Un ritratto dei ventenni di oggi, alla ricerca di utopie e speranze che non gli sono state concesse, della loro voglia di vivere e amare e della loro grande infelicità. Espandi ▽
Bianca ha 23 anni, dovrebbe frequentare l’università, ma non ci va mai. Ha poche ossessioni: il tempo che passa, la droga e Angelica. Da quando vivono insieme, tutto corre più veloce. Anche la loro amicizia, tra amore e dipendenza. Bianca ha un quaderno su cui scrive appunti per i suoi libri, ma vorrebbe annotarci altro: che perdiamo tutto continuamente e che alla fine, forse – tra le strade notturne di Roma e l’albero che si intravede, muto, dalla finestra di casa – niente andrà perduto. L’opera prima di Sara Petraglia convince per la sua naturalezza nel raccontare due ragazze poco più che ventenni in cerca di se stesse. Uno dei pregi maggiori dell’opera prima di Sara Petraglia – sì la figlia dello sceneggiatore Sandro e non se ne parli più – è la schiettezza, sic et simpliciter. Perché è un pregio? Perché raccontare con semplice naturalezza, senza approcci moralistici, senza giudicare, due donne di vent’anni o poco più, Bianca e Angelica, è qualcosa di inedito e, in certa misura, di scandaloso. Certo la riuscita del film, che si muove su corde che è un attimo pizzicare male, è dovuta alla naturalezza della sceneggiatura ma, soprattutto, all'adesione totale ai personaggi delle due interpreti, Tecla Insolia, sempre più sorprendente e Carlotta Gamba in un ruolo fantasmatico. Recensione ❯
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Un film visceralmente personale che esprime attraverso la leggerezza la paura della morte. Drammatico, Italia2024. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo è ricoverato in ospedale. Vive tranquillamente questa condizione fino a quando irrompe un'irrquieta compagna di reparto. Espandi ▽
Un uomo trascorre serenamente le sue giornate in ospedale senza troppe preoccupazioni. È ricoverato da un po' ma quella condizione sembra il modo migliore per vivere la sua vita, al riparo da tutto e da tutti, senza responsabilità e problemi di alcun genere. Si sta davvero bene lì dentro e anche se qualche compagno di reparto si sente intrappolato, per lui ci si può sentire anche liberi come da nessun'altra parte. Quella preziosa routine scorre senza intoppi fino a quando una nuova persona viene ricoverata nello stesso reparto. È una compagna irrequieta, arrabbiata, non accetta nulla di quella condizione soprattutto le regole non scritte. Non è disposta ad aspettare, vuole lasciare quel posto migliorando o addirittura peggiorando. Vuole vivere come si deve o morire, come capita a chi finisce lì dentro. Lui viene travolto da quel furore, prima cercando di difendersi e poi accogliendo qualcosa di incomprensibile. Quell'incontro gli servirà ad accettare che se scegli di affrontare veramente il tuo cuore e le tue emozioni, non c'è alcun riparo possibile. Recensione ❯
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Un soldato deve ritrovare la propria quotidianità una volta tornato a casa. Espandi ▽
Lynsey, un ingegnere militare, è appena tornata negli Stati Uniti. Ha una lesione cerebrale debilitante dovuta all’esplosione di un ordigno in Afghanistan e, grazie a un’infermiera, ha iniziato un lento recupero; deve infatti riprendere a camminare e ha dei vuoti di memoria. Quando le sue condizioni fisiche migliorano, rientra a casa sua a New Orleans dove a va vivere a casa della madre con cui ha un rapporto conflittuale. Vorrebbe riprendere a fare il suo lavoro, ma il suo medico è diffidente. Nel frattempo trova un altro impiego come addetta alla pulizia delle piscine. Un giorno il suo pick-up si rompe. In officina conosce il meccanico James Aucoin che non è mai riuscito a superare il senso di colpa legato a una tragedia familiare. Sono entrambe due persone sole. Entrano gradualmente in confidenza e passano sempre più tempo insieme. Una sera però, un violento litigio sembra separarli.
L’opera prima della regista teatrale Lila Neugebauer sembra attraversata da una persistente monotonia che invece è la qualità nascosta del film, perché rivela progressivamente i due protagonisti, semina alcuni indizi e ne tiene sottotraccia altri.
Causeway, che si fonda prevalentemente sulla recitazione e una marcata impostazione teatrale, richiama, in apertura, la tradizione del cinema sui reduci di guerra, per poi diventare, anche grazie alla recitazione di Jennifer Lawrence, il racconto di un lento e progressivo ritorno alla vita. Recensione ❯
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Operazione fiacca che punta alla natura artigianale del cinema di Robert Rodriguez e alla coreografie action di David Leitch. Commedia, USA2025. Durata 83 Minuti.
Non importa quanto ci provi, non puoi rompere con il passato. Espandi ▽
Milwaukee. Marvin Gable è un uomo dalla vita apparentemente normale. Lavora come agente immobiliare e i cartelli “Vendesi” con la sua faccia sono dappertutto. Inoltre ha appena ricevuto un prestigioso riconoscimento dal suo mentore e amico Cliff, quello di miglior agente immobiliare regionale dell’anno. Niente però è come sembra. Un giorno riceve una misteriosa busta rossa dove c’è scritto “With Love” e un foglio con la scritta “Sono tornata” che fa tornare a galla il suo passato di killer. A mandargliela è Rose, la donna che avrebbe dovuto far fuori per conto di suo fratello Alvin, a capo di un’organizzazione criminale, perché gli aveva sottratto un’enorme somma di denaro. Marvin però non ha portato a termine l’incarico perché si è innamorato di lei. L’ha così aiutata a fuggire e poi ha deciso di cambiare vita. Però adesso è tornato il momento per regolare per sempre i suoi vecchi conti in sospeso. Jonathan Eusebio, qui al primo lungometraggio, dopo essere stato regista della seconda unità di Deadpool 2 e aver diretto le scene d’azione in Fast & Furious 8, ripropone schematicamente i combattimenti che ha coordinato, per esempio, nella saga di John Wick e The Fall Guy. Ma al di là dell’indubbio mestiere dell’operazione non c’è inventiva e soprattutto è debole la parte comica, soprattutto nella rappresentazione degli spietati criminali e del boss interpretato da Alvin Wu. Peccato che la sceneggiatura non abbia valorizzato il personaggio interpretato da Ke Huy Quan. Recensione ❯
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Un film dichiaratamente da grande pubblico, divertente e attento alle nuove (iper)sensibilità maschili e femminili. Commedia, Italia2025. Durata 97 Minuti.
La nostra mente è un posto molto affollato, siamo tutti pluriabitati con tante diverse personalità che devono convivere tra di loro. Razionali, romantiche, istintive, a volte folli. Ma chi comanda veramente? Espandi ▽
Piero, insegnante di Storia e Filosofia recentemente divorziato e con una figlia piccola, intenzionato a rimettersi in gioco con le donne ma ancora scottato dalle delusioni del passato. Lara, la giovane donna single reduce dalla relazione infelice con un uomo sposato che vorrebbe un partner affidabile che l'aspetti sotto casa, e invece tende a cadere nella trappola di amori senza futuro. Lara e Piero si incontrano per il loro primo appuntamento, si piacciono ma non osano confessarlo. Riusciranno a zittire quel chiacchiericcio incessante e a trovare la strada verso una relazione finalmente appagante?
FolleMente inventa uno scenario in cui, da spettatori, assistiamo sia all'incontro fra Piero e Lara che alla battaglia che si svolge nelle loro menti, dato che le varie personalità battibeccano senza sosta, ognuna intenta a portare il discorso (e le decisioni che ne conseguono) dalla propria parte.
Alcuni dettagli sono cinematograficamente ben riusciti (anche se reminiscenti di Inside Out), come la ricerca affannosa delle parole che ci vengono a mancare al momento giusto attraverso i cassetti della nostra memoria. L'energia cinetica fra gli attori funziona, così come funziona il copione scritto a cinque mani. Recensione ❯
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Ryan Coogler firma insieme al musicista Ludwig Göransson il suo film più originale. Horror, Azione, Drammatico - USA2025. Durata 137 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Cercando di lasciarsi alle spalle le loro vite travagliate, due fratelli gemelli tornano nella loro città natale alla ricerca di un nuovo inizio. Espandi ▽
Smoke e Stack sono due fratelli che pur di lasciare il Mississippi hanno affrontato le trincee europee della Grande Guerra e hanno cercato di farsi strada nella malavita di Chicago. Tornati nella regione natia con un discreto bottino e con abbondanti alcolici, comprano da un uomo – sospettato di far parte del klan – un edificio che vogliono trasformare in un locale di musica e gioco per la popolazione nera della zona. Si affidano al cugino Sammie, un prodigio con la chitarra, inoltre reclutano il musicista Delta Slim e trovano l’aiuto anche di alcuni immigrati cinesi. La festa notturna innesca una gioia contagiosa, ma presto si avvicinano tre bianchi che chiedono di poter entrare in modo molto insistente. Sarà presto chiaro che i tre non sono quello che sembrano…
Una blues-folk-rock opera che slitta verso l’horror e l’azione, con un accompagnamento musicale sempre più marcato. Ryan Coogler firma insieme al musicista Ludwig Göransson il suo film più originale. Fieramente di genere, I peccatori è un crescendo incessante di musiche che si incontrano, si scontrano, e si fondono ai suoni dell’azione violenta così come al ballo dei corpi. La regia e il montaggio danzano a ritmi a volte placidamente insidiosi e spesso invece forsennati o irruenti, in un assedio che più volte viene fragorosamente interrotto prima del faccia a faccia finale. Recensione ❯
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Statham al suo massimo in termini di efferatezze, ma la sceneggiatura è approssimativa, anche per gli standard di un action sopra le righe. Azione, Thriller - Gran Bretagna, USA2025. Durata 116 Minuti.
Levon Cade si è lasciato alle spalle una carriera nelle operazioni militari segrete per vivere una vita tranquilla. Quando la figlia del suo capo viene rapita scopre un mondo di corruzione molto più grande di quanto avrebbe mai potuto immaginare. Espandi ▽
Levon Cade, vedove e padre di una ragazzina, lavora come operaio edile e nasconde la sua identità di ex Royal Marine e agente speciale antiterrorismo. Almeno finché non viene rapita Jenny, la figlia del suo capo, da malviventi affiliati alla mafia russa. Levon decide di rimettersi in azione e comincia a collezionare cadaveri sul suo cammino, pur di tenere fede alla promessa fatta: riportare Jenny sana e salva tra le braccia dei suoi cari.
Il titolo alla Ken Loach non inganni: siamo in un film con Jason Statham, e sono sufficienti pochi minuti perché i panni dell'empatico capomastro edile siano abbandonati in favore di quelli dell'ex Royal Marine ammazzacattivi. Statham non si tira indietro e in questo senso A Working Man eccelle.
Statham però rinuncia quasi totalmente alla sua ostentata britishness, appiattendosi in un ruolo da Jack Reacher o da Punitore, che strizza l'occhio in ogni modo all'orgoglio redneck di chi sventola stelle e strisce anziché l'Union Jack (piacerà agli elettori di Trump, questo è certo). Recensione ❯
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Ceylan lavora ancora una volta con estrema raffinatezza e ci porta nel cuore della società turca. Drammatico, Turchia, Francia, Germania, Svezia2023. Durata 197 Minuti.
Un giovane insegnante spera di poter cambiare presto vita ma si ritrova a continuare a vivere in un piccolo villaggio. Espandi ▽
Samet è un giovane insegnante in un remoto villaggio dell'Anatolia, che attende da diversi anni il suo trasferimento a Istanbul. Una serie di eventi gli ha fatto perdere ogni speranza. Un giorno, però, incontra Nuray, un giovane insegnante come lui... Recensione ❯
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Il ritorno del sanguinoso franchise horror di successo della New Line Cinema, che riporta il pubblico all'origine del malvagio senso di giustizia della Morte. Espandi ▽
La studentessa universitaria Stefani è ossessionata da un ricorrente incubo che ha a che fare con la nonna Iris, alle prese, cinquant'anni prima, con il disastro di un ristorante sospeso a 150 metri d'altezza, lo Skyview, a cui era andata con il fidanzato per vivere una serata magica. Desiderosa di capire cosa le sta succedendo, Stefani torna a casa dai suoi familiari, anche perché vuole capire cosa ne è stato di Iris, che nell'incubo muore, ma in realtà è viva e vegeta e se n'è andata da decenni. Quella di Final Destination è stata una delle serie horror di maggiore successo degli anni 2000 e buona parte del merito va allo sceneggiatore originario Jeffrey Reddick che ha sviluppato l'interessante concetto di avere la Morte stessa - invisibile, ma pervasiva - come villain e l'ha inserito in una particolare struttura narrativa con l'inizio destinato alla rappresentazione vivace e realistica di una catastrofe dalla quale si salvano incongruamente alcune persone e il seguito della vicenda intento a mostrare come la Morte voglia riportare le cose a posto facendo morire i sopravvissuti che, dal canto loro, lottano prima per capire cosa succede e poi per evitare di morire. Recensione ❯
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La coraggiosa opera seconda di Stefano Sardo che decide di portare sul grande
schermo una storia ambientata durante la pandemia. Drammatico, Italia2024. Durata 103 Minuti.
Un originale noir sentimentale, ricco di sorprese e sconvolgenti rivelazioni, in cui i ruoli di vittima e carnefice si ribaltano, dando vita a insoliti cambi di prospettiva. Espandi ▽
Quando inizia il lockdown a Roma, Luca (Riccardo Scamarcio), insegnante di filosofia del liceo, si ritrova a viverlo da solo perché la moglie Sara (Maria Chiara Giannetta), medico, vive praticamente in ospedale per fronteggiare l'emergenza. Mentre il mondo si ferma, la sua attenzione si concentra sulla nuova vicina, Amanda (Mariela Garriga). Quando il desiderio lo spinge a rompere la distanza che li separa, Luca è travolto da una passione incontrollata che sconvolgerà la sua vita con conseguenze inaspettate. Durante il lockdown al protagonista del film accade qualcosa di travolgente con l'apparizione di Amanda che scatenerà una passione più pericolosa della stessa pandemia.
È in qualche modo coraggiosa l'opera seconda di Stefano Sardo che decide di portare sul grande schermo una storia ambientata durante la pandemia nei confronti della quale, secondo studi recenti, è stato avviato un processo di rimozione nel discorso pubblico da una larga maggioranza di persone che, anche come meccanismo di difesa, non ne vuole più sentire parlare. Recensione ❯
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La storia vera di Lee Miller, modella e fotoreporter dall'anima inquieta. Espandi ▽
Elizabeth "Lee" Miller è stata una celebre modella, una fotografa di moda e la musa dell'artista surrealista Man Ray. Ha frequentato il mondo degli artisti e degli intellettuali nella Parigi degli anni Venti, ha conosciuto Pablo Picasso, Coco Chanel e Jean Cocteau: ma arrivata alla mezza età vuole confrontarsi con qualcosa di più autentico, e raccontare al mondo ciò che sta succedendo sul fronte della Seconda Guerra Mondiale. Dunque si reca in prima linea come fotoreporter e corrispondente di guerra, anche contro il volere dell'esercito, per testimoniare le condizioni dei prigionieri e il coraggio delle ausiliarie al fronte, rischiando la pelle e riportando a casa una sindrome da stress post traumatico che l'accompagnerà per tutta la vita.
Winslet è al centro di ogni scena e butta alle ortiche ego e vanità per farsi tramite della vicenda avventurosa di una donna impavida e determinata che si era posta come unica priorità quella di raccontare la verità delle cose, e in particolare di testimoniare una guerra di proporzioni mondiali. Recensione ❯
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Commedia che ha come tema portante l'amicizia. Espandi ▽
Edoardo e Ottavio sono stati affiatati compagni di liceo negli anni '90. Uno dei due si è però conquistato le attenzioni della ragazza che piaceva all'altro e la loro amicizia è finita. Oggi Edoardo è un ricco imprenditore con moglie e tre figli abituati a vivere nel lusso. Ottavio ha una moglie che fa la collaboratrice scolastica, sa fare diversi lavori ed abita con lei e la loro figlia adolescente in un paese. In seguito ad investimenti sbagliati Edoardo si ritrova senza più nulla e dovrà accettare, seppure obtorto collo, l'aiuto dell'ex amico iniziando una nuova vita.
Fabrizio Maria Cortese scrive, insieme a Federico Moccia, una sceneggiatura che affida la propria credibilità a un casting azzeccato.
Lo script risulta efficace soprattutto nel momento in cui descrive il passaggio da uno status sociale all'altro riuscendo a cogliere le diverse sfumature negli atteggiamenti mettendo a confronto due modi di vivere e di considerare il prossimo. Recensione ❯
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Quello che doveva essere un normale ritiro di contanti prende una piega inaspettata quando due guardie giurate molto diverse tra loro, Russell (Eddie Murphy) e Travis (Pete Davidson), cadono nell'imboscata orchestrata da un gruppo di spietati criminali guidati da un'astuta stratega, Zoe (Keke Palmer), il cui piano va ben oltre il semplice furto di denaro. Mentre intorno a loro si scatena il caos, l'improbabile duo dovrà barcamenarsi tra gravi pericoli, personalità agli antipodi e una giornata storta che continua a peggiorare. Recensione ❯
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Una donna trascorre la notte lottando per la propria esistenza mentre scivola nella tana del coniglio contenuta in un regalo di un visitatore notturno Recensione ❯
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"Altrove" è allo stesso tempo un film e tanti film diversi. Mescola i linguaggi, incrocia continuamente i diversi mezzi con cui è possibile oggi raccontare la realtà. Tanti film quanti sono i personaggi, sperimentando e indagando i modi con i quali la macchina da presa, una piccola videocamera, un telefono cellulare possono mostrare quello che ci circonda e allo stesso tempo modificarlo con il loro sguardo specifico Recensione ❯
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