Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro 2024
59esima Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, il programma dei 38 film. Pesaro - 14/22 giugno 2024. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Un'esplorazione socio politica della regione del páramo, un paesaggio tanto inospitale quanto mitico nella Cordigliera orientale colombiana Espandi ▽
Ripercorrendo l'ormai bisecolare viaggio di Simón Bolívar, questo mesto film in 16mm attraversa la regione del páramo, un paesaggio tanto inospitale quanto mitico nella Cordigliera orientale colombiana che "El Liberador" attraversò con il suo esercito mettendo in atto un'audace strategia militare. Facendo suoi i sottili ma espressivi ritmi naturali del páramo, il film compie un'esplorazione poetica dell'intersecarsi fra l'eredità storico-sociale della campagna di liberazione di Bolívar e le prospettive ambientali di un ecosistema umido unico al mondo, il páramo («Non si può parlare di ambiente senza parlare della violenza coloniale. Violenza storica», dice un personaggio). Alvarez-Mesa intreccia gli eventi politici e gli ambienti che li ospitano e vi partecipano, svelando le attuali tensioni socio-politiche stratificate nel territorio, non senza girare un film quasi allucinatorio e ipnotico. Recensione ❯
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Ficarra e Picone si divertono a litigare, sul tema dei rapporti famigliari, con un umorismo d'altri tempi e un copione solido. Commedia, Italia2009. Durata 98 Minuti.
La storia è incentrata su due cugini, figli di fratelli che si odiano e che per questo non si vedono per 20 anni. Ma i casi della vita li portano a rincontrarsi e ad essere protagonisti involontari di mille avventure, tanto da rischiare la vita. Espandi ▽
La storia è incentrata su due cugini, figli di fratelli che si odiano e che per questo non si vedono per 20 anni. Ma i casi della vita li portano a rincontrarsi e ad essere protagonisti involontari di mille avventure, tanto da rischiare la vita. A tentare di far fare loro pace sarà un sacerdote, don Gino, interpretato da Pino Caruso, mentre Claudio Gioé sarà un amico di Ficarra che poi si trasforma in un suo diretto antagonista. Recensione ❯
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Cinque viaggiatori americani riflettono sul senso del proprio lavoro e sui mondi che attraversano. Espandi ▽
Questo film percorre gli ambienti in continuo cambiamento di cinque viaggiatori americani, ovvero un operaio del carnevale in pensione, una giovane camionista, un funzionario delle ferrovie, uno spazzacamino/surfista e una suora/comandante di battelli fluviali. Ognuno di loro riflette sul proprio lavoro e sui mondi che attraversa, sugli elementi fugaci e familiari di una vita in movimento e infine sul delicato contratto fra desiderio e necessità. Recensione ❯
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Due amiche iniziano una storia d'amore. Un segreto però metterà in crisi la relazione appena nata. Espandi ▽
Due amiche siedono a un tavolo, la schiena contro un muro di mattoni gialli. Entrambe scrittrici, le due disquisiscono di romanzi, verità, e dei limiti della parola. Poi all’improvviso si baciano con passione, dando sfogo a quel desiderio che le porterà tra quattro mura in una trance erotica. Ma le relazioni, si sa, sono più fragili quando appena nate, e il rapporto tra le due donne va presto incontro al cambiamento. Le mani esperte del regista brasiliano Júlio Bressane modellano un film plastico e surreale, che chiede al pubblico di abbandonarsi al valore essenziale dell’immagine in movimento. Il suo è un racconto per immagini che rifiuta ogni concessione allo spettatore genericamente inteso e anzi richiede la rinuncia a molte delle aspettative del cinema più commerciale. Eppure, per chi sa arrendersi al potere visivo dei diversi e ingegnosi pezzi di bravura contenuti in queste sequenze, è pronto a regalare emozioni e percezioni uniche. Recensione ❯
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Qualsiasi cosa ci sia successa, gli orizzonti c'erano. Espandi ▽
Qualsiasi cosa ci sia successa, gli orizzonti c'erano.
Qualsiasi cosa ci succeda, gli orizzonti ci sono.
Qualsiasi cosa ci succederà, gli orizzonti ci saranno. Recensione ❯
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Un'opera sul femminismo prima ancora che un biopic. Si sente tutta la passione e la sincerità della regista. Biografico, Drammatico - Francia, Italia2024. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Lili d'Alengy, cortigiana con una figlia disabile, incontra Maria Montessori e insieme uniscono le forze per creare un luogo accogliente per i bambini più in difficoltà. Espandi ▽
Cortigiana di successo, Lili d’Alengy è sicura del suo valore sociale e tiene in pugno la fervente Parigi del 1900. All’improvviso, però, riemerge la figlia che Lili si vergogna di avere: una bambina disabile di nome Tina. Lili scappa quindi a Roma, dove c’è un istituto che si dice possa prendere in cura bambini con difficoltà. Lì incontra Maria MontessoriI. Jasmine Trinca dona volto e profonda dignità alla figura di Maria Montessori nell’esordio alla finzione della regista francese Léa Todorov, che inquadra la famosa pedagogista all’inizio della carriera. È un’opera sul femminismo prima ancora che sull’istruzione e sul trattamento della neurodiversità, perché – come dice Montessori stessa – un mondo più aperto alle donne metterebbe l’esperienza femminile e la maternità al centro di tutto. Non è quindi un biopic ad ampio spettro c’è però abbastanza del suo lavoro così pionieristico in quell’epoca. Per la regista è una buona transizione verso il cinema di finzione, girata con diligenza e senza fronzoli; occhi dritti verso l’obiettivo, verso il quale si sente tutta la sua passione e sincerità. Recensione ❯
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Una storia universale d'amore e amicizia che ci regala un nuovo personaggio da ricordare. Animazione, Italia2023. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Liberamente tratto dal romanzo La gita di Mezzanotte di Roddy Doyle, edito in Italia da Guanda. Espandi ▽
Mary è una bambina di undici anni appassionata alla cucina. La nonna la sostiene sempre, anche quando esaminatori saccenti non apprezzano i suoi piatti. Ma la nonna è anziana e subisce un ricovero in ospedale. Mary ne è addolorata ed aumenta nei suoi confronti le attenzioni da nipote affezionata, sostenuta in questo da una misteriosa giovane donna che è comparsa all’improvviso sul suo cammino. Dal più irlandese degli scrittori contemporanei D’Alò trae una storia universale. E chi, se non il regista de La freccia azzurra poteva accettare la sfida di immettere nello stesso film questa molteplicità di sentimenti e stati d’animo facendoli emergere con misura e consentendo ad un pubblico di bambini e di adulti di poterne percepire ed apprezzare anche le sfumature? La rossa Mary diventa così un nuovo personaggio da ricordare nella galleria di un regista da sempre attento a coniugare forma e contenuto. Recensione ❯
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Il ritratto di un mondo che si limita ad esistere, fra sogno e desolazione. Espandi ▽
In cerca di tracce e impronte di un'assenza, questo film analizza la coesistenza di natura e strutture artificiali o manufatti nell'intento di creare un oggetto formale di commemorazione. Celebrazione oscura della superficie di un mondo spezzato ed esausto, quello che avrebbe potuto essere una sinfonia di città finisce invece per evocare il sentimento di un mausoleo della nostra esistenza contemporanea. "Materia vibrante", titolo che potrebbe essere una definizione del cinema stesso, è il ritratto di un mondo che si limita ad esistere, fra sogno e desolazione. Recensione ❯
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Siamo in Sicilia. Due ragazzi non hanno lavoro. L'intenzione (fasulla) sarebbe quella di procurarsene uno. Ma la pigrizia è tanta. Però, per salvare la faccia occorre almeno partecipare a concorsi e selezioni. Il modo di farsi bocciare lo si trova sempre. Recensione ❯
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Castellitto raggiunge con questo omaggio alle donne senza retorica e a cuore aperto la piena maturità artistica come regista e interprete. Drammatico, Italia2004. Durata 125 Minuti.
Castellitto porta sullo schermo il best seller di Margaret Mazzantini, vincitrice del Premio Strega 2002 nonché Signora Castellitto. Espandi ▽
Un chirurgo vede arrivare nell'ospedale dove lavora, proprio sua figlia, in coma a seguito di un incidente stradale. Nel corso del lungo intervento, Timoteo, disperato, svela sé stesso, confessando, in un immaginario dialogo con la figlia, un segreto doloroso: la storia, di un amore extraconiugale potente e viscerale. Recensione ❯
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Una manipolazione di immagini che alterano il paesaggio di Madrid traendo in inganno l'occhio dello spettatore. Espandi ▽
Ojitos mentirosos si regge sulla magia del trompe-l'oeil, del collage e del cinema stesso. L'"occhio" 8mm si posa su strade ed edifici di Madrid. Ma ne siamo certi? Un po' per volta, in quadro entra una mano e mostra fotografie, in successione o parzialmente sovrapposte, delle stesse vedute urbane che stavamo guardando. Le immagini vengono progressivamente manipolate con pennellate, campiture, che alterano il paesaggio urbano ancora di più rivelando come l'apparente naturalismo delle riprese sia una creazione dell'ingegno. La dominante calda, gialla, inoltre, ricorda un'altra "casa amarela" iberica, mentre un suono dapprima indistinto, poi riconoscibile come il frinire delle cicale, si trasforma in una canzone popolare, precisamente 'Ojitos mentirosos', lo sguardo che trae in inganno gli occhi dell'amante/spettatore. Recensione ❯
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Il film segue una geologa alla prese con il deserto, perseguendo il rifiuto nei confronti della regolamentazione e privatizzazione della terra. Espandi ▽
In cinque anni di viaggi e permanenza all'interno del deserto del Mojave, la geologa Ren Lallatin ha sviluppato un rapporto molto stretto con le formazioni geologiche. Studia il deserto, rilevando gli eventi vulcanici e sismici, individua sorgenti acquifere e reliquie di abitanti precedenti, e identifica i dettagli del paesaggio che possano nascondere alla pubblica vista il proprio rifugio mobile. Il film segue la geologa mentre descrive come interagisce con il mondo della natura, dichiarando anche il suo rifiuto nei confronti della regolamentazione e privatizzazione della terra. Recensione ❯
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Charles ha una grande passione per le donne. Di bell'aspetto e piuttosto viziato, ritardatario cronico, non ha nessuna intenzione di rinunciare al ruolo di scapolo nonostante partecipi continuamente a cerimonie di nozze. Espandi ▽
Un impenitente single trentenne non ce la fa a essere puntuale, nemmeno ai matrimoni dei suoi migliori amici. Perde la testa per un'americana, incontrata proprio a una cerimonia, che, però, sposa un ricco scozzese. Recensione ❯
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Un home movies sperimentale che ci riporta all'aprile del 2020 quando il regista ha deciso di filmare tutti i piccoli momenti quotidiani. Espandi ▽
Aprile 2020. Un mondo in cui è proibito incontrare gli amici per un lungo periodo di tempo. Il regista allora ha deciso di filmare tutti i giorni senza uno scopo preciso: la piccola scintilla del quotidiano con figlia e moglie, frammenti messi insieme in forma di lettera per gli amici più cari. Un home movie sperimentale sul dimenticare e scoprire. «Nessuno mi ha detto di farlo, ho semplicemente deciso di girare tutti i giorni per un anno. Tornando su quel periodo, poiché dovevo filmare qualcosa ogni giorno con la mia macchina da presa, avevo qualcosa su cui concentrarmi; e poiché continuavo a girare, avevo anche qualcosa a cui pensare. La macchina da presa era diventata i miei nuovi occhi». Recensione ❯
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Il regista sceglie 48 film brasiliani per attraversare tutto il cinema fin dalla sua nascita. Espandi ▽
Un montaggio di 48 film brasiliani realizzati tra il 1898 e il 2022. I momenti, i fotogrammi, in cui sentiamo un barlume, un'innovazione, un po' di sperimentazione e di emozione che ci arrivano in momenti diversi. Un filo sottile che attraversa il cinema fin dalla sua nascita, e anche prima. Recensione ❯
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