fumettistico ma altrettanto bello ed incredibile,la pfeiffer è una catwoman perfetta ed il suo sguardo amletico fa [...] Vai alla recensione »
Non ho davvero parole per descrivere questo film, il miglior Batman in assoluto: Michael Keaton si è riconfermato e ha addirittura fatto meglio del precedente film, poi ha la miglior voce italiana possibile che Bruce Wayne e Batman possano avere (Mario Cordova). E' lui il miglior Batman perchè per il primo film, fu proprio Bob Kane a sceglierlo, e chi meglio di lui può fare questa scelta.
Il film su Batman che preferisco, per la sua trama accattivante e per i personaggi inverosimili non in modo esagerato. Atmosfere cupe, tra le quali ben si muovono tre personaggi diversi tra loro ma comunque uniti da un filo rosso comune: sono tutti e tre vittima dell'ipocrisia della nobile Gotham. Sicuramente migliore degli eccentrici due successivi.
"Batman Returns"(Tim Burton, scritto da Daniel Waters; Sam Hamm e Wesley Stricks, 1992)racconta ala storia di un neonato considerato degenere che viene ge3ttato nelle fogne dellla cittta di Gotham City, che pero', 33 anni dopo, diventa l'umo-pinguino e minaccia la citta'e potenzialmente il mondo, con l'appoggio di un oscuro e criminale indiustriale [...] Vai alla recensione »
"Batman Returns"(Tim Burton, scritto da Daniel Waters; Sam Hamm e Wesley Stricks, 1992)racconta ala storia di un neonato considerato degenere che viene ge3ttato nelle fogne dellla cittta di Gotham City, che pero', 33 anni dopo, diventa l'umo-pinguino e minaccia la citta'e potenzialmente il mondo, con l'appoggio di un oscuro e criminale indiustriale [...] Vai alla recensione »
dite quello che volete, ma è il miglior batman di sempre
dite quello che volete, ma è il miglior batman di sempre
Il ritorno di Batman di Tim Burton è sulla scia del primo capitolo. Tony de Vito e il suo pinguino prendono il posto dello splendido Joker interpretato da Jack Nicholson, comparare è esercizio sterile, sono due grandissimi attori, e questo basta. Come sono ottime le interpretazioni di Micheal Keaton e di una bellissima Michl Pfeiffer nel ruolo di Catwoman La trasposizione cinematografica [...] Vai alla recensione »
Dopo lo straordinario successo di Batman, nel 1989, tre anni dopo la Warner Bros affidò la regia del sequel nuovamente a Tim Burton, che nel frattempo aveva ottenuto maggiore visibilità al livello internazionale grazie a Edward mani di forbice. La produzione accettò però le condizioni del regista, che richiese una maggiore libertà artistica, ed è proprio qui [...] Vai alla recensione »
trilogia con Micheal Keaton, che a me personalmentecome attore non ha mai detto nulla, ma la cosa che mi è piaciuta di questo film è Danny Devito, che da è sempre stato uno dei miei attori preferiti, questo pinguino è completamente sbagliato dal punto di vista fumettistico, meglio così perché è venuto benissimo, un misto tra Killer Crocodile e il vero [...] Vai alla recensione »
Tim Burton geniale. Ancora una volta il suo tocco dark è azzeccatissimo... sexy e provocante cat-woman, mostruoso e repellente pinguino, sono l'ottima coppia di antagonsti per Batman
Un perfetto sequel firmato Tim Burton, ma inferiore di poco al primo
secondo me e un buon sequel ma manca il joker di jack nicholson il che ha fatto secondo il mio parere cadere un po il film. l' interpretazione di de vito mi e piaciuta tantissimo a differenza di quella della pffeifer,bravo keaton che controlla il personaggio come nel primo. comunque secondo me dei film di batman da ricordare ci sono solo il primo del 1989 con nicholson e il cavaliere oscuro di nolan [...] Vai alla recensione »
Gotham City è di nuovo minacciata: non più dal Joker, neutralizzato nella precedente puntata, ma da un mostro mezzo uomo e mezzo animale, il Pinguino (Danny De Vito), emerso dalle fogne della città con l’intenzione di conquistarne il dominio. Ha un alleato nel losco miliardario Max Schreck (Christopher Walkeri) che sta progettando la costruzione di una centrale elettrica tanto grande quanto inutile. [...] Vai alla recensione »
Finora, nella storia dei sequel, ce n’era almeno uno la cui qualità batteva quella della prima puntata: ed era Il Padrino parte II, che resta nella memoria come un grande dramma elisabettiano sulla conquista del potere assai più forte del pur forte mito originale. Lo stesso si può dire, fatte le dovute proporzioni, di Batman - Il ritorno. Fatta anche la tara all’entusiasmo dei pezzi parapromozionali [...] Vai alla recensione »
Alla fine del primo Batman di Tim Burton (1989), una risata tagliente attraversava Gotham City. Il Joker (Jack Nicholson, bravissimo) era morto precipitando da una torre. Così, schiacciato sotto il peso di una statua (un demone di pietra), era scomparso il Grande Nemico, lo “straniero” contro cui i piccoli uomini smarriti della metropoli potevano rincuorarsi esercitando l’antico sport del linciaggio [...] Vai alla recensione »