Titolo originale | Avec Amour et Acharnement |
Titolo internazionale | Both Sides of the Blade |
Anno | 2021 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia |
Durata | 116 minuti |
Regia di | Claire Denis |
Attori | Juliette Binoche, Vincent Lindon, Grégoire Colin, Bulle Ogier, Issa Perica Mati Diop. |
Uscita | giovedì 17 novembre 2022 |
Tag | Da vedere 2021 |
Distribuzione | Europictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 2,98 su 27 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 24 novembre 2022
La storia di triangolo amoroso: una donna è intrappolata tra due uomini, il suo partner di lunga data e il suo migliore amico, il suo ex amante. Il film è stato premiato al Festival di Berlino, In Italia al Box Office Incroci Sentimentali ha incassato 46,8 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Sara e Jean rientrano nel loro appartamento di Parigi dopo una vacanza al mare. Insieme da un decennio dopo aver entrambi vissuto vite precedenti sono una coppia solida, la cui intesa è totale e il rapporto molto tenero. Lei è una giornalista radiofonica, lui un ex-giocatore di rugby che ha passato del tempo in carcere. Un giorno per strada Sara intravede il suo ex, François, attraverso il quale ha conosciuto Jean. Subito dopo, François propone a Jean un'opportunità di lavoro insieme, e diventa così una presenza invisibile e pervasiva nella vita della coppia.
Fenomenale maestra del cinema europeo, Claire Denis torna con un film tra i più radicati nell'intimità domestica in tutta la sua filmografia, solitamente costruita piuttosto sulla tensione tra l'esotico e il familiare.
Imbrigliata dalle circostanze produttive durante la pandemia, Denis prende possesso di una relazione e di un piccolo appartamento parigino per farlo deflagrare dall'interno, assieme a due attori enormi che la conoscono bene. La conosce bene anche Christine Angot, che qui adatta uno dei suoi romanzi assieme alla regista, dopo aver già lavorato con lei su L'amore secondo Isabelle.
La semplicità lineare della storia - sulla carta il più tradizionale dei "lui, lei, l'altro" - non tragga in inganno, perché Avec Amour et Acharnement coglie di sorpresa a ogni sua curva, e la psicologia dei personaggi diventa un labirinto di doppiezza e perversione. Tutto inizia da un'acqua cristallina e corpi in armonia, perché quello tra Sara e Jean è un "discorso amoroso" del tutto sano, ancora in divenire, e Denis ci tiene a mettere in chiaro che in questa relazione non c'è banalmente del marcio in attesa soltanto di essere svelato.
Lo stacco successivo, sulla fine di una vacanza e il rientro a casa parigino, è il preludio alla costruzione di un'atmosfera di magistrale disagio e sottile angoscia, che precede perfino l'ingresso della figura sfuggente e spettrale di François. Ben prima di mettere in crisi i suoi personaggi, Claire Denis dipinge qualcosa di profondamente autentico in un particolare luogo e un particolare tempo. È una Parigi che ha assorbito la pandemia, in cui si percepisce una pesantezza aggiunta, e le notizie preoccupanti dal mondo si infiltrano attraverso il lavoro in radio di Sara. Uno dei temi del film è quello dell'"arma a doppio taglio", che torna nella canzone omonima dei Tindersticks nei titoli di coda, a suggellare un'ottima colonna sonora.
Doppio taglio come quello che farà male sia a Sara che a Jean, come quello che ferisce loro stessi, e come l'esperienza di una Parigi minacciosa, piena di disturbi sensoriali, ma in cui questa coppia ha comunque trovato un equilibrio. Perfino l'appartamento in cui si svolge la gran parte del film rispecchia questo motivo; bello per gli standard del posto, ma dagli spazi limitati. Accogliente, ma ruvido con il suo cemento esposto. Aperto e privo di pareti, ma giocato sullo spartiacque del terrazzo, vero campo di battaglia e di re-incontro che delimita i territori di coppia.
La fotografia di Eric Gautier (al primo di due film per Denis) è plumbea e invernale, e la sua macchina da presa, sempre pronta a inseguire i volti, sembra tremare di energia nervosa nei momenti culminanti. Ma ciò che dona al film tale sconvolgente esattezza e profondità è la scrittura chirurgica dei dialoghi, che professano apertura e vicinanza nel rapporto tra l'uomo e la donna e poi vanno a incagliarsi sulla roccia delle rispettive insicurezze. Un'altra arma a doppio taglio, quella di chi prova in tutti modi a comunicare ma finisce con il ripetersi, fermo sulla difensiva.
A lasciare uscire il sangue ci pensano Juliette Binoche e Vincent Lindon, che demoliscono gli archetipi di genere e trovano pieghe impensabili nella complessità di Sara e Jean. Con Avec Amour et Acharnement Claire Denis dissolve il linguaggio di coppia e insegue dei punti interrogativi che ci lasciano spaesati, tra desiderio, ambivalenza e compromesso.
INCROCI SENTIMENTALI disponibile in DVD o BluRay |
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Sulle interpretazioni nulla da dire, mi e’ parso che gli attori abbiano fatto del loro meglio seguendo le indicazione del regista sul quale, anche per lui, vale il “nulla da dire”, nel senso che, per me e’ scadente come, nel complesso tutto il film: prevedibile e assurdo, sia nei dialoghi che nelle vicende, con una trama scontata, forse valida per una storia legata ad un primissimo [...] Vai alla recensione »
Ho gia' fatto una mia recensione ma, non sapendo come modificarla e volendo aggiungere un commento sulla colonna sonora, ne pubblico un altro, Saro', comunque, brevissimo. La colonna sonora e', secondo me, assolutamente fuori contesto. Adatta, in realta', ad un Thriller, cupa e inquietante, sempre sottolineante l'imminenza di una improvvisa e scioccante svolta che mai si realizza.&nbs [...] Vai alla recensione »
Questo film l'ho trovato pessimo, banale, inutile. Bravi (così così) i pur famosi attori. La sceneggiatura è piatta, piena di orpelli laterali (la madre, il figlio Marcus) alla storia principale, assolutamente mal trattati e non approfonditi (era, per come sono trattati, meglio eliminarli...). Detto ciò mi stupisco della valutazione vostra e del Festival di Berlino che ha addirittura premiato questa [...] Vai alla recensione »
Il 2022 resterà un anno speciale nella carriera di Claire Denis, che gira due film agli antipodi. Seguono due selezioni nei festival maggiori e due ricompense importanti: l’Orso d’argento a Berlino per Incroci sentimentali e il Grand Prix a Cannes per Stars at Noon. E in due potremmo dividere ancora la filmografia dell’autrice francese perché due sono le grandi linee di forza che l’attraversano. Ci sono i film altrove, quelli che esplorano destinazioni esotiche (Chocolat, Beau Travail, White Material), se non addirittura extraterrestri (High Life), e quelli che abitano a Parigi o nelle sue banlieue (J’ai pas sommeil, L’amore secondo Isabelle), unica eccezione il marsigliese Nénette et Boni. Insieme disegnano un cinema astratto e carnale, che preferisce il linguaggio dei piani, dei corpi e delle materie alle narrazioni esplicative. Che appartengano a una dimensione o all’altra, i suoi film sono accumunati da una stessa questione atemporale: fino a che punto siamo disposti a spingerci per amore? La risposta è irriducibilmente radicale: la morte qualche volta, il pericolo sovente, la sofferenza sempre. Claire Denis si muove tra i due poli con una regolarità da metronomo e ciascuna parte occupa uno spazio uguale nell’economia della sua opera.
Incroci sentimentali si apre sorprendentemente come un film altrove, alleggerito da tutte le minacce e accomodato su una spiaggia, dentro un mare azzurro e sotto un cielo terso, il paradiso o forse un’isola deserta, e prosegue a Parigi, aggrappato al cemento grezzo dei suoi muri e all’ultimo piano di un appartamento che respira in balcone. In un idillio di carne e sale, Sara e Jean si lasciano cullare dal mare e dalle note dei Tindersticks, coup de foudre e band fedele della regista dai tempi di J’ai pas sommeil. Quel genere di istante dovrebbe durare per sempre ma la coppia deve rientrare a Parigi, infila il tunnel della metro, direzione Château de Vincennes…
Dopo la fusione a cielo aperto, c’è la lontananza ‘sotto vetro’. Ma gli amanti non smettono di inseguirsi, di attraversare vani o vetrate, di superare confini invisibili per toccarsi. Sara anima un’emissione su RFI, Jean cerca un lavoro dopo la prigione e un oscuro affare di soldi che intuiamo vagamente. Tra loro risorge François, come uno spettro. Vecchio socio di Jean, vuole creare con lui un’agenzia per giovani giocatori di rugby. François è anche il precedente amore di Sara, su cui agisce ancora come un sortilegio potente. Un vampiro che adombra la ricerca di luce dell’incipit. Con lui, il desiderio di Sara si sposta dal suo centro di gravità e la passione oscura prende il sopravvento sulla passione luminosa.
Nonostante le apparenze, il quindicesimo film di Claire Denis non racconta la crisi di una coppia, non racconta solo quella almeno, e non nega il momento inaugurale in riva al mare che condiziona tutto il film e non esiste nel romanzo autobiografico di Christine Angot (“Un tournant dans la vie”), di cui Incroci sentimentali è l’adattamento. L’autrice collabora alla sceneggiatura del film che eredita le qualità viscerali del suo fraseggio ma la sua tensione deriva soprattutto dalla messa in scena, dai suoi grandi piani febbrili, dai dettagli delle mani e degli sguardi che si cercano, si amano, lottano, cedono, fuggono.
Avec amour et acharnement, questo il titolo originale che per la distribuzione italiana è divenuto, in modo un po' improvvido, Incroci sentimentali.Sono trascorsi oltre trentaquattro anni dalla proiezione al festival di Cannes di Chocolat, esordio alla regia con cui Claire Denis non solo affrontava di petto il tema del colonialismo francese - che la produzione istituzionale transalpina cerca sempre [...] Vai alla recensione »
Premio della giuria all'ultima Berlinale, Incroci Sentimentali (zuccherosa titolazione italiana che cancella il più pregnante Avec Amour Et Achernement, "con amore e accanimento") narra di Sara (Juliette Binoche) e Jean (Vincent Lindon), una coppia matura che, dopo anni, è ancora animata dal desiderio. La scena iniziale - che ce li mostra felici, in vacanza - dice di un equilibrio e una serenità che [...] Vai alla recensione »
Ritorno al passato, con l'illusione di non compromettere il presente. A Parigi, Sara e Jean (Juliette Binoche e Vincent Lindon) da un decennio formano una matura e focosa coppia; lei conduttrice radiofonica, lui ex giocatore di rugby con alle spalle una condanna penale già scontata, che non lo agevola nel trovare lavoro. Accetterà, così, un incarico dal vecchio amico François (Colin), ex amante di [...] Vai alla recensione »
Il titolo italiano, Incroci sentimentali, rischia di essere banale: evoca l'idea scontata di una storia di adulteri e tradimenti. Più intenso il titolo originale francese, Avec amour et acharnement: con amore e accanimento, amore e ostinazione. Perché qui l'amore si accanisce davvero sui personaggi che si ostinano ad amare e a frequentare l'amore anche quando sentono e si rendono conto che l'amore [...] Vai alla recensione »
Un atto mancato illumina Incroci sentimentali (Avec Amour et Acharnement, Francia, 2021, 116'). Alla fine del film che Claire Denis ha tratto da un romanzo di Christine Angot, Sara (Juliette Binoche) scioglie i nodi in cui si è bloccata la sua vita. Lo fa tagliandoli in silenzio - si potrebbe dire nell'inconscio. Sara e Jean (Vincent Lindon) si amano, con tenerezza e passione.
"Incroci sentimentali", o meglio "Avec amour et acharnement", è un film scritto e diretto da Claire Denis, ispirandosi al romanzo di Christine Angot, e avendo per interpreti due fuoriclasse del valore di Juliette Binoche e Vincent Lindon. La Denis punta sui loro primi piani per raccontarci l'accanimento dell'amore, causa di una passione incontrollabile e di una infelicità soffocante.
Sara e Jean convivono da anni, lei lavora in radio - e intervista Lilian Thuram che denuncia il Pensiero Bianco -, lui è un ex campione di rugby, ha avuto un figlio (nero) da un'altra donna, è stato in carcere e non si sa perché. Tutto bene nella coppia - si veda il bellissimo incipit in piscina - finché non ricompare François, vecchio amico di lui, vecchia fiamma di lei, e la fiamma arde ancora.
Riassunto delle puntate precedenti. Dei molti film diretti da Claire Denis, sfuggiva alla categoria "artistico & inguardabile 'Y soltanto "L'amore secondo Isabelle" (titolo francese "Un beau soleil intérieur" , perfidia andata persa in traduzione). Doppio stupore, alla sceneggiatura c'era Christine Angot, francese dedita all'autofiction - loro dicono "nombriliste" , ombelicale.
Regista del disagio, Claire Denis invita spesso a chiedersi come l'arte può inquadrare gli errori umani. Possiamo sentirci più ricchi nel vedere un personaggio andare a sbattere contro un muro? E se si, a quali condizioni? Domande calzanti in questa storia. Sara (Juliette Binoche) e Jean (Vincent Lindon) sono una coppia solida, ma la ricomparsa di François (Grégoire Collin), ex amico di Jean ed ex [...] Vai alla recensione »
Sotto il cielo livido di Parigi si consuma un triangolo sentimentale. Lei è Sara (Juliette Binoche), una giornalista radiofonica legata da anni a Jean (Vincent Lindon), ex rugbista ed ex detenuto per qualche peccato di gioventù: hanno un rapporto tenero, sereno. Almeno fino a quando François (Grégoire Colin), il grande amore della vita di Sara, torna dal passato per mettersi in affari con Jean.
Un triangolo amoroso ambientato in epoca COVID. Il quindicesimo lungometraggio di Claire Denis (classe 1946), Incroci sentimentali, presentato in concorso al 72° Festival di Berlino, dove la Denis ha vinto l'Orso d'argento per la miglior regia, segue le vicende di una coppia di mezza età alle prese con il ritorno dal passato di un ex fiamma di uno dei due, che porterà una crisi coniugale inevitabile. [...] Vai alla recensione »
Siamo a Parigi, in pieno inverso e in piena pandemia, in questo contesto la regista Claire Denis (Chocolat, L'amore secondo Isabelle, High Life) ambienta la sua storia d'amore, passione e conflitti, Incroci sentimentali, film vincitore dell'Orso d'argento al Festival di Berlino del 2022, in sala dal 17 novembre distribuito da Europictures. Juliette Binoche e Vincent Lindon formano la vibrante coppia [...] Vai alla recensione »
È questione di un attimo. All'improvviso, lo spazio finzionale di Incroci sentimentali, viene squarciato da una (vera) intervista all'ex calciatore, ora politico Lilian Thuram. A condurla è la protagonista Sara (Juliette Binoche), che ospita Thuram all'interno del suo programma radiofonico. Al centro della conversazione c'è l'ultimo (vero) saggio del critico francese, Pensiero Bianco, una riflessione [...] Vai alla recensione »
Avec amour et acharnement di Claire Denis, adattamento del romanzo Un tournant de la vie (2018) di Christine Angot, coautrice della sceneggiatura insieme alla regista, è stato presentato al 72° Festival di Berlino, dove ha concorso per l'Orso d'oro e Denis ha vinto l'Orso d'argento per la migliore regia. Il titolo internazionale, Both Sides of the Blade è preso dal titolo della canzone che chiude la [...] Vai alla recensione »
Rischia di arrivare fuori tempo massimo, come una sorta di cineromanzo su "l'amore i tempi del Covid", il nuovo film di Claire Denis, classe 1946. Molto apprezzata all'inizio della sua carriera per titoli come "Al diavolo la morte" e "Nénette e Boni", la regista francese ha vinto l'Orso d'argento a Belino 2022 con "Avec amour et acharnement" che ora esce da noi, il 17 novembre, targato Europictures, [...] Vai alla recensione »
Sara (Binoche) e Jean (Lindon) sono una coppia che convive da anni, più legata al sesso che al dialogo. Sembra funzionare tutto al meglio fino a quando ricompare, nelle loro vite, Francois, il grande amore di Sara e l'amico per il quale Jean era fini- to in carcere. Un triangolo che finirà con lo spezzare ogni certezza. Insomma, materiale per fare un film alla «francese», considerando anche il cast [...] Vai alla recensione »
Lui, lei, l'altro, triangolo sospeso in punta di cuore e passione di lei, che deve scegliere. Chi? Tutti maturi e razionali, ma i maschi pretendono il giocattolo... Cercando la Verità sulla "ragazza in due", Denis chiede a Lindon e Binoche di diventare un amore carnale e domestico vero da far saltare, e il talento si spreca. Anche quello della regia (premiata a Berlino).
Premiato allo scorso Festival di Berlino in un anno particolarmente ispirato per Claire Denis, che ha trionfato anche a Cannes con Stars an Noon, Incroci sentimentali con Juliette Binoche - già insieme a Denis nella bella commedia L'amore secondo Isabelle - e Vincent Lindon è sostanzialmente una storia d'amore. O meglio la fine di una storia d'amore nella declinazione più tranquilla di serenità e abitudine [...] Vai alla recensione »
È la stagione del raccolto, per Claire Denis. A settantasei anni è la regista europea più influente e stimata dal circuito cinefilo europeo, celebrata anche oltreoceano (solo quest'anno ha ricevuto il premio alla carriera dall'associazione dei critici di Los Angeles e dal festival messicano di Morelia), e, nell'arco di pochi mesi, ha ricevuto il riconoscimento per la miglior regia da due dei principali [...] Vai alla recensione »
Nel trailer di questo film, il penultimo di Claire Denis (l'ultimo, cioè il più recente, è Stars at Noon, in Concorso a Cannes 75), "The Hollywood Reporter" è citato così: «La quintessenza del genio di Claire Denis». Ho letto la recensione di David Rooney e non trovo da nessuna parte una simile asserzione. Sarà altrove. Eppure, a suo modo, corrisponde a verità.
Una regista piuttosto discontinua, la poliedrica Claire Denis. Già, perché di fatto, pur avendoci regalato, nel corso degli anni, vere e proprie perle della cinematografia francese (e mondiale) contemporanea, la cineasta di Parigi ha spesso fatto storcere il naso a pubblico e critica, perdendosi per strada, facendo fatica a tenere insieme tutti i numerosi fili del discorso aperti in molti dei suoi [...] Vai alla recensione »
"Il triangolo no", già cantava nel 1978 il bravo Renato Zero. E sebbene questo film, come dice Claire Denis (Parigi, 1946) sia stato girato in piena pandemia "Con amore e determinazione" proprio come recita il titolo. Comunque il maturo triangolo amoroso che racconta sembra forzato e fuori del tempo per gli adulti e decisamente vecchio per i giovani.
Sara (Juliette Binoche) e Jean (Vincent Lindon), dopo dieci anni di convivenza, sembrano la coppia perfetta, al mare come nel loro appartamento di Parigi. Salvo che nella vita di entrambi rientra François (Grégoire Colin), ex amico di Jean e, soprattutto ex-compagno di Sara: vedendolo di sfuggita mentre sta entrando alla radio dove lavora, e sentendone poi parlare da Jean, che ha ricominciato a fare [...] Vai alla recensione »
Quella iniziale, che mostra una coppia felice in vacanza, è la cornice di un quadro che vede dipinto un soggetto di tono dissonante. Perché il ritorno alla quotidianità parigina mostra che, dietro l'intesa fisica, tra Sara e Jean c'è una comunicazione difettosa e il baratro di un passato irrisolto nel quale fatalmente cadere. Denis, alla terza collaborazione con la scrittrice Christine Angot, fa della [...] Vai alla recensione »
Se c' è un' attrice che è difficile immaginare innamorata - sullo schermo - di un solo uomo alla volta è Juliette Binoche. La sua bellezza e il suo fascino, che non sembrano voler tramontare, ne hanno fatto una diva (mille premi e un Oscar) per ruoli incandescenti. Oggetto spesso di desideri rivali (lo fu perfino di un padre e un figlio: Il danno) non ha difficoltà a vivere su entrambi i lati della [...] Vai alla recensione »
La macchina da presa riprende molto da vicino una coppia che fa il bagno in mare, sono due persone che hanno superato da un po' la cinquantina, lui con una pronunciata stempiatura, lei con un costume intero nero e il viso che reca qualche segno dell'età. Stanno facendo il bagno insieme, sembra che quasi abbiano paura ad allontanarsi l'uno dall'altro, ogni loro gesto racconta di una grande vicinanza [...] Vai alla recensione »