Una storia di solitudini a confronto, ma anche di grande solidarietà. Con una Penelope Cruz in stato di grazia. Thriller, Drammatico - Spagna, Gran Bretagna2022. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il conto alla rovescia di tre personaggi con tre storie intrecciate che cercano di rimanere a galla e sopravvivere alle 24 ore che potrebbero cambiare per sempre il corso delle loro vite. Espandi ▽
Tre persone devono fronteggiare la realtà di uno sfratto e hanno 24 ore di tempo per capire come fare. C’è Rafa, un avvocato attivista diviso tra lavoro e la relazione di coppia. C’è Azucena, una madre disperata dall’idea di perdere la propria casa. Infine Teodora, una madre dimenticata che tenta di mettersi in contatto con suo figlio. Juan Diego Botto debutta alla regia raccontando un intreccio di storie e un incrocio di disperate solitudini. Sceglie, in altre parole, di spostare la cinepresa verso i margini, come il titolo stesso preannuncia, verso tutte quelle persone non abbienti che lottano per sopravvivere. Botto si schiera dalla parte degli ultimi e dei più fragili, firmando un film le cui istanze ricordano da vicino cineasti impegnati alla Ken Loach, capace di inchiodare alla sedia nell’attesa di capire quale piega prenderà questo thriller sociale che racconta, in realtà, ciò che accade ogni giorno. In Spagna, ma non solo. Recensione ❯
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Un uomo intraprende la missione, a suo modo di vedere divina, di uccidere tutte le prostiute della sua città. Espandi ▽
Siamo a Mashhad, seconda città più grande dell’Iran e importante sito religioso. Nel 2000, un serial killer locale inizia a prendere di mira le prostitute per strada, strangolandone diciassette dopo averle attirate una ad una a casa sua. L’uomo si rivelerà essere Saeed Hanaei, ex-militare convinto che Dio gli abbia affidato la missione di liberare la città dalle donne indegne che vendono il proprio corpo. Il thriller e in particolare il sottogenere relativo agli assassini seriali si arricchiscono con Holy Spider di un esemplare affascinante, che grazie al cinema “ibrido” dell’autore di sensibilità europea Ali Abbasi mescola spunti narrativi familiari al grande pubblico con una proficua esplorazione della misoginia radicata nella società iraniana. Il risultato è un’opera lucida e metodica che non somiglia a nessuno dei suoi ingredienti. Agli antipodi della precisione estrema di Fincher e del suo Zodiac, questo film di serial killer intriga attraverso l’ambivalenza, le cose che non dovrebbero essere, e quelle che non sono ciò che aspettavamo. Recensione ❯
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I fatti del Bataclan del 2015 visti da un originale punto di vista che porta a riflettere sul tema del pregiudizio. Thriller, Francia2022. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il lavoro dei servizi segreti dopo gli attentati di Parigi del 2015. Espandi ▽
13 novembre 2015. Una data che tutti nel mondo (non solo in Francia) ricordano per gli attentati che ebbero il loro epicentro nella strage del Bataclan. Il film ricostruisce l'intervento dei servizi segreti nei primi cinque giorni di indagini finalizzate alla ricerca degli attentatori. Un film che, con la struttura del thriller con alla base una spy story, non si limita ad inanellare scene di azione e di intelligence ma pone anche più di una questione in materia di lotta al terrorismo. Le psicologie dei componenti dell'unità vengono messe in rilievo con i giusti accenti e notazioni. Ciò che però diviene di particolare interesse e che fa in qualche misura prendere a questo film le distanze rispetto ad analoghe ricostruzioni di altri avvenimenti, è il rapporto con una testimone. Ecco allora che la ricostruzione di un fatto che ha tragicamente segnato la storia recente si allontana dalle scene di irruzione o di organizzazione strategica già viste altrove per porre un problema che riguarda non solo l'intelligence francese ma tutte le agenzie demandate a cercare la verità per giungere alla cattura dei colpevoli. Quando il pregiudizio prevale sulla razionalità anche le equipe professionalmente più competenti rischiano di cedere finendo con il perdere di vista i loro veri obiettivi. Recensione ❯
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Il film segue il sergente John, che nel suo ultimo turno di servizio in Afghanistan è accompagnato dall'interprete locale Ahmed, che rischia la propria vita per portare in salvo John ferito. Espandi ▽
Nel 2018 il sergente John Kinley sta supervisionando con i suoi uomini un posto di blocco sulle strade dell'Afghanistan. Nel corso dell'operazione un camion bomba esplode uccidendo uno dei soldati e l'interprete assegnato alla squadra. Kinley si affiderà quindi ai servizi di Ahmed, un nuovo interprete dalla storia personale ricca di ombre e con un forte spirito indipendente, tanto che sarà a volte lui a prendere in mano la situazione, risultando per altro assai utile alla squadra. Quando un'operazione finisce in tragedia, toccherà ad Ahmed cercare di salvare Kinley nel bel mezzo dei territori talebani. Ma se anche ci riuscisse, l'esercito degli Stati Uniti saprà davvero ricompensarlo per i suoi eroici sforzi?
Con The Covenant Guy Ritchie affronta un tema insolitamente serio rispetto alla propria carriera e anche la sua regia opera all'insegna di un maggior contegno. Purtroppo, nonostante il messaggio di denuncia, il film scivola nei fatti in una retorica militarista del buon soldato.
Nel complesso Ritchie però cerca di restare mimetico alla materia trattata. Ma non basta per farne un film davvero importante come avrebbe voluto il regista, ma si tratta comunque di un'opera dignitosa, tesa e morale pur se, in conclusione, troppo hollywoodiana. Recensione ❯
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Un thriller familiare prevedibile nello script ma con attori saldi e formidabilmente opachi. Thriller, Francia, Canada2022. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Stéphane si ritrova inaspettatamente catapultata nella vita degli ultraricchi quando si ricongiunge con il padre miliardario. Ma qualcuno in quella famiglia mente. Tra colpi di scena e bugie, il mistero cresce e il sospetto si diffonde. Espandi ▽
La vita non è stata generosa con Stéphane. Così, una sera decide di chiedere la sua parte al padre, ricco imprenditore, che non ha mai conosciuto. Lui accetta di incontrarla, ma tradisce presto un lato oscuro. Stéphane, però, non è da meno. Dopo Irréprochable, thriller provinciale su una cattiva ragazza, e L’ultima ora, thriller ‘scolare’ su un professore destabilizzato dai suoi studenti, Sébastien Marnier resta fedele al genere, senza rinchiudersi nelle sue forme, e firma un thriller familiare sulla fine del patriarcato, sulla società e sul prezzo delle ingiustizie istituite. Col suo bel titolo, L’origine du mal avrebbe potuto aspirare a una dimensione metafisica, purtroppo elusa da uno script prevedibile che si limita a orchestrare il gioco al massacro dei suoi personaggi. Ma se spesso il film soffre di una certa ridondanza, può comunque contare su un gruppo di attori saldi e formidabilmente opachi capitanati da Laure Calamy, volto radioso di Chiami il mio agente!. Recensione ❯
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Carlota Pereda espande un corto di successo per approfondire i temi di body shaming e desiderio di vendetta. Drammatico, Horror, Thriller - Spagna2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'adolescente sovrappeso è vittima di bullismo da parte una cricca di ragazze a bordo in piscina mentre è in vacanza nel suo villaggio. La lunga passeggiata verso casa cambierà il resto della sua vita. Espandi ▽
Estremadura. Estate. Sara viene costantemente fatta oggetto di body shaming da sue tre coetanee. Un giorno in cui si è recata in piscina l’aggressione da verbale diviene fisica con tanto di sottrazione degli indumenti. Tornando a casa scopre che le sue persecutrici sono state sequestrate in un pulmino da un uomo che aveva visto nella piscina. Sceglie di non rivelare ciò che ha visto. Carlota Pereda al suo primo lungometraggio scritto e diretto espande un cortometraggio di successo e torna ad avvalersi della più che notevole performance attoriale di Laura Galán che le consente di realizzare un’opera che può essere letta sotto una molteplicità di angolazioni diverse. Da un lato (potremmo definirlo realistico) Piggy ci pone di fronte ad una vicenda di body shaming come purtroppo tante ne accadono quotidianamente su cui si inserisce la presenza di un serial killer. Dall’altro, Sara potrebbe proiettare il suo desiderio di vendetta nella figura del serial killer immaginario che compie ciò che lei vorrebbe poter fare per liberarsi di un contesto (anche familiare) che la opprime oltre il sopportabile. Recensione ❯
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Il mercenario australiano sotto copertura Rake riceve l'incarico di un'altra missione letale. Espandi ▽
Sopravvissuto a stento all'apocalisse metropolitana scatenata a Dacca, ma gravemente ferito, Tyler Rake viene sistemato in un remota residenza in montagna dove riprendersi e forse godersi il riposo dalle sue imprese da mercenario. Presto però arriva un individuo misterioso a offrirgli un incarico che non può rifiutare: è infatti la ex moglie di Tyler, Mia, a chiedere il suo aiuto per salvare la sorella Ketevan e i suoi figli. Questi sono imprigionati insieme al fratello di un pericoloso criminale georgiano, così ossessionato dall'idea di controllare la moglie che preferisce averla con sé in galera insieme ai figli piuttosto che in libertà. Per affrontare l'impresa, Tyler tornerà ad avvalersi dell'aiuto di Nik e di suo fratello Yaz.
Tyler Rake 2 conferma l'alto livello di virtuosismo di riprese, stunt ed effetti speciali del precedente capitolo, spingendosi ancora oltre, ma perdendo di vista la compattezza del racconto.
Il regista è di nuovo l'ex stuntman Sam Hargrave, che nell'intervallo tra il primo e il secondo film non si è dedicato ad altro, cosa comprensibile vista la complessità della messa in scena.
È interessante rilevare che, nel replicare la formula del primo film, dopo un elaborato piano sequenza, per tenere alta la tensione, inizi a scorrere il sangue e si moltiplichino le ferite e i sacrifici dei personaggi, come se l'estetica potesse arrivare solo fino a un certo punto. Recensione ❯
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Un'amabile rivisitazione dello slasher dei tempi d'oro con un serial killer spietato in cerca di vendetta. Horror, Thriller - USA2023. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Ispirato al fake trailer realizzato da Eli Roth per Grindhouse e diretto dallo stesso Roth. Espandi ▽
Nella cittadina di Plymouth, un misterioso serial killer travisato con la maschera di una storica figura cittadina esige vendetta per una strage avvenuta un anno prima e comincia a massacrare chi ne era stato coinvolto. Jessica e i suoi amici capiscono ben presto d’essere tra i bersagli del killer. All’origine c’è uno dei famosi “falsi” trailer realizzati nel 2007 nell’ambito dell’operazione Grindhouse messa insieme da Quentin Tarantino e Robert Rodriguez. Il risultato è qui un film tutto sommato simpatico, senza particolari pretese se non quella, principale, di riportare in vita certe atmosfere e certe dinamiche narrative di cui si erano negli ultimi tempi perdute le tracce. È una versione un po’ “ripulita”, per così dire, dello slasher dell’epoca d’oro, ma Eli Roth conduce la vicenda con buon ritmo senza proporre innovazioni, ma sfruttando le occasioni per inscenare qualche delitto cruento con buoni effetti speciali che ricordano abbastanza il gore e lo splatter tipici del genere. Manca la carica erotico-morbosa che caratterizzava di solito lo slasher doc, ma questo è un segno che i tempi sono nel frattempo cambiati. Recensione ❯
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Gianluca Vicari è la faccia perfetta per un film calibrato al millimetro. In un'atmosfera opprimente di cui si può sentire l'olezzo. Thriller, Drammatico - Italia2023. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un true crime psicologico che racconta la prima strage familiare italiana del Novecento. Espandi ▽
Franco ha ventisei anni nella Bari del 1956. Vive a casa con i suoi genitori. Ci sono anche due fratelli, il maggiore Vittorio, ora in carcere per alcuni furti, e quello minore, Giulio, affetto dalla sindrome di Down. Franco ha tutte queste cose nella sua vita e niente di queste è vera. Nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1956 stermina i genitori e il fratello minore con un coltello da cucina, ammassa i loro corpi in una stanza e si dà alla bella vita per dieci giorni.
Franco Percoco, forse a sua insaputa, ha rappresentato tante cose, e la sua storia ne racchiude altre e altre ancora. Ferrandini tenta di mappare la decade fantasmagorica di Franco Percoco, colui che venne marchiato come il "mostro di Bari", "la Belva di via Celentano", e altri non era che un figlio del suo tempo.
Il regista, soprattutto, cesella un'atmosfera opprimente, soffocante, di cui quasi si può sentire l'olezzo, il tutto immerso in una sorta di melassa avvelenata che rallenta ogni cosa. Gli viene dietro il protagonista Gianluca Vicari, dallo sguardo laido e obliquo, facciazza perfetta nell'indossare la maschera di Franco, fatta di sorrisi imbarazzanti e sguardi nel nulla. Recensione ❯
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Un'opera dal cast assolutamente azzeccato che merita attenzione e che lascerà soddisfatti. Thriller, Italia2021. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un cuoco si trova davanti all'occasione della vita. Non sa ancora, però, che dietro questa occasione si nascondono segreti inconfessabili. Espandi ▽
Luca Treves è uno chef tanto famoso. Viene contattato da Andreas Dürren Fischer, un importantissimo restauratore di quadri fiamminghi. La richiesta è tanto semplice quanto particolare: Luca lo deve accompagnare in un giro di incontri professionali che lui ha già fissato. Avrà così modo di fare la conoscenza con delle realtà di alto livello.Parallelamente l'ispettore capo Garrant sta indagando su un giro di rapimenti di minori dietro il quale c'è una mente organizzatrice tanto acuta quanto perversa. La chiamano De Ober, L'Oste.
Non è importante aver letto il romanzo di Massimo Donati per poter godere di questo film che lo vede esordire in un lungometraggio. Il libro di Donati è andato nelle librerie nel 2013. Sono trascorsi 10 anni da allora e spesso, una troppo lunga macerazione di un'opera conduce ad esiti artificiosi e freddi sul grande schermo. Non è quello che è accaduto a questo film che, grazie alla sceneggiatura a quattro mani con Alessandro Leone, e ad un cast di attori assolutamente azzeccato raggiunge gli obiettivi.
Nell'esigenza di venire a conoscere dei protagonisti si condensa ulteriormente il piacere della visione dello spettatore che si traduce anche nel desiderio di comprendere il senso del titolo. Non resterà insoddisfatto. Recensione ❯
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La migliore interpretazione di Rachel Weisz in una miniserie altamente efficace che riporta l'orrore al suo stato naturale. Drammatico, Horror, Thriller - USA2023. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'attrice premio Oscar Rachel Weisz interpreta il doppio ruolo di Beverly ed Elliot Mantle nella rivisitazione contemporanea dell'omonimo thriller psicosessuale di David Cronenberg. Espandi ▽
Elliott e Beverly Mantle sono due brillanti ginecologhe; gemelle inseparabili, entrambe sono tra le più audaci esperte del campo, con una grande ambizione: quella di rivoluzionare l'intero settore. La più piccola delle due, Beverly, sogna di aprire un centro specializzato all'avanguardia; Elliott ha un sogno pari ma distinto: il suo fine ultimo è giungere a nuovi livelli di sperimentazione scientifica. L'equilibrio, già instabile a livello ideale, sarà interrotto definitivamente con l'incombenza di due nuove figure nella loro vita, che porteranno a una totale perdita di controllo.
Con Dead Ringers siamo di fronte alla migliore interpretazione di Rachel Weisz, che porta al massimo le sue capacità attoriali.
La serie mostra immagini forti in quanto estremamente reali: lo sguardo testimoniale sul parto diventa orrorifico grazie ai toni più violenti del rosso che impattano su un'atmosfera asettica e mantenendo, quasi con sadismo, la sua attenzione sui parti, sulle immagini di feti abortiti, su una natura allontanata dal nostro sguardo perché ritenuta oscena, e perciò insopportabile. Recensione ❯
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Le vicende di una giovane donna che soffre di sonnambulismo estremo e si risveglia con un cadavere in casa sua. Espandi ▽
Kilkinure, County Mayo, Irlanda, 2015. Lorna Brady lavora in una sartoria, si mangia spesso le unghie e gira per la cittadina in vestaglia da notte. Lorna è sonnambula, Lorna è una sopravvissuta. Durante la sua gioventù fu tenuta segregata in una delle tante Magdalene Laundries del paese, istituti gestiti dagli ordini religiosi dove donne e ragazze "problematiche" venivano spedite per lavorare nelle lavanderie e non intorbidire l'ipocrita società irlandese dell'epoca. Lì ha perso la bambina che aveva partorito a quindici anni, lì è rimasta spezzata per sempre. Ma ora, dopo una notte di cui non ricorda nulla, Lorna si ritrova con il cadavere di una donna sconosciuta dentro casa. Intanto, il detective Colman Akande arriva a Kilkinure indagando sul caso di un prete ucciso il giorno prima a Dublino...
Il corpo è la prigione dell'anima, e il corpo femminile la prigione più profonda. Siamo sempre lì, è sempre questo il centro di tutto e anche di The Woman in the Wall. Il corpo gravido allontanato dai genitori, il corpo femminile piagato dalle suore, il corpo lavoro sfruttato dalle istituzioni, il corpo sessuale usato e respinto dalla società, il corpo civico violato dalla polizia. Lorna e le altre sopravvissute non posseggono uno spazio dove posizionare quello che sono. The Woman in the Wall fa quello che può per restituirglielo. Recensione ❯
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Una serie ingegnosa che costruisce un intricato mosaico tra presente e passato. Ottimi gli attori e un tema musicale di grande livello. Azione, Drammatico, Thriller - USA2023. Durata 88 Minuti.
Tra thriller e spy story, una serie con Kiefer Sutherland protagonista di una fervida battaglia per la democrazia. Espandi ▽
John Weir (Kiefer Sutherland) è un maestro dell'inganno nel mondo dello spionaggio aziendale. Almeno fino a quando viene incastrato per omicidio da forze potenti con la capacità di influenzare e controllare la popolazione. Recensione ❯
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Miniserie crime che mescola thriller e azione con un pizzico di commedia. Espandi ▽
Joe vive in una cittadina dello stato di Washington assieme al suo compagno Jules e i due figli di lui che accompagna spesso a scuola. Desidera aprire un bistrot ma le autorità locali gli mettono i bastoni tra le ruote. Improvvisamente però il suo passato torna a galla così come la sua vera identità. Joe in realtà è David, nome in codice "Muscoli", un personal trainer inglese arrivato negli Usa dopo aver partecipato a una rapina a Londra tre anni prima con una squadra al comando della boss criminale Dianne Harewood. Una sera riceve infatti una telefonata da "Ufficiale", una truffatrice professionista.
I frequenti salti temporali, se da una parte possono sembrare troppo insistiti, dall'altra però riescono a mantenere alta la tensione e a scoprire in modo più approfondito tutti i personaggi.
La struttura temporale a volte rallenta la serie ma non la ostacola. Inoltre Rapina e fuga conferma la sua solidità nel riuscire a tenere le storie intrecciate e trova nell'ultimo episodio una grande sequenza in metropolitana sospesa tra puro action e un amaro post-noir tra gli anni '80 e '90. Recensione ❯
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L'adattamento di "Real Tigers", il terzo romanzo della serie di spionaggio "Slough House" di Mick Herron vincitrice del CWA Gold Dagger Award. Espandi ▽
Nella terza stagione, una relazione romantica a Istanbul minaccia di svelare un segreto sepolto dell'MI5 a Londra. Quando Jackson Lamb e la sua squadra vengono trascinati nella lotta, si ritrovano coinvolti in una cospirazione che minaccia il futuro non solo di Slough House, ma dello stesso MI5. Recensione ❯
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